Di Cesare Sacchetti Gli stracci, assieme alle squadre, ai grembiuli, e ai compassi, stanno volando...
Zelensky, il tramonto dell’UE e l’inevitabile estinzione dell’Euro-Atlantismo voluta da Trump
di Cesare Sacchetti
C’era da stropicciarsi gli occhi dopo la scena alla quale si è assistito lo scorso venerdì alla Casa Bianca durante l’incontro bilaterale tra Donald Trump e Zelensky.
Nulla di simile era mai accaduto prima nell’ufficio ovale del presidente degli Stati Uniti, laddove i vari capi di Stato e di governo del mondo si recavano per discutere con quello che i media liberali amavano definire il “leader del mondo libero”.
Sotto tale definizione si nascondeva in realtà un’altra idea, molto diversa da quella che il liberalismo vorrebbe trasmettere, quale quella in realtà del leader apparente della governance mondiale, appunto il presidente degli Stati Uniti.
Il presidente degli Stati Uniti è stato difatti per lungo tempo non il presidente della sua nazione, ma il rappresentante di quel grumo di poteri e di circoli globalisti e massonici che sceglievano con largo anticipo chi doveva varcare le porte della Casa Bianca e chi doveva diventare il leader di quella nazione, scelta da questi ambienti per trascinare il mondo verso la governance mondiale, così tanto voluta dalle “grandi” famiglie della finanza mondiale quali gli ubiqui Rockefeller, Rothschild, Warburg, Morgan e DuPont.
Sono questi nomi i veri padroni della democrazia liberale, un sistema politico concepito dai pensatori illuministi quali Voltaire, Rousseau e Montesquieu, tutti fedeli appartenenti, non a caso, della libera muratoria.
La massoneria ama la democrazia liberale e non si tratta di un’infatuazione priva di logica, ma di una invece che ha scelto tale sistema perché esso è il migliore agli occhi di quei poteri occulti che vogliono controllare nell’ombra una nazione e i suoi governanti.
In democrazia comanda chi ha il capitale e ad avere tale intuizione è stato tra gli altri un personaggio come Benito Mussolini che nel 1919 scriveva sulle colonne del Popolo d’Italia che sono le famiglie della finanza askenazita a detenere il potere, e ciò spiega ancora oggi perché il liberalismo sia così ossessionato dal fascismo.
L’ossessione nasce dal fatto che quel sistema politico aveva smantellato il potere del liberalismo e lo aveva, per la prima volta dopo l’Unità d’Italia, rimesso nelle mani della nazione, non più colonia angloamericana ma nazione indipendente in grado di influire sugli equilibri internazionali.
Gli Stati Uniti sono stati il guardiano di tale apparato dalla seconda guerra mondiale e lo sono stati, sotto certi aspetti, contro la loro volontà.
Il cittadino medio del Nebraska o dell’Ohio non aveva certo in mente di conquistare il mondo e di costruire un impero in nome delle citate famiglie del mondialismo e dello stato ebraico, ma si è ritrovato suo malgrado ad essere prigioniero di un gioco truccato.
Un gioco nel quale esiste un falso duopolio che garantisce una falsa alternanza, nella quale i due candidati sono espressioni degli stessi poteri massonici e finanziari, e non ha quindi importanza alcuna da che parte si decida di andare poiché la destinazione ultima è la stessa.
Trump ha messo fine a tale “equilibrio” e la scena dello scorso venerdì alla Casa Bianca ne è forse l’esempio più fulgido.
Zelensky: l’uomo che massacra l’Ucraina per salvare la NATO
Volodymyr Zelensky si è presentato come suo solito con quel ridicolo maglione scuro per dare l’impressione che lui è un uomo pratico, d’azione, un uomo sempre pronto a qualsiasi evenienza e che non può darsi peso di indossare un vestito decente per le cerimonie ufficiali dato che lui sarebbe un “comandante in guerra”.
Da sinistra verso destra: Zelensky, Trump e Vance
Peccato però che l’ex comico che una volta addirittura diceva che era necessario stabilire buoni rapporti con la Russia, il fronte non lo abbia mai visto perché il “presidente” ucraino al fronte ci manda la carne da macello, come il soldato utilizzato per fare il trapianto multiorgano a favore di Soros, oppure i ragazzini, i disabili e persino le donne che devono finire nel tritacarne in nome di una guerra voluta dalla NATO impossibile da vincere.
Zelensky ha avuto l’ardire di presentarsi nell’ufficio ovale e di attaccare l’amministrazione di Donald Trump che in fin dei conti era stata forse sin troppo ragionevole nei suoi confronti.
Non esiste e non è mai esistita alcuna possibilità di vincere una guerra contro Mosca, nemmeno con l’aiuto che la NATO e Londra si sono premurate di far arrivare a Kiev, e non sarebbe nemmeno esistita anche se gli Stati Uniti avessero deciso di fare sul serio mandando veramente le armi e gli aiuti che avrebbe potuto mandare.
Sussiste difatti un equivoco intorno alla questione degli aiuti americani all’Ucraina perché ancora oggi molti pensano che la precedente amministrazione Biden abbia inviato armamenti pesanti agli ucraini, mentre nella realtà dei fatti sono arrivati in larga parte ferrivecchi inutilizzabili e le armi migliori Zelensky le ha vendute a bande criminali e allo stato ebraico con la piena conoscenza dei vari governi europei, incluso quello di Giorgia Meloni.
L’enigma del mancato e reale appoggio della precedente amministrazione Biden è stato affrontato persino dai media mainstream Occidentali che in non poche occasioni si sono lamentati del fatto che il presidente che sulla carta avrebbe dovuto garantire l’esistenza dell’impero americano era colui che in realtà non aveva cambiato rotta rispetto a Trump.
Soltanto quanto accaduto negli ultimi mesi del 2020 e nei primi del 2021 può far capire cosa è veramente successo dopo la frode elettorale ai danni di Trump, anche se, ad oggi, le fonti militari interpellate sulla questione affermano che la transizione tra Trump e Biden sarebbe stata “congelata” su ordini precisi del precedente comandante in capo che avrebbe esercitato i poteri speciali presidenziali per sventare il colpo di Stato ai suoi danni.
Un giorno la storia darà probabilmente una risposta più esaustiva in merito, ma resta il fatto che Joe Biden non è corso a salvare l’Occidente e l’Ucraina.
Zelensky è entrato nonostante tutto nell’ufficio ovale pretendendo di ricevere forse aiuti illimitati nella sua suicida guerra contro la Russia che ha portato il suo Paese al disastro.
Vance, l’agguerrito e puntuale vicepresidente di Trump, gli ha ricordato che è inaccettabile che un capo di Stato straniero invitato nella casa del presidente americano mancasse di rispetto in questa maniera ai padroni di casa, così com’è stato altrettanto inaccettabile il fatto che Zelensky addirittura è arrivato a insultare Vance in ucraino, che ha avuto il “torto” di ricordargli che stava mandando al fronte persone prese dalla strada e trascinate nel tritacarne soltanto per la folle idea del “presidente” ucraino di voler continuare una guerra persa in partenza.
Trump era comprensibilmente fuori di sé. Non si aspettava forse nemmeno lui di vedere un comportamento così sfacciato e così provocatorio e minaccioso, se si considera anche la frase pronunciata da Zelensky sul pericolo che un domani gli Stati Uniti potrebbero correre.
Alla fine dell’incontro, il presidente degli Stati Uniti quasi si è dovuto trattenere dal prendere a schiaffi l’ucraino talmente tanta era la sua insolenza e tracotanza, punita dopo la riunione con la cacciata storica dall’ufficio ovale dell’ospite straniero.
Nessuno era mai arrivato a tanto, perché Volodymyr Zelensky non è un capo di Stato.
E’ un gangster, puro e semplice, che traffica gli organi dei suoi soldati, rivende le armi che gli arrivano dall’Europa e dall’Italia a Israele e alla criminalità organizzata, e ricicla il denaro sporco degli oligarchi askenaziti del suo Paese, quali Rinat Akhmetov e Viktor Pinchuk, che lo usano come prestanome per lavare i soldi frutto delle loro varie attività criminali.
L’Ucraina sotto quest’uomo e sotto Poroshenko è diventa il centro dei peggiori traffici internazionali, soprattutto quello pedofilo, nel quale risulta coinvolta la stessa moglie del presidente, Olena Zelenska, che mentre vede i soldati morire al fronte, continua a condurre una vita fatta di lusso e sfarzi, e smista i bambini ucraini nelle mani dei signori della pedofilia mondiale.
Olena Zelenska
Kiev, in mano alla NATO e a George Soros, è divenuto il luogo delle peggiore degenerazione morale.
Il luogo che custodisce ogni orrore umano benedetto dal presidente e dalla sua madame senza scrupoli.
Trump e la separazione degli Stati Uniti dalla NATO
Trump e Vance comprensibilmente sono stufi del pozzo di corruzione e degenerazione che è l’Ucraina e non hanno intenzione di sostenere il corrotto governo di Zelensky in nome della difesa impossibile della NATO.
La NATO stessa ormai è indigesta al presidente americano che non ha mai fatto mistero di volerne uscire perché non ha intenzione alcuna di tenere in piedi il braccio armato della governance mondiale che dopo la caduta del muro di Berlino ha anche perso la ragione di facciata che ne poteva in qualche modo giustificare la sua assenza.
La storia dell’atlantismo si sarebbe dovuta chiudere il 9 novembre del 1989, quando cadde il muro di Berlino, gentilmente abbattuto con la collaborazione della quinta colonna del gruppo Bilderberg e della commissione Trilaterale, Mikhail Gorbachev.
Invece la storia è proseguita. Il patto si è espanso e ha inglobato i vari Paesi dell’Europa dell’Est, ormai fagocitati dall’impero americano e dai suoi padroni che continuavano la loro marcia per conquistare il mondo e costruire il loro impero mondiale incontrastati.
Il “sogno” però è finito. Il vecchio (dis) ordine Euro-Atlantico è finito nel momento stesso in cui Trump ha deciso di separarsi dall’impero e restituire la sovranità perduta agli Stati Uniti.
Non appena conclusosi l’incontro con Zelensky, Elon Musk ha rinnovato la necessità di lasciare sia le Nazioni Unite, l’archetipo del governo mondiale, sia la NATO e appare questo un obiettivo al quale Trump arriverà inevitabilmente perché ormai la frattura tra America ed EU è sempre più profonda.
Sono infatti finiti i giorni nei quali Washington metteva i suoi denari per finanziare la creatura concepita dal conte Kalergi, che aspirava anch’egli ovviamente al governo mondiale come il suo sodale massone, Winston Churchill.
Washington ormai è ostile a qualsiasi ipotesi di cessione della sovranità nazionale e giudica ostili quei conglomerati come l’UE, privi, tra l’altro, persino di una parvenza di legittimazione popolare, che sono nati per mettere fine agli Stati nazionali.
La seconda guerra mondiale in realtà non è mai finita.
E’ durata per 80 anni, e oggi sta davvero finendo perché finisce il (dis) ordine che essa aveva portato soffocando le sovranità nazionali, divenute un “ostacolo” agli occhi di chi invece voleva accentrare il potere a favore del Leviatano mondiale senza identità nazionale e popolato dal melting pot globale in cui le etnie, soprattutto quella bianca, sono spazzate via da questo calderone multietnico e multiculturale.
Il Nuovo Ordine Mondiale è finito ma a Bruxelles e Londra la dissonanza cognitiva è forte.
Non appena Zelensky ha dimostrato al mondo intero di essere null’altro che un volgare gangster, Londra lo ha accolto tra gli abbracci del governo Starmer, e i media Occidentali si sono esibiti nel loro solito esercizio di propaganda nel quale il carnefice diventa vittima e viceversa.
Non ha però funzionato.
Gli europei, e soprattutto gli italiani, sono saturi di vivere in un sistema politico che ha tolto benessere economico e salute per consegnarli in uno stato di malattia o morti continue come mai si erano viste prima della vaccinazione di massa.
L’Unione europea ha difatti attuato prima un processo di spoliazione economica dell’Europa e dell’Italia smantellando tutta la ricchezza che il modello economico italiano fondato sullo Stato imprenditore e sulla dottrina sociale della Chiesa aveva portato, e infine ha finito anche con il togliere la salute fisica ai suoi abitanti.
Il tiranno non è a Mosca. E’ a Bruxelles, ed è sempre più odiato dagli europei e dagli italiani, stufi di vedere questa classe politica di mezze figure e di volgari delinquenti che fanno strame del Paese mentre si radunano nei loro salotti e si fanno complimenti a vicenda.
L’UE e la classe politica italiana solo questo sanno fare. Sono veri e propri esperti dell’onanismo reciproco, e non si fa fatica a comprendere perché ovunque gli europei ne abbiano abbastanza.
Bruxelles da sola non può sopravvivere. E’ un corpo vuoto, artificiale che esiste soltanto perché erano gli Stati Uniti a garantirne l’esistenza, e nel momento stesso in cui Washington si allontana e inizia a colpire Bruxelles con i dazi, l’Unione non ha possibilità di sopravvivere.
Sono davvero di conseguenza gli ultimi tempi per la dittatura europea, e adesso è necessario come mai prima d’ora abbattere questa congerie di sicari della finanza e delle case farmaceutiche che hanno ridotto in tale pietoso stato l’Europa e che ne opprimono i popoli.
Washington, Mosca e il mondo multipolare sono determinati a mettere fine alla storia di questo decadente potere.
Bruxelles oggi è sola. E’ l’ultimo debolissimo appiglio geopolitico di ciò che restava del potere globalista.
L’UE ha deciso comunque di rintanarsi nel suo bunker in una paradossale rivisitazione dell’epilogo della seconda guerra mondiale che vedeva marciare su Berlino le truppe americane e sovietiche prima che queste dessero il colpo di grazia al nazismo.
La storia ci ha incredibilmente riportato indietro al 1945 con l’eccezione che allora quella catena di eventi diede vita all’età degli imperi ed era governata dalle forze del caos internazionale, mentre questa è dominata da uomini di Stato fedeli alla propria nazione e ostili a qualsiasi idea di impero globale.
Il crepuscolo dell’Unione europea è ormai diventato tramonto.
Questo blog si sostiene con il contributo dei lettori. Se vuoi aiutare anche tu la libera informazione clicca qui sotto. Se preferisci invece sostenerci tramite versamento bancario, puoi versare il tuo contributo a questo IBAN: IT53J0200805047000105110952
16 Commenti
Rispondi
Altro in notizie …
La guerra dentro la massoneria italiana e la perdita della protezione angloamericana
Di Cesare Sacchetti Gli stracci, assieme alle squadre, ai grembiuli, e ai compassi, stanno volando da un pezzo nella...
Le riunioni dei cardinali sono iniziate: il piano della massoneria ecclesiastica annunciato nel film Conclave
di Cesare Sacchetti A pochi passi da porta Sant’Anna, al di là dello splendido colonnato del Bernini di piazza San...
La rivoluzione sessuale del’68 e lo scandalo pedofilo del Forteto
di Cesare Sacchetti Dopo la infausta rivoluzione liberal-marxista del 1968, in Italia hanno iniziato a moltiplicarsi...
…purchè non si debbano aspettare altri 80 anni per vederne i risultati….
Se continua così, l’UE non dura 8 mesi, altro che 80 anni..
Sacchetti aveva detto 2 anni circa…..quindi i tempi si possono accellerare?
BUongiorno,
splendido articolo come al solito.
Ho visto l’intero video dell’incontro in lingua originale (non la versione tagliuzzata proposta dai tiggì)
I padroni di casa lo hanno accolto con cortesia e rispetto (a mio parere, non dovuti) e la prima mezz’ora è stata scorrevole.
Ad un certo punto l’ucraino ha insinuato che la sicurezza degli Stati Uniti avrebbe potuto essere a rischio e lì Trump è intervenuto perentorio dicendogli “You are no in a position to dictate”. Lì l’ucraino è diventato arrogante, aggressivo e minaccioso: interrompeva, faceva facce strane, gesticolava ed era evidente l’assenza di rispetto per i padroni di casa.
Piccolo aneddoto: Un giornalista ad un certo punto gli ha chiesto: “Why don’t you wear a suit?” ( sì è presentato con una tuta nera e scarponi…) e gli ha risposto arrogante che magari poi se ne sarebbe comprato uno anche più bello del suo.
Alla fine di questa scenata imbarazzante, mi sono chiesta come è possibile che a questo soggetto venga dato tanto credito. Letteralmente.
Con stima, Sara
Grazie Sara, Trump e Vance, come hai visto, lo hanno trattato con rispetto ma di fronte ad un gangster così c’è poco da fare.
Caro Dott. Sacchetti, come sempre ho letto con molto interesse il suo articolo. Rinnovo la mia fiducia nella volontà di pace del presidente Trump, nonostante il suo stile e la sua pazienza siano stati davvero messi a dura prova dall’arroganza di questa marionetta delle élite globali, e nell’equilibrio politico del presidente Putin. Ho letto del ridicolo vertice a Londra dell’armata Brancaleone europea di cui fa parte purtroppo anche l’Italia. Vorrei chiederle: è vero che Rutte ha chiesto a Zelensky di ricucire i rapporti diplomatici con il presidente Trump? Vista l’indegna sceneggiata da quattro soldi da bulletto che ha fatto l’ucraino, spero quasi che il presidente Trump si rifiuti di riceverlo, dal momento che l’ucraino non ricopre più una carica pubblica. Seconda domanda: quale è stata la reazione del presidente Putin al vertice di Londra? Grazie per le risposte e, come sempre, con stima.
Grazie Maria, sì, è vero che Rutte gli ha chiesto di ricucire. Mosca ha detto che quanto accaduto è la prova che l’UE non vuole la pace.
Sarebbe auspicabile. L’UE si è rivelata essere la madre adottiva, in termini temporali, del nuovo nazifascismo. Gli europei per contro, come accadde nel passato, non sono in grado di recepirne la portata, la gravità e gli effetti. Purtroppo si deve sempre confidare in un intervento esterno. Destino vuole che si resti sempre dalla parte sbagliata della storia.
Buongiorno Cesare.Spiace vedere ancora gente che nel tuo blog mette dubbi su Trump e Putin.Cercano sempre il pelo nell’ uovo e non capisco il motivo.Forse attratti sempre da quella controinformazione che lascia dubbi infindati.Sembra che Trump debba risolvere i problemi di chiunque.Quando si capirà che si stanno smantellando secoli di tenebre forse riusciranno a rendersi conto della portata degli eventi.
Ottimo articolo.
Visto che si parla di fine degli imperi, a questo proposito ho bisogno di porre delle domande:
1) perché Trump vuole le risorse delle terre rare Ucraine? Visto che questo popolo e’ già stato martorizzato per otto anni dal regime nazista in mano alla nato e ai globalisti, non sarebbe meglio lasciare quelle risorse al territorio in favore dei veri cittadini ucraini?
2) e’ vero o falso il fatto che Trump vuole edificare Gaza con alcuni progetti modernisti, quali grattacieli ecc.? Se si, qual’ e’ la ragione di questo? Sempre che sia vero ovviamente…
3)visto che per far cadere definitivamente l’ stablishment globalista e i loro piani bisogna per forza anche demolire l’ ONU, l’ OMS ,l’UE ecc… Perché ci si mette così tanto tempo per uscire e colpire tali strutture archetipo del governo mondiale?
Non basterebbe attraverso un ordine esecutivo o un ordine piu’ diretto spegnere queste organizzazione terroristiche sovranazionali? Perché ci vuole così tanto tempo per fare morire concretamente tali “strutture” ?
Ci sono dei tempi burocratici da rispettare o altri motivo?
Io chiedo per capirci meglio.
Grazie
Saluti
Articolo ottimo.
Personalmente mi chiedo come sia stato possibile dare la possibilità a zelesko di avere un colloquio con Trump, e’ già inaccettabile che Trump si sia seduto 5 minuti a parlargli ed e’ stata data fin troppa confidenza a questo escremento filo Cia/nato.
Domanda: perché sul sito dell amministrazione Trump ci si quasi vanta del fatto che nel 2017 Trump ha dato armi all’ Ucraina tipo missili anticarro javelin? E dicono che invece Obama non dava nulla.
E’ scritto tutto sul sito della casa bianca, posso anche fornire il link https://www.whitehouse.gov/articles/2025/02/president-trump-vp-vance-are-standing-up-for-americans/
Poi quando tutto crollera’ cosa faranno i Mass media? Diranno la verita’ o verranno sostituiti da nuovo canali di informazione?
Grazie
vedo che qui vigge il pensiero unico….comunque provo a dire anche la mia….al netto di tutto quello che può essere stato il signor Zelensky, lui sta diffendendo il suo paese da un aggressore…spero che almeno finquà saremo d’accordo, rispetto ai due personaggi che lo stavano turlupinando, ha cercato solamente di dare delle risposte legittime e di buon senso…dov’è lo scandalo ? mi fermo qui perchè ogni riga di questo articolo meriterebbe una contestazione…Domanda: chi vi paga ?
Qui ci sono cervelli funzionanti, a differenza che dall’altra parte dello schermo. Non ci paga nessuno. Siamo indipendenti, il blog si sostiene da solo. L”aggressore” è l’Ucraina che non ha nemmeno rispettato gli accordi del 2014 che prevedevano di tutelare le popolazioni russofone nell’Ucraina Orientale, quando invece le ha massacrate e torturate. La domanda sul chi è pagato infine andrebbe rivolta a te, perché soltanto la stupidità o la malafede possono far scrivere un commento simile..
Roba da matti, alla fine zelesky tacco e spillo finocchietto difende il suo paese????ma di quale suo paese sta parlando se e’ stato messo lì da un colpo di stato orchestrato dalla cia e dalla nato nel 2014 rovesciando il legittimo presidente…. ?!?Vogliamo parlare di biolab? Vogliamo parlare di migliaia di bambini liberati dai tunnel?
Vogliamo parlare di traffico di esseri umani?
Potremmo scrivere un poema di 500 pagine su chi e per cosa e’ stato creato questo regime nazista in Ucraina…..
Lo vede Sacchetti quanti inconsapevoli esistono ancora? Come fa a dire che il popolo italiano ha compreso?
Siamo ancora all’ asilo della consapevolezza!
Buonasera dott. Sacchetti,
Mille grazie per l’articolo che fotografa oggettivamente la realtà della situazione politica mondiale,
comunismo e capitalismo sono invenzioni askhenazite per sfruttare i non kazari come bestiame per il macello,
2 facce della stessa medaglia,infatti si può dire che il comunismo sia capitalismo di stato,
La domanda è:
Per imporre un governo mondialista come mai le élite globaliste hanno deciso di puntare sul neoliberismo/USA/Nato invece che sul comunismo/URSS?
Il Globalismo/mondialismo è la sintesi perfetta di capitalismo e comunismo?
(Distruggere il pubblico e deindustrializzando con riforme neoliberiste e il privato con misure socialiste)
Ovvero l’esatto opposto di ciò che è l’economia mista di stampo cattolico che ha reso l’Italia la grande nazione qual è?
Salve Gioele, grazie. Il liberismo si presta meglio perché è fondato sul dominio delle oligarchie neoliberali, allarga inevitabilmente la forbice tra ricchi e poveri e consente di arrivare alla “soluzione” voluta dal sistema: fine della proprietà privata, ma soltanto per gli strati più bassi, e fine della famiglia, da sostituire con comunità collettivizzate.