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Cesare Sacchetti

No, Donald Trump non è massone

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Categorie: Deep state | Notizie

12/09/2022

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di Cesare Sacchetti

C’è una indiscrezione, falsa come vedremo più avanti, che da tempo accosta Donald Trump alla massoneria. Secondo queste voci il presidente degli Stati Uniti sarebbe parte della massoneria e apparterebbe ad una sua corrente “buona”. Ora questo vecchio e non veritiero adagio è stato messo in giro da ambienti che potremmo definire magaldiani, dal nome del famigerato massone Gioele Magaldi, già appartenente al Grande Oriente d’Italia.

Secondo tale scuola di pensiero, esisterebbero due tipi di massonerie. Una più “buona” che in realtà vorrebbe il bene dell’umanità mentre poi ce ne sarebbe un’altra che invece aspirerebbe al dominio del pianeta.

In realtà, non esiste nessuna contrapposizione se non la stessa che vediamo nell’agone politico tra centrodestra e centrosinistra. Parliamo infatti di due derivazioni dello stesso potere che mirano appunto al dominio di questa società segreta che tutto vuole tranne che il bene dell’uomo. Se attingiamo alle fonti che ci hanno lasciato i massoni più potenti e influenti della storia come Albert Pike per prima cosa apprendiamo che ciò su cui si fonda la massoneria è l’inganno.

Pike, molto vicino ad un altro potente massone come Giuseppe Mazzini, scriveva nel suo libro “Morale e Dogma” che il principio sul quale si fondava la massoneria era appunto quello di nascondere e occultare la sua vera natura agli iniziati che si trovano nei ranghi più inferiori dell’organizzazione, quelli intorno al 18esimo. Mentre a mano a mano che si sale nella scala gerarchica delle logge, vicino al 33esimo grado, si giunge alla verità sulla vera natura della massoneria.

E sono stati gli stessi massoni pentiti come Serge Gallardo a rivelare che questa natura non è altro che quella di un culto fondato sull’adorazione di Satana. La natura della massoneria è quella di una religione anticristiana che mira ad instaurare il suo dominio sulla società e per poterlo fare essa si infiltra in ogni istituzione tanto da diventare la forza motrice distruttiva stessa di ogni aspetto della vita pubblica.

Distruttiva perché i massoni, specialmente coloro che sono più in alto e sanno la verità sulla società segreta alla quale appartengono, non vogliono affatto il bene comune ma quello della loro organizzazione e degli altri poteri che essa rappresenta, specialmente quelli della finanza internazionale o delle “grandi” corporation.

La massoneria dunque è senza dubbio globalista perché essa vuole favorire l’assoluto dominio di questi centri di potere che ambiscono alla scomparsa delle nazioni per poter lasciare il posto al cosiddetto Novus Ordo Seclorum, l’espressione coniata nel XVIII secolo negli ambienti degli incappucciati che identifica il Nuovo Ordine Mondiale.

E la natura del Nuovo Ordine Mondiale è certamente anticristica. Questa premessa era necessaria per comprendere dunque che non esistono corpi in contrapposizione nelle logge nei fini ultimi, ma tutt’al più solamente per ciò che riguarda la contesa sui posti da occupare nella piramide di questi poteri.

E la presidenza degli Stati Uniti è certamente un luogo frequentato da moltissimi massoni. Persino i media mainstream, di solito riluttanti nell’affrontare l’argomento delle massonerie, hanno dovuto riconoscere come moltissimi fratelli muratori siano stati presidenti degli Stati Uniti.

È il caso di questo articolo pubblicato da The Business Insider nel quale viene riportato che presidenti del calibro di Franklin Delano Roosevelt, Harry Truman e Gerald Ford indossavano il grembiulino massonico.

La lista però è probabilmente parziale perché ci sono altre fonti che riportano come in realtà molti altri presidenti appartenessero alla libera muratoria ma probabilmente queste fonti non hanno ricevuto la stessa pubblicità di quelle del mainstream per non rivelare una verità scomoda e imbarazzante; quella che la presidenza degli Stati Uniti è stata per lungo tempo una dependance delle logge.

Adesso però è giunto il momento di tornare all’argomento iniziale di questa analisi, ovvero quello che riguarda l’appartenenza di Trump alla massoneria.

Come già accennato sopra in realtà questa voce è stata diffusa principalmente in Italia da ambienti che noi abbiamo definito della “falsa controinformazione”.

Si tratta di comunicatori che si propongono come indipendenti e che in realtà sono gestiti dagli stessi poteri che gestiscono i media mainstream.

Sono autori di innumerevoli notizie false a sfondo terroristico, e solamente tra queste si ricordi quella che i black bloc erano in arrivo a Trieste per sabotare le manifestazioni dei portuali oppure quella della irruzione nelle case dei non vaccinati l’antivigilia del Natale scorso.

La loro missione è sostanzialmente quella di depistare, terrorizzare il pubblico e confondere le acque, ad esempio facendo credere che esista una massoneria “buona” come si accennava sopra per spingere l’ignaro lettore a guardare con simpatia alle logge piuttosto che con timore e repulsione.

Un’altra delle loro tecniche di depistaggio è quella di associare gli uomini che si oppongono ai poteri del mondialismo al mondialismo stesso per far credere che in realtà non esista nessuna contrapposizione tra coloro che difendono le nazioni e l’identità cristiana e coloro che invece mirano alla distruzione di tutto questo.

Ed è appunto il caso della menzogna di Trump “massone” diffusa da questi mistificatori e sono fonti massoniche americane che smentiscono categoricamente l’appartenenza di Trump a questi circoli.

È il caso di Todd E. Creason, il cui nome in Italia probabilmente non dirà nulla, ma che nella massoneria americana è sicuramente noto. Creason è un massone e non uno di quelli di basso rango. È Maestro Venerabile della Homer Lodge numero 199, Maestro Sovrano dell’Eastern Illinois Council No. 356 e appartiene anche alla Missouri Lodge of Research, un centro studi dedicato alla storia e alla ricerca sulla massoneria.

Creason è un personaggio molto addentro agli ambienti delle massonerie americane e ha scritto un articolo sulla ipotesi avanzata da alcuni che affermano che Trump sia anch’egli libero muratore.

In questo suo articolo, il massone americano si sofferma a notare come in alcuni alberghi di Trump ci siano delle statue che sembrano essere ispirate ad alcune divinità pagane ma in realtà Donald Trump non è mai stato iscritto alla massoneria americana e questa sembra chiaramente non voler avere a che fare con lui a causa delle sue posizioni politiche che confliggono inevitabilmente con gli scopi dell’organizzazione.

Questa montatura circola da qualche anno ed è stata diffusa dai disinformatori di cui si parlava poc’anzi e ha ingannato anche diversi osservatori in buona fede.

La presidenza degli Stati Uniti sotto Trump è stata una presidenza che in nessun modo ha favorito gli scopi delle società massoniche. Al contrario, li ha ostacolati perché Donald Trump per la prima volta dopo molto tempo ha messo la presidenza al servizio degli Stati Uniti. America First non significa null’altro che anteporre gli interessi della patria a quelli del cosiddetto stato profondo, un coagulo di poteri occulti finanziari e industriali dei quali fanno certamente parte anche potenti esponenti delle massonerie.

Se c’è un Presidente quindi che ha rappresentato un formidabile ostacolo agli scopi e agli interessi degli incappucciati, quello è proprio Donald Trump, così come lo è stato nei confronti di un’altra potente lobby, quella sionista.

Anche qui è stato falsamente detto che Trump è “sionista” e si tratta di un’altra montatura dei soliti ambienti della falsa controinformazione.

Ma questa è un’altra storia che racconteremo in un altro articolo.

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5 Commenti

  1. Max

    Ottimo articolo come sempre, grazie Cesare

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  2. Simone Azzurri

    E’ proprio vero Cesare. I Falsi informatori ci provano, ma grazie a te veniamo a conoscenza della verità. Grazie per il lavoro che stai facendo. Simone

    Rispondi
  3. deboluccia

    Grazie, apprezzo molitissimo i suoi articoli.

    Rispondi
  4. Patrizia

    Salve sig. Sacchetti, dal momento che non uso alcun social media e neppure Telegram ho atteso che qui venisse pubblicata la sua opinione sullo scandaloso raid dell’FBI a Maralago, come mai non ha scritto in proposito?

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Ho da poco rinnovato il sito, Patrizia. Ho ricominciato ieri a pubblicare qui.

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