di Cesare Sacchetti Un’intervista passata completamente sotto traccia, e adesso persino rimossa...
L’USAID e la paramassoneria del Rotary: la rete che esegue l’agenda mondialista
i Cesare Sacchetti
Ai tempi del compianto John Fitzgerald Kennedy forse l’USAID, acronimo che sta per United States Agency International Development, ovvero agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo, questa associazione nasceva per contrastare l’influenza della vecchia Unione Sovietica in giro per il mondo.
Il presidente Kennedy, è noto, non era un capo di Stato molto amato da determinati ambienti, su tutti quello della lobby sionista che fece di tutto per rimuoverlo dalla Casa Bianca, fino a quando non arrivò alla sua esecuzione pubblica di Dallas avvenuta a Dallas il 22 novembre del 1963, in un piano che vide la collaborazione di molteplici apparati del governo americano per eliminare il presidente.
All’epoca l’USAID era ancora lontana dal diventare ciò che è divenuta oggi.
L’agenzia del dipartimento di Stato americano negli anni a seguire si è rivelata essere la perfetta copertura “umanitaria” per consentire ad apparati come la CIA, che hanno da sempre governato a Washington, di poter influenzare e rovesciare i governi in giro per il mondo che venivano considerati ostili agli interessi del vero potere che aveva in mano le istituzioni americane.
Alcuni l’hanno definita per tale ragione l’agenzia di Soros e appare difficile dargli torto perché spesso quando il governo dello stato profondo americano aveva decretato che un esecutivo in giro per il mondo rappresentava una minaccia per i piani della governance globale, allora si metteva immediatamente in moto il meccanismo.
L’USAID: il motore delle rivoluzioni colorate
L’esempio più recente di rivoluzione colorata eseguita dall’USAID è certamente quella ucraina come è stato confermato in questi ultimi giorni anche da Robert Kennedy, secondo il quale l’agenzia in questione avrebbe messo a disposizione l’astronomica cifra di 5 miliardi di dollari per finanziare il famigerato Euromaidan nel 2014.
A Washington in quegli anni c’era il presidente Barack Obama, ma come spesso accade dall’inizio del secolo scorso in poi non era lui il vero decisore delle sorti della politica estera americana, quanto semmai il mero esecutore poiché i veri burattinai del potere non risiedevano alla Casa Bianca, ma nelle stanze della finanza ebraica di New York, in quelle del Club di Roma e dell’ormai decaduto forum di Davos, un tempo affollato all’inverosimile, e oggi disertato in larga parte dagli stessi seguaci del disegno globalista.
Obama si limitò, per così dire, ad eseguire quanto deciso da un personaggio come George Soros, il principe della sovversione internazionale degli ultimi 40 anni, che aveva attivato la sua rete di ONG e la sua Open Society con il preciso intento di rovesciare il governo dell’ex presidente ucraino Yanukovich, giudicato troppo vicino a Mosca e d’intralcio per i piani di espansione della NATO, vero e proprio braccio armato della governance globalista.
George Soros
L’USAID era lì a fornire tutto il suo supporto, i “suoi” fondi e la sua rete logistica direttamente integrata nel dipartimento di Stato americano che all’epoca era impegnato per rovesciare con ogni mezzo il legittimo presidente ucraino fino a riuscirci attraverso i famigerati fatti dell’Euromaidan, quando dei cecchini professionisti reclutati per l’occasione dall’estero iniziarono a sparare sui manifestanti, anch’essi stranieri, contro Yanukovich per far ricadere la colpa della strage proprio su di lui.
Soros metteva a disposizione i suoi agenti operativi e a fornirgli i fondi necessari per mettere in atto il colpo di Stato fu proprio l’USAID che ha elargito nel complesso al magnate americano di origini ebraiche almeno 260 milioni di dollari dal 1993 in poi, soldi spesi tutti per influenzare le varie politiche esteri di quei Paesi giudicati di interesse strategico da Soros stesso dal dipartimento di Stato americano.
Nei primi anni’90 c’era una precisa strategia di espansione del patto atlantico nell’Europa Orientale e le attenzioni di Soros erano tutte rivolte in questa zona, che, a poco a poco, finirà sotto l’egida della NATO in una chiara strategia di accerchiamento della Russia, all’epoca in balia degli oligarchi askenaziti e del presidente fantoccio Boris Eltsin, ricordato ancora oggi per i suoi problemi di alcolismo e per essere deriso in pubblico dal suo “omologo”, Bill Clinton.
L’USAID era lì, a mettere a disposizione tutti i denari del caso per consentire all’impero americano di portare avanti il piano della governance globale fino a rimuovere qualsiasi governo in giro per il mondo che potesse rappresentare un problema per questo disegno.
L’immigrazione clandestina e l’USAID
L’USAID non è stata però “soltanto” utilizzata per perpetrare la logica di dominio della politica estera imperiale di Washington.
L’USAID è stata utilizzata anche come collettore di fondi per favorire il traffico di immigrati clandestini in Europa e negli Stati Uniti, in quello che è un deliberato tentativo di costruire certamente un enorme esercito di riserva di semischiavi a bassissimo costo quali sono i migranti, ma al tempo stesso quello di portare avanti un deliberato piano di sostituzione etnica e razziale degli europei e degli americani sulle orme del piano Kalergi.
Ancora oggi vengono premiati quelle personalità attraverso il premio che porta il nome del famigerato aristocratico viennese che sono state giudicate come quelle più attive e “meritevoli” di encomio per il piano di sostituzione etnica del popolo europeo.
La lista dei premiati è alquanto “illustre”.
A ricevere il premio sono stati personaggi del “calibro” di Carlo Azeglio Ciampi, uno dei “padri” dell’euro, l’ex presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, l’ex cancelliere tedesco, Angela Merkel, ma anche personaggi come papa Giovanni Paolo II, il pontefice che per primo entrò in sinagoga e chiamò gli ebrei “fratelli maggiori” e forse deve essere stato questo l’impulso decisivo a fargli ricevere tale onorificenza, se si pensa che l’anno scorso, nel 2024, ad aggiudicarsi il premio è stato il rabbino Goldschmidt assieme a tutto il popolo ebraico.
Nella lista dei vincitori del premio Kalergi si trova anche l’ex ministro del governo Monti, Andrea Riccardi, padrino della comunità di Sant’Egidio, da sempre impegnata nel sostenere qualsiasi progetto che favorisca l’arrivo dei migranti in Europa e questo spiega la predilezione che papa Francesco mostra nei riguardi di Riccardi, tanto da averlo ricevuto nuovamente in udienza lo scorso gennaio.
Andrea Riccardi assieme a papa Francesco
I rapporti tra il Rotary e l’USAID
L’USAID però si è impegnata per attuare ogni singolo aspetto dell’agenda del mondialismo e si è astenuta nemmeno dal far mancare il suo “contributo” durante la crisi della farsa pandemica del 2020-2022.
Dopo aver già elargito alla GAVI, la fondazione di Bill Gates, impegnata nella distribuzione dei vaccini, la somma da capogiro di 4,8 miliardi di dollari, in quel periodo l’agenzia del dipartimento di Stato americano di dava da fare anche firmando protocolli di intesa tutti volti a reggere la narrazione, falsa, che bisognava combattere il virus Sars-Cov2, ancora oggi non isolato, e attuare le varie restrizioni previste dai governi Conte e Draghi in carica in quel periodo.
In uno di questi accordi spicca in particolar modo la collaborazione dell’USAID assieme al famigerato Rotary.
Le due organizzazioni rilasciarono infatti un comunicato stampa il 25 marzo del 2021 nel quale premettevano di essere in “prima linea” contro il Covid, per poi rendere noto che l’USAID donava ben 5 milioni di dollari al Rotary non solo per far fronte alla “pandemia” in corso ma anche ad altre “future epidemie”, come se dalla parti del dipartimento di Stato già avessero messo in conto che dopo la crisi artificiale del Covid, ne sarebbe servita probabilmente un’altra per giungere all’ultimo stadio della fine degli Stati nazionali e alla loro sostituzione con la governance mondiale.
Il Rotary spunta periodicamente come l’USAID laddove ci sia qualsiasi iniziativa volta a promuovere le false ideologie alla base del globalismo e della società dai confini aperti.
Lo si trova, ad esempio, sempre in prima linea nel sostegno a quella tossica ideologia femminista diffusa dalla scuola di Francoforte dal 1968 in poi, la quale ha il preciso scopo di abbattere la tradizionale società cristiana per sostituirla con una società liquida, secolarizzata, dove la famiglia come tale non esiste più e nemmeno esistono più, di conseguenza, le patrie spazzate via dal tanto decantato “melting pot”.
Quelle panchine rosse che capita, purtroppo, di vedere in diversi parchi e strade delle città italiane per lanciare un monito contro la cosiddetta “violenza sulle donne” sono, non di rado, finanziate dal Rotary stesso che ci tiene a promuovere l’ideologia femminista che vuole abbattere il patriarcato.
Il Rotary sempre in tale ottica non ha fatto mancare nemmeno il suo sostegno all’onnipresente associazione Telefono Rosa che occupa da tempo le reti televisive riportando le denunce che arriverebbero ai suoi centralini telefonici, ma nessuno però si premura di chiedere quante di queste siano effettivamente autentiche, soprattutto perché i numeri, quelli veri non citati mai dai mezzi di comunicazione, sono lì a ripetere che la stragrande maggioranza delle denunce delle donne che dichiarano di essere state vittima di violenza da parte di uomini, sono false.
Non si cerca la verità quindi, ma si insegue la falsa narrazione femminista e il Rotary non si tira indietro nella lotta al patriarcato.
Il Rotary: l’anticamera della massoneria
Ci si chiede allora cosa sia esattamente questo Rotary e perché lo si ritrova impegnato in ogni iniziativa che sta a cuore a determinati poteri del mondialismo.
L’immagine che probabilmente ha in mente il grande pubblico è quella di un esclusivo circolo di benestanti composto da signori che si radunano nel loro tempo libero per giocare a bridge e discutere dei loro affari assieme agli altri soci.
Il Rotary è molto di più di questo ed è molto di più di un circolo ricreativo.
Nato nel 1905 a Evanston, nello stato dell’Illinois, negli Stati Uniti, il Rotary è stato fondato da personaggi quali Paul P. Harris e Gustave Henry Loehr, iniziati rispettivamente alla libera muratoria nel 1912 e nel 1886.
Gustav Loerh, primo a sinistra
I fondatori dell’esclusivo e costoso circolo associativo sono, come si è visto, massoni e i rapporti tra il Rotary e la massoneria sono così stretti e correlati che si fa a fatica a tracciare una netta linea di separazione tra le due associazioni.
A confermalo sono anche importanti massoni come, ad esempio, Giordano Gamberini, ex Gran maestro del Grande Oriente d’Italia che nel 1981 sulla rivista Hiram scrisse che le origini del Rotary sono chiaramente massoniche e lo scopo del secondo è quello di fornire alla prima, la massoneria, quella lista di aspiranti iniziati dalla quale attingere.
La massoneria ama cooptare prima ancora che ricevere iscrizioni e quando vede potenziali candidati che possano fare meglio i suoi interessi non esita ad avvicinare l’eventuale iniziato e a sondare la sua disponibilità a entrare a far parte dell’associazione.
Il clientelismo è sicuramente alla base di entrambe le associazioni e si leggono le storie dei diversi ex massoni pentiti, quali il francese Serge Gallardo, se ne comprende meglio il perché.
Gallardo ha rivelato che una volta compresa la reale natura luciferiana della massoneria, mascherata dall’ipocrita copertura illuminista e “umanitaria”, ha deciso di chiudere i rapporti con i grembiulini ma tutte le opportunità di lavoro che prima erano a disposizione da massone, sono tutte andate in fumo una volta indossati i panni del cittadino comune.
Sono associazioni che si spartiscono la cosa pubblica e si assegnano posti sulla base non certo della effettiva competenza, ma su quella della fedeltà e dell’appartenenza a questi circoli di poteri.
Il Rotary per tutte queste ragioni può definirsi certamente una paramassoneria e ciò spiega perché nel secolo scorso la Chiesa Cattolica, prima dell’infausto Concilio Vaticano II, era molto ferma nell’emettere una condanna contro questo circolo, tanto che era sufficiente per un sacerdote soltanto partecipare ad un loro incontro per incorrere nella scomunica.
I vescovi spagnoli erano altrettanto fermi nei riguardi dei rotariani giudicati senza mezzi termini come appartenenti ad “una nuova organizzazione satanica con lo stesso retroterra e insegnamenti della massoneria.”
Questo spiega perché all’inizio della sua storia il Rotary aveva lo stesso simbolo della massoneria, la squadra e il compasso, in omaggio appunto ai “muratori” massonici, fino poi a decidere di disfarsene perché il legame del Rotary con la massoneria poteva sembrare in questo modo troppo evidente.
La società liberal-democratica attuale è in tutta evidenza una espressione della supremazia delle massoneria e delle paramassonerie sulle istituzioni liberali in quanto il liberalismo può considerarsi a tutti gli effetti il figlio delle logge massoniche, soprattutto se si pensa che i padri dell’illuminismo francese quali Voltaire e Rousseau erano iscritti alla massoneria.
Il fascismo nel 1925 intuì che non poteva esistere uno Stato realmente sovrano e dotato di poteri effettivi sul territorio se si fosse concesso ad un anti-Stato come la massoneria di esistere e prese la storica decisione di far smantellare le logge massoniche attraverso la famosa legge di scioglimento della massoneria.
Il passo successivo per completare l’opera avrebbe dovuto essere quello probabilmente quello di liquidare anche il Rotary, considerata la natura paramassonica dell’associazione, ma con la Costituzione del 1948 non solo non si è andati in tale direzione, ma si è tornati indietro perché la massoneria è tornata in vita e ha persino scritto la carta con i risultati che oggi tutti possono vedere.
Gli stretti rapporti tra USAID e Rotary dimostrano però ancora una volta come la massoneria e le paramassonerie italiane non siano le vere tenutarie della democrazia liberale in Italia, ma piuttosto siano soltanto i rappresentanti del potere transnazionale angloamericano e dei vari istituti mondialisti che ha delegato ai massoni e ai rotariani l’attuazione delle sue direttive in Italia.
Si spiega così la costante presenza della massoneria e del Rotary nelle varie iniziative a favore dei vaccini, del femminismo e dell’immigrazione di massa, sempre nel deliberato tentativo di cancellare qualsiasi traccia della patria e della società cattolica tradizionale da sostituire invece con la laica società aperta sorosiana che in realtà come è sempre più evidente ha una natura esoterica e luciferiana.
Trump segna la definitiva discontinuità con tale impostazione.
Attraverso la progressiva liquidazione dell’USAID, il presidente americano non sta facendo altro che completare l’opera iniziata 8 anni orsono.
Sta recidendo ogni legame degli Stati Uniti con tutta quella rete di associazioni e organizzazioni internazionali che si occupavano di perseguire gli interessi della governance globale e delle sue ideologie, fino a lasciare le prime senza sostegno economico.
L’impero americano era alla base di tutta la struttura e ciò spiega perché quegli esponenti del “cattolicesimo liberale” come il presidente di Caritatis Internationalis, Alistair Dutton, stiano lanciando l’allarme sul taglio dei fondi dell’USAID, vera e propria fucina finanziatrice delle migrazioni illegali.
La dismissione dell’impero americano non può che significare la conseguente liquidazione anche di tutte quel reticolato di associazioni e organizzazioni che da esso dipendevano, come certamente la NATO, l’UE sul piano politico internazionale e le citate massonerie e paramassonerie sul piano invece più nazionale.
La stessa feroce guerra intestina alla massoneria italiana esplosa negli ultimi due anni può essere considerata come la conseguenza della fine di quel “cordone sanitario” internazionale angloamericano che assicurava alla libera muratoria “nostrana” la sua condizione di potere.
Trump segna l’epilogo di un’intera storia.
Trump segna l’epilogo della repubblica di Cassibile e di tutto quello che c’era dentro di essa.
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Ottimo articolo.
Nostra Signora di Lourdes, intercedete e pregate per noi.
Ti ringrazio.
Ottimo articolo, l ‘unica cosa volevo sapere se e’ una cosa sicura questa chiusura dell usaid perché forse qualche giudice potrebbe fermare l’ ordine esecutivo di Trump e impedire la chiusura di usaid oppure sono falsità che scrivono solo questi giornali farlocchi?
Da quel che so un giudice può limitare o bloccare un ordine esecutivo o mettersi d’ intralcio….
In questo caso?
Grazie Gabriele. No, non possono fare nulla. L’USAID è agenzia governativa. Decide il governo se farla chiudere o meno.
Meno male, spero che nei prossimi giorni o settimane continuerà lo smantellamento profondo di questo sistema maledettamente criminale, di recente ieri Trump ha anche chiuso il Federal Executive Institute, sarà sicuramente un altro colpo contro il sistema.saluti
Grazie Gabriele. No, non possono fare nulla. L’USAID è agenzia governativa. il governo se farla chiudere o meno.
Non guardare quello che accade in Italia con i giudici, destra e sinistra sono d’accordo, così come le correnti giudiziarie a loro scodinzolanti.
Negli USA non ci sono accordi, è guerra senza quartiere tra Trump e lo stato profondo..
Questa e’ una bellissima notizia, ma per quale motivo dovrebbe di contraccolpo e in maniera indiretta smantellare anche la dannata repubblica del 46′? Togliendo i finanziamenti anche a Rotary e massonerie anche in Italia? Questo e’ il risultato?
Buongiorno, Cesare. Dati inconfutabili di cui tenere conto affinché COLORO “CHE GIÀ SAPPIAMO” non continuino a confonderci. Grazie per i tuoi continui sforzi per SMASCHERARE i veri cospiratori che hanno il coraggio di chiamarci “teorici della cospirazione” quelli di noi che non appoggiano i loro attacchi. Da Mendoza, Argentina: un grande saluto.
Ti ringrazio, Isabel.
BUON POMERIGGIO, CESARE OTTIMO ARTICOLO, COME SEMPRE VORREI CHIEDERTI A PROPOSITO DI TRUMP CHE COSA NASCONDE IL SUO ATTEGGIAMENTO NEI CONFRONTII DI GAZA? CITO LE SUE PAROLE Bisogna ripulire Gaza, e farla transitare sotto il controllo statunitense TI RINGRAZIO IN ANTICIPO
Salve Lucia, ti ringrazio. Trump usa sempre questa strategia comunicativa. Ti suggerisco di leggere l’articolo su Trump, Israele e la falsa controinformazione.
Scusa se intervengo, chiarissimo il comportamento strategico di Trump ma perché vuole trasferire i palestinesi in Egitto e non farli ritornare in Palestina? Sono solo parole di facciata anche queste?
Se hai capito la strategia di Trump non dovresti fare questa domanda..