Di Cesare Sacchetti La storia dell’Ucraina non è soltanto la storia di un barbaro regime nazista...
La magistratura ucraina riconosce che l’Euromaidan fu opera dei nazisti. Golpe in arrivo per Zelensky?
di Cesare Sacchetti
Quando si tratta di comprendere cosa realmente sta accadendo in Ucraina occorre ovviamente stare lontani dai media mainstream.
Fino a qualche tempo fa infatti ancora rullavano i tamburi della propaganda atlantista sui media Occidentali impegnati tutti a far credere che le sorti della guerra stavano volgendo a favore di Kiev.
Adesso quei tamburi rullano di meno perché la distanza della propaganda con quanto sta accadendo in Ucraina si è fatto troppo ampia e persino gli ambienti Euro-Atlantici iniziano a caldeggiare apertamente per una risoluzione pacifica con la Russia.
Per restare nel tema delle notizie taciute dai nostri media riguardo all’Ucraina ce n’è una che ci sembra fondamentale portare all’attenzione del pubblico perché riguarda la storia dell’Euromaidan dove persino in Ucraina si è aperta una vistosa breccia sulla sua genesi con una recente pronuncia dei magistrati ucraini.
I nostri lettori probabilmente già sapranno cos’è l’Euromaidan ma è necessario comunque ripercorrere per un istante la genesi del colpo di Stato in Ucraina nel 2014.
Euromaidan: il colpo di Stato della NATO in Ucraina
Il golpe di allora è la causa naturale di quanto abbiamo visto accadere da un anno e mezzo a questa parte in Ucraina perché i disordini nel Paese sono figli di quella rivoluzione colorata.
Una rivoluzione colorata che fu concepita negli ambienti dell’amministrazione Obama e della Open Society di George Soros per una ragione alquanto semplice.
L’allora presidente in carica, Viktor Yanukovich, stava perseguendo una politica di riavvicinamento a Mosca perché questa era del tutto in linea con gli interessi geopolitici ucraini e con la storia stessa di questo Paese.
Se volessimo essere alquanto netti riguardo alla questione, potremmo affermare senza timore di smentita che l’Ucraina come entità statuale non esisteva nemmeno fino al tempo dell’infausta rivoluzione bolscevica che massacrò la famiglia reale zarista e trascinò la Russia nel terrore stalinista dei successivi anni 20 e 30.
Lo stesso presidente Putin ha ricordato in uno dei suoi discorsi come l’Ucraina è più che altro un’invenzione del bolscevico Lenin.
Ciò però non era gradito a certi circoli di Washington e Bruxelles. La NATO nonostante lo scioglimento dell’URSS e nonostante il venir meno della sua formale ragion d’essere piuttosto che estinguersi come avrebbe dovuto, si è espansa.
Se si prende una cartina dell’allargamento della NATO dal 1990 ad oggi si vedrà come essa si è progressivamente espansa fino a fagocitare molti Paesi dell’Europa dell’Est, un tempo appartenenti al blocco sovietico.
L’espansione della NATO ad Est dal 1990 in poi
Il patto atlantico è arrivato a bussare alle porte dei confini della Russia e l’intento imperialista nella sua espansione era alquanto evidente.
In tale ottica di dominio dello scacchiere politico mondiale, era inaccettabile che l’Ucraina si avvicinasse troppo alla Russia perché rapporti troppo stretti tra Mosca e Kiev avrebbero potuto minare le ulteriori ambizioni di espansione della NATO che mirava ad una strategia di accerchiamento della Russia.
Questa fu la ragione che portò all’accensione di quella macchina della sovversione della quale abbiamo parlato in diverse occasioni.
Gli uomini e le donne dell’amministrazione Obama quali la famigerata Victoria Nuland, membro del dipartimento di Stato americano, iniziarono a stabilire i futuri assetti dell’Ucraina che prevedevano una rimozione dal potere di Yanukovich da essere sostituito con un presidente fantoccio più ligio a ricevere ed eseguire gli ordini di Washington.
Ad assistere il dipartimento di Stato furono ONG varie quali la NED, acronimo che sta per dotazione nazionale per la democrazia, che a detta di uno dei suoi creatori, Allen Weinstein, svolge il ruolo che la CIA svolgeva negli anni 70 quando l’agenza di intelligence americana rovesciava governi in giro per il mondo, e la citata Open Society di Soros che disponeva da tempo di una struttura operativa in Ucraina.
Ovviamente bisogna tenere conto che nel linguaggio di tali ambienti, i colpi di Stato e le palesi e violente ingerenze negli affari degli altri Paesi non vengono definiti come tali ma vengono chiamati “esportazione della democrazia”.
Questa rete eversiva attraverso tutte le sue sinergie iniziò a chiedere in maniera sempre più pressante le dimissioni del presidente Yanukovich che dal novembre 2013 fino al febbraio 2014 venne sottoposto a pesanti pressioni internazionali da parte di Washington e Bruxelles per indurlo a rilasciare l’attivista Yulia Timoshenko, che molti ricorderanno per la sua bionda chioma, e in carcere per reati di corruzione e appropriazione indebita.
Yanukovich venne sottoposto ad altrettante pressioni per firmare un accordo che avrebbe garantito l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione europea, che come abbiamo ricordato in altre occasioni non è una entità europea autonoma ma una creazione artificiale degli Stati Uniti che sin dai primi anni 50 ne hanno garantito il finanziamento e il progresso.
Washington e la sua estesa rete di club mondialisti volevano la creazione di un unico blocco sovranazionale europeo per poter controllare e influenzare meglio la politica di tutta l’Europa Occidentale e trattare con un’unica entità politica piuttosto che con molti Stati europei separati.
L’Euro-Atlantismo qui descritto è stato l’architrave politico del potere dell’anglosfera che dal 1945 ha in pugno le sorti dell’Italia e degli altri Stati europei che non sono più padroni del loro destino dalla nascita di questo ordine.
Le rivolte e i cecchini dell’Euromaidan che sparano sulla folla
È così che si arriva ai famigerati fatti del febbraio 2014. Washington voleva che Yanukovich cadesse perché egli rappresentava un ostacolo insormontabile all’avanzamento dei piani della NATO e dell’UE nonostante avesse aperto alla possibilità di firmare l’accordo di unione con l’Unione europea.
Il 18 febbraio iniziano i moti del famigerato Euromaidan che prendono il nome dalla piazza nella quale si svolgevano le proteste a Maidan Nezalezhnosti, che in ucraino significa piazza indipendenza.
20mila manifestanti si riunirono nella piazza e molti di loro, secondo il governo Yanukovich, non erano nemmeno ucraini ma apparivano essere come degli agitatori e degli estremisti che erano stati reclutati dall’estero.
La Open Society di Soros sembra essere specializzata nell’assoldare gruppi di eversori professionisti che hanno il compito preciso di sobillare rivolte nei confronti dei governi che non si allineano ai voleri dello speculatore di origini ebraiche e degli altri circoli globalisti che lo sostengono.
Quando i manifestanti hanno iniziato a protestare si sono verificati dei fatti sconvolgenti. Sono partiti degli spari verso di loro dai tetti degli edifici circostanti, e hanno perso la vita nella strage almeno 100 persone solamente il 21 febbraio.
I media Occidentali accusarono immediatamente il presidente Yanukovich e le forze dell’ordine di aver aperto il fuoco contro coloro che erano in piazza ma un’attenta analisi della posizione dei manifestanti e della balistica degli spari suggeriva che i colpi erano venuti da edifici, quali il conservatorio della musica e l’ufficio postale, che erano nelle mani del famigerato gruppo nazista ucraino chiamato “Settore Destro”.
I personaggi in questione sono coloro che poi assieme al battaglione di Azov prenderanno in mano l’Ucraina per attuare un vero e proprio tentativo di pulizia etnica contro la popolazione russofona del Donbass.
Orrende torture e omicidi sono stati perpetrati dai nazisti ucraini nell’assoluto silenzio dei media Occidentali a dimostrazione della saldatura ormai manifesta che c’è tra gli ambienti liberal-democratici e tale manipolo di tagliagole.
Le testimonianze dei giornalisti Occidentali e dell’emittente Russia Today rivelano come diversi colpi siano partiti dagli edifici citati sopra verso le loro stanze d’albergo e alcuni sono stati sfiorati dalle pallottole che solamente per un fortuito caso non li hanno centrati.
La magistratura ucraina riconosce le responsabilità dei nazisti
Oggi arriva però una sentenza di un tribunale ucraino della corte distrettuale di Sviatoshyn riportata dal professor Ivan Katchanovski dell’università canadese di Ottawa.
In questa clamorosa pronuncia della corte si riconosce esplicitamente che i colpi partirono dal conservatorio e dall’ufficio postale che, scrivono gli stessi togati ucraini, erano nel “territorio controllato dal Maidan”, dove per Maidan si intende quella zona nelle mani dei nazisti del Settore Destro.
È la prima volta che vediamo una simile affermazione da parte di un tribunale ucraino e il fatto che solamente ora sia uscita una sentenza del genere sembra essere legato al progressivo crollo e isolamento di Zelensky.
Il presidente ucraino si è lamentato più volte di essere stato abbandonato dai suoi partner Occidentali ai quali ha chiesto in diverse occasioni più denaro e più sostegno militare per continuare la sua guerra, dove si stima che più di 100mila soldati ucraini hanno già perso la vita solamente quest’anno.
La cosiddetta “controffensiva” è stata un fiasco assoluto e ha aumentato ancora di più il numero dei morti mandati al macello dal presidente ucraino.
Si inizia esplicitamente a parlare di un rovesciamento di Zelensky come ha fatto proprio uno degli ex consiglieri del presidente, Aleksey Arestovich.
Uno scenario che sembra temere lo stesso presidente ucraino, se si considerano i suoi continui licenziamenti e repulisti dei vari ministeri quasi a dare la netta sensazione che Zelensky abbia il terrore di essere deposto in qualsiasi momento.
Questa sentenza sembra confermare quell’atmosfera di generale disfacimento delle istituzioni ucraine, o di ciò che resta di esse, perché per la prima volta è caduto anche il muro della falsa narrazione dell’Euromaidan dove né il governo ucraino né la sua magistratura avevano mai ammesso prima d’ora che a commettere la strage furono i gruppi nazisti.
Questo dunque lascia pensare che siamo giunti al crepuscolo di una guerra e di un regime che ormai non ha più nessuna seria possibilità di andare avanti.
Tutti si attendono a questo punto soltanto quell’evento che porta alla definitiva caduta di Zelensky che appare difficile pensare lascerà spontaneamente il potere.
Il presidente ucraino appare incapace di avviare una trattativa su premesse realistiche e non accetta nemmeno il riconoscimento della Crimea come parte del territorio russo.
È lecito pensare che l’epilogo di questa presidenza sia tumultuoso esattamente come quello che portò all’infausta caduta di Yanukovich costretto a lasciare il Paese per non essere ucciso dai manifestanti.
Coloro che misero in moto il colpo di Stato del 2014 per ironia della sorte sembrano destinati a fare la stessa fine dei legittimi governanti da loro rovesciati.
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Grazie dell’ articolo. Pensa che la fine della guerra in Ukraina possa portare cambiamenti anche in Italia?
Assolutamente. La sconfitta ucraina è il fallimento totale della NATO.
Gentilissimo, quali cambiamenti potra’ portare in Italia il crollo della NATO? Cosa noteremo di diverso come miglioramento?grazie.
Ne ho parlato negli articoli precedenti, Gabriele..
Buonasera Cesare! Grazie per l’articolo, speriamo che per l’Italia ci siano possibilità! Le chiedo visto che posso seguirla solo qui, secondo Lei al governo applicheranno il MES per salvarsi? E visto che lei è molto bravo nelle analisi, secondo lei l’Italia per uscire dall’UE non avrebbe bisogno dell’aiuto della Russia..perchè non chiederglielo? Grazie ancora leggo solo Lei ormai qui, nessuno giornale ne tv. Grazie ancora!
Salve Andrea, il MES è una bomba atomica che nessuno ovviamente vuole innescare e il governo se ne tiene alla larga per questa ragione. L’Italia per uscire dall’UE avrebbe certamente bisogno di forte sponde internazionali quali quella della Russia e dei BRICS e di Trump ovviamente.
Non dimentichiamoci che dietro ai Nazi ci sono i sionisti. Credo che molleranno l’osso di avere un territorio da quelle parti molto tardi e a caro prezzo. Per il resto ottimo articolo come sempre, grazie.
Ti ringrazio, Federica. Su quella questione c’è un articolo apposito.
Ottima esposizione dei fatti. Potrebbe essere un capitolo di un testo scolastico di storia contemporanea. Ma è una speranza che non oso nutrire, per non rimanere dispiaciuto.
Le nefandezze perpetrate dai cowboy dal grilletto facile e dai loro fetidi amici sono tali che dovrebbero suscitare in ogni essere pensante il rifiuto netto, categorico e a priori di qualunque loro proposta.
Ma le tossiche fonti d’informazione (disinformazione) sono tutte nelle loro mani, e sono ancora pochi quelli che hanno capito che SE NE ESCE SOLO RENDENDO PAN PER FOCACCIA.
Mai come ora vedo un doppio filo ucraina-israele, un disperato tentativo dell’ex impero Israeloamericano di non crollare.
La nato e gli usa (israele) hanno mostrato al mondo una debolezza debordante, ossia non sono più i dominus mondiali.
Aspettiamoci grossi eventi, l’Iran sta assumendo il controllo del medio oriente grazie ai rapporti con il qatar e quelli ritrovati con l’Arabia e quotidianamente bombarda basi americane nell’area nell’assoluta impotenza americana.
Siamo prossimi ad un enorme cambio strategico mondiale che inizierà l’1/1/24 con il nuovo gruppo brics (a cui si aggiungerà a sorpresa che il pakistan).
L’Ucraina passerà probabilmente sotto direttorio militare (americano) e dovrà firmare un accordo di pace(resa), poi arriveranno i conti anche per l’UE e la sua dabbenaggine e israele dovrà pagare per i suoi crimini.