di Cesare Sacchetti Questa storia si può definire senza timore di smentita come uno dei più grossi...
Il sequestro del cellulare e la visita della DIGOS all’alba: i colpi di coda di un sistema all’ultimo stadio
di Cesare Sacchetti
Il protagonista del romanzo “Il processo” di Frank Kafka, Josef K., si è svegliato un giorno per ritrovarsi accusato di un crimine del quale lui stesso non sarà mai informato durante il corso del dibattimento.
Josef K. quindi non può difendersi dalla macchina processuale che lo ha messo sul banco degli imputati perché non sa nemmeno la ragione per la quale quella macchina si è messa in moto.
Quello che mi è successo nella mattinata di ieri può dirsi sotto certi aspetti persino più paradossale di quanto accaduto a Josef K.
Prima delle sette del mattino, alle 6:40 per la precisione, gli uomini della DIGOS si presentano con un decreto di perquisizione del mio appartamento per acquisire in realtà ciò che interessava particolarmente agli agenti, ovvero il mio telefono cellulare.
A quell’ora, immagino come molti altri lettori, dormivo un sonno profondo e quindi ritrovarsi buttato giù dal letto per vedersi davanti questo decreto è un risveglio traumatico.
Gli agenti chiedono di vedere i miei documenti, controllano la vettura che utilizzo generalmente per gli spostamenti e poi alla fine acquisiscono il mio computer e il mio telefono cellulare.
Cerco di raccogliere le idee e capire che cosa mi si contesta, e questo è quello che leggo nelle motivazioni che hanno portato al sequestro dei miei strumenti informatici, che sono anche gli strumenti attraverso i quali svolgo la mia attività di giornalista.
Leggo nell’intestazione del decreto che mi vengono contestate le violazioni dei reati 290 e 656 del codice penale.
Prendo allora il codice penale e scopro che l’articolo 290 riguarda il vilipendio della Corte Costituzionale, della Repubblica, del Governo ma in nessuno dei miei articoli, tantomeno in quello contestato, mi sono espresso in maniera ingiuriose nei confronti di queste cariche, se non nei limiti del mio legittimo diritto di critica, che mi rendo conto che di questi tempi non è poi più tanto legittimo.
L’altro articolo che mi viene contestato, il 656, è quello invece relativo alla “pubblicazione di notizie, false, esagerate o tendenziose” che possono costituire un turbamento dell’ordine pubblico.
Per scoprire quali sarebbero queste notizie false o tendenziose dobbiamo leggere il capoverso seguente del decreto di perquisizione.
Se qualcuno di voi dovesse trasecolare per quello che sto per scrivere voglio rassicurarvi fin da subito che non si tratta di un errore. Lo hanno proprio scritto.
Queste le motivazioni addotte.
“perché, sul canale Telegram avente vanity name “Cesare Sacchetti” divulgava un messaggio riportante notizie false notizie in merito a presunte precarie condizioni di salute dell’attuale Presidente del Consiglio Mario Draghi, con conseguente prevedibile istigazione ad una reazione nel contesto eversivo antigovernativo “NO VAX”.
La prima cosa da notare è che siamo di fronte ad una ipotesi di reato inesistente, ovvero quella che descrive un “contesto eversivo antigovernativo NO VAX.”
No vax non vuol dire assolutamente nulla. È una espressione priva di senso inventata dalla carta stampata per bollare delle persone che non di rado non sono nemmeno contro i vaccini in linea di principio, ma si limitano semplicemente ad esprimere delle lecite perplessità e forti denunce sulla opportunità di distribuire dei sieri sperimentali e di condizionare la vita sociale alla loro ricezione.
Nella cosiddetta Repubblica costituzionale questa contestazione non dovrebbe nemmeno esistere perché siamo nel seminato della libertà di opinione e di pensiero ma questa è una delle numerose ipocrisie dei sistemi democratici che promettono libertà di espressione per poi revocarla quando questa minacci gli interessi di chi sta dietro le quinte dei palazzi del potere.
L’altra cosa da far notare è che il fatto che io abbia ricevuto da fonti molto qualificate e informate la notizia che Mario Draghi avrebbe una patologia e si starebbe curando non è fino a prova contraria falso, e il fatto che questo possa turbare l’ordine pubblico è una ipotesi del tutto assurda.
Soprattutto poi sarebbe interessare sapere dove sarebbe il nesso tra la pubblicazione dello stato di salute di Draghi e l’istigazione di un immaginario contesto eversivo NO VAX?
In chi modo il primo porterebbe ad una alimentazione del secondo?
Questo è comunque l’articolo “incriminato” che ho pubblicato su Telegram lo scorso 24 gennaio e, come si può vedere, non contiene nessun “vilipendio” contro Draghi come mi viene contestato nel decreto emesso dalla procura di Roma.
Da quando infatti riportare notizie sullo stato di salute di una carica pubblica costituirebbe in qualche modo una violazione dell’ordine pubblico?
Sono pieni gli stessi media cosiddetti “mainstream” a riportare notizie sulla salute di Capi di Stato o pontefici come successo lo scorso anno nel 2021 quando alcuni organi di informazione riportavano che lo stato di salute di Bergoglio non era affatto dei migliori, e nessuno all’epoca gridò ad un allarme per un presunto turbamento dell’ordine pubblico.
Fare il giornalista significa riportare delle informazioni che vengono da fonti che si ritengono affidabili e tra queste informazioni ci sono certamente le condizioni di salute di chi ricopre una carica pubblica, dal momento che per questi personaggi non vige la privacy come per qualsiasi altro privato cittadino.
Al tempo stesso è diritto dei cittadini sapere se chi ricopre delle cariche pubbliche ha eventuali problemi di salute perché questi potrebbero pregiudicare lo svolgimento di quegli incarichi così delicati e importanti per gli interessi di una nazione e della sua collettività.
Un’altra cosa che mi ha colpito è la “tempestività” di questa perquisizione che secondo quello che mi riferiscono diversi legali è del tutto immotivata specialmente per delle ipotesi di reato del tutto infondate.
Gli agenti della Digos alla fine mi chiedono di venire con loro negli uffici della polizia postale. Quando arriviamo sul posto mi restituiscono il computer e le schede sim presenti nel mio telefono.
Nelle circostanze che hanno dato vita a questi surreali fatti devo dire al tempo stesso che gli agenti sono stati tutto sommato corretti e cortesi.
Ciò che si sono limitati a fare è fotografare il post del mio canale Telegram per accertarsi che io sia la persona che l’abbia pubblicato.
L’articolo porta la data dello scorso 24 gennaio e io ho subito il sequestro del mio cellulare solamente tre giorni dopo.
Generalmente la macchina della magistratura è molto più lenta e macchinosa per mettere in moto un procedimento simile, ma in questo caso ho constatato che c’era una particolare fretta di avviare delle procedure che in circostanze ordinarie richiederebbero tempi molto più lunghi.
Quello che mi chiedo è questo. Qualcuno aveva premura di farmi arrivare un messaggio? Qualcuno ha voluto farmi sapere che ho parlato di ciò che non dovevo parlare e che ho toccato un nervo scoperto?
In questi giorni è lo stesso Draghi che sta trattando per la sua ascesa al Quirinale e non sono io a dirlo, ma persino i media in mano a quei poteri finanziari che hanno srotolato il tappeto rosso al suo governo.
A giudicare dai risultati questa trattativa sembra avviata al fallimento perché i partiti non ne vogliono proprio sapere di trasferirlo su al Colle.
Draghi fa comodo a palazzo Chigi per tutta una serie di ragioni che abbiamo già spiegato in precedenti contributi, ma soprattutto la ragione principale è che la classe politica vuole lasciare immutato lo status quo e cercare di tirare a campare ancora un po’ nella speranza di rinviare l’appuntamento del suo sempre più vicino naufragio.
La fine dell’operazione terroristica del coronavirus avrà le conseguenze di uno tsunami e si porterà via con sé con ogni probabilità ciò che resta di un sistema politico completamente incancrenito, e allo sbando più completo.
La voce nei palazzi del potere è ormai una sola: si salvi chi può. Queste sono le ragioni per le quali i partiti vogliono che Draghi resti lì, ma Draghi non sembra intenzionato a restare in ogni caso, e sono sempre i suoi “portavoce” a riferirlo sugli schermi nazionali.
A questo punto torno al quesito che proponevo poco fa. A chi o cosa ha disturbato il mio articolo? Quale negoziazione in corso potrebbe essere stata compromessa in seguito alla sua pubblicazione?
Altre fonti altrettanto ben informate avevano riferito che l’uomo del Britannia vorrebbe cercare riparo a Bruxelles tra i palazzi delle istituzioni comunitarie qualora le porte del Quirinale dovessero restare chiuse per lui.
Non so se ciò che ho scritto possa aver irritato determinati poteri che stanno trattando eventuali buonuscite e vie di fuga. Non ho ancora risposte definitive, ma se dovessi trovarle le condividerò volentieri come ho fatto in precedenza.
So però che non è normale che la polizia entri in un’abitazione privata per delle ipotesi di reato inesistenti, così come so che quando si arriva a queste pressioni nei confronti di giornalisti, allora devono essersi necessariamente toccati gli interessi delle sfere più alte del potere.
So anche al tempo stesso che chiunque abbia messo in moto questo meccanismo ha commesso un errore madornale perché questa storia non farà altro che aumentare l’attenzione su ciò che ho scritto.
Nel frattempo, continuerò a fare il mio lavoro finché mi sarà consentito farlo. Finché ci saranno lettori che leggono i miei articoli e sostengono la mia informazione libera e indipendente, questo spazio resterà aperto.
C’è comunque una consapevolezza in me che è sempre più profonda e che è corroborata dai fatti che stiamo vedendo.
Un sistema che dà vita ad un’azione del genere è un sistema che è ormai all’angolo. È una bestia ferita che si dimena e che tenta di dare gli ultimi morsi prima della sua definitiva dipartita.
Il tempo e la storia sono dalla parte di chi si è schierato per la libertà e contro questo piano per ridurre in polvere il Paese così tanto odiato dalla massoneria, ovvero l’Italia.
Non saranno pressioni di questo tipo a fermare la macchina della storia.
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“vanity name”, che spettacolo! “Qualcuno aveva premura di farmi arrivare un messaggio? Qualcuno ha voluto farmi sapere che ho parlato di ciò che non dovevo parlare e che ho toccato un nervo scoperto?” – molto verosimile. “A chi o cosa ha disturbato il mio articolo? Quale negoziazione in corso potrebbe essere stata compromessa in seguito alla sua pubblicazione?” – forse, probabilmente, come ipotesi può esservi qualcosa che si incrocia/interseca con la visita di John Elkann del 20 u.s. https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2022/01/20/john-elkann-a-palazzo-chigi-incontro-con-draghi_a4352011-e7f9-4c0a-8543-afd1aba40a53.html
Ciao Cesare. Perché non posso più accedere al tuo canale?
Non lo so, Stefano. Contattami in privato.
Grazie Sacchetti, la sua voglia di capire qual è la verità é ammirevole.
Grazie per quello che fa, contrariamente a quanto fanno quasi tutti i giornalisti sia televisivi che non.. non si capisce perché fanno i giornalisti se non amano raccontare la verità.
Mi rispondo da sola.. come non si capisce perche’ molti fanno i medici se non gli interessa la salute delle persone.
Buon lavoro e
Buona vita
Caro Sacchetti,
le comunico innanzitutto la mia personale solidarietà per l’accaduto e per quel poco che essa può significare, a livello pratico.
Purtroppo sono impedito a commentare e peggio a leggere i commenti altrui sul suo canale Telegram, che continuo a seguire in ogni caso.
In merito alle questioni che solleva in questo articolo, se pubblicare notizie riguardanti lo stato di salute di una persona può avere conseguenze di ordine pubblico, evidentemente chi lo ha insediato nella carica che ricopre lo ha fatto attribuendogli il ruolo di cane da guardia del potere che detiene.
Nel momento che il cane zoppica, vistosamente, altri potrebbero approfittarne.
Tantopiù in una fase delicata come l’attuale, in cui si sta decidendo chi dovrà ricoprire il ruolo di garante supremo tenuto a restare inerte di fronte all’abolizione materiale di ogni garanzia e, soprattutto, a sobbarcarsi le conseguenze e fare da parafulmine per tutto quanto accaduto negli ultimi due anni.
Sarebbe anche interessante sapere a chi risponde effettivamente chi ha scritto quella motivazione.
Un terzo elemento che potrebbe apparire lapalissiano ma in effetti non lo è, riguarda il perchè ci si è spinti al punto tale da rendere necessario il si salvi chi può, oltretutto così plateale nella sua frenesia. Non lo sapevano fin da prima, registi e figuranti di quella psy op in piena regola che le probabilità di arrivare a una situazione come questa erano tuttaltro che marginali?
Fino a che punto pensavano di poter spingere la loro finzione e fino a quale percentuale erano convinti che la popolazione fosse composta da stupidi-anestetizzati-lobotomizzati-ipocondriaci?
Non conoscevano la massima riguardante il poter ingannare tutti per un periodo di tempo, o una parte delle persone per tutto il tempo, ma che non è possibile ingannare tutti e per sempre?
Le faccio comunque i miei migliori auguri per gli sviluppi di questa faccenda, non si sa se più inquietante o grottesca.
Claudio C (@Claudio_chc)
Mi viene in mente il Cremlino ai tempi di Brezniev
Mi dispiace per quanto successo, sono pienamente d’accordo che il loro potere sta’ scemando giorno dopo giorno e però ci resterà anche da ricostruire tutto e raccogliere le macerie date dai loro crimini. Peccato perché hanno rovinato L Italia e gli Italiani oltre L inimmaginabile. Mi spiace tanto per i bambini.
Saluti dal cuore e forza! Grazie per ciò che fa’
Anna Beneventi
Dio protegga chi ha il coraggio di sfidare un sistema oscuro e corrotto, per giungere in verità alla verità!
Sacchetti e’ uno fra pocchissimi veri giornalisti rimasti in un paese che ormai e’ allo sbando politico. Ben venga la sua abilita’ di comunicazione libera di fronte ad una amministrazione dittatoriale in assoluto dissenso con il volere democratico del popolo italiano gia’ da lungo vessato da quegli inservienti da circo equestre che ormai non sanno piu’ che fare se non attaccare ulteriormente chi anela liberta’ . I loro giorni sono contati come si puo’ capire dal loro modo di fare quando anche i loro nomi ed indirizzi sono gia’ stati appuntati. Si auspica che La legge internazionale li perseguisca, come gia’ si vede da azioni legali depositate, e per rendere giustizia dopo questi due anni di abusi e sofferenze inutili solo per rispondere a pochi individui designati da psicopatici al fine di ridurre la popolazione mondiale.
Bravo, bravo, bravissimo. Un reitschuster.de italiano, un Julian Assange del sud. Nietzsche disse quello che non ci elimina ci rende più forte. Fortissimo Sacchetti. Tutti possono solo imparare da lei.
altra anomalia: sul decreto è scritto “In Roma il 06.01.2022” ma l’articolo porta la data dello scorso 24.01.2022.
Tutto quanto le è capitato e quanto è successo nei due anni passati non è altro che la dimostrazione che la dittatura democratica come le altre dittature non puo’piu’reggere.
La bestia ferita (lo stato)è il male assoluto che genera tutto.
Liberarsene sarà’ la svolta per una vera libertà’.
Questa Storia ha dell’incredibile !!!
Quel “vanity” starebbe per? Tanto si doveva arrivare a questo punto. Stanno stringendo le maglie della dittatura come fecero i tedeschi con le ultime stragi mentre si ritiravano. Forza Cesare almeno io sono con lei. La seguo con interesse e la ringrazio per i suoi articoli interessanti.
Esisteva, uno stato, dove non si potevano rivelare le condizioni di salute del segretario generale del partito comunista, era la dittatura sovietica. Si verificavano situazioni al limite del grottesco e del tragicomico: vi ricordate i famosi “raffreddori”, quando uno di questi personaggi non compariva più in pubblico improvvisamente?
Egregio Sacchetti, Lei non appartiene alla categoria degli uomini comuni, ma di chi è pronto a combattere in prima linea, in America li chiamano Patriots. Senza i suoi precisi e fondamentali articoli sul canale telegram e qui, sul blog, la delirante, assurda, situazione che ci viene imposta, sarebbe molto più opesante da sopportare. Grazie.
Anch io voglio esprimere tutta la mia solidarietà e stima. I suoi articoli sono una tregua, un ancora di salvataggio, un isola in mezzo al mare dell’informazione terroristica. Secondo me si è rivelato scomodo anche il suo punto di vista controcorrente su una recente vicenda.
Uno dei suoi articoli di quest estate sull’ultima opzione che riteneva avrebbero preso in considerazione i governi mondiali è stato il motivo del mio primo ingresso in Telegram per poterla seguire, da cui mi si è aperto un mondo. Purtroppo mesi fa sono stata esclusa dal canale che porta il nome di questo blog e dalla possibilità di leggere e scrivere commenti sul canale col suo nome, tanto che per quanto abbiano fatto i suoi amministratori per aiutarmi a rientrare non sono riuscita e mi dispiace molto. Comunque la continuo a seguire. Coraggio e buon lavoro!
La ringrazio molto Laura. Se mi scrive in privato nella sezione contatti del blog, proviamo a vedere di risolvere il problema su Telegram.
Cesare ti sono vicino per il male che hai subito
Stai tranquillo perchè non hai niente da provare vergogna e alla fine si scoprirà che sei stato vittima di un abuso di potere.
Ti saluto e continua a lottare per la verità.
Ciao Filippo, grazie per la solidarietà. Sono sereno. Anzi, sono convinto che hanno commesso un gravissimo errore.
Ciao Cesare, non riesco più a entrare nella chat….
Contattami in privato, Ignazio, e vedo cosa è successo.
Grandissimo Cesare, bellissima e assolutamente condivisibile analisi della situazione…grazie per il tuo e per l’impegno di tutti coloro che si battono x la verità…rassegnazione mai.
Vorrei brevemente commentare riguardo alle dimissioni tira e molla del noto personaggio; se tale gente resta al potere quando la barca affonda, lo fa solo per un motivo: perchè è costretta a farlo, come necessario kamikaze, obbligata dai poteri oscuri, nei diversi ruoli politici e questo vale anche per tapparella. Naturalmente non pensavano ad altro che a scappare, magari in Australia, che se la sono rifatta su misura.
Solidarietà a Casare Sacchetti.
Sto diffondendo nei social.
===
MI SPIACE PER LEI…MA E’ UAN DIMOSTRAZIONE CHE I SUOI ARTICOLI..LASCIANO IL SEGNO…UN GIORNALISTA D’ASSALTO…MERCE RARA…PURTROPPO PRIMA DI LASCIARE IL CAMPO FARANNO PIU’ DANNI POSSIBILI…CON STIMA …ANNA
Lei è un grandissimo professionista, che ci ha narrato la realtà con sincerità, senza piegarsi alla controinformazione. Stima profonda per lei e seguo e seguirò solo Lei
Tutto vero!!
Cesare non riesco a intervenire nei commenti di istagram, come mai?
Non lo so, Simone. Scrivimi in privato.
Nulla di nuovo. Fortunatamente seguo il pregevole Sacchetti su Telegram , come riprova del fatto della scure censoria e terroristica diffamatoria sul web è se voi fate la ricerca su duckduckgo.com “Cesare Sacchetti” : “il papa’ dei complottisti italiani” …questo è il livello capillare in cui si sono introdotti i professionisti dell’odio e della disinfomatja….
Buonasera, La leggo sempre e La stimo moltissimo.
Lei è un vero Giornalista, dal quale gli attuali pennivendoli dovrebbero solo imparare.
Cordialità
Sara
Ciao Cesare sei un grande, grazie per ciò che fai, mi chiamo Dario,non mollare anche io sono con te!!!
Tra poco i giornalisti (veri) dovranno trasferirsi lontano dall’Italia, possibilmente in luoghi senza estradizione, collegarsi al web tramite proxy e agire come se fossero degli hacker solo per poter fare il loro lavoro…
Ciao, scrivo dagli USA, leggendo questo post ho pensato inizialmente che fosse un racconto di fiction, di ciò che un giorno potrebbe succedere se avessimo continuato su questa strada ma invece no. Mi dispiace moltissimo per lei, e per tutti noi, che viviamo in questo film horror senza la parola fine, d’altronde le cose devono peggiorare prima di migliorare, e allora ogni volta che peggiorano dico “Bene, abbiamo fatto un altro passo verso la libertà.” Con ogni abuso e ogni sopruso i cattivi scoprono un’altra carta e prima o poi non avranno più carte da giocare. Visto e considerato che sono partiti sin dall’inizio con una mano perdente, perché il male non ha mai vinto nel mondo e mai vincerà, direi che siamo agli sgoccioli. Tutta la mia solidarietà con con Lei e con tutti gli italiani, non vedo l’ora di tornarvi quando l’incubo sarà finito e vedremo rinascere e fiorire l’Italia e il mondo intero. E con il rischio di sembrare la solita americana bigotta, chiedo a tutti il favore di pregare, anche se non siete credenti, pregate lo stesso.
Ciao Cesare ti sono vicina perchè cose del genere che purtroppo accadono adesso, sono veramente gravi e credo improprie. Scusa se ti scrivo ora ma ho provato ad accedere a quello che segnali come indirizzo telegram ma non trovo nulla, se non un altro a tuo nome ma in inglese. Noto che qui non scrivi da molto… mi manca sapere il tuo punto di vista dopo tutti i numerosi accadimenti nel mondo, in Canada, Australia ma anche in Italia. Ci fai sapere,grazie!
Joanna
Ciao Giovanna, prova a scrivermi in privato così risolviamo il problema di Telegram. Sto per condividere presto nuovi aggiornamenti qui. Ti ringrazio e a presto.
Gentile dottor Sacchetti,la seguo quotidianamente sul suo canale telegram e la ritengo un punto di riferimento dell’informazione libera e seria. Mi permetto di esprimerle una mia forte perplessità riguardo il tono dei suoi interventi che mi sembrano eccessivamente ottimisti. Non sono certo d’accordo con gli allarmismi e tentativi di guerra psicologica dei media di regime,ma noto che altri canali di controinformazione altrettanto seri del suo sono più cauti in tal senso.Parlo di siti come Radioradio,L’antidiplomatico,Nicolaporro,Visione tv e molti altri. Avendo personalmente resistito finora alla vigente dittatura sanitaria e pagandone tutt’oggi le pesanti conseguenze ,mi ritengo perfettamente in grado di distinguere la vera dalla falsa controinformazione. Sottolineo inoltre che anche la stampa piu’ cauta analizza i fatti concreti senza indulgere in facili ottimismi. Mi chiedo come lei possa essere così sicuro nelle sue analisi,forse ha fonti che i suoi colleghi non hanno ? Nessuno oltre a lei sa leggere chiaramente l’attualità? Non intendo polemizzare o mettere in dubbio la sua professionalità e credibilità, comprovata dalle recenti ingiustizie da lei subite, ma sinceramente mi sembra troppo sicuro delle sue analisi. Grazie dell’attenzione. Sara Alghisi
Sara, francamente non so cosa risponderle se lei non mi cita nel merito ciò che lei ritiene, a torto, “ottimismo”. Tutto ciò che scrivo è corroborato da fatti e fonti documentate. Ciò che fanno e scrivono gli altri francamente non mi interessa molto. Se poi per lei Porro, noto uomo del sistema, e Visione TV, gestita da Toscano amico di Magaldi, sono attendibili non mi meraviglia che poi lei non si ritrovi in quanto scritto da me..