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Cesare Sacchetti

Le “elezioni” di Roncalli e Montini e il doppio golpe in Vaticano contro il cardinal Siri

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Categorie: Storia e Massoneria

12/01/2025

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di Cesare Sacchetti

La sera del 26 ottobre 1958 i romani e i turisti che erano assiepati in piazza San Pietro erano convinti che il conclave che era seguito alla morte del compianto Pio XII fosse durato ben poco.

Dal comignolo della Cappella Sistina, laddove sui soffitti risplendono gli immortali affreschi di Michelangelo, era uscito del fumo bianco e tutti erano convinti che fosse stato eletto un pontefice.

Anche la radio Vaticana diede con gioia l’annuncio e tutti si attendevano da un momento all’altro l’uscita dal balcone del nuovo pontefice che avrebbe dovuto imporre la sua canonica benedizione ai fedeli presenti nella piazza.

Nulla del genere accadde. Le guardie svizzere che si stavano già preparando per il consueto picchetto d’onore vennero prontamente richiamate e la Santa Sede disse che in realtà c’era stato un problema con le schede bruciate tanto da causare una “illusione” e da far apparire il fumo bianco come in realtà grigiastro o addirittura nero.

Non era in realtà quello che videro gli annunciatori della radio Vaticana che invece si espressero chiaramente affermando che il fumo era bianco, così come non era quello che videro i fedeli che non avevano nessun dubbio anche loro sul coloro del fumo uscito dal comignolo della Cappella Sistina.

La verità, orrenda e di natura eversiva, non fu raccontata in quegli anni ma emerse soltanto gradualmente negli anni successivi.

In Vaticano era stato eletto un pontefice ed era il cardinal Siri, già arcivescovo di Genova.

Siri aveva la fama di essere un tradizionalista. Un uomo che era alquanto contrario allo spirito modernista che si stava diffondendo in quegli anni e che poi trovò purtroppo il suo apogeo quando nel 1962 venne indetto il Concilio Vaticano II.

Giuseppe Siri aveva persino già scelto il suo nome da pontefice, quale Gregorio XVII, una scelta che denota la sua ferma volontà di proseguire sulla strada della tradizione che avevano seguito tutti i suoi predecessori che sin dai tempi della rivoluzione francese avevano respinto il culto dei diritti umani e qualsiasi tentativo di far divenire la Chiesa una istituzione secolare, non affatto dissimile dai vari governi liberali.

In quel preciso istante, il fumo della rivoluzione però mostro quanto a fondo era penetrato nelle stanze vaticane.

I testimoni del golpe in Vaticano

A narrare quanto accaduto nei drammatici attimi che hanno seguito l’elezione dell’arcivescovo di Genova è stato in primis una figura oggi molto poco ricordata e della quale si sa poco, nonostante l’importante testimonianza da lui lasciata.

Si tratta di Paul Scortesco, un aristocratico di origine rumena e vicino alla Guardia Nobile vaticana che fu fondata nel 1807 da papa Pio VII, abrogata poi da Montini nel 1970 sull’onda delle riforme post-conciliari impegnate a demolire qualsiasi traccia della vera e autentica tradizione cattolica.

Scorsesco scrisse una lettera pubblicata nel 1976 e diffusa dalla rivista francese Introibo, nella quale il nobile rumeno spiegava quanto accaduto sia nel conclave del 1958 che portò all’elezione di Roncalli sia in quello del 1963 che invece fece eleggere papa Montini.

“Nel caso di Giovanni XXIII e Paolo VI ci furono comunicazioni con l’esterno. Era noto che ci furono diverse votazioni nel primo conclave che portarono all’elezione di Tedeschini e nel secondo del cardinal Siri.”

Scortesco rivela quindi che furono violate le norme sulle elezioni dei pontefici in entrambi i conclavi di quegli anni, in quanto le comunicazioni tra i cardinali chiusi nel conclave e il mondo esterno sono assolutamente proibite.

Scortesco era imparentato con il capo del corpo di aristocratici che garantivano la sicurezza del conclave e sapeva esattamente quanto era accaduto proprio perché furono i membri della Guardia Nobile a rivelarglielo.

Nel corso delle votazioni del primo conclave erano stati regolarmente eletti altri pontefici prima di Roncalli.

Il nobile rumeno cita esplicitamente il cardinal Tedeschini il cui nome è uscito con ogni probabilità soltanto dopo quello del cardinal Siri.

Il cardinale Federico Tedeschini

A rivelare come era stato eletto prima di ogni altro cardinale il porporato di Genova è stato, tra gli altri, Paul L. Williams, ex agente dell’FBI, che ha ricostruito meticolosamente le fasi che portarono all’elezione di Siri.

Williams nel suo libro uscito nel 2003 intitolato “The Vatican Exposed: Money, Murder, and the Mafia” cita alcuni documenti declassificati del dipartimento di Stato americano che contribuiscono a ricostruire l’esatta cronologia degli eventi che portò all’elezione di Siri prima e di Tedeschini poi.

La sera del 26 ottobre al terzo scrutinio era uscito vincitore il cardinal Siri. Sembrava tutto già finito tanto che monsignor Santaro, segretario del Conclave, aveva già informato la stampa che un nuovo pontefice era stato eletto e che il fumo che si era visto alle 6 di sera era effettivamente bianco.

Gregorio XVII però non diviene tale. Iniziano le manovre di quei cardinali che vogliono sbarrargli la strada al soglio pontificio, soprattutto il gruppo francese, il più accanito nei confronti dell’arcivescovo di Genova.

Al quarto ballottaggio, il conclave elegge nuovamente Siri ma i francesi ancora una volta si mettono di traverso e iniziano a dire che se il cardinale prescelto da Pio XII fosse diventato pontefice dall’altra parte del muro di Berlino ci sarebbero stati grandi disordini contro i vescovi cattolici a rischio di essere uccisi dall’allora regime comunista dell’URSS.

Non c’era nulla di vero, ma i cardinali francesi avevano l’espresso compito di interrompere il continuum della tradizione e con un gesto eversivo arrivarono praticamente a minacciare Siri che fu costretto alla rinuncia sotto le crescenti pressioni di quei prelati che non lo volevano ad ogni costo pontefice.

Al quinto ballottaggio esce il nome del cardinal Tedeschini che viene giudicato come una soluzione di compromesso tra la parte chiaramente più modernista guidata dai francesi e quella invece fedele al solco della tradizione cattolica.

Neanche in questo caso però c’è il tanto atteso “Habemus Papam”. Tedeschini fu costretto a rinunciare perché già gravemente malato ed è una ricostruzione alquanto fedele se si pensa che il cardinale originario di Antrodoco, un paesino del rietino, morì soltanto un anno dopo quel conclave, nel novembre del 1959.

Il golpe ha successo: l’elezione di Roncalli

I francesi alla fine riuscirono a spuntarla e riuscirono a porre sul soglio di Pietro l’uomo che essi volevano: Angelo Roncalli.

A Washington già esistevano rapporti dettagliati sulla figura di Giovanni XXIII che era considerato un noto simpatizzante comunista tanto da fargli guadagnare l’appellativo una volta eletto di “papa del Cremlino”.

Non era soltanto questo l’aspetto, già grave, che riguardava la controversa figura di Roncalli. Il prelato infatti risulta da molteplici e autorevoli fonti come un iscritto alla massoneria.

A rivelare tale circostanza è stato,  tra gli altri, il sacerdote irlandese Malachi Martin che disse che negli archivi vaticani era ed è custodita tutta la verità al riguardo sulla quale era ben informato il cardinal Angelo Sodano, scomparso nel 2022.

A sapere che il cosiddetto “papa buono” era iscritto alla libera muratoria era anche don Luigi Villa, sacerdote molto vicino a padre Pio, che ha ricevuto tale informazione da un diplomatico di alto rango.

Angelo Roncalli

A iniziare alla massoneria Roncalli era stato il presidente francese Vincent Auriol che custodiva anche i segreti più inconfessabili dell’ex nunzio apostolico di Parigi, tra i quali c’era anche una sua certa “passione” per la pedofilia.

Roncalli una volta eletto adempie fedelmente al compito che gli era stato assegnato. Suo dovere era quello di far sì che la quinta colonna della massoneria che si era infiltrata nella Chiesa si diffondesse ovunque come una metastasi fino a trasformare in intrusi i veri cattolici e in padroni di casa quelli che invece erano entrati con il solo intento di sovvertire e distruggere questa istituzione.

Suo fu il primo avvicinamento con il mondo ebraico tanto che si recò con la sua auto dopo l’elezione papale per impartire una benedizione alla sinagoga presso il ghetto di Roma.

Se c’era qualcuno che aveva da gioire per un pontificato simile non erano soltanto i massoni ma anche quegli esponenti del mondo ebraico che volevano che la Chiesa dismettesse l’armatura della tradizione per indossare invece il vestito stracciato del modernismo che ha ridotto il Vaticano nelle condizioni che è possibile purtroppo vedere ora.

A comunicare con i cardinali francesi secondo il citato Scortesco per perorare la causa di Roncalli è stata in particolar modo la massoneria ebraica del B’nai B’rith che ha intrattenuto stretti rapporti con praticamente tutti i pontefici post-conciliari, incluso ovviamente da ultimo Bergoglio.

B’bai B’rith è una loggia massonica fondata a New York nel 1843 e l’accesso è riservato esclusivamente a massoni di origini ebraica.

Ci si era imbattuti in questa organizzazione già in un altro contributo dedicato ad Adriano Lemmi, potente Gran maestro del Grande Oriente d’Italia dopo la morte di Mazzini nel 1872.

Lemmi strinse un patto con i massoni ebrei del B’nai B’rith che gli consentirono di diventare negli ultimi decenni dell’1800 il signore assoluto della massoneria italiana ed internazionale.

Come si vede, nella vera storia d’Italia è sempre presente l’influenza di questi poteri che purtroppo sono penetrati nel secolo scorso anche nel Vaticano dopo una paziente e insidiosa opera di infiltrazione.

Giovanni XXIII appunto può considerarsi il sigillo di tale infiltrazione, ed è l’uomo che apre appunto nel 1962 quel Concilio che fonderà un cattolicesimo ecumenico che difficilmente può definirsi realmente cattolico, dato che esso apre la strada della salvezza anche ad altre religioni come si può leggere nei documenti conciliari come Nostra Aetate.

Il conclave del’63: ancora una volta negato il papato a Siri

Roncalli però è una sorta di ponte o meglio un uomo di collegamento al servizio di Montini, già arcivescovo di Milano, come rivela Franco Adessa, stretto collaboratore di don Villa.

Montini aveva ombre altrettanto inquietanti di quelle di Giovanni XXIII.

Negli anni’20 risultava già schedato per la sua nota omosessualità ed era anch’egli in forte odore di massoneria tanto che alla sua scomparsa avvenuta nel 1978, per la prima volta nella storia, il Grande Oriente d’Italia emise una nota di cordoglio nella quale esaltava Paolo VI.

Non c’era da stupirsi. Montini è stato l’alfiere della rivoluzione in Vaticano e ha completato l’opera iniziata da Roncalli nel 1962.

Anche Paolo VI risultava molto vicino alla massoneria ebraica del B’nai B’rith tanto da ricevere in una udienza privata nel 1966 il suo presidente William A. Wexler.

Montini sembrava avere infatti una “predilezione” particolare per la religione ebraica, e si hanno testimonianze pubbliche di questa sua “devozione” quando si mostrò in pubblico mentre indossava il famigerato Ephod, il paramento che portava Caifa quando ordinò di uccidere Cristo.

Montini con l’ephod sopra la veste papale

Montini disse che in Vaticano era penetrato il fumo di Satana, ma la finestra per lasciare libero spazio a tali fumi tossici l’ha lasciata spalancata certamente lui.

Il conclave del 1963 che portò alla sua elezione è stato non meno controverso di quello del 1958.

Anche in questa occasione non era stato Paolo VI ad essere eletto per primo. Gli scrutini iniziali avevano stabilito che fosse un altro il successore di Pietro.

Ancora una volta era stato eletto come pontefice Giuseppe Siri ma le stesse trame che gli impedirono di divenire papa la prima volta si misero all’opera anche in tale occasione.

Scortesco ha raccontato anche quanto accaduto in questa fase.

“Durante il Conclave, un Cardinale uscì dalla Cappella Sistina, incontrò i rappresentanti dei B’nai B’rith, annunciò loro l’elezione del cardinale Siri. Essi risposero dicendo che le persecuzioni contro la Chiesa sarebbero state riprese immediatamente. Ritornando al Conclave, egli fece eleggere Montini”!

 Nuovamente vengono utilizzate le minacce di violenza contro la Chiesa qualora da quel conclave non fosse uscito quello che desideravano i signori della massoneria ebraica del B’nai B’rith e fu certamente la loro volontà ad imporsi, e non quella libera dei porporati che invece avevano deciso che doveva essere Giuseppe Siri il pontefice che avrebbe dovuto succedere a Roncalli nel 1963 e a Pio XII nel 1958.

Nel giro di soli 5 anni in Vaticano si sono consumati due veri e propri colpi di Stato che hanno negato il soglio pontificio al cardinale di Genova.

Il nobile rumeno che aveva avuto il coraggio e la fede di rilevare quanto accaduto pagò con la sua stessa vita perché venne ritrovato bruciato vivo nel suo letto nel 1976 e non si è mai saputo chi ordinò la sua atroce morte, anche se è piuttosto facile immaginarlo.

Al cardinal Siri in una intervista rilasciata nel 1985 ai giornalisti francesi Louis Remy e Francis Delay fu chiesto se effettivamente fu lui ad essere eletto pontefice, e il porporato non solo non negò, ma disse di essere legato da un “segreto orribile” sul quei tanto controversi conclave sui quali avrebbe potuto scrivere molti libri.

L’arcivescovo di Genova morì quattro anni dopo, nel 1989, e oggi la storia di quanto accadde a lui e alla Chiesa Cattolica è ben nascosta dall’attuale gerarchia cattolica che è figlia della rivoluzione modernista che in quegli anni penetrò ovunque.

Non si racconta questa storia perché se lo si facesse si capirebbe che il cattolicesimo presente ha ben poco di cattolico e che il problema che affligge la Chiesa è ben più antico di Bergoglio.

Bergoglio è soltanto la naturale conseguenza di una marcia dell’apostasia penetrata nella Santa Sede tempo fa, e predetta dalla Madonna in molteplici occasioni, su tutte a Fatima nel 1917, anche se i pontefici post-conciliari si sono guardati bene dal rivelare il vero contenuto del terzo segreto che parla appunto della eresia modernista che affligge la Chiesa.

I massoni e i nemici della Chiesa devono essersi davvero convinti in cuor loro di poter distruggere questa istituzione che da sempre è il katechon che resiste all’avanzata del Nuovo Ordine Mondiale e delle sue sette gnostiche e luciferine.

Si illudono veramente costoro che una istituzione fondata da Dio in persona possa essere distrutta dall’uomo, dimentichi che questa è una battaglia che non potrà essere da loro vinta.

La promessa divina che la Chiesa non sarebbe mai caduta preda degli inferi è ancora intatta, e questa prova era stata ampiamente annunciata in diverse profezie mariane.

Se già ora si può vedere il progressivo collasso del globalismo nelle istituzioni secolari, non lo si potrà non vedere presto anche nella Chiesa stessa.

La restaurazione della Chiesa Cattolica sarà l’ultimo sigillo sulla sconfitta del Nuovo Ordine Mondiale.

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20 Commenti

  1. Gustavo

    Articolo poderoso. Credo che il periodico fondato da Mons Villa CJIESA VIVA sia ancora online e dica molte di queste cose

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Grazie Gustavo. Sì, assolutamente. Cito infatti molti loro scritti. Sono stati davvero importanti nel raccogliere le testimonianze e le fonti che raccontano la vera storia della Chiesa.

      Rispondi
  2. Alice

    Buongiorno Cesare, articolo da storico vero. Complimenti vivissimi

    Lo stato di salute della massoneria ecclesiastica di preciso, ad oggi qual è?

    Hai per caso visto Trump e Obama al funerale di Carter che se la ridevano? Hai qualche indiscrezione o ipotesi su cosa si stessero dicendo?

    Uno degli articoli più fitti e densi, vertamente bello.

    Un caro e stimato saluto, e al prossimo articolo!

    Alice

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Grazie mille, cara Alice. Oggi vediamo che la massoneria ecclesiastica è dappertutto, soprattutto ai vertici della Chiesa e si scambia effusioni con i grembiulini sui giornali. Stavo cercando qualcuno che avesse letto il labiale dei due, ma se Obama pensa che è a posto perché Trump si è limitato a due battute in pubblico, credo che abbia capito male.

      Rispondi
  3. giorgio

    Rino Di Stefano (ignoro chi sia) per Il Giornale – Mercoledì 6 Aprile 2005 : http://www.traditio.it/sanpietro/2015/gennaio/31/siri.htm – scrive: “La notizia, ampiamente documentata, fa parte del dossier segreto “Cardinal Siri” compilato dal Federal Bureau of Investigation (FBI) in data 10 aprile 1961 per il Dipartimento di Stato americano. Il dossier è rimasto secretato fino al 28 febbraio 1994 quando, scaduti i termini della classificazione grazie alla legge Freedom of Information Act, è stato possibile accedere al documento”. Domanda dove è possibile leggere quel dossiere desecretato in data 28.02.1994? Nessuno l’ha mai letto, nessuno. Altrimenti verrebbe pubblicato on line. O sbaglio?

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Penso che puoi trovarlo online, Giorgio. Hai provato a cercare?

      Rispondi
      • giorgio

        On line si trova il libro di Williams citato “The Vatican Exposed: Money, Murder, and the Mafia” : https://pdfupload.io/docs/5abccc84 – ma nulla di altro o null’altro. La nota 11 del capitolo 8 (The Pink Pope) del libro di Williams recita: “Department of State secret file, “Cardinal Siri,” issue date: April 10, 1961, declassified: February 28, 1994; see also Remy, “The Pope: Could He Be Cardinal Siri?” – ma il Dipartimento di Stato (nel 2012) mi ha confermato che non ha quel documento che, quindi, non ha declassificato: https://pdfupload.io/docs/30458dab – l’ipotesi di Siri eletto Papa è suggestiva ma non potendo leggere quel file (declassificato, così scrive Williams) resta, a mio avviso, un’ipotesi di lavoro.

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        • La Cruna dell'Ago

          Mi pare strano dato che c’è una data precisa sul documento..Forse il dipartimento di Stato lo ha tolto. Ad ogni modo, non è soltanto Williams a confermarlo. Già anni prima che lui parlasse c’erano autorevoli conferme, citate nell’articolo, e lo stesso Siri ha confermato che era stato eletto. Nulla del genere c’è invece per Ratzinger e ti chiedo di non venire qui a fare pubblicità a vari improbabili personaggi…

          Rispondi
          • giorgio

            Se trovi on line (ne dubito) quel documento declassificato del Dipartimento di Stato oppure te lo fai dare dall’autore del libro Paul L. Williams, allora nessun problema…..a me il Dipartimento di Stato ha scritto che non è roba loro. Quindi la stranezza resta, per chi indaga su queste cose. Il Cardinale Siri NON ha confermato di essere stato eletto, egli ha soltanto detto (per quello che è dato sapere) : ” “I am bound by the secret. This secret is horrible. I would have books to write about the different conclaves. Very serious things have taken place. But I can say nothing.” (Non posso dire nulla = I can say nothing), mai detto che è stato eletto – fonte tua: https://www.eclipseofthechurch.com/chapter_xvii_1.htm —- non ho scritto Ratzinger ma Bergoglio nel commento che precede, BERGOGLIO!

          • La Cruna dell'Ago

            Non c’è bisogno che mi dici quello che ho scritto nell’articolo su Siri. Siri non ha negato di non essere stato eletto. È una conferma, che poi ha dato nuovamente nel 1988 al vaticanista Benny Lai. Sui conclavi del 1958 e del 1963 abbiamo conferme multiple e autorevoli, anche dello stesso Siri. Su quello di Bergoglio (Bergoglio!) non c’è nulla neanche di lontanamente paragonabile a quanto accaduto in quegli anni.

  4. Paolo

    Bell’articolo, che rileva cose che si sentivano da tempo, ma non così approfondite.

    Rispondi
  5. IVANO ZAPPA

    Gent.mo Cesare, premetto di apprezzare le sue acute analisi. In queste trovo sempre materia di conoscenza, apprendimento e discussione. Non sempre mi trovo d’accordo con esse ma questo lo considero uno stimolo positivo. Andrò fuori tema rispetto all’articolo de quo ma considerato che cita in questo e in altri la figura di Pio da Pietrelcina mi piacerebbe un suo approfondimento su questo personaggio discusso. La ringrazio se vorrà accogliere la mia richiesta

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Salve Ivano, la ringrazio. Sicuramente ho in programma un articolo su di lui. Cosa intende per “discusso” ?

      Rispondi
  6. Sara

    Definirlo “Articolo PODEROSO” rende bene l’idea, come scritto dall’altro lettore.

    E’ emozionante e a tratti quasi spaventoso leggere ciò che è realmente successo. Quanto ci vorrà perché le spregevoli menzogne di cui ci hanno ingozzati vengano cancellate per sempre?

    GRAZIE GRAZIE GRAZIE
    Con stima, Sara

    Rispondi
  7. davide

    Buongiorno Cesare! Questo è un pezzo magistrale! Per quel poco che noi cattolici abbiamo letto sulla storia della Chiesa, sappiamo che nel passato le ingerenze da parte dei regnanti europei (i sovrani di Francia e Spagna) o di famiglie ricchissime (la nobiltà romana o i Medici a Firenze o i Borgia spagnoli) hanno condizionato non poco l’elezione del successore di Pietro. Sembrava un passato oscuro che la Chiesa di Cristo si era lasciata alle spalle. Invece ai nostri giorni, che parevano aver superato quei tempi più antichi, abbiamo toccato veramente il fondo oltre ogni immaginazione di depravazione. Infatti per quanto poco santi sono stati certi papati del passato, si erano limitati a proteggere certi interessi terreni senza interferire nella dottrina. Mai erano arrivati al punto di agire per distruggere la Chiesa come vediamo oggi. Un solo esempio: provi Cesare a commentare l’ultima notizia circa l’assenso del Vaticano ad ammettere in seminario i sodomiti ma mi raccomando che si mantengano casti!
    Un saluto a lei e ai lettori del Blog.

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Ciao Davide, ti ringrazio. Nei secoli passati però non si era mai arrivati dove si è arrivati ora.

      Rispondi
  8. Ruggero

    Grazie per questo articolo ricco di precisazioni sugli accadimenti dei conclavi 1958 e 1953. L’evoluzione della Chiesa l’ha portata, con Bergoglio, ad essere la chiesa dei cattolici non credenti, con il rifiuto della trascendenza di Cristo Figlio di Dio, Dio stesso. Non è la Chiesa di Cristo, e, di conseguenza, tutte le chiacchere su Bergoglio papa non papa non hanno più senso.

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Grazie Ruggero, esattamente. Difatti i falsi oppositori “cattolici” mai parlano di questa questione e distraggono con il ciarpame degli ultimi anni.

      Rispondi

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