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Cesare Sacchetti

Le nuove prove sui disturbi psichici dei vaccinati e sul loro sangue modificato

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Categorie: Notizie

18/01/2025

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di Cesare Sacchetti

La volta passata si era discusso di uno studio condotto da alcuni ricercatori della Corea del Sud presso l’università Inje del Paik Hospital sui disturbi psichiatrici che presentavano le persone vaccinate.

Il campione preso in esame dallo studio era davvero molto alto, e attendibile, se si pensa che riguardava la metà della popolazione di Seul.

I risultati emersi erano piuttosto inequivocabili. Prima della vaccinazione Covid le persone non avevano problemi psichiatrici di nessun tipo.

Dopo di essa, i numeri a disposizione dicono che i vaccinati sono affetti da questi disturbi in quanto il contenuto del siero non sembra soltanto, purtroppo, alterare la salute fisica dei soggetti ma anche quella mentale.

Ora giunge un altro studio, forse ancora più interessante e comprensivo sotto certi aspetti in quanto mette a confronto i risultati di diversi scienziati in diverse parti del mondo sui problemi psichiatrici dei vaccinati.

A mettere insieme questa raccolta onnicomprensiva, per così dire, sono stati quattro ricercatori lettoni presso il dipartimento di Psichiatria dell’Università di Riga quali Marija Lazareva, Lubova Renemane, Jenela Vrublevska ed Elmars Rancans.

La premessa dello studio cerca di seguire la linea della cosiddetta “scienza ortodossa”, una espressione attraverso la quale generalmente si identifica quei ricercatori e scienziati che non si discostano dalle linee tracciate dalle case farmaceutiche riguardo la narrazione “pandemica”.

I quattro ricercatori lettoni infatti partono dalla premessa, errata, che nel 2020 ci stata effettivamente una “pandemia” nonostante gli stessi numeri ufficiali non corroborino questa narrazione e nonostante gli stessi ricercatori che hanno concepito i controversi test PCR abbiano riconosciuto nella loro “ricerca” che non avevano, e non hanno, a disposizione un campione isolato e purificato del Sars-Cov2, senza il quale, ad oggi, ancora non può dirsi che nel 2020 sia effettivamente comparso un nuovo ceppo di coronavirus.

Fatta salva questa necessaria premessa, è facile intuire che gli stessi ricercatori che vogliono far arrivare tali verità nascoste accuratamente dai media mainstream, debbano trovare qualche scomodo compromesso per far arrivare conclusioni delle loro ricerche sulle cosiddette riviste peer reviewed, una espressione inglese che sta a significare che i lavori di ricerca di determinati scienziati debbano essere revisionati da un comitato di scienziati che sia in possesso di competenze analoghe a quelle di coloro che hanno eseguito la ricerca in questione.

La criticità, per così dire, di molte pubblicazioni di queste riviste è che esse spesso non sono altro che lavori commissionati da questa o quella casa farmaceutica per veicolare certe narrazioni antiscientifiche che servono meglio gli interessi delle multinazionali del farmaco.

Lo scandalo sta emergendo sempre più ultimamente, ma non è il caso di questi studi che sfidano, seppur parzialmente, la narrazione dominante e non riescono ad avere la visibilità mediatica che meriterebbero perché i loro risultati di fatto uccidono tutta la falsa narrazione dei vaccini “sicuri ed efficaci”.

Le conclusioni di questo studio che mette assieme una raccolta di altri studi eseguiti in tutto il mondo possono essere definite come l’ultimo chiodo sulla bara di questa narrazione.

I disturbi psichici dei vaccinati

Se si legge la comparazione dei vari studi sui problemi psichiatrici se ne comprende meglio il perché.

Ad esempio, nello studio americano eseguito da Patrick Flanery, biologo dell’istituto Salk dell’università di San Diego si documentano già i primi “effetti avversi” dei sieri quando questi iniziarono ad essere distribuiti.

Il gruppo di lavoro di Flanery aveva preso in esame, tra gli altri, il caso di una giovane donna americana di 20 anni che dopo la vaccinazione aveva sviluppato problemi di ansia, allucinazioni visive, catatonia e afasia, con la quale si intende la capacità di esprimersi in maniera corretta e comprensibile.

Non è andata molto diversamente anche per un altro soggetto maschio americano di 31 anni, il cui caso invece è stato studiato dal gruppo di ricerca di Samuel Reinfield, psichiatra in forza presso il dipartimento di Psichiatria e Scienze Comportamentali presso l’università di Stony Brook, nello stato di New York.

L’uomo a poca distanza dalla vaccinazione si è trovato a fare i conti con allucinazioni auditive, manie di grandezza e ansia.

Il malcapitato dopo solo una dose di siero già sentiva le voci, e non è purtroppo nemmeno il caso più inquietante in questa lunga casistica insabbiata dai media.

Ad esempio, in Turchia, c’è il caso di un uomo di 57 anni preso in esame da Umit Haluk Yesilkaya dell’ospedale psichiatrico di Istanbul.

Il 57enne turco non appena ricevuta la seconda dose di vaccino mRNA, come gli altri soggetti, ha iniziato a presentare disforia, un termine in psichiatria che identifica uno stato depressivo delle persona, assieme ad istinti suicidi.

I disturbi, già gravi, diventano ancora più inquietanti se si considera quanto accaduto ad una 39enne di Taiwan, sul cui caso hanno pubblicato uno studio lo psichiatra taiwanese Fang-Yu Chang assieme ad altri suoi colleghi dell’ospitale Tzu Chi di Taipei.

La donna aveva ricevuto il vaccino Astrazeneca ma i problemi che ha mostrato non sono molto dissimili da quelli degli altri soggetti che hanno ricevuto i vaccini mRNA, anche perché non risulta una differenza sostanziale tra i vari sieri come si ricorderà a breve.

La 39enne infatti dopo una sole dose di Astrazeneca ha iniziato ad essere convinta che sotto la sua pelle c’erano dei vermi e si infliggeva dei tagli sull’epidermide nel tentativo di tirarli fuori.

Si è chiaramente in presenza di altri gravi disturbi allucinatori che si riscontrano in pratica in tutti i soggetti che sono stati sottoposti a questi studi.

Il 95,8% di tutti questi pazienti in ogni parte del mondo è affetto da psicosi perché le sostanze presenti nei vari vaccini non alterano, come si diceva in precedenza, soltanto l’equilibro fisico delle persone ma anche quello psichico.

I quattro ricercatori hanno preso in esame poi oltre ai problemi psichiatrici dei vaccinati le modifiche che sono state riscontrate nel loro sangue.

I media mainstream nel tentativo di sopprimere ogni informazione negativa sui sieri hanno sempre negato ostinatamente che il sangue dei vaccinati presentasse problemi di vario tipo e così hanno fatto, non sorprendentemente, i vari istituti “scientifici ortodossi” come, ad esempio, l’AVIS e la Fondazione Veronesi che ha ricevuto i propri finanziamenti dalla Pfizer, la stessa casa farmaceutica che ha prodotto i vaccini, una circostanza che pone la fondazione in evidente conflitto di interessi su qualsiasi affermazione che riguardi i sieri, anche se i media si guardano bene ovviamente dal farlo notare.

Secondo le analisi citate in questo studio, il sangue dei vaccinati è in realtà affetto da problematiche di vario tipo, tra le quali si segnalano la leucocitosi, un eccesso di globuli bianchi, e dei livelli di proteina C alquanto elevati.

Il contenuto dei vaccini sembra essere il nesso che può spiegare entrambe queste situazioni anomale.

Il contenuto dei sieri responsabile dei disturbi psichici?

Diversi medici e scienziati si sono premurati di analizzare sia il sangue dei vaccinati sia il contenuto dei sieri e i risultati sembrano chiaramente andare nella stessa direzione.

Il normale sangue di una persona non vaccinata è quello che si può vedere qui sotto. Non si segnala nessuna coagulazione né la presenza di oggetti estranei nelle piastrine rosse.

Un campione di sangue non vaccinato esaminato dal dottor Philippe van Welbergen

Non può dirsi lo stesso del sangue dei vaccinati che invece, come si può vedere qui sotto, al suo interno mostra degli elementi che non dovrebbero affatto esserci.

Un campione di sangue vaccinato esaminato dal dottor van Welbergen

A riscontrare, tra gli altri, la presenza di questi oggetti nel sangue è stato il dottor Philippe van Welbergen, un esperto di nanotecnologie.

Le fibre che si vedono all’interno del sangue dei vaccinati sono di ossido di grafene, lo stesso tipo di materiale che è stato trovato all’interno dei sieri.

Il primo a fare questa scoperta è stato il noto biologo spagnolo Pablo Campra che ha pubblicato il primo studio al mondo nel quale mostra i risultati delle sue ricerche.

Campra ha analizzato diversi tipi di vaccini, da quelli a base di mRNA, a quelli invece che contengono l’adenovirus di scimpanzé, come Astrazeneca, ma nella realtà nulla di quanto dichiarato dalle case farmaceutiche nei famigerati bugiardini pare corrispondere al vero.

Ogni siero mostra le stesse identiche caratteristiche.

Ogni siero risulta essere un elaborato composto sintetico a base di ossido di grafene e dei microscopici dispositivi elettronici noti come nanobot, e la scelta di un materiale come il grafene non sembra essere stata affatto casuale.

Il grafene ha difatti delle caratteristiche molto particolari.

E’ un superconduttore ed è un materiale ideale per consentire il passaggio dell’energia elettrica senza alcuna perdita o riduzione di intensità.

I ricercatori che hanno sviluppato questi “vaccini” hanno scelto il grafene perché con ogni probabilità le sue “qualità” assicurano la migliore interazione possibile con l’altro elemento trovato in questi farmaci, ovvero i nanobot che servono sia per stabilire un controllo da remoto delle funzioni vitali dei vaccinati sia per indurre dei cambiamenti comportamentali nei vaccinati stessi.

Se si vuole comprendere davvero quale tipo di siero sia stato sviluppato dalla Pfizer, da Moderna, da Astrazeneca e Johnson & Johnson è necessario entrare nel campo della bioingegneria comportamentale.

I nanobot che sono stati immessi in questi “vaccini” sono probabilmente i principali responsabili del cambiamento di personalità dei vaccinati e dei loro disturbi.

Non si tratta purtroppo di “fantascienza”, ma della realtà distopica alla quale sono giunte le nanotecnologie e loro applicazioni.

I nanobot servono a varcare la soglia che separa, per così dire, l’umano dal transumano e le parole di un esperto del settore come Mik Andersen, già citato in un’altra occasione, possono aiutare a comprendere meglio le inquietanti potenzialità di questi sofisticati dispositivi.

Andersen spiega così il funzionamento dei nanobot.

Non è necessario evidenziare cosa significa che un segnale esterno, non controllato dalla persona inoculata, è quello che governa la secrezione dei neurotrasmettitori. Ad esempio, si consideri la questione dell’aumento della consapevolezza: dei nano tubi in carbonio all’interno dei tessuti neuronali potrebbero interferire con il naturale funzionamento della secrezione dei neurotrasmettitori come la dopamina, che è parzialmente responsabile per i processi cognitivi, la socializzazione, il sistema di appagamento, il desiderio, il piacere, l’apprendimento condizionato e i freni inibitori. Ciò significa che questo segnale potrebbe essere impiantato nei normali processi comportamentali delle persone, nelle loro sensazioni e pensieri, e persino forzare un apprendimento subliminale condizionato, senza che l’individuo sia consapevole di ciò che sta accadendo. Oltre alle proprietà già citate, i nano tubi in carbonio non solo aprono le porte alla interazione senza fili del cervello umano, ma possono ricevere segnali elettrici dai neuroni e trasmetterli ai nanorouters, dal momento che questi hanno le stesse proprietà dei punti quantici di grafene. ”

In pratica quindi questi invisibili dispositivi elettronici agiscono direttamente sulle funzioni neuronali del soggetto , cambiando la sua percezione della realtà fino ad essere in grado di procurargli le allucinazioni visive e uditive che sono state documentate in diversi studi in ogni parte del mondo.

Lo scienziato israeliano che ha sviluppato per primo questa tecnologia è stato il già citato Ido Bachelet che spiegava entusiasticamente come questi marchingegni potessero essere controllati da remoto da chi ne ha ovviamente il controllo.

Ido Bachelet spiega il funzionamento dei nanobot

Chi ha il controllo dei nanobot può accendere e spegnere a comando determinate funzionalità neuronali della persone e cambiare i suoi comportamenti.

Anche in questo caso, non si tratta di una inquietante ipotesi.

Si tratta di un esperimento già avvenuto con successo, ad esempio, nelle carceri della California, dove a diversi detenuti sono stati impiantati dei microchip neuronali sviluppati dall’IBM in grado di manipolare le decisioni e il comportamento del soggetto.

Se un detenuto era troppo rissoso, allora ecco che da remoto il “controllore” attivava questi microchip e “spegneva”, per così dire, la sua volontà fino a indurlo in uno stato di sonnolenza.

L’ultima frontiera della nanotecnologia appare essere evidentemente quella di creare una sorta di uomo-macchina, privato del suo libero arbitrio e ridotto a marionetta dai signori di quelle multinazionali che dispongono di questi sofisticati strumenti tecnologici.

Non si può quindi comprendere quanto sta accadendo ai vaccinati senza prendere in considerazione il contenuto dei vaccini, poiché esso appare essere evidentemente la chiave di tutto.

Nonostante il massiccio tentativo di insabbiare il crimine che è stato commesso contro milioni di italiani e europei, nei cui corpi sono state messe tali sostanze, queste informazioni sembra che riescono a farsi sempre più largo anche in quegli archivi di pubblicazioni scientifiche purtroppo pesantemente influenzate dalle case farmaceutiche.

L’esperimento che è stato condotto sui popoli nel biennio 2020-2022 è qualcosa di orribile ed è stato concepito da menti che chiaramente nutrono un profondo disprezzo per l’umanità.

Sono gli uomini, ad esempio, del club di Roma che amano definire coloro che non appartengono al loro circolo di “eletti” come dei “mangiatori inutili”.

Il vaccino è servito a questo.

E’ servito a sterminare e annichilire la personalità di coloro che lo hanno ricevuto che oggi si ritrovano, senza probabilmente nemmeno saperlo, connessi alla cosiddetta Internet delle cose attraverso i dispositivi elettronici che sono stati inseriti nei sieri.

Il crimine è diabolico sotto ogni profilo, eppure la verità sembra farsi strada tra le molto bugie dette negli anni passati.

La verità sul più orrendo crimine non può più essere nascosta.

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8 Commenti

  1. Maria

    Buongiorno, Dott. Sacchetti. Leggendo il suo articolo, sempre lucido, sono rimasta sconvolta dalla malvagità di questo crimine perpetrato ai danni di tante creature innocenti. Ancora una volta, l’umanità è stata presa a calci. Purtroppo, tutti noi abbiamo qualcuno che si è sottoposto, per convinzione o necessità, a questa condanna feroce, e credo che tutti noi, in maggior o minor misura, abbiamo potuto constatare i cambiamenti di cui lei parla. Crede che ci siano cure che possano attutire questi effetti, o non c’è più nulla da fare? La ringrazio per la risposta. Con stima.

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Ti ringrazio, Maria. Francamente non ho certezze al riguardo. Ho sentito di varie terapie ma non abbiamo riscontri certi e definitivi.

      Rispondi
  2. Gabriele

    Ottimo articolo, anche se dubito fortemente che la verità tutta verrà fuori, e’ troppo grossa e non conviene a nessuna farla conoscere,se ne parla solo sul suo blog e post, solo qui c’e’ la verita’.

    Le volevo chiedere:
    quelle foto dove si vedeva la foto del sangue dei sierati e non sierati di quale esame si tratta? Con quale esame sono riusciti a vedere la differenza tra i due tipi di sangue? Grazie.

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Grazie Gabriele. È l’esame del sangue al microscopio. Hanno messo a confronto quello dei vaccinati con quello dei non vaccinati.

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  3. Isabel.

    Buona sera, Cesare. Grazie per continuare a FARE LUCE IN MEZZO A TANTE BUGIE SERIALI. IL TERRORISMO SANITARIO attuato a partire dal 2020 è stato il PRELUDIO di un COLPO DI STATO CONTRO TUTTA L’UMANITÀ. Quelli di noi che abbiamo ricevuto UN AVVERTIMENTO DALL’ANIMA e DIFFIDIAMO fin dal primo minuto in cui è stata DECRETATA una pseudo pandemia. eravamo una minoranza. Grazie a Dio si è formato un gruppo chiamato MEDICI PER LA VERITÀ, composto da VERI SPECIALISTI, che hanno SMONTATO le IMPOSTURE degli ESPERTI in NULLA che apparivano in televisione per terrorizzare i telecredenti. Questa ABIETA MODALITÀ è stata replicata in tutti i continenti ed è stata PROGETTATA per UCCIDERE LE PERSONE anziane e STERILIZZARE i bambini. In un futuro molto prossimo, i bambini il cui sangue è ancora intatto (perché i loro genitori non li hanno sottoposti al famigerato esperimento) saranno portatori di un tesoro inestimabile nel loro flusso sanguigno. Da Mendoza, Argentina: un grande saluto per te.

    Rispondi
  4. Sara

    Splendido articolo grazie infinite
    Che Dio le renda merito perché diffonde la verità

    Con stima, Sara

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