L’atto di sottomissione di Mattarella alla Gran Bretagna e la repubblica dell’anglosfera orfana di Washington

10/04/2025

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di Cesare Sacchetti

Lo spettacolo è a dir poco ripugnante, e per fortuna non manca molto alla sua conclusione.

Sul Quirinale, il palazzo che un tempo era la casa dei papi, svetta la bandiera della Union Jack britannica issata lì su ordine del presidente Mattarella in “omaggio” alla visita dei reali inglesi.

E’ un atto di sottomissione spudorata, una sorta di bacio della pantofola di un sistema politico che sin dalla seconda guerra mondiale è stata la diretta emanazione della cosiddetta anglosfera.

L’anglosfera è stata difatti quel blocco geopolitico che ha scritto in larga parte la storia del secolo scorso, e le pagine che ha lasciato sono probabilmente tra le peggiori che la storia moderna ricordi.

Il potere dell’impero britannico è stato quello che, ad esempio, decise di mettere a ferro e fuoco il Medio Oriente per compiacere la famiglia Rothschild, che aveva già deciso sul finire dell’1800 che la Palestina, all’epoca appartenente all’impero Ottomano, dovesse diventare la casa degli ebrei.

La diaspora iniziata ai tempi dell’imperatore Tito, odiato dal mondo ebraico, doveva finire per far sì che gli ebrei tornassero alla loro antica terra, anche se questa non era più loro da 2000 anni, e anche se gli ebrei contemporanei poco o nulla hanno che vedere con quelli dei tempi di Cristo, in quanto in larga parte originari del regno di Cazaria, territorio oggi in larga parte nelle mani dell’Ucraina.

Londra è stato un formidabile “agente” della sovversione internazionale.

Se i Rothschild disponevano, la corona britannica prontamente eseguiva e laddove magari c’era quiete e ordine, arrivano disordine e devastazione perché i banchieri che siedono su un impero fatto di guerre e sangue, non stanno cercando soltanto il potere finanziario, ma il dominio “spirituale” e assoluto del loro moschiach sull’umanità intera.

E’ il tema proibito dell’aspirazione del sionismo contemporaneo, taciuto dagli organi di stampa e invece rivendicato con pieno orgoglio dalla lobby ebraica più influente e importante del mondo, ovvero quella dei famigerati Chabad Lubavitch.

Londra e l’Unità d’Italia

Anche la storia stessa dell’Italia è stata scritta, suo malgrado, da Londra.

Verso la metà dell’1800, l’Italia si trovava ancora divisa negli Stati pre-unitari, ma proprio in Inghilterra si era deciso di avviare un processo di unificazione di questo Paese, nient’affatto per ragioni patriottiche, ma per semplice e viscerale odio alla Chiesa Apostolica Romana.

Il Risorgimento è intriso dello spirito massonico in ogni sua parte. I cosiddetti padri della patria che portarono all’unificazione dell’Italia non erano uomini di fede e veri patrioti.

Erano uomini iscritti alle massonerie come lo era Giuseppe Mazzini, membro della superloggia del rito palladiano assieme al suo sodale Albert Pike, e lo era Giuseppe Garibaldi, membro della loggia di Mizraim, la stessa alla quale si unì nei primi dell’900 il satanista Aleister Crowley.

Mazzini e Garibaldi

Il risorgimento voleva costruire una Italia massonica e liberale che nulla aveva a che vedere con l’Italia cattolica e latina dei secoli passati.

Era una operazione questa finanziata anch’essa dalla famiglia Rothschild che donò laute somme di denaro a Garibaldi, sempre per costruire questa falsa Italia che avesse in odio la Chiesa di Roma.

Soltanto il fascismo da quando ci fu l’unità d’Italia ha segnato di fatto la separazione di Roma dall’anglosfera e dalla massoneria, tanto che Mussolini stesso sin dai primi istanti della nascita del suo movimento politico dopo la prima guerra mondiale si trovò principalmente di fronte i due avversari che regnavano sull’Italia, ovvero la Gran Bretagna e la massoneria.

Londra non voleva che l’Italia diventasse un Paese realmente sovrano, e Mussolini, che ben conosceva la politica internazionale, sapeva che era la corona britannica la forza che aveva avuto in mano le chiavi della sovranità dell’Italia dal 1861 in poi.

La massoneria, seppur provando ad infiltrare il fascismo, ebbe un amaro risveglio nel 1925 quando il presidente del Consiglio decise di approvare la legge che scioglieva non soltanto le logge, ma anche quell’alleanza tra le massonerie e Londra che deteneva i destini dell’Italia fino a pochi anni prima.

La seconda guerra mondiale è stato purtroppo un ritorno al passato.

Roma cade di nuovo nelle mani dell’anglosfera e le massonerie che erano state messe al bando vengono ricostituite e divengono le protagoniste della scena politica, tanto da scrivere la Costituzione del’48 pochi anni dopo, fatto del quale ancora oggi i grembiulini si fregiano con orgoglio.

La storia d’Italia più recente è stata evidentemente quindi una storia di amara sottomissione a potenze straniere, a loro volta nelle mani di quel potere finanziario e bancario, vero protagonista in negativo del dopoguerra e vero padrone della politica internazionale attraverso la sua progressiva supremazia e affermazione sopra lo Stato nazionale, svuotato dal1945 in poi delle sue prerogative essenziali.

Lo scettro dell’anglosfera passa però da Londra a Washington, in quanto gli Stati Uniti sono la nazione “eletta” per presidiare l’impero per via della loro smisurata forza militare ed economica.

Lo status quo è rimasto così immutato per decenni.

Se c’era qualcosa che non era gradita alla Casa Bianca in Italia, allora si provvedeva a rimuoverla come accaduto ai tempi del rapimento di Aldo Moro, condannato a morte dal segretario di Stato americano, Henry Kissinger, amico intimo di Agnelli e eminenza grigia di tanti esclusivi circoli del mondialismo, quali il club di Roma, il gruppo Bilderberg e il Bohemian Grove, il luogo dove la cabala ama celebrare le sue cerimonie esoteriche in omaggio al dio Moloch.

Il 1992 è, per così dire, l’apoteosi del potere Washington ha su Roma, perché la prima decide di disfarsi di una intera classe politica, con la sola eccezione dei nuovi protetti americani del PDS, come una scarpa vecchia perché all’impero non servono politici veri, ma zerbini ai quali trasmettere ordini da eseguire pedissequamente.

Nasce così la infame Seconda Repubblica.

Sulla scena giungono i vari vincitori della rivoluzione colorata del 1992 come Prodi, Ciampi, D’Alema, Napolitano e lo stesso Mattarella.

Gli uomini di Washington fanno quello che vuole Washington.

Distruggono un Paese che era il giardino d’Europa per marchiarlo nell’infame definizione anglosassone dei PIGS, l’acronimo che in inglese significa “maiali” e racchiude i Paesi del Sud – Europa quali Portogallo, Italia, Grecia e Spagna.

Tale epiteto ben incarna tutto il disprezzo che il mondo protestante capitalista nutre nei confronti del mondo cattolico, così ostile invece alle logiche rothschildiane che assegnano al denaro un potere assoluto sopra le nazioni.

L’era di Trump e la fine dell’impero americano

Nulla per molti anni sembrava scalfire il piccolo orticello degli infami traditori dell’Italia fino a quando a Washington non è giunto Trump, il presidente che ha deciso di porre fine all’impero americano e la sottomissione all’America alle famiglie che hanno in mano la Federal Reserve Bank dal 1913.

Donald Trump

Lo sconcerto nei marci palazzi della politica italiana è massimo.

I vari passacarte dello stato profondo italiano si mettono subito a disposizione per rovesciare il presidente Trump in due occasioni, prima nello scandalo dello Spygate nel 2016 e in seguito attraverso l’Italiagate nel 2020, ma ogni tentativo è vano.

Il presidente Trump non esce di scena e torna protagonista più forte di prima.

Adesso si assiste ad un ennesimo ritorno al passato, o alle origini di questo Paese.

Gli orfani di Washington si guardano intorno smarriti e impauriti, non sanno a chi rivolgersi per poter preservare il loro declinante status quo, e allora tornano al loro primo amore.

Si tenta la carta di Londra e si cerca la protezione della corona britannica, ma l’idea stessa di mettersi sotto l’egida del Regno Unito dimostra tutta la disperazione del sistema politico italiano e del suo garante, Sergio Mattarella.

Il declino della Gran Bretagna e della dinastia dei Windsor

Londra non è certo l’impero che era ai tempi del Risorgimento, né tantomeno quello che era agli inizi del secolo scorso, quando strappò la Palestina agli ottomani per trasformarla nell’insediamento del sionismo voluto da uomini come Theodor Herzl.

Londra è ormai l’ombra di sé stessa.

E’ un Paese in preda, come gli altri Paesi dell’Europa Occidentale, al declino demografico, alle immigrazioni incontrollate e al cavallo di Troia dello ius soli che ha trasformato le città britanniche in enclavi dell’islamismo, così come voleva il conte Kalergi, gentilmente sovvenzionato dalla finanza ebraica.

La sua potenza militare non è nemmeno lontanamente paragonabile a quella degli Stati Uniti e le sue continue provocazioni nei confronti di Mosca, appaiono ad ampi tratti come le velleità di chi vorrebbe riportare in vita un impero e un potere che non esistono più e che non possono più tornare.

La corona stessa non è mai stata così debole, e la sopravvivenza della dinastia dei Windsor non è mai stata così incerta proprio come in questo momento.

Il perno di questa dinastia, Elisabetta II, non c’è più e non è stato di certo sostituito degnamente da suo figlio Carlo.

Elisabetta era la figura chiave della monarchia.

Era lei il monarca che aveva un ruolo di assoluto piano nel comitato dei 300, uno dei circoli più esclusivi del mondialismo, ed era lei uno dei riferimenti più potenti della massoneria mondiale.

A Londra, c’è la famosa United Grand Lodge of England, presieduta proprio dal cugino di Elisabetta, Michael, sparito da un po’ di tempo dalla scene come altri personaggi della famiglia reale che nell’ultimo anno e mezzo sembrano aver lasciato la scena pubblica.

Carlo non è in grado di reggere sulle sue fragili spalle il peso della monarchia.

Non ha né il carisma, né le abilità politiche di sua madre, e la sua cagionevole salute indica che presto potrebbe lasciare il trono a suo figlio, William, anche se l’erede designato non si sa bene dove sia.

Il principe William

Lontano da Buckingham Palace, e visto spesso soltanto in eventi mondani o ludici, William non è dovrebbe essere.

Non è vicino a suo padre nel momento in cui la sua presenza sarebbe più necessaria, quando in questo momento l’ultima speranza della sua famiglia appare essere soltanto lui, perché Henry ormai vive da anni da esiliato proprio negli Stati Uniti di Trump.

Negli ultimi tempi ci sono stati poi anche degli oscuri “presagi” per la salute della corona.

Lo scorso aprile per le strade di Londra si videro infatti correre cavalli militari sporchi di sangue.

Soprattutto a colpire fu il cavallo bianco intriso di sangue che ad alcuni è sembrato un po’ troppo “teatrale”, quasi che quella corsa equina fosse stata voluta da qualcuno per mandare qualche messaggio sullo stato della corona.

Qualsiasi sia la verità su quel misterioso incidente, è ovvio che Londra non può tornare a vestire i panni del garante del vecchio ordine liberale costruito alla fine della seconda guerra mondiale.

Non c’è Yalta oggi. Non ci sono le grandi potenze al tavolo che si spartiscono le zone di influenza del pianeta, e inaugurano l’età degli imperi.

Non ci sono nemmeno più i Rothschild che mettevano il dito sul petto di Carlo, e che oggi si ritrovano privi dei loro due storici leader, Jacob ed Evelyn, senza dimenticare il fatto che la famiglia originaria di Francoforte ha deciso persino di mettere all’asta la sua storica collezione d’arte, segno che forse i forzieri non abbondano più come una volta.

Le grandi potenze oggi, quali Stati Uniti, Russia e Cina, non appartengono all’anglosfera e non hanno alcun interesse a far sorgere la governance mondiale che avrebbe dovuto sorgere dopo il mancato “successo” della farsa pandemica.

Queste tre potenze sono quelle che più di tutte hanno traghettato il mondo verso il ritorno degli Stati nazionali e la conseguente fine del potere delle forze sovranazionali.

A cercare di presidiare quello che nei fatti già non c’è più restano appunto la debole Londra di Starmer, assieme alla altrettanto debole Unione europea che proprio ieri ha messo in atto la peggiore mossa possibile che potesse fare in un’ottica di contenimento dei danni.

Bruxelles ha deciso infatti di rispondere ai dazi di Trump attraverso la mossa più folle possibile, ovvero con un 25% di rincari su diversi beni americani, nonostante il presidente americano avesse messo in guardia gli eurocrati.

Chi risponderà, verrà colpito duramente e se si è dalla parte attiva della bilancia dei pagamenti, come l’Unione europea, non è certamente una buona idea rispondere con i dazi ad altri dazi, a meno che non si voglia essere commercialmente annichiliti del tutto.

L’UE in pratica che basa la sua crescita economica sulle esportazioni sempre in omaggio alla massima mercantilista del “impoverisci il tuo vicino” si sta impiccando con la corda che Trump stesso gli ha dato, e in tal caso non bisogna fare altro che gli eurocrati continuino a fare quello che stanno facendo.

Se il presidente Trump è il martello, Bruxelles è l’incudine che colpisce sé stessa.

Cosa resta allora di questa umiliante e ridicola visita dei reali inglesi invitati da Mattarella a Roma?

Nulla in termini politici, se non appunto il ripugnante spettacolo di un sistema politico, quello partorito da Cassibile e da Mani Pulite, che per sopravvivere non sa fare altro che inginocchiarsi per restare al suo posto.

Stavolta però non è soltanto il servo ad essere finito in ginocchio.

E’ anche il suo padrone.

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33 Commenti

  1. raffaella maynardi araldi

    DIFFONDO

    Rispondi
  2. Massimo

    Ciao Cesare .Vedere decadere il loro potere satanista è una pura goduria.Il principe William si dedica al suo Aston Villa.Ieri si è fatto vedere prima negli spogliatoi e poi in tribuna durante la semifinale di Champions tra PSG e Aston Villa.La loro fine è irreversibile.

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Ciao Massimo, sì, infatti. William sta pensando a tutto tranne che alla corona.

      Rispondi
  3. Isabel.

    Buongiorno, Cesare. Le informazioni che fornisci sono eccellenti e mi consentono di colmare le lacune che avevo su questo argomento. Come argentina, con nonni italiani emigrati dopo la guerra, posso confermare tutto ciò che dici perché fin da giovanissima mi sono interessata di storia e geopolitica. L’anglosfera è, in verità, l’ideatrice di tutti gli attacchi e le penetrazioni violente nella storia del mio paese. Ci hanno rubato le isole Malvinas, ci stanno rubando la Patagonia (la più grande riserva di acqua dolce del pianeta), stanno prendendo il controllo dell’industria della pesca nelle nostre acque continentali, stanno finanziando i nostri presidenti (burattini inginocchiati) che rispondono ai loro abietti interessi e, in definitiva, sono i carnefici delle nostre risorse umane e naturali. Adoro il tuo spazio perché, ogni volta che ti leggo, imparo e rimango a riflettere. Da Mendoza, Argentina: un grande saluto.

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Ciao Isabel, ti ringrazio. Spero che l’Argentina possa avere un presidente realmente contro l’anglosfera

      Rispondi
    • MarTino

      Gentile Signora Isabel buonasera.
      Sì, quanto Ella sostiene è incontrovertibile (ed anche i personaggi passati ed attuali, come lo psicopatico Milei, confermerebbero le sue asserzioni).
      Aggiungerei anche che l’Argentina ed il Sud America (Paraguay, Uruguay e Brasile su tutti), sono stati possedimenti territoriali della massoneria piduista d Licio Gelli. Dovrei approfondire certe storie di personaggi locali che, grazie a legami con Gelli e la sua famiglia, hanno fattogrand affari Argetina, costrueno anche grandi opere.
      Se poi ci iferiamo anche solo a scritti recenti del dottor Sacchetti, in particolare l’articolo sui nazisti nascostisi in quella parte di mondo, mi viene naturale un’associazione d’idee.
      Penso a feroci assassini responsabili di alcuni dei più efferati delitti che la cronaca nera italiana abbia mai conosciuto: il mostro di Firenze ed almeno uno dei tre massacratori del Circeo, quello fuggito e rimasto impunito, socio peralto del mostro di Firenze nel deltto che fu propedeutico al famoso massacro del settembre 1975. Sono tutti e due della mia zona ed a tuttoggi, siamo noi che stiamo pagando le conseguenze delle loro atrocità. Oltretutto, la famiglia di questi, che negli anni trenta aveva un ruolo di rilievo nello stato vaticano, era anche in buoni rapporti con Montini quando questi era cardinale: casualmente pressappoco negli stessi anni, ricoprivano i loro rispettivi uffici dirigenziali in Vaticano.
      Ma ritornando ai due criminali, in teoria sarebbero morti, ma vacci a credere…..!!!! E’ molto più probabile che, proprio sfruttando le reti massonico-piduiste-gelliane (oltre a quelle vaticane, nel caso del massacratore del Circeo) di cui loro e le loro famiglie erano membri, se ne stiano tuttora nascosti laggiù da voi, in Argentina.
      Infine, ma senza associarlo a Gelli, ricordiamo come Arturo Frondizi fosse eugubino (di Gubbio): venne in visita nella sua città natale da presidente argentino in carica, in occasione della Corsa dei ceri, ovvero il 15 maggio, se non ricordo male, del 1960 (io ancora ero solo nei progetti del Padreterno a quei tempi).
      Cordiali Saluti.
      MarTino.

      Rispondi
  4. Mariella

    Cesare grazie.
    Rileggere la storia e studiarla come nuova attraverso i tuoi articoli è affascinante.
    Mi chiedo se la Meloni avrà adesso il coraggio di prendere chiaramente la posizione che ci aspettiamo.
    Credo che non avrebbe potuto fare altrimenti fino ad ora, che rimanere in equilibrio tra le due forze, Trump e la malefica UE. Ora però ha la possibilità di portarci fuori dalla palude
    Vedremo il 17 cosa accade
    un caro saluto
    Mariella

    Rispondi
  5. Gabriele

    Ottimo storico sulla vera storia dell’ unita d’ Italia, contrariamente a ciò che dicono quei cialtroni che dicono che sono stati i patrioti ad unificare l’ Italia….
    L’ Italia prima dell’ unita’ era il giardino d’Europa, anche il sud Italia e c era una vera libertà.

    Domande:

    1) sono d’ accordo sul fatto che Israele non doveva nemmeno esistere, ovviamente e’ sottointeso, ma perché secondo lei l’ impero ottomano era meglio? Stiamo parlando pur sempre di un impero, quindi…..

    2) Per quale motivo Trump ha sospeso per 90 giorni i dazi per tutti tranne quelli alla Cina del 104 o 125 per cento ora non ricordo bene il dato….
    Se l’ intento era quello di far fuori emanazione ‘europea’ della massoneria, e quindi colpire l’ ue , perché allora i dazi non li ha aumentati di più verso l unione europea così come ha fatto con la Cina? Anche lei in un commento disse che Trump nel primo mandato voleva colpire la Cina e nel secondo mandato invece colpire l’ unione europea, il Messico e Canada, invece sta colpendo duramente la Cina (va benissimo e sono contento) ma sull’ unione europea invece e’ più morbido e forse ha anche momentaneamente sospeso i dazi del 20 per cento che di sicuro potevano essere più alti così come potevano essere più alti anche verso Israele.

    4) come può la Cina essere contro il great reset (io ne dubito) quando poi Trump gli lancia i dazi altissimi? Se la Cina fosse davvero dalla parte di Trump e contro i globalisti allora Trump non gli avrebbe messo i dazi, giusto? Mi pare logico.

    5) cosa ne pensa del fatto che Trump vuole far aprire aziende europee in America promettendo agevolazioni nei confronti di quest’ ultime aziende? Non favorirebbe così la delocalizzazione anche di più?

    Grazie e saluti

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Queste domande trovano risposta nei precedenti articoli e su Telegram.

      Rispondi
  6. Veronica

    Molto bene.
    Lei dice sempre che siamo alla fine degli imperi però non si capisce perché allora l impero romano dovrebbe essere diverso dagli altri….
    Ovviamente a questo punto non e’ l” idea di impero in se il problema ma ciò che quest’ ultimo propaga….
    Mi sembra che Giulio Cesare era uno che ci teneva al suo popolo e anche Tito, o sbaglio?

    Anche se bisognerebbe domandarsi chi c era prima dell’ impero romano perché le civiltà precedenti esistevano, basti pensare ai Brettii ed enotrii, facendo parte di quelle civiltà” sud italiche gia’ qualche millennio a.C.
    Bisognerebbe capire effettivamente quali papi siano stati veramente proumanita’, penso pochi, già 700 anni fa qualcuno, per esempio Dante Alighieri aveva messo uno di questi all’ ultimi al girone ultimo dell’ inferno, forse per la sua bolla papale? Chi lo sa…..insomma bisognerebbe comprendere se era meglio prima dell’ impero romano o dopo….
    Le faccio un esempio: in America abitavano i veri nativi che avevano tutto il diritto sacrosanto di vivere lì e di avere il loro territorio, poi arrivarono quei criminali europei e li uccisero tutti appropriandosi del loro territorio….
    I veri nativi americani prima della “scoperta” dell ‘America erano molto sviluppati spiritualmente e in sintonia con la natura, come del resto anche gli attuali indiani d’America che vivono ancora nelle loro zone che ancora gli concedono di avere….
    A parte ciò speriamo davvero che lai abbia ragione sul fatto che manca poco, poco quanto non si sa, speriamo prima di fare i capelli bianchi.
    Saluti

    Rispondi
    • MarTino

      Signora Veronica, mi consenta…
      Ha ragione quando cita gli indiani d’America, ma come accade di solito, si tralascia un particolare, ch è pure il leit mitiv dell’aticoo presente: a depredare furono, come al solito, gli euroei finti-cristiani, ovvero i riformati (gli inglesi su tutti, come al solito!).
      I cattolici hanno in genere avuto un approccio pacifico: sono andati ad evangelizzare e sono stati martirizzati e non vanno confusi, peraltro con le armate dei colonizzatori anche di regni cattolici, che avevano, questo è vero, un approccio violentissimo. Ma sono due cose distinte, da non mischiare indistintamente: gli stati sono una cosa e, per loro natura, tendono a sottomettere anche con la violenza, purtroppo. Altro sono i missionari evangelizzatori che poi possono sopraggiungere anche a “rimorchio” delle armate, ma che usano comunque altri metodi, nel cso dei cattolici; non può dirsi altrettanto dei var riformati.
      Mi perdoni l’osservazione, ma per come l’ha presentata Lei, la questione pareva un pochino generica ed argomentata un pò come fanno gli eretici, per scaricare le colpe sui cattolici e sulla Chiesa in particolare, per arrivare poi in questo modo a giusificare la pachamama in Vaticano.
      Cordiali saluti.
      MarTino.

      Rispondi
  7. Sara

    PIGS
    Che nomignolo infame, offensivo e indecoroso!
    Sono sdegnata. Mi fanno sempre più ribrezzo.

    Grazie per quest’altro superbo articolo!
    Con stima, Sara

    Rispondi
  8. MarTino

    Gentile dottor Sacchetti buonaseae complimenti per l’ennesimo ottimo articolo.
    Ogni volta che La leggo, emergono numerosi riferimenti e/o associazioni d’idee a questioni o fatti che, in qualche modo, sono collegati a quanto Ella racconta. Anche con questo articolo più d’uno sarebbero i punti salienti: mi limito ad uno.
    Immancabilmente, non si può fare a meno di metterci in mezzo i maledettissimi “Scudorosso”. Giorni fa’, in una precedente risposta, scrissi che stavo leggendo un romanzo che narrava anche le vicende risorgimentali: in una parte finale c’è un passaggio che, quando l’ho letto no ho potuto fare a meno di affermare:<>.
    Lo collego ad un passaggio del discorso del perfido albionico a Montecitorio. Premetto che non seguo la cronaca dai “canali ufficiali”, ma per curiosità mi limito solo a vedere alcune prime pagine per capire le menzogne che ci propinano. Così mi è capitato di sentire ripetutamente il passaggio in questione: quello in cui carlaccio riferisce che al momento dell’invasione risorgimentale (del primo sbarco) della Sicilia era presente una nave inglese (ovvio direi, chi ne dubitava?). Si noti la differenza: gli albionici ci sono sempre quando si tratta di rubare, depredare, distruggere…… Circa cinquant’anni dopo, in Sicilia, a Messina, il 28 dicembre 1908, c’erano i russi, primi ad arrivare, sì,ma per donare aiuto…. Si noti la bella differenza? Gli albionici arrivano a casa d’altri da ladri, i russi arrivano a donare. (Lo dico non essendo mai stato un filo-russo).
    Ma riferendomi più esattamente al libro in oggetto.
    Avvengono i fatti del ’48, eterodiretti dall’Inghilterra; arriva il nuovo governo (per inciso: il primo o secondo capo del governo italiano fu il senese Benedetto Ricasoli; e già su questo si potrebbe dire!….. Anche sui riferimenti a fatti di questi anni). Ma ciò che è più interessante è un punto: uno dei ministri di quei governi fu un Rattazzi (nomen homen), autore di famosissime leggi. Una di queste, una legge infamissima e fortemente impopolare, fu quella sull’esproprio dei beni ecclesiastici: sinceramente non ne ricordo il nome; al momento l’associo alla legge sulle guarentigie, questa mi viene in mente.
    Breve parentesi: alla lettrica argentina ho risposto citando due criminali; la parente stretta di uno di questi (la nonna credo od una zia), il massacratore del Circeo, era coniugata Rattazzi. Chiusa parentesi.
    Torniamo al libro. Ebbene c’è un passaggio nel libro che veramente……..!!! Indovii che c’era detro questa legge? Guardacaso gli “Scudorosso”, i qual d’accordo coi membri del governo, massoni, avevano tramato, organizzando la rete di prestanome, per rubare i possedimenti ecclesiastici ai loro legittimi proprietari.
    Aggiungo anche che tra i parlamentari che votarono quella legge e che erano invischiati in quella immensa ruberia, c’era pure un famosissimo personaggio, avo del massacratore del Circeo, ptentissimo personaggio, proprietario, letteralmente, di mezza Umbria e Tuscia, un parente del quale, nei decenni a seguire, fondò un istituto, a Roma, da cui è scaturita in seguito la Fao (Wikipedia dixit: non la considero affidabile, ma come banalissimo riferimento ci può stare).
    E’ sempre la stessa identica storia, da secoli! Sono sempre gli stessi ladri! Fa bene Guglielmo! Secondo me ha capito l’antifona e, memore di quello che è successo alla sua mamma (che era certa, diversamnte dal suo padre, sia detto per inciso!), e forse per logico disgusto, non fa per niente male a voler stare lontano da quel covo di vipere pedofile! E la storia potrebbe rendergliene merito: mettere fine al regno di Satana…… La Madonna già s’è espressa quando è morta Elisabetta (8 settembre, con l’arcobaleno in cielo, segno del ripristino dell’alleanza). Miracoli della Provvidenza!
    Cordiali saluti.
    MarTino.

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      La ringrazio, Martino, anche per aver citato questo libro che sicuramente è stato scritto da qualche personaggio molto ben informato su chi veramente comanda massoneria e corona inglese.

      Rispondi
      • MarTino

        L’autrice, perugina, è discendente, o perlomeno parente, della protagonista del romanzo.
        Infatti racconta del rapporto tra “l’inviato” di Mazzini in Italia per organizzare la rivoluzione massonica del 1848 (Francis Delight) e la marchesa Camilla Corsi Baglioni.
        Nella villa di Colle Umberto (la frazione perugina, non quella trevigiana), ovvero Colle del Cardinale, si tenne la prima riunione dei massoni per organizzare il colpo di stato in Vaticano, evento in cui Pellegrino Rossi era, appunto una loro pedina.
        Tra i punti che possono rilevare in questo contesto, si racconta poi della grazia a Nicola Danzetta, parente della protagonista (la madre del Danzetta era Tommasa Baglioni), concessa dal Radetsky a seguito della promessa (onorata in questa circostanza e non senza notevole malumore) da questi fatta alla stessa Camilla Corsi Baglioni: Danzetta tra i capi d’imputazione che giustificarono l’arreto e la condanna a morte, annoverava la famigerata “raccolta fondi” organizzata dal Mazzini e dai massoni per la rivoluzione del 1848. Da notare che anche Luigi Pianciani, primo sindaco della Roma “italiana”, era di questo gruppo, unitamente al Luciano Bonaparte (ramo umbro-viterbese dei conti -mi pare- di Canino- per il tramite della moglie una Valentini Bonaparte, appunto).
        Questo molto in breve per far risaltare l'”aderenza” di alcuni passaggi del romanzo in oggetto con le vicende trattate nell’articolo.
        Se dovesse interessare, ripeto il titolo: Ladama e il compasso. aurice Alessanda Oddi Baglioni, Cangemi editrice.
        Cordiali saluti.
        MarTino.

        Rispondi
      • MarTino

        Mi perdoni l’enesimo intervento, ma c’è un ulteriore esempio che vorrei presentare: un ex ufficiale, mi pare, dei carabinieri, ha ricostriuto la vicenda della strage di Portella della Ginestra scrivendone un libro: interessante notare come in realtà si tratterebbe, più che di una responsabilità di Salvatore Giuliano, piuttosto di un’orchestrazione nella lotta tra inglesi ed americani per il controllo della Sicilia….. Ancora una volta!
        Di nuovo.
        MarTino

        Rispondi
    • Pi

      “a Messina, il 28 dicembre 1908, c’erano i russi, primi ad arrivare, sì,ma per donare aiuto….”

      Anche a Bergamo nel 2020 arrivarono i russi, non si sa bene ancora oggi a fare cosa ma di colpo i vecchietti smisero di morire di covid.

      Rispondi
      • MarTino

        La Sicilia è da almeo oltre due secoli “contesa” tra inglesi e russi per ragioni geopolitiche e strategiche.

        Rispondi
  9. Di Vico Giuseppina

    Dott. Sacchetti, un grazie infinito per questa sua bellissima divulgazione. Aiuterà senz’altro ad aprire la mente di tanti italiani. Le seguo anche su Telegram, ma non posso commentare. Buona serata

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      La ringrazio, Giuseppina. Se mi scrive in privato, provo a vedere cosa è successo.

      Rispondi
  10. Maria

    Come sempre, gentile Dott. Sacchetti, (la seguo adesso anche su Telegram con profondo interesse), grazie infinite per questo articolo chiarificatore, che mette in rilievo la disgustosa sottomissione servile dei politicanti italiani, nonché l’inutile vacuità dei personaggi che si aggirano sulla decadente scena politica inglese. Noi italiani siamo un popolo glorioso, caro Dott. Sacchetti, e sono fiduciosa che ritroveremo presto le radici cristiane e la nostra civiltà millenaria, che ci hanno strappato e che il mondo ci invidia. Che Dio la benedica e benedica tutti noi, e che protegga coloro che combattono in Suo nome. Con immutata stima.

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  11. Pi

    Ho sentito ieri al TG che il discorso di Carletto al senato è stato interrotto anzitempo dall’annuncio dello speaker, errore genuino o messaggio in codice?

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  12. Pi

    Lo speaker del Senato ha annunciato la fine del discroso del Re mentre questi stava ancora parlando.

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  13. Frank

    Non dimenticherei l’India, fra le superpotenze, anche se è citata molto meno; troppo. Da valutare anche l’Africa, se riuscirà a togliersi definitivamente dal giogo di Inghilterra e Francia, Belgio con il Congo e Germania con la Namibia, sembrano già essere state cacciate dai giochi e in malo modo. Gli Olandesi dal Sud Africa già qualche anno fa. Per ultimo il Sud America e il Centro America, molto difficili da valutare e capire come evolveranno, ma altri elementi fondamentali; non ora, ovviamente, a parte le pantomime sul canale di panama. Ah, sullo scacchiere geopolitico da tenere d’occhio, senza mai perderlo, l’Antartico: lì si stanno muovendo i giochi veri fra Russia, USA e Cina. Inghilterra fuori dai giochi, possibilità di inserirsi uguale a ZERO.
    Per ultima la Turchia, dove quella banderuola furba di Erdogan, sta provando a giocarsi carte che, dovessero andare a buon fine, potrebbero diventare importanti per lui e, purtroppo, anche per l’Inghilterra. Non credo che faranno molta strada, ma potrei sbagliarmi, gli elementi sul tavolo, anche quelli non noti, sono ancora pochi.

    Per quanto riguarda Mattarella e gli onori a quel perverso di Carlo e consorte “rigorosamente con le lettere minuscole”, mi astengo, meglio, sarebbe solo uno sproloquio di parolacce.
    Ciò che mi meraviglia, non dovrei dopo decenni, è la mancata reazione da parte del popolo italiano, che oramai pare pronto a subire qualunque angheria ed evento senza nemmeno una piccola protesta, un accenno, continuando a curarsi esculsivamente degli affari personali. Pura implosione.

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  14. GIORGIO

    Buongiorno Cesare,

    a riprova di quanto scrivi vorrei farti notare una cosa che non tutti sanno:

    https://www.google.it/maps/place/Palazzo+Montecitorio/@41.90113,12.4783371,149m/data=!3m2!1e3!5s0x132f6053d5f0679d:0x42ceac1ea0789e9c!4m6!3m5!1s0x132f60522c73d30b:0xef1a795cca2ef181!8m2!3d41.9011069!4d12.4786817!16zL20vMGN4ajc4?hl=it&entry=ttu&g_ep=EgoyMDI1MDQwOC4wIKXMDSoASAFQAw%3D%3D

    E’ la posizione di Montecitorio a Roma, se visto dal satellite si vede chiaramente il disegno posto nella piazza.
    Giusto per far comprendere a chiunque di chi sia e a chi devono rispondere le persone la dentro.

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    • La Cruna dell'Ago

      Ciao Giorgio, sì. Sapevo del menorah. Lo fece mettere Violante.

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  15. Rodolfo Funari

    Caro Cesare, grazie di cuore anche per questo suo lavoro, profondo, serio, ineccepibile: vero smascheramento delle infamie d’Italia, che da ormai ottant’anni infestano il nostro popolo e i suoi destini politici, sociali ed economici.

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