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Mons. Viganò:”l’élite globalista ha fallito il suo assalto”
di Cesare Sacchetti
Monsignor Carlo Maria Viganò torna a parlare e questa volta lo fa in occasione del secondo festival di Filosofia tenutosi a Venezia ieri e dedicato alla memoria di monsignor Antonio Livi. Viganò durante la farsa pandemica è stato un punto di riferimento per molti cattolici smarriti. Una roccia alla quale aggrapparsi durante la tempesta che ha sconvolto il mondo intero e alzato ancora di più, se possibile, il fumo dell’apostasia in Vaticano. Mentre il mondo cadeva preda di una morsa autoritaria senza precedenti, dietro le Mura del Vaticano non si condannava questo folle e criminale piano per instaurare una dittatura mondiale.
Al contrario, se c’era qualcuno che era pronto a tessere le lodi del Nuovo Ordine Mondiale quello era proprio Jorge Mario Bergoglio. Dall’altra parte invece si ergeva calma e ferma la voce di monsignor Viganò che denunciava questo disegno imperialista e denunciava i cospiratori che vi avevano preso parte, sia nelle istituzioni civili sia in quelle ecclesiastiche. Se molte persone sono riuscite a preservare la propria fede, lo devono probabilmente anche a tutti gli sforzi profusi dall’ex nunzio apostolico negli Stati Uniti che si è battuto costantemente e instancabilmente per tenere viva la tradizione della vera Chiesa Cattolica.
In questa sua ultima lettera però Viganò fa notare un elemento nuovo. Il piano, così come lo avevano concepito gli architetti di Davos e del Gruppo Bilderberg, non è riuscito. Il mondo non è entrato in una morsa autoritaria globale così come avrebbero voluto gli uomini più influenti delle sfere del mondialismo. La farsa pandemica si è interrotta praticamente ovunque. Le restrizioni sono state via via sollevate persino in Italia, il Paese che ha subito l’attacco più feroce da questi poteri per via della sua storia e della sua cultura inestricabilmente legate alle radici cattoliche e greco-romane; radici profondamente detestate dagli ambienti massonici dal momento che queste incarnano tutto ciò che invece la religione massonica disprezza.
Il mondo è entrato in nuova fase che si può definire di de-globalizzazione. Piuttosto che accentrarsi su un piano sovranazionale il potere sta tornado gradualmente agli Stati nazionali. Il consolidamento dei BRICS e il disimpegno degli Stati Uniti dalla globalizzazione iniziato sotto l’era Trump, e mai interrottosi, sta riportando indietro le lancette dell’orologio della storia. E monsignore coglie questo cambiamento scrivendo del “fallimento delle élite” che hanno visto andare in fumo i loro propositi originari.
Sono gli stessi membri del campo globalista a prendere atto della loro sconfitta e a riconoscere che oramai la storia ha preso un’altra direzione. Viganò però esorta ad utilizzare questo periodo di quiete per ricostruire ciò che è stato distrutto nei decenni precedenti. Una volta che si abbandonerà il liberalismo che è stato la causa del mondo senza valori che è avanzato dal Vaticano II in poi fino a raggiungere il suo “apogeo” durante l’operazione terroristica del coronavirus – nella quale si è assistito a una disumanizzazione delle istituzioni politiche e sanitarie senza precedenti – avrà inizio quel naturale processo di risanamento del Paese e delle sue istituzioni. Il colpo di Stato pandemico è stato possibile solamente perchè si è creato un vuoto di valori, che, soprattutto nel caso dell’Italia, sono i valori del cattolicesimo e della cultura dell’antica Roma.
Se l’Italia avesse preservato la sua religione, la sua identità, la sua cultura e la sua morale, tutto questo non avrebbe mai avuto luogo. Ed è questo l’insegnamento che Viganò esorta a trarre dagli ultimi due anni. Ravvedersi degli errori e dei peccati commessi e iniziare il cammino verso una graduale rinascita. E questa rinascita, nota Viganò, non può non passare dal “rimettere Dio al centro della nostra vita”. Una volta intrapreso questo cammino, “tutto il resto verrà da sè”. Monsignore ha tracciato la via. Non resta che seguirla. Queste sono le parole per intero del suo ultimo intervento.
Intervento di Mons. Carlo Maria Viganò
Al IIº Festival di Filosofia “Antonio Livi”
Sabato 25 Giugno 2022
Laqueus contritus est,
Et nos liberati sumus.
Ps 123, 7
Sono lieto di poter inviare questo mio saluto ai partecipanti della seconda edizione del Festival di Filosofia dedicato alla cara memoria di Mons. Antonio Livi. La vostra presenza in questo giorno dimostra che gli auspici formulati a Luglio dello scorso anno iniziano a concretizzarsi con l’impegno e la collaborazione di tante persone volenterose. A tutte loro, così come agli organizzatori del Festival, va il mio incoraggiamento e l’assicurazione delle mie preghiere.
Questa mia riflessione – a più di due anni dall’inizio della grande farsa psicopandemica e del colpo di stato del Great Reset – non avrà tuttavia le fosche connotazioni del mio intervento precedente, e sarà anzi improntata ad una valutazione degli eventi che per semplificare potremmo definire realistica, in senso positivo. Non è propriamente ottimismo, perché questo esagera in positività ciò che il pessimismo eccede in negatività. Realismo mi pare più corretto e corrispondente al vero.
Il primo motivo di questo “realismo positivo” è fondato sulla virtù teologale della Speranza: sappiamo con filiale fiducia che il Signore ci accorda tutti i mezzi necessari per meritare il Paradiso, e che non ci espone ad alcuna prova, se non a quelle che con la Sua Grazia possiamo superare. La nostra piccola vittoria sulla tentazione al peccato è una vittoria di Dio: omnia possum in eo qui me confortat, tutto posso in Colui che mi dà forza (Fil 4, 13). Non parliamo quindi di un sentimento umano basato su un’illusione, ma di una consapevolezza fondata sulla promessa del Salvatore: sufficit tibi gratia mea, ti basta la mia grazia (2Cor 12, 9).
Il secondo motivo per guardare con positività al presente è forse più soggettivo, ma a mio parere da non sottovalutare. Questi due anni di delirio globale ci hanno mostrato il vero volto dell’avversario, svelando chi ha agito per sete di potere, chi per lucro, chi seguendo un piano criminale contro Dio e contro l’uomo. Sappiamo bene quali scandalosi conflitti di interesse si celino ai vertici dell’autorità; conosciamo bene chi si è venduto al globalismo neomalthusiano, sostenendo una narrazione tanto palesemente falsa quanto delirante; abbiamo tutti ben presente chi, dai seggi del Parlamento, dalle redazioni dei media, dagli Ordini professionali, dai sindacati e finanche dalle chiese si è reso complice di innumerevoli violazioni dei diritti naturali, oltre che responsabile della morte di milioni di persone in tutto il mondo. E conosciamo per nome coloro che con freddo cinismo hanno pianificato la pandemia per poter inoculare un siero genico che compromette irreparabilmente il sistema immunitario, rende sterili uomini e donne, provoca aborti nelle gestanti e fa morire i giovani di infarto. Gli orrori del Nazismo e del Comunismo impallidiscono dinanzi alla spietata crudeltà dei teorici della depopolazione mondiale, secondo i quali – Cingolani in testa – dovrebbero essere eliminati quattro miliardi di esseri umani. Non è pensabile che un tale crimine, compiuto ovunque con le medesime azioni coordinate e sotto un’unica supervisione, rimanga impunito. E se certamente sarà punito per mano dell’Altissimo, al Cui cospetto gridano giustizia le vittime dell’eugenetica globalista, è auspicabile che anche su questa terra i popoli sapranno condannare i responsabili a pene esemplari.
L’anno scorso il nostro sguardo era rivolto con grande apprensione all’evolversi degli eventi, che seguivano in modo apparentemente indefettibile l’agenda dei globalisti del World Economic Forum. Sempre più persone capivano di trovarsi dinanzi a un piano – anzi, chiamiamolo col termine appropriato: un complotto – ordito da cospiratori senza morale, ma si sentivano inermi e sopraffatti. Anche noi, che pure avevamo ben chiaro sin dall’inizio cosa stesse accadendo, avevamo molteplici ragioni per temere un inasprimento del regime dittatoriale che andava instaurandosi. E la crisi russo-ucraina di inizio anno sembrava confermare questa recrudescenza. Abbiamo avuto conferma, pochi giorni fa, nientemeno che da Bergoglio, che ben prima dell’inizio dell’operazione militare russa in Ucraina la NATO voleva provocare l’intervento di Mosca per avere un pretesto per imporre la transizione ecologica, a seguito delle sanzioni della comunità internazionale. La pandemia per il controllo sociale, la guerra e la crisi economica per la svolta green, il credito sociale, l’abolizione della proprietà privata, il reddito universale.
Questi globalisti sono così prevedibili, nei loro farneticanti deliri di dominio, da suscitare indignazione in chi li sente parlare di filantropia mentre sterminano, sterilizzano o rendono malati cronici milioni di persone; di solidarietà e giustizia sociale, mentre teorizzano lo sfruttamento della manodopera a basso costo e causano un aumento disastroso della disoccupazione; di ecologia, mentre inquinano il pianeta con miliardi di mascherine inutili o con le batterie al litio delle auto elettriche. E se ci fate caso, sembra che costoro pretendano un atto di sottomissione dai loro sostenitori, per cui quanto più assurde e illogiche o addirittura sprezzanti sono le ragioni che adducono per legittimare le loro decisioni, tanto maggiore dev’essere l’abdicazione della ragione e la sottomissione servile della volontà nei sudditi.
Eterogenesi dei fini: proprio quelli che ci hanno rintronato per decenni parlando di libertà, di scelta consapevole, di diritto di critica, di obiezione di coscienza e di disobbedienza civile oggi si mostrano zelanti esecutori delle più ridicole disposizioni sanitarie, delle più assurde regole igieniche, delle più vili discriminazioni. E con la stessa cieca obbedienza gli apostoli dell’antifascismo oggi vanno a braccetto con Pravij Sektor e il battaglione Azov, mentre i sinistroidi che ieri denunciavano l’imperialismo americano e la dipendenza dell’Italia dalla NATO ora esaltano le doti di governo di un attorucolo cocainomane asservito al deep state che inalbera simboli neonazisti e celebra come eroi nazionali dei criminali di guerra antisemiti.
Credo che molteplici elementi possano farci ritenere fallito l’assalto che l’élite globalista aveva in programma con l’Agenda 2030 e con il Great Reset. Ciò non significa che la guerra sia vinta, ma che la Provvidenza si è degnata di mutare il corso degli eventi quasi a volerci dare un’ultima chance di ravvedimento, un’opportunità per fare ammenda degli errori e dei peccati commessi, e per porvi rimedio. Certamente la pseudopandemia e la crisi ucraina hanno spinto molte anime a moltiplicare le preghiere e le penitenze, impetrando da Dio una tregua che permetta all’umanità di svegliarsi dalla narcosi in cui è sprofondata da decenni, se non da secoli.
Il fallimento dell’élite è confermato dalle ammissioni di molti suoi esponenti, che danno già per acquisita la fine del globalismo. I fanatici che ancora cercano di tenere insieme il pericolante edificio psicopandemico non hanno capito che i loro capi li stanno abbandonando a sé stessi; altri, con l’intuito tipico dei cortigiani, si affrettano a riposizionarsi in vista del cambiamento di narrazione ormai improrogabile. Tra poco si ammetterà che la pandemia e la crisi ucraina facevano parte di un piano eversivo globale, realizzato con la complicità di leader mondiali, di governanti, di capi di Stato, di politici, di giornalisti, medici, professori, magistrati, forze dell’ordine, ecclesiastici.
Ma proprio perché questo tradimento è ormai conclamato; proprio perché le menzogne che sono state diffuse si sono rivelate nella loro falsità e pretestuosità; proprio perché si è capito che è l’attuale autorità ad essere irreparabilmente corrotta e corruttrice, c’è da aspettarsi una reazione disperata, un colpo di coda: perché costoro non hanno più nulla da perdere, e sanno che quel che non ottengono oggi con un ultimo rantolo, non lo otterranno domani, quando la loro cospirazione sarà conosciuta universalmente e universalmente esecrata.
Non è, come dicevo, una vittoria: è una tregua che ci permette di compiere la nostra parte nel processo di ricostruzione che attende tutti noi. Un processo che dev’essere morale ancor prima che materiale, del cuore prima che della mente.
Il crollo della società globale e la fine del falso bipolarismo di matrice rivoluzionaria (destra/sinistra, USA/URSS, liberalismo/socialismo, progressismo/conservatorismo) renderanno necessario un impegno collettivo, nel quale la componente cattolica deve giocare un ruolo da protagonista, da leader. Ma per essere protagonisti, per competere nell’agone politico, occorre avere una solida formazione religiosa, morale, intellettuale e politica. Avere degli ideali, ideali santi ed eroici, animati dal desidero di ciascuno di santificarsi in qualsiasi ambito della propria vita, dallo studio al lavoro, dalla famiglia all’impegno sociale. E dico santificarsi, per essere graditi a Dio che a questo scopo ci ha creati e fatti a Sua immagine e somiglianza.
Bisogna ridare alla società la sua dimensione spirituale, sanando la secolare ferita inferta da laicismo, liberalismo e comunismo. Cristo Re deve regnare sugli Italiani ancor prima che sull’Italia. Il laicato cattolico è chiamato a dare testimonianza della propria Fede su due fronti: uno sociale, ricostruendo ciò che è stato distrutto, restaurando ciò che è stato lasciato crollare. Scuole, università, professioni, mestieri. Un patrimonio di civiltà intimamente cristiano.
L’altro fronte dev’essere quello della formazione di chi serve la comunità. Educhiamo i nostri figli ad essere buoni Cristiani e buoni cittadini, buoni padri e madri di famiglia, lavoratori onesti, esempio di edificazione per gli altri. Insegnamo loro a non vergognarsi di professarsi Cattolici, e a non considerare un disonore amare la Patria. Formiamo governanti che pensino al bene comune e non al proprio tornaconto; che compiano il proprio dovere sapendo di doverne rendere conto al Signore.
E non dimentichiamo quanti, in questi due anni di follia collettiva, non si sono piegati ai diktat di un’autorità asservita all’élite. Il loro esempio sia di sprone ai giovani, ai quali servono modelli di coerenza, e alla futura classe dirigente, che sarà chiamata a sostituire questa generazione di pavidi cortigiani e vili cospiratori.
Questo, in definitiva, è il vero cambiamento di questi ultimi mesi: aver scoperto che il progresso, la fraternità, l’inclusione, la resilienza, la sostenibilità sono solo menzogne che dietro a un’apparenza di solidarietà orizzontale celano un grande inganno, una frode, un piano criminale. Aver compreso che non vi può essere fratellanza dove non si riconosce il Padre comune; che non vi è solidarietà se non si ama Dio e il prossimo per amor Suo; che la vera libertà non è arbitrio né licenza, ma facoltà di muoversi all’interno dei confini del Bene; che lo Stato, in quanto società composta da cittadini chiamati ad esser figli di Dio mediante il Battesimo, non può professarsi ateo né aconfessionale, ma deve anzi riconoscere pubblicamente la sottomissione dell’autorità civile e di tutti i suoi membri alla suprema Autorità di Dio, e ad essa conformare le sue leggi. Perché questa è la volontà di Dio: Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. (Mt 7, 21).
Rimettiamo Dio al centro della nostra vita, al centro della famiglia e della società, al centro della Chiesa. Tutto il resto verrà da sé.
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Approvo anche le virgole. È una battaglia dura ma prossima alla vittoria. Le menzogne sono troppe e persino ridicole. Tutti coloro che vi hanno contribuito dovranno avere pene pesantissime.
Condivido tutto……. Due anni di menzogne e soprusi, siamo governati da criminali senz’anima e senza scrupoli, spero presto di poter vedere la loro giusta punizione qui su questa terra, il resto l’avranno per l’eternità. !!!
Al supermercato c’è chi compra dagli scaffali tradizionali e chi ( pochi) comprano dagli scaffali dei prodotti biologici, ma pagano tutti alle stesse casse. Viganò è sugli scaffali dei prodotti biologici!!!
Amen
Il nostro vero Papa
si! SENZ’ALTRO!…(per me lo è già adesso)
Concordo pienamente
Continuo a ripete, viviamo in Italia, non in USA, i benefici degli USA non solo non riguardano, ma non li godiamo proprio, anche basta con sto coping
La direzione presa dagli Stati Uniti negli ultimi 6 anni sta cambiando la storia del mondo e ha impedito il successo del Grande Reset. Basta con questi commenti, non con il “coping”.
un giorno, approssimativamente un anno fa, Monsignor Viganò esortò il popolo a SCHIERARSI.
Io , come tanti altri non sono credente. Ma intuii quanto l’invito somigliasse ad una sorta di reclutamento. Alla scelta definitiva sulla nostra condotta . Alla presa diretta della Verità per capirla guardandola in faccia, senza voltare la testa. Alla difesa dei piccoli, dei vecchi, dei minori, della vita nel suo complesso. E all’azione.
Come tanti altri non sono credente e l’ho già dichiarato, ma a quell’appello mi sono schierata…proprio come chiesto da Monsignore.
E da allora sono diventata un piccolo soldatino del Suo grande esercito…seguendo la sua parola che è alla guida nel mondo. E delle coscienze. E della Giustizia così come dovrebbe essere, così come tornerà ad essere….così come è stata dalla notte dei tempi.
guardare questo video (molto interessante prima che lo censurino) .
https://www.youtube.com/watch?v=L5JGg2HMWIQ&t=1151s
DEO GRATIAS!
Ringrazio il colto e lungimirante monsignor Viganò.
Spero che realmente la vittoria sia vicina perché le forze iniziano a scemare.
Se esiste un Dio (ed io lo credo!) non può non trionfare la verità e la giustizia…
Ognuno dovrà pagare 100 volte tanto il male fatto…. sarà tra i giorni più belli della mia vita!
Attento a quello che scrivi, Dio ha tutta l’eternità per punire e lo farà secondo proprio giudizio e giustizia.
Quando scrivi ognuno dovrà pagare 100 volte tanto il male fatto e sarà tra i giorni più belli della mia vita: non stai facendo la volontà di Dio che è quella di amare il prossimo come te stesso, se il prossimo ha commesso dei peccati prega per lui.
Questo è l’amore fraterno che ci chiede il Signore, non è mia intenzione darti lezioni teologiche ma solo una spintarella verso un ragionamento in linea con gli insegnamenti di Cristo Nostro Signore.
Che Dio ti benedica.
Dio non si scomoda…per così poco…si chiama karma ciò che vuoi dire.. Peccato che l’elit si sente dio … manipolando il genoma umano..vedere video che ho postato si uno scienziato coerente
Condivido in linea di massima questo discorso. Credo che la Spiritualità deve essere posta al centro della nostra vita, ma che si tratti di una spiritualità cercata dentro alla persona e non imposta e spiegata da fuori, da nessuna autorità ecclesiasticha ,nemmeno dal mons.vigano (sebbene si dia distinto per la sua chiara e limpida visione socio politica del mondo) perché guidando dal di fuori gli altri si toglie loro la loro sovranità. Gli altri vanno sostenuti si, con l esempio e la messa a disposizione di cultura veritiera e di tecniche di autoesplorazione volte ad evolvere soprattutto la coscienza. Se cominciamo a condividere il meglio prodotto dagli essere umani più nobili, e a metterlo veramente sotto gli occhi di tutti, l evoluzione avviene con rispetto e vera autodeterminazione. Basta leder politici ecclesiastici e di ogni altro tipo.
Come non essere d’accordo con Monsignor Viganò?
Quale sarà la scintilla che farà saltare il tappo del sistema?
Fino a che punto le famiglie Delle oligarchie riusciranno a sopravvivere?
Cosa deve succedere secondo lei?
Questo sistema ha fallito
Moralmente e spiritualmente ed anche a livello di giustizia sociale.
Vive di menzogne ed ipocrisia.
Deve finire ora
Voi siete convinti che stiano perdendo?
Questi vanno dritti alla metà perché un futuro sanno di non averlo se ancora ci faranno votare…
Dopo le autostrade
La rete telefonica
Le spiagge
E bastato dire che c’è la siccità e che è colpa dei gestori reti idriche per svendere anche queste ai privati anche esteri…
Euro e draghi peggio di Attila
Il bene pubblico è devastato.
Grazie
“Piuttosto che accentrarsi su un piano sovranazionale il potere sta tornado gradualmente agli Stati nazionali.” però se andiamo a vedere l’agenda sembra sia proprio ciò che vogliono: “Il dominio degli Stati Uniti è finito. Abbiamo una manciata di poteri globali. Gli stati nazione avranno messo in scena un ritorno Invece di una singola forza, una manciata di paesi – tra cui Stati Uniti, Russia, Cina, Germania, India e Giappone in primis – mostrano tendenze semi-imperiali. Tuttavia, allo stesso tempo, il ruolo dello Stato è minacciato da tendenze tra cui l’ascesa delle cities e la diffusione delle identità online” (8 predictions for the world in 2030 – weforum) per poi unire questi stati nazione sotto un governo UN/WHO? e che dire delle dichiarazioni del ministro della salute russo al Forum Economico Int. di San Pietroburgo sull’inserimento del vaccino covid nel calendario nazionale delle vaccinazioni? E del fatto che Putin sia stato il primo Young Global Leader insieme alla Merkel nel ’93?
Putin non era nella lista dei Young Global Leaders del 1993..Il piano di Davos non era quello di riportare in vita gli Stati nazionali, ma di disgregarli e fonderli in organizzazioni sovranazionali. Una certa falsa controinformazione, la solita, sta portando avanti da un po’ di tempo a questa parte questa mistificazione.
https://wikispooks.com/wiki/WEF/Global_Leaders_for_Tomorrow/1993
Meraviglioso mons. Carlo Maria Viganò ! e meravigliosi tutti coloro che si sono prodigati e sacrificati per smascherare la menzogna globale che è in atto. Prendiamo esempio e salviamo il mondo.
Link corretto:
https://www.repubblica.it/politica/2022/07/01/news/conte_draghi_scissione_m5s-356237844/
Io vivo negli Stati Uniti, dopo tanti anni trascorsi in Italia, e dovrebbe essere evidente ormai che come va l’Usa va il mondo intero. Lo scippo delle nostre elezioni nel 2020 ha avuto conseguenze nel mondo intero, come la guerra costruita a tavolino nell’Ucraina, il diffondersi del fascismo covid e tante altre cose. Come non accorgersene? Pare che l’Italia sia una specie di cavia/fratellino succube che fa tutti i giochi sporchi del nostro Deep State schifoso. E purtroppo l’America in questa storia riveste il ruolo del cattivo. Ma qui non e’ che le cose vadano tanto bene e a novembre ci sono le elezioni di nuovo e temo che ci sara’ un altro scippone e se riesce, saranno guai per il mondo intero. Temo che il pupazzo Biden ci fara’ entrare in guerra per poter invocare il War Powers Act e sospendere le elezioni, certamente loro non sembrano affatto preoccupati per le elezioni nonostante abbiano ormai un’approvazione pubblica del 13% ca., livello storico nel brutto. Il problema e’ che la gente ancora non capisce che tutto quello che sta accadendo fa parte del loro programma losco. Non sono errori a meno dal punto di vista dei demoni alle redine.
Caro Cesare. Mi consolo grandemente, quando sento la profondità del tuo animo, condividendo i tuoi grandi valori Cristiani, e l’amore per la Verità e le creature di Dio. Dio ti sostenga e, tramite te, continui ad illuminarci. Con affetto, Domenico.
Ti ringrazio molto, Domenico. Un caro saluto anche a te.
Gentile Dottor Sacchetti, da qualche anno la seguo e apprezzo le sue analisi sulla situazione attuale.
In particolare modo condivido il suo continuo richiamo alla tradizione romana e cristiana che ha informato per secoli il mondo occidentale fin quando le accorte manovre di alcune consorterie ben organizzate hanno incominciato a minarla.
Attualmente stiamo vivendo un periodo in cui la battaglia sta assumendo dei toni particolarmente aspri a causa del desiderio delle sopracitate consorterie di accelerare il processo di disgregazione e di successiva riformattazione della nostra civiltà.
Essendo io divenuto, in seguito agli ultimi eventi, un attento osservatore della situazione ed avendo maturato la convinzione della assoluta necessità del compattamento del fronte contrario agli intenti di coloro che possiamo definire antiumani, le chiedo di non ritirarsi nella torre eburnea dei giusti , ma di aprirsi nei confronti di tutti coloro che intendono battersi contro questo perverso sistema.
Ho ritenuto doveroso scrivere queste poche righe, poiché la mia stima nei suoi riguardi mi impone di metterla in guardia nei confronti di alcuni atteggiamenti che potrebbero ledere lei, ma soprattutto, la nostra comune causa.
Cordialmente.
Andrea Falchi
La ringrazio Andrea per la stima ma non ho capito cosa intende dire quando afferma che non dovrei rinchiudermi “nella torre eburnea dei giusti”. Personalmente non credo di essere richiuso da nessuna parte. Cerco solo di fare il mio lavoro nel migliore dei modi possibile.
Mons. Viganò è stato probabilmente l’unica figura della Chiesa che si è opposto al grande reset, per nostra fortuna, unica voce contraria che ha dato speranza!
Sig. Cesare, ma non pensa che uno come Viganò, attaccato ma non ferocemente, non scomunicato come Minutella o altri, che dalla sua posizione possa dire queste cose… Sia un gatekeeper?
Grazie e a presto