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Cesare Sacchetti

Le esplosioni dei cercapersone di Hezbollah e l’insita natura terroristica dello stato di Israele

19/09/2024

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di Cesare Sacchetti

Si credeva che tutto fosse finito l’altro ieri, quando hanno iniziato a scorrere immagini di uomini di Hezbollah mutilati o gravemente feriti dalle esplosioni dei loro cercapersone da remoto.

Invece ieri pomeriggio c’è stata una seconda parte di quello che si può definire come uno degli attacchi terroristici più infami della storia di Israele.

Sono esplosi altri apparecchi elettronici mentre si stavano celebrando i funerali di coloro che avevano perso la vita lo scorso martedì.

Al solito, lo stato ebraico non conferma né smentisce di aver orchestrato questo attacco, ma di indiziati che avevano la capacità e le motivazioni di commettere un simile atto, non ce ne sono altri, tranne Tel Aviv.

Sono già morte 18 persone, e più di 2mila risultano ferite, e non sono affatto tutti appartenenti al partito armato di Hezbollah, la resistenza libanese che si è formata nel 1985 dopo che Israele invase il Libano 3 anni prima e continuò ad occuparlo fino al 2000, quando le truppe sioniste si ritirarono dopo l’accordo stipulato con le Nazioni Unite.

La natura di Israele non è certo quella di vivere in pace con i propri vicini. Israele, dovrebbe essere abbastanza chiaro a questo punto, non nasce per dare agli ebrei una casa che serva a mettere al repentaglio gli ebrei nel mondo da eventuali persecuzioni.

Israele è molto di più di questo. Israele è dominio, imperialismo e “sogno” di costruire da questa terra un impero che si imponga su altre nazioni.

Non c’è la falsa e ipocrita necessità di aiutare gli ebrei che all’inizio dell’900 non ne volevano sapere di trasferirsi in una terra, quella della Palestina, che non era loro e con la quale non avevano più alcun legame da tempo, se mai effettivamente ce lo hanno avuto.

Sì, perché larga parte degli ebrei oggi non è più la stessa di 2000 anni fa, e ciò vuol dire che l’ebreo che visse ai tempi di Cristo non è geneticamente lo stesso di oggi.

A dirlo è stato, tra gli altri, un genetista israeliano, Eran Elhaik, che nella sua ricerca ha dimostrato la validità della tesi cazara sostenuta dallo scrittore e storico di origini ebraiche, Arthur Koestler, che nella sua opera, oggi un classico, intitolata “La tredicesima tribù”, sostenne che gli ebrei oggi non sono altro che i cazari vissuti in Europa Orientale ai tempi del re Bulan, nel VIII secolo d.C., che impose il giudaismo come religione al suo popolo soltanto per meri motivi di opportunità e non perché animati da un qualche sincero interesse per il talmudismo.

Arthur Koestler, il primo ricercatore moderno a ipotizzare che gli ebrei siano originari del regno di Khazaria

Gli ebrei che sono ancora parzialmente gli stessi da un punto di vista genetico di quelli di 2000 anni fa sono i sefarditi che dopo i secoli successivi si dispersero in Medio Oriente e in Europa, in particolare nella penisola Iberica, dove diedero assistenza agli invasori islamici che invasero e dominarono la Spagna per diversi secoli.

Il terrorismo e la violenza scorrono nelle vene di Israele non da oggi, ma da quando il suo padre putativo, Theodor Herzl, scrisse alla fine del’800 il suo famoso saggio “Lo stato ebraico” che può essere considerato come il primo vero atto di fondazione del movimento sionista mondiale.

Già in quell’epoca fervevano ai piani alti della finanza ebraica i propositi di costruire uno stato ebraico in Palestina e i primi a mettere a disposizione i fondi necessari per raggiungere una simile impresa sono stati gli onnipresenti banchieri che hanno dominato la vita politica europea dalla rivoluzione francese innanzi, ovvero i Rothschild.

Il primo congresso sionista mondiale non si sarebbe potuto tenere senza il contributo di Edmond James de Rothschild che ancora oggi nel mondo sionista viene chiamato “benefattore” talmente importante è stato il suo ruolo nel porre i primi mattoni del futuro stato di Israele.

Nulla è cambiato al tempo della prima guerra mondiale, quando il ministro degli Esteri britannico, Balfour, dava vita alla sua celebre dichiarazione nel 1917 nella quale si impegnava con Lord Rothschild  per far sì che la Gran Bretagna diventasse la garante del piano sionista e che la Palestina fosse strappata dalle mani dell’Impero ottomano in via di dismissione, per essere consegnata invece agli ebrei sionisti.

Il tributo di sangue è stato enorme. C’è stato certamente quello della prima e della seconda guerra mondiale, senza le quali qualsiasi proposito di costruire uno stato ebraico sarebbe stato impensabile e irrealizzabile, poiché questi due eventi di proporzioni mondiali hanno prima consentito alla Palestina di passare sotto il mandato britannico, e poi hanno infine permesso di costruire lo stato di Israele dopo le persecuzioni inflitte da Hitler contro gli ebrei tedeschi, i quali se si rifiutavano di adempiere alle disposizioni del famigerato trattato Haavara firmato dai nazisti con il movimento sionista, venivano deportati nei campi di concentramento.

A dare al futuro stato ebraico la popolazione di cui aveva bisogno è stato proprio il fuhrer che attraverso questo accordo acconsentiva a trasferire gli ebrei in Palestina, e a dare anche ingenti finanziamenti ai coloni sionisti che volevano insediarsi lì per costruire la nazione di Israele.

A chi non conosce la storia potrà apparire un paradosso, ma è così. Adolf Hitler, l’uomo che ha inflitto agli ebrei tedeschi le sue pene, è quello al quale il sionismo deve più di tutti, e sono persino intellettuali ebrei a riconoscere che, senza di lui, Israele non avrebbe mai visto la luce.

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Gli ebrei che migravano in Palestina avevano in tasca questo documento che gli consentiva di recuperare le proprie proprietà in Germania

Gli stretti rapporti tra sionismo e nazismo rivelano come questa sacrilega alleanza nata nel 1933, subito dopo l’insediamento di Hitler al potere, non sia mai morta, e ciò dimostra, ancora una volta, come i due fenomeni politici siano due facce della stessa medaglia, soprattutto alla luce di quanto avviene in Ucraina, nella quale ancora oggi è possibile vedere come Israele sia schierata a fianco del regime nazista, al quale i vari rabbini non mancano di fare avere la loro benedizione.

La narrazione liberale si dimostra completamente fallace e mendace anche sotto questo profilo. Questa vuole descrivere i nazisti come i più acerrimi nemici del sionismo, mentre vediamo come in realtà questi due movimenti siano strettamente alleati e agiscano per il raggiungimento di comuni fini.

La natura terrorista del sionismo

Il sionismo però non ha versato soltanto il sangue delle guerre mondiali ma anche quello dei civili innocenti che vivevano in Palestina negli anni’30.

All’epoca erano attive molte falangi terroristiche quali quella più famigerata dell’Irgun di Menachem Begin, responsabile di numerosi massacri di civili, e quella dell’Haganah di Ben Gurion, che la storiografia liberale ama descrivere come “moderata” quando essa ha preso parte a sua volta ad altri agguati terroristici.

C’è una lunga lista dalla quale attingere per comprendere quale sia la filosofia del terrore che ha sempre governato gli uomini del sionismo.

Ne vediamo un esempio nel 1937, quando l’Irgun uccideva 18 civili palestinesi nel mercato di Haifa facendo esplodere una bomba, o nel 1939, quando l’Haganah di Ben Gurion a Balad Al-Shaykh rapiva e uccideva 5 civili innocenti.

Nulla fermava i due uomini animati dalla stessa feroce e irrefrenabile volontà sanguinaria e disumana di costruire Israele ad ogni costo, senza curarsi minimamente della vita dei palestinesi e di tutti coloro che non erano ebrei, che nella filosofia talmudica vengono appellati goyim, che sta per bestie, a dimostrazione che le prese di posizione del nazismo sulla superiorità di una razza su un’altra non sono affatto diverse dalle parti del sionismo che però assegna lo scettro invece agli ebrei.

La scia di sangue è proseguita anche negli anni successivi.

Ben Gurion e Menachem Begin non hanno infatti concluso la loro carriera di terroristi dopo la seconda guerra, ma anzi, se possibile, hanno ancora più alzato il tiro quando commetteva un’altra famigerata strage al King David Hotel di Gerusalemme nel 1946, allora utilizzato dagli inglesi come sede diplomatica in Palestina, e nel quale fu fatta esplodere una bomba.

Not our first rodeo: How Israel's political crisis evokes memories of  yesteryears

Menachem Begin e Ben Gurion

Il sionismo non voleva più aspettare. Voleva che gli inglesi si togliessero dai piedi e che nascesse lo stato ebraico da loro tanto atteso.

Il massacro quel giorno fu enorme. Vennero uccise 91 persone e larga parte di queste nemmeno nulla avevano a che fare con la Gran Bretagna, in quanto erano personale dell’albergo o semplici clienti che alloggiavano nella struttura, ma questo agli esponenti del sionismo non importava poi molto.

Una vita umana, se non è ebrea, non vale nulla e allora la carneficina è un mezzo più che accettabile se questa serve a raggiungere gli scopi del sionismo mondiale.

Ne sa qualcosa il conte Folke Bernadotte, il mediatore delle Nazioni Unite, che finì crivellato nel settembre del 1948 dai colpi dei tagliagole di un altro gruppo terrorista, il Lehi, noto anche come banda Stern, che aveva a sua volta cercato di stabilire un’alleanza con la Germania nazista, a dimostrazione, nuovamente, che i legami tra sionismo e nazismo sono davvero profondi.

Il conte Folke Bernadotte

Ancora oggi però, come si accennava prima,  alcuni storici amano mettere in contrapposizione le figure di Ben Gurion e di Menachem Begin, quando in realtà essi marciavano per lo stesso obiettivo e avevano una funzione complementare, ovvero quella di mostrare al mondo una presunta faccia più conciliante e “umana” del sionismo che invece doveva tenere a bada l’ala più estrema.

Ben Gurion in questa caratterizzazione viene considerato il leader della sinistra sionista, mentre Begin, che divenne primo ministro di Israele, è il padre del Likud, oggi capeggiato da Netanyahu.

Questa narrazione però tace sui massacri compiuti da Ben Gurion e pretende di far credere che il leader sionista avesse un animo da diplomatico, quando era anch’egli, come Begin, un terrorista che non esitava a uccidere innocenti pur di servire gli interessi di Israele.

Israele, come si vede, è sempre stata dal primo momento guidata da una leadership di terroristi. Ben Gurion che soltanto due anni prima faceva massacrare i civili innocenti del King David Hotel diveniva il primo premier dello stato ebraico nel 1948, ed è considerato uno dei padri fondatori di Israele.

Israele è stata concepita nel sangue sin dal principio, e i suoi leader sono stati allattati al seno del terrorismo sin dai primi istanti nei quali i coloni ebrei si sono insediati in una terra che non era la loro.

Nulla cambia nemmeno nei primi anni di esistenza in vita dello stato ebraico. Nel 1953, l’allora comandante dell’unità 101 delle forze armate israeliane, Ariel Sharon, massacrerà civili innocenti nel villaggio palestinese di Qibya, nel quale verranno uccisi 69 civili palestinesi dopo aver fatto esplodere le loro case.

Ariel Sharon diverrà poi primo ministro di Israele di Israele nel 2001, in quella che sembra una essere tipica consuetudine dello stato di Israele.

Il terrorista in Israele dismette frequentemente i suoi panni e indossa quelli dello statista o del politico di professione, a dimostrazione che la classe politica israeliana è composta in larga parte da killer di professione, che non hanno rispetto alcuno per la vita umana, non di rado nemmeno quella degli israeliani, quando questi servono a raggiungere i più “alti” fini del movimento sionista mondiale.

Oggi , di conseguenza, non vediamo altro quella che è sempre stata l’anima originaria ed autentica del sionismo. Stiamo vedendo un movimento che disprezza la vita umana, che non vuole coesistere con nessuno pacificamente e che considera nemici tutti coloro che non vogliono essere schiavi dello stato ebraico.

Israele, però, non gode più dell’appoggio incondizionato della potenza americana che gli ha consentito di esistere e che ha messo a ferro e fuoco il Medio Oriente per suo conto.

Washington è stata per larga parte dell’900 un’appendice dello stato ebraico e le lobby che l’hanno fatto da padrona negli Stati Uniti sono state certamente quelle del sionismo, rappresentate da gruppi quali l’AIPAC, Chabad e i neocon.

Sono stati loro a dettare la politica estera degli Stati Uniti che sono piombati nei Paesi arabi e hanno iniziato a rovesciare quei governi giudicati “ostili” da Israele e di intralcio al movimento sionista, come accaduto a Saddam Hussein e a Muammar Gheddafi, che già decenni prima diede proprio alla televisione italiana, una lezione su quali sono i veri fini del sionismo e come esso abbia sin dal principio colonizzato una terra, la Palestina, che non è la loro.

Il sionismo e il desiderio di ricostruire il tempio

Alcuni però si chiedono perché il sionismo e i suoi padri fondatori volevano a tutti i costi insediarsi in quelle aride zone del mondo, e non, ad esempio, in altri luoghi che pur il congresso sionista mondiale aveva considerato.

Gerusalemme è solo in Palestina. Il sionismo ha bisogno di questa città perché insegue il folle proposito di ricostruire il secondo tempio distrutto qui dai romani ai tempi di Tito, nel 70 d.C.,  e incoronare lì quello che Chabad chiama il “moschiach” ebraico, l’uomo che in questa religione dovrà governare Israele e il mondo intero.

L’istituto “Temple Institute” è stato creato appositamente per perorare la causa della ricostruzione del tempio, tanto che ai bambini israeliani sin dai primi anni di vita, viene insegnato che questa è la causa “buona e giusta” alla quale loro devono aspirare.

Chabad Lubavitch, uno dei gruppi sionisti più potenti del mondo e riverito da politici di tutto il mondo, nel suo sito ufficiale è ancora più esplicita.

Il sionismo messianico attende questa figura per erigere quello che viene chiamato come Nuovo Ordine Mondiale, del quale Israele è un pezzo fondamentale.

Non siamo però vicini ad un trionfo ed un avvento di questa figura. Non siamo vicini ad una fine delle nazioni e ad una nascita di questo supergoverno mondiale che avrebbe dovuto vedere la luce dopo la farsa pandemica.

Siamo al crepuscolo, se non già al tramonto, di questo delirio di onnipotenza e della Grande Israele che l’ala sionista messianica del Likud di Netanyahu vorrebbe veder nascere.

Ciò non cambia la intrinseca violenza che connatura lo stato ebraico che fino all’ultimo istante sparge sangue e cerca di istigare conflitti nei vari Paesi arabi.

L’attentato con i telefonini esplosivi è l’espressione della irredimibile natura terroristica israeliana che come il lupo perde il pelo, ma non il vizio di uccidere indiscriminatamente chiunque si metta sulla sua strada.

Stavolta però non siamo più nel XX secolo e non c’è l’impero americano a correre in soccorso dello stato ebraico.

Israele a questo giro è sola, ed è difficile pensare che Hezbollah se ne resti con le mani in mano dopo questo infame attacco, così com’è difficile pensare che l’Iran possa ancora rimandare ulteriormente la sua annunciata seconda controffensiva.

Lo stato ebraico non sembra curarsi minimamente delle conseguenze e della spirale autodistruttiva che ha innescato.

La volontà di potenza sionista sembra prevalere su qualsiasi logica.

Soltanto un ritorno alla realtà potrà far risvegliare taluni dalla loro follia sanguinaria e imperialista, e non crediamo che questo ritorno tarderà a manifestarsi.

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27 Commenti

  1. Massimo

    Salve Cesare.E’ possibile che si finisca come nel 1945 con Hitler che si finge morto e scappa ? Senza giri di parole: questa gente kazara askenazita si rifugerà da qualche parte per poi tornare più agguerrita di prima tra qualche anno? Oppure finalmente Trump e Putin spazzoleranno per sempre secoli di Moloch?

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Ciao Massimo, Hitler però chi sarebbe in questa fase? Netanyahu?

      Rispondi
      • Massimo

        Si.

        Rispondi
        • La Cruna dell'Ago

          Era un contesto diverso. Allora Hitler aveva una missione precisa. Dare ad Israele la popolazione di cui aveva bisogno e far scatenare un conflitto globale. Netanyahu invece vorrebbe trascinare il mondo in una guerra contro l’Iran, ma è privo del supporto americano e si trova a fare i conti con un conflitto interno molto profondo. Non si sa nemmeno quanto resterà in carica ancora.

          Rispondi
      • Simonetta GIANNI

        Appunto, è quello che piacerebbe anche a me sapere. E Hezbollah chi sarebbe? Churchill?

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        • La Cruna dell'Ago

          Churchill era un massone e uno degli statisti principali dell’anglosfera. Hezbollah è un partito che nasce per resistere all’invasione di Israele. Siamo su due pianeti molto lontani.

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  2. shax

    Che israele sia una entità di occupazione terroristica è ormai appurato dagli anni ’40, ossia da quando il popolo palestinese è stato progressivamente cacciato dalla sua terra e attuato progressivamente una persecuzione ed un genocidio in Palestina.
    Quel che sconvolge è la capacità di usare come arma oggetti di uso quotidiano, che potenzialmente tutti noi abbiamo indosso o nelle vicinanze.
    Quel che è successo in Libano può essere replicato anche con dispositivi che abbiamo noi e che usiamo quotidianamente?
    E’ stato svelato un nuovo tipo di arma che ha le potenzialità di coinvolgere milioni di persone tutte assieme semplicemente con un hackeraggio e un controllo da remoto delle connessioni internet?
    Questo cambia totalmente lo scenario purtroppo.
    Stiamo vivendo tempi molto pericolosi e tutte le entità terroristiche e sanguinarie stanno emergendo e scatenando una guerra globale.

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Da quel che ho capito, Shax, c’erano componenti esplosivi negli apparecchi.

      Rispondi
      • shax

        Si, l’ho sentito ma è una spiegazione che non mi convince affatto. Sono esplosi anche pannelli solari, radio e altri dispositivi. Mi risulta strano pensare che siano tutti apparecchi provenienti da quel famoso lotto intercettato dai servizi israeliani.
        Credi che siano riusciti a mettere esplosivo in tutti questi componenti e distribuirli in Libano, Siria e Iraq? Che non ci sia altro dietro? Io lo spero vivamente ma non ci credo molto…

        Rispondi
        • La Cruna dell'Ago

          Da quel che ho capito, sono esplose le radio, ma non i pannelli solari.

          Rispondi
          • Veronica

            Salve, ma di preciso quando sarà che daranno una lezione a questi criminali sionisti? Perché si attende così tanto? Perché l’ Iran temporeggia? Secondo lei quale può essere una spiegazione corretta e sensata?perché lasciarli agire e fare danni gravi quando si potrebbe attaccarli prima che lo fanno loro? 🤷Grazie

          • La Cruna dell'Ago

            Forse l’Iran ha atteso un po’ di più per l’insediamento del nuovo presidente. È auspicabile certamente un suo intervento ora.

      • Patrizia

        Se anche i dispositivi fossero stati manipolati introducendovi dell’esplosivo al momento della fabbricazione, l’innesco è stato simultaneo e comandato da remoto, lasciando intendere una tremenda capacità di controllo di device elettronici largamente diffusi ovunque e che sono in mano a chiunque, bambini inclusi. Non solo ci spiano in ogni istante tramite molteplici dispositivi, dobbiamo renderci conto che questo sono manipolabili da remoto in molti altri e nefasti modi. Non posso fare a meno di pensare ai vaccinati e ai segnali che i loro corpi emettono… Se dentro di loro c’è qualcosa in grado di trasmettere un segnale, ne deduco che quel qualcosa i segnali li può anche RICEVERE DA REMOTO.

        Rispondi
    • Imperscrutabile

      Si, è così, poi con il 5G millimetrica più nessuno è al sicuro..in ogni angolo della terra.. se si porta un dispositivo elettronico o respira aria con particelle magnetiche,(nanotecnologie), la tecnologia è molto avanzata, ma nessuno la usa per il verso giusto. La cosa è iniziata con i codici a barra…poi con carte digitali…tutti i tipi.. e ora non possiamo stupirci..se con un clic ci fanno fuori…glielo abbiamo permesso noi…. prima si doveva progredire a livello sociologico, antropologico. Ma ha qualcuno non interessa…e vuole solo comandare il mondo a ogni costo. Ci sono apparecchi capaci di captare onde celebrali e molto altro…il mondo non è preparato a questo. Così usa male le energie.

      Rispondi
  3. Topaz

    Ottimo e chiarissimo articolo! Lo stesso Talmud, il libro “sacro” di questo popolo, è pieno di insulti e bestemmie rivolte contro Gesù e i Santi. Si capisce benissimo chi è il loro vero padrone.

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Grazie Topaz, sì, richiederebbe un articolo a parte. È uno spunto. Grazie!

      Rispondi
    • Graziano Ganzit

      Ci sono due demoni dietro gli islamici e gli ebrei. Gli islamici hanno Lucifero e gli ebrei Arimane. Questi due demoni si stimolano a vicenda avendo origine dal Talmud e dal Corano. Ma mentre Lucifero è il demone della nostalgia, del ricordo, del tempo andato Arimane è entità che guarda alla tecnologia, al futuro meccanicistico e materialista. E gli ebrei sono permeati di questa intelligenza diabolica. All’opposto gli islamici. Dunque chi vincerà se nessuno dei due si avvicina al messaggio di Amore del Cristo? Temporaneamente Israele colpirà duramente ma l’islam risponderà con la sua espansione demografica e l’imponente serbatoio di fanatici tagliagole. Un bel rebus.

      Rispondi
  4. Sara

    Che meraviglia di articolo!

    Chissà se i suoi articoli in un futuro potranno essere considerati come “curativi”… Senz’altro curano dalla perniciosa ignoranza alla quale ci hanno abituati.

    Grazie

    Sara

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Ti ringrazio, Sara. Spero che possano essere utili alle persone che vogliono informarsi su tutto ciò che viene taciuto dalla storiografia liberale.

      Rispondi
    • Simonetta GIANNI

      Però mi piacerebbe sapere che giudizio dà questo signore su Hezbollah. Uno statista? Un uomo di fede? Un santo?

      Rispondi
  5. Gabriele

    Grazie per l’ articolo ma vedo un po’ di sonno da parte dell’ Iran…..e’ da mesi che doveva fare la controffensiva, loro dormono e Israele ammazza nel frattempo……

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Grazie Gabriele, non dimentichiamo che l’Iran ha già lanciato una risposta la prima volta, ma certamente è auspicabile un loro nuovo intervento.

      Rispondi
  6. Andrea

    Bellissimo articolo, anche se è terribile pensare solo a cosa hanno in testa queste persone.
    Cesare ma dopo i 4 anni di Trump chi proseguirà i suoi intenti? Le chiedo dopo 4 anni a elezioni vinte, dopo di lui chi continuerà per lui?
    Grazie sempre di tenerci informati!

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Grazie Andrea, mi pare però che ti avevo già risposto a questa domanda..

      Rispondi
  7. Pitocco

    Se si legge l’interessante libro di Shlomo Sand “L’invenzione del Popolo Ebraico” che attuò un ricerca approfondita sulle origini del popolo ebraico nell’attuale Palestina scoprirà che le analisi riportano che il 95% del DNA analizzati non ha nulla di semitico.

    Rispondi
  8. Isabel.

    Buongiorno, Cesare. Dopo aver letto attentamente il tuo articolo su questo argomento scottante, mi sono arricchita dei dati che fornisci poiché non ti limiti a censurare questo male, come la maggior parte della stampa, ma fornisci informazioni preziose per supportare tutte le tue opinioni. È davvero un privilegio leggerti ed essere integrata nel tuo spazio di opinione perché ritengo che sei un vero analista con principi etici inalienabili. Da Mendoza, Argentina: ti lascio un grande saluto e la mia raddoppiata ammirazione per la tua mente illuminata.

    Rispondi

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