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Cesare Sacchetti

L’arresto di Durov, gli agenti del MI6 in Italia e la misteriosa sparizione della Meloni

25/08/2024

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di Cesare Sacchetti

E’ stata quella che si avvia alla conclusione una settimana dei misteri e di colpi di scena.

Siamo partiti lo scorso lunedì con una storia che sembrava essere chiaramente il secondo capitolo di quanto avvenne sul lago Maggiore, quando una congrega di agenti del Mossad, dell’AISE e degli immancabili servizi angloamericani si davano appuntamento sul Goduria per pianificare un evento destabilizzante in Kosovo e sperare così di aprire un nuovo fronte per la Russia nei Balcani, visto l’esito disastroso per la NATO nella guerra in Ucraina.

Il Bayesian è sembrato a tutti gli effetti una operazione ancora di più alto livello di quella messa in atto al confine tra Lombardia e Svizzera, laddove quelle zone montagnose un tempo quiete e innocue si sono trasformate in dei covi di spie che si riuniscono nel lago Maggiore per studiare le loro trame eversive.

Il minimo comun denominatore in entrambi i casi è sembrato essere un intervento esterno, in particolare quello dei servizi di intelligence russi che stanno dimostrando una capacità di organizzazione e di calcolo di gran lunga superiore agli avversari dell’anglosfera che ormai assomigliano sempre di più a dilettanti allo sbaraglio.

La scorsa notte poi c’è stato un altro colpo di scena, o forse dovremmo dire colpo di coda, considerate le modalità con le quali ha avuto luogo.

Non appena è sbarcato a Parigi, l’imprenditore e fondatore di Telegram, il russo Pavel Durov, è stato tratto in arresto dalle autorità francesi per la sua presunta scarsa collaborazione nel contrasto al traffico di droga che avviene sulla sua piattaforma.

Su ogni social o applicazione di messaggistica di vario tipo avvengono attività illegali e legali, ma non si è mai sentito, ad esempio, che Mark Zuckerberg sia stato arrestato da qualche giudice europeo o americano, nonostante sui suoi social vengono apertamente consentiti contenuti di natura pedofila, circostanza che non avviene invece su Telegram.

Telegram però non è Facebook o Instagram. Passano le informazioni liberamente e nonostante un certo equilibrismo di Durov, che non è esattamente il ritratto del russo patriottico, considerato il fatto che ha più passaporti in tasca, la sua piattaforma rappresenta un grave problema per la censura invece esercitata sui media mainstream e sugli altri social.

Il discorso è alquanto semplice. Il mondialismo con tutto ciò che c’è al suo interno, media, massoneria, Rotary e molto altro, sta perdendo la partita politica ma anche quella della comunicazione, poiché sono sempre più numerosi i lettori che si rivolgono altrove per attingere a quelle informazioni e a quelle analisi che sui circuiti generalisti sono invece proibite.

Il popolo è saturo degli inganni e delle menzogne della democrazia liberale e scegli altri canali di comunicazione.

L’arresto di Durov potrebbe essere interpretato come una sorta di risposta da questo decadente e decaduto potere transnazionale al duro colpo subito in Sicilia dopo l’affondamento del Bayesian.

C’è da tempo una guerra in corso tra quei governi che volevano consegnare il mondo nelle mani di un Leviatano globale e quei governi che invece vogliono un futuro nel quale le nazioni hanno ancora in mano il loro destino, la loro sovranità e soprattutto conservano e preservano la loro identità cristiana, vera nemesi della globalista libera muratoria.

La misteriosa scomparsa della Meloni: piano di fuga pronto?

I misteri e le sorprese di questa settimana però non si fermano a questi due casi. Mentre si consuma questa feroce guerra, ha avuto luogo un altro singolare episodio lo scorso giovedì che è stato trattato dai media mainstream, ma non, al solito, toccando le corde giuste, che riguarda la sparizione di Giorgia Meloni dalla scena pubblica per più di 24 ore.

Il presidente del Consiglio si trovava nella masseria Beneficio nelle Puglie quando la notte di giovedì 22 agosto si allontana dalla località senza comunicare a nessuno la sua destinazione.

Non lo sanno, o non lo vogliono dire almeno, apparentemente coloro che sono addetti alla sicurezza del premier che non hanno seguito la Meloni verso la sua ignota destinazione e che, a quanto pare, non sarebbero nemmeno stati avvisati, in quanto il presidente del Consiglio avrebbe portato con sé solo una ristretta cerchia della sua scorta.

La Repubblica nel suo articolo firmato da Tommaso Ciriaco traccia quattro possibili scenari sugli spostamenti della Meloni che vedrebbero quest’ultima essere andata in Sardegna dalla sorella Arianna, apparentemente fresca di separazione dal ministro Francesco Lollobrigida, oppure in Campania dai dirigenti di Fratelli d’Italia fino a prendere in considerazione l’ipotesi di uno spostamento repentino in Albania o all’Argentario, in Toscana.

A nostro avviso nessuno di questi quattro scenari si avvicina alla vera motivazione dello spostamento improvviso e segreto della Meloni che non può non essere esaminato senza considerare il contesto di quanto accaduto questa settimana.

Se quanto ci è stato comunicato questa settimana in relazione ai fatti del Bayesian è corretto, l’Italia è stata ancora una volta, suo malgrado, il teatro di una guerra sia in superficie sia sotterranea che si sta combattendo  tra la NATO e la Russia.

Lo stato profondo italiano è talmente attaccato alla greppia dell’atlantismo che non ha alcuna remora a mettere a disposizione il “suo” territorio per consentire all’anglosfera di eseguire le sue provocazioni contro il Cremlino.

Non ci riferiamo solamente al caso della Goduria sul lago Maggiore, ma anche, per esempio, all’assistenza logistica che l’Italia avrebbe fornito all’Ucraina per attaccare la base navale russa di Sebastopoli, oppure alle insistenti indiscrezioni sulla presenza di consulenti militari italiani in Ucraina, uno dei quali, il tenente colonnello Castiglia, sarebbe stato persino ucciso nel Paese, secondo quanto riportato non da fonti russe ma addirittura ucraine.

Non appena si è consumato il disastro del Bayesian che è stato un durissimo colpo per l’anglosfera, a Londra si sono messi non poco in allarme, e, secondo quanto riferiscono i vari quotidiani, sarebbero giunti in tutta fretta dalla Gran Bretagna degli “ispettori” inviati da Downing Street che in realtà non sarebbero altro che gli agenti segreti dell’MI6 al servizio di Sua Maestà.

E’ molto probabile che l’intelligence britannica sappia molto bene che a Porticello non c’è stata nessuna “tromba d’aria” e nessun “boccaporto aperto” , ma un attacco alla barca eseguito con una tecnologia alquanto avanzata che ha provocato l’affondamento del Bayesian nel giro di pochissimi minuti, circostanza che è del tutto impossibile senza un intervento esterno che danneggi gravemente la barca.

Ci viene detto nonostante queste evidenze che la barca è intatta, ma non ci vengono mostrate le immagini del Bayesian nonostante i sommozzatori siano stati quasi tutta la settimana immersi nella rada di Porticello e ci abbiano detto che non c’è nessun “danno”.

A Porticello poi ci segnalano i nostri lettori sul posto ci sono una serie di strani personaggi, chiaramente anglosassoni, che stanno persino provando a sequestrare, illegalmente, i cellulari dei turisti che vogliono scattare delle foto sul posto.

Se quanto accaduto nella rada siciliana è solo il frutto di una presunta negligenza del comandante e del suo equipaggio, perché mai allora pullulano agenti dei servizi sul posto che provano a impedire di riprendere la scena dell’affondamento?

Costoro ci chiedono di credere ciecamente alla parola delle autorità che non sono nuove a dire che esistono dei video a supporto delle loro tesi, salvo poi non mostrarci mai questi filmati, e la casistica dalla quale potremmo attingere è lunga quanto un elenco telefonico, e vengono in mente a questo proposito i casi dell’incidente stradale di Gianluca Buonanno o quello più recente di Turetta, che tra l’altro, stranamente, nelle varie foto che ci vengono mostrate, continua a cambiare aspetto.

Questa storia non fa eccezione ma ciò che rileva è che ormai l’apparato mediatico al servizio dell’intelligence fa sempre più fatica a far digerire le veline dei servizi che vengono smontate pezzo per pezzo da quei giornalisti e da quel pubblico che ormai ha da tempo chiuso le pagine dei quotidiani per aprire invece quelle di altri siti e blog che non sono pagati dalla famiglia Elkann, dagli Angelucci, da Caltagirone et similia.

Gli uomini dei servizi inglesi sono quindi giunti in Italia non solo per accertarsi di quello che probabilmente già sanno, ma anche per entrare in possesso di dati e documenti sensibili che giacerebbero dentro la barca adagiata sui fondali della rada di Porticello.

Lynch infatti non era un turista della domenica e aveva legami strettissimi con l’intelligence inglese e israeliana, nonostante gli sforzi, quasi comici diremmo, del Corriere per provare a negare quello che tutti in realtà nell’establishment sanno, ovvero che questo imprenditore era una testa di legno del Mossad e del MI6 che veniva usato per determinati scopi.

E’ la storia di Darktrace, una società che è stata fondata da uomini del MI5, della CIA e del Mossad per consentire a questi ambienti di perpetrare meglio le loro attività dietro la copertura di una società privata attiva nel mondo della cyber sicurezza, quando i veri scopi erano quelli di utilizzarla per lo spionaggio internazionale e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale che, come si vede, sta già assumendo contorni inquietanti in grado di creare dal nulla video falsi di personaggi pubblici che potenzialmente potranno essere utilizzati in futuro anche per incastrare coloro che diventeranno un intralcio per questi ambienti.

Non abbiamo certezze che Giorgia Meloni sia andata a vedere qualche personaggio giunto da Londra in gran segreto, ma data la tempistica ravvicinata con l’affondamento della barca, non ci sentiamo di scartare del tutto questa ipotesi, assieme ad un’altra che è quella di un incontro molto riservato con qualche influente esponente dell’Unione europea, dal momento che sono in corso le trattative per nominare i commissari europei, e non è un segreto che l’ex ministro della Gioventù del governo Berlusconi aspiri a trasferirsi a Bruxelles per ricoprire questo prestigioso incarico.

A rendere più verosimile questo scenario, è un fatto che i vari quotidiani hanno “stranamente” ignorato.

A pochi passi dalla masseria nella quale la Meloni trascorre le vacanze, c’è il presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, già nota per essere finita sulla lista dei deputati europei considerati “affidabili” dal magnate di origini ebraiche, George Soros, già noto in Italia per i suoi attacchi speculativi alla lira nel 1992.

Le intenzioni della Meloni in tal caso apparirebbero fin troppo chiare, ovvero rinunciare all’amaro calice del governo che le è stato messo in mano suo malgrado.

Il governo Meloni: un esecutivo fantasma e la morte del pilota automatico

I lettori lo avranno infatti certamente notato da soli in questi 18-20 mesi.  Il presidente del Consiglio è uccel di bosco.

Si fa fatica a vederla impegnata in vere attività governative e ad affrontare le gravi questioni sociali ed economiche che sono enormemente aggravate soprattutto alla luce delle macerie lasciate dalla farsa pandemica sostenuta in toto da una delinquenziale classe politica che non ha avuto remore a massacrare gli italiani a colpi di restrizioni e di sieri pur di compiacere i vari aguzzini d’Oltralpe.

A palazzo Chigi continua difatti a regnare un’atmosfera surreale. Il premier continua a collezionare viaggi su viaggi all’estero in quella che appare evidente essere non la costruzione di una vera politica estera, ma una interminabile catena di visite che servono in primo luogo a non stare a Roma e a sottrarsi ad ogni onere istituzionale.

Sono passati quasi due anni dalla formazione di questo esecutivo che appare essere a tutti gli effetti un governo virtuale.

Gli equilibri precedenti sono venuti completamente meno. Dopo l’abbandono di Draghi che a detta della stessa massoneria aveva stretto una sorta di patto con le logge per trascinare l’Italia nel Grande Reset di Davos in cambio dell’ascesa al Quirinale, tutto è cambiato.

Non c’è più il precedente status quo. Si naviga, per l’appunto, a vista e non si sa bene dove si approderà perché queste sono acque inesplorate per la repubblica dell’anglosfera sorta dopo l’infamia dell’armistizio di Cassibile.

Le chiavi della sovranità italiana sono state custodite dal 1943 in poi da Londra e Washington e la classe politica italiana aveva il compito specifico di far sì che il padrone continuasse a governare indisturbato uno dei Paesi più importanti per gli assetti dell’Unione europea e del mondialismo tutto.

L’Italia è a tutti gli effetti indubbiamente uno dei Paesi più strategici sulla scacchiera del Nuovo Ordine Mondiale, poiché questa nazione incarna e custodisce tutti quei valori della civiltà cattolica e latina, profondamente detestati dalla massoneria e dall’alta finanza askenazita.

Si è giunti così in questa terra di mezzo, dove i vecchi equilibri stanno venendo meno e ancora non sono iniziati quelli nuovi.

Siamo, per così dire, in una fase di limbo della storia del nostro Paese e della sua volgare e corrotta classe politica che ha di fronte a sé ben poche alternative per la sopravvivenza a questa fase storica.

Era noto e palese che Giorgia Meloni non aveva nessuna voglia di insediarsi a palazzo Chigi. Non voleva essere il presidente del Consiglio che si prende l’onere e il peso di essere l’ultimo a chiudere la porta di un sistema politico che ormai non riesce più a stare in piedi dopo la caduta dell’impero americano, e la massiccia delegittimazione popolare che ormai si manifesta in vere e proprie ondate di astensionismo senza precedenti nella storia di questa Repubblica.

La pasionaria di Fratelli d’Italia è dal primo istante alla ricerca di qualche scappatoia e di qualche uscita di sicurezza da una situazione nella quale lei stessa non avrebbe mai voluto entrare.

Gli alti vertici di quanto resta della Repubblica di Cassibile si trovano di conseguenza in un cul de sac. Non sono in pochi a sapere che sul Colle ci sia molto malcontento da parte di Mattarella per questo disimpegno istituzionale della Meloni come non è un segreto che un altro gran cerimoniere dell’apparato mondialista “italiano”, l’ingegner De Benedetti, non sia affatto soddisfatto di questo governo.

L’ingegnere poi che già sfuggì ad una condanna penale ai tempi del Banco Ambrosiano diretto dal massone Roberto Calvi, “suicidato” sotto il ponte dei Frati Neri, è tra l’altro invischiato in una sorta di faida personale con un altro membro di rilievo del capitalismo “italiano”, il presidente della FIAT, John Elkann, anch’egli di origini ebraiche, accusato da De Benedetti di aver mandato al macero la sua creatura, il quotidiano La Repubblica.

Gli oligarchi che sono seduti sul nido delle aquile se le danno di santa ragione,ma ciò non cambia il contesto generale.

Sono tutti incastrati. Non ci sono alternative a questo governo se non quella di provocarne la caduta, fare un salto nel buio più profondo, e poi aggravare ancora di più la crisi sistemica della politica italiana.

Il valzer dei tecnici non è difatti più possibile. I vari tecnocrati che un tempo facevano la fila per andare a palazzo Chigi ed eseguire gli ordini della Troika e delle altre braccia della tecnocrazia, quali il Bilderberg e la Commissione Trilaterale, rigorosamente di impronta rockefelleriana, si sono defilati via via tutti, uno dopo l’altro.

Draghi stesso appare caduto in disgrazia. Dopo la fine del suo governo, l’uomo del Britannia ha bussato alle porte delle varie istituzione finanziere ed europee, e ha perorato dietro le quinte una campagna stampa per essere eletto presidente della Commissione o del Consiglio europeo, fino a quando poi le sue illusioni sono svanite, ancora una volta, quando hanno fatto i conti con la realtà.

C’è soltanto da capire a questo punto quale sarà la definitiva miccia che farà saltare tutto questo fragile castello di carte che è il governo Meloni.

L’altro giorno, un berlusconiano della prima ora, e uno dei vari peones della Seconda Repubblica nata con il golpe giudiziario di Tangentopoli,  il forzista Elio Vito, ha scritto che è tempo di staccare la spina a questo governo perché “non funziona” e soprattutto perché la parte forzista più vicina a Vito, quella della Ronzulli, è scontenta del trattamento ricevuto.

Non è una questione in questo caso di massimi sistemi, ma di posti che non sarebbero stati distribuiti “equamente” secondo la logica di alcuni professionisti della poltrona.

La prima però a non essere dispiaciuta di lasciare il suo incarico attuale sarebbe proprio Giorgia Meloni che intanto si tiene stretto l’incarico di presidente del gruppo dei Conservatori e Riformisti europei, mentre continua a lavorare per costruirsi una uscita di sicurezza da Roma e lasciare così il cerino in mano a qualcun altro.

Una volta, diceva proprio il decaduto uomo del Britannia, c’era il pilota automatico a palazzo Chigi.

Il presidente del Consiglio non doveva fare altro che assicurarsi che l’aereo proseguisse nella direzione tracciata dalla torre di controllo di Bruxelles, Londra e Washington.

Adesso non c’è nemmeno più quello. Il pilota stesso sembra aver già pronto il suo paracadute perché nella cabina dei comandi dell’Italia sembra non esserci già più nessuno.

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44 Commenti

  1. Paolo

    22 octobre o agosto?

    Rispondi
      • Ronnie

        Grande articolo e ottima analisi.
        Dopo aver capito che non conta niente fuori dal suo orticello cerca un salvagente per il futuro. Credo che la Meloni abbia anche un po’ paura in vista della prossima stagione e per trascinarci in guerra con la Russia. Sembra non aver capito niente dalla storia. Ammesso che ne conosca un pochino.

        Rispondi
        • Veronica

          Salve,
          Ma dopo il ” governo meloni” ci dovrebbe essere il vuoto e il crollo come si supponeva, giusto? Quale altro partitino o personaggio occuperebbe mai quel posto?

          Rispondi
          • La Cruna dell'Ago

            Noi pensiamo che non appena l’attuale classe politica crollerà definitivamente, si aprirà lo spazio per attori nuovi, politici veri al servizio del Paese.

        • Livio Braga

          Sono d’accordo. La Meloni non ha la stoffa. La vedo paurosa, indecisa e molto debole. Sa dove stiamo andando a sbattere il muso contro la BCE e la Commissione Europea. Il default dell’Italy . Però la guerra ha indebolito moltissimo il suo Governo. Non è un condottiero, non è un leader, non ha carisma. All’opposizione era molto meglio.

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          • La Cruna dell'Ago

            Il ritorno alla lira non implica il default. La Meloni e gli altri non sono meglio nè alla maggioranza nè all’opposizione. Sono meglio fuori. L’Italia ha bisogno di politici veri.

    • Maxpinza

      I sopravvissuti, sono stati gentilmente invitati a lasciare il natante prima dell’evento, così si spiega perché l’equipaggio non è intervenuto.

      Rispondi
  2. Gabriele

    Sarà un caso che tutte queste cose accadono a soli due mesi dal 5 novembre?

    Rispondi
  3. Isabel.

    Buongiorno, Cesare. La tua analisi è imperdibile. Per me, da questo posto all’estremo sud del pianeta, (la “FINE DEL MONDO”, come dici tu) sono interessata a ciò che accade nel resto del mondo e sono convinta che CI INGANNANO SEMPRE. A partire da quella grande bufala radiofonica di Orson Wells, passando per il presunto iceberg che fece capovolgere il Titanic, NON CREDO PIÙ A NULLA DI QUELLO CHE LEGGO, tranne quando ci sono giornalisti del tuocalibro, che mi invitano a RIFLETTERE, DUBITARE e SMANTELLARE LE IMPOSTURE politiche , economiche, sanitarie, ecc. Leggendoti mi arricchisco sempre poiché mi offri una prospettiva che la stampa bastarda non registrerà mai perché lavora per MENTIRCI e ALLINEARCI nella FALSA NARRATIVA di ciò che chiamano POLITICAMENTE CORRETTO. Grazie mille per il tuo SPAZIO DI ECCELLENZA. Un cordiale saluto da Mendoza, Argentina.

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Ciao Isabel, ti ringrazio. In realtà è Bergoglio a descrivere l’Argentina come “la fine del mondo” 😃

      Rispondi
      • Isabel.

        Per me Bergoglio è un imbroglione.

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          • Ronnie

            Esatto. Ma vaglielo a spiegare alle migliaia e migliaia che vanno a osannare a piazza San Pietro un usurpatore. Beati loro che ci credono.

  4. Frank

    Ne succederanno altre, basteràun minimo di pazienza….

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  5. Andrea Fanelli

    Buona domenica Cesare e grazie come sempre per l’informazione!
    Ha parlato poco del fondatore di Telegram, ci si chiede come mai Pavel Durov sapendo di avere la cittadinanza francese sia atterrato in Francia dal momento che era già stato emesso un mandato di arresto ne suoi confronti, non poteva non saperlo!
    Lei come pensa che finirà con Durov? Anche se Telegram può andare avanti lo stesso, lei pensa che l’UE potrebbe chiudere Telegram in Europa?
    Grazie ancora e buona domenica Cesare!

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Salve Andrea, grazie. Durov ha anche la cittadinanza francese oltre a diversi altri passaporti e ha fatto il doppio gioco per lungo tempo. Ora gli è stato chiaramente fatto capire che se vuole stare in Francia o in Europa deve eseguire gli ordini dei vari governi europei fedeli a Davos e agli circoli globalisti.

      Rispondi
  6. Susanna

    Solo una considerazione caro Sacchetti che tu puntualmente tralasci. Esiste un’alleanza chiamata dei cappelli bianchi che attraverso Trump e Putin principalmente porta avanti un piano che solo 10 persone al mondo conoscono nei dettagli. Un’entità Q, accreditata da Trump, ci ha avvertito con più di 3000 drops di certi eventi. Bene se Q, che dovrebbe essere la Bibbia di ogni patriota, ci dice che l’Italia è con Potus (sappiamo che Trump nn ha mai lasciato) e Salvini è un patriota, ciò vuol dire che il governo italiano impersonato dalla Meloni è dell’alleanza. Se la Meloni è stata colta ad avere quasi quotidiani contatti con Trump e a volte con Putin la lettura è semplice. Se la Meloni fu scelta già da Steve Bannon sul palco di Atreiu già nel 2018, vuol dire che devi analizzare meglio. L’Italia è un paese fondamentale nello scacchiere e deve essere ormai pulita ai vertici come infatti lo è

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Non lo tralascio, è un depistaggio che ho denunciato più volte. Q non ha mai scritto nulla su Salvini. Un utente (facile immaginare chi) è entrato nella bacheca di Q e ha commentato sotto un drop. Da allora la Lega ha utilizzato tale depistaggio per far credere che Salvini e Trump fossero alleati. Il discorso non cambia per la Meloni. Trump non le ha nemmeno fatto le congratulazioni di rito per le elezioni. Trump sa molto bene da che razza di serpenti è composto il cdx italiano.

      Rispondi
  7. gustavs9

    Analisi come al solito acuta…. ( Piccolo refuso: credo MI6 , MI5 è il servizio di intelligence interno..MI6 lo spionaggio internazionale..) Il punto ora è : le forze che , speriamo, siano amiche negli US, cosa stanno facendo? abbiamo notizie di cosa pensi e dica l esablishment di Trump delle vicende europee ed italiane? perche a Novembre, si spera….

    Rispondi
  8. davide

    La separazione dei coniugi Lollobrigida che sia una questione di convenienza politica invece che dovuta a fatti sentimentali ?
    Arianna Meloni ha pubblicamente dichiarato di stimare molto il marito e di amarlo ancora al punto che ha citato il modo di dire romanesco di “buttarsi nel Tevere” per il marito.
    Sa Dott Sacchetti perchè pongo la domanda che sembra volgare gossip ma non lo è ? Per via del fatto che i rumor dei soliti giornali di regime vogliono la Meloni Arianna sulla graticola giudiziaria per poi colpire la Giorgia. Insomma solo tutta una questione di politica.
    Potrebbe quindi che il trio famigliare (sorelle Meloni + cognato Lollobrigida) tentare di parare il colpo con una separazione che permetterà tra sei mesi il divorzio.

    Fuori da questo articolo le volevo dare uno spunto per un altro fatto di cronaca fra Elkann (Stellantis che è l’azionista di maggioranza) e governo Meloni e che in realtà è una battaglia forse cruciale di quella feroce guerra sotterranea di questa seconda repubblica. La (s)vendita di quella azienda gemma preziosa per l’Italia e dedita all’automazione industriale e costruzione di robot che è la Comau. Penso che se prevalga una parte o l’altra sarà il segnale che distinguerà se continua la deindustrializzazione dell’Italia o un ritorno allo stato imprenditore.
    Secondo il mio punto di vista se Lei tratta anche questa faccenda potrebbe inserirsi nella continuazione del suo ultimo articolo del 16 marzo 2024 “Lo scontro tra gli ultimi eredi degli Agnelli e gli Elkann: resa dei conti nello stato profondo italiano?”

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Salve Davide, grazie per gli spunti. Francamente non credo a nessuna possibile persecuzione giudiziaria nei confronti di Arianna Meloni. Mi sembra tutta una montatura. Nell’articolo di Sallusti non c’è nulla di concreto. Solo sue ipotesi. Non c’è una fonte che gli abbia detto “guarda, la procura di questa città ha aperto un fascicolo nei confronti della Meloni”. Nulla. Per ciò che riguarda la Comau: appartiene agli Elkann?

      Rispondi
      • davide

        Controllata da Stellantis azionista di maggioranza. Mi chiedo: perchè Tavares vuole (s)vendere agli americani una azienda apicale nell’automazione industriale quindi di somma utilità al gruppo automobilistico di cui fa parte soprattutto in termini di Know How ? Solo questione di denaro ? oppure è uno scambio in cui oltre al denaro ci sono scambi di natura politica? Fra l’altro non la vendono ad un partner industriale ma ad un fondo di private equity cioè la quoteranno in borsa gonfiandola come un pallone per lucrare sulle azioni. Gli Elkann cosa ci guadagnano ?

        Rispondi
        • La Cruna dell'Ago

          Sembra che abbiano non pochi debiti, Davide. Stanno (s) vendendo diverse cose, oltre ai quotidiani.

          Rispondi
  9. Paola

    Ma Durov compare nella lista del Wef o sbaglio?! Poi, mi perdoni una domanda, come mai Trump ha detto (c’è il video in cui lo dice) che chi vuole distruggere Israele è contro gli U.s.a e non è ben accetto?!
    Grazie

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Non so se è nella lista di Davos, ma ha sempre fatto un po’ il doppio gioco e non può certo considerarsi un patriota russo. Su Trump e Israele, trovi diversi articoli nel blog dove spiego che tipo di tattica ha adottato Trump.

      Rispondi
  10. Marco LOBBA

    Cesare un commento sull’ appoggio di Robert Kennedy Jr a Trump? Ricordo che Robert Kennedy crede fermamente nella farsa climatica, oppure si è ricreduto sull’argomento? Ci sono voci che dovrebbe avere una commissione di inchiesta contro Big Pharma nel nuovo gabinetto presidenziale

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Ne ho parlato ieri sul canale Telegram, Marco. Primo post.

      Rispondi
  11. Shax

    Segnalo che alcuni stanno parlando anche del ruolo svolto da darkrace nella guerra ucraina avendo Lynch messo a disposizione la sua IA per proteggere le infrastrutture ucraine dagli attacchi e avrebbe avuto un ruolo primario anche nel guidare gli ucro/nato nell’invasione di kursk…se così fosse il colpo sarebbe enorme! Cosa ne pensi Sacchetti?
    Per quanto riguarda il governo italiano mai visto un esecutivo così fantasma e scollato dal paese. Sembra che siamo senza un pdc…in effetti sembra già che la meloni non ci sia più…
    Tutto rimarrà fermo fino a novembre ma qualunque cosa accada si fa fatica a pensare a come potrebbero rianimare questa classe politico-istituzionale ormai priva di legittimazione e credibilità.

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Penso che è probabilmente la chiave di tutto e rafforza quanto ho scritto sull’intervento russo.

      Rispondi
  12. influencershiny70522f80c1

    Interessante articolo e il problema della ingovernabilità è di vecchia data. Purtroppo dai tempi della firma di Cassibile e, a seguire, dalle parole del “figlio della perfida Albione” Sir Winston Leonard Spencer Churchill, l’Italia non potrà mai avere un governo di unità nazionale fintanto che gli interessi britannici e americani graviteranno sul mediterraneo e come giustamente si legge nell’articolo, tutti i governi si sono sempre attenuti agli ordini impartiti, fatto salvo, forse, per l’ultimo di Craxi. E’ pacifico quindi che non c’è soluzione a questa impasse fuorché non si inneschi un evento politico sociale (ma la vedo dura) che accenda le menti di un popolo obnubilato. La Meloni nei suoi programmi evidenziava il male comune, i sentimenti di molti e gli interventi alla Camera spesso innescavano quella condivisione di pensieri che spesso si fatica a trovare con la gente comune quando si parla di politica. Poi il cambio di rotta, il tradimento e la vigliacca resa incondizionata in stile badogliano. Ha vinto le elezioni (elezioni?) con un risicato % di una frazione dei votanti, un nulla che io al suo posto, visto il voltafaccia, avrei subito rassegnato le dimissioni. Cosa aspettarsi quindi se non la solita canea dei parassiti italiani?

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Il popolo è pronto per uscire da NATO ed UE. Attende solo una nuova classe politica per farlo.

      Rispondi
      • Pitocco

        Il problema è proprio quello: l’attesa! Mentre, per mia educazione, chi fa ottiene

        Rispondi
    • Imperscrutabile

      Guarda che il Generale Badoglio non poteva far diversamente, essendo sotto a istituzioni politiche. Poi quando si è trovato l’Italia in mano..patata bollente a agito per il bene del suo popolo. Tutto altro discorso adesso..aspettate che arrivi l’uomo indicato dalla divina provvidenza….

      Rispondi
      • La Cruna dell'Ago

        Badoglio è l’uomo di Cassibile..Era tutto tranne che un patriota..

        Rispondi
        • imperscrutabile nell'essenza dell'ESSERE

          Si esatto!!!!!!! L’armistizio di Cassibile, detto anche armistizio corto o armistizio breve, fu un atto della seconda guerra mondiale che prevedeva la resa incondizionata del Regno d’Italia agli Alleati. Venne firmata il 3 settembre 1943 dai generali Giuseppe Castellano e Walter Bedell Smith e divenne pubblico l’8 settembre del 1943. L’annuncio dell’armistizio ebbe per conseguenza l’invasione dei territori italiani da parte delle forze armate tedesche e l’inizio della Resistenza e della guerra di liberazione italiana contro il nazifascismo.

          La stipula ebbe luogo in Sicilia nella frazione siracusana di Cassibile, in contrada Santa Teresa Longarini[ e rimase segreta per cinque giorni, nel rispetto di una clausola del patto che prevedeva che esso entrasse in vigore dal momento del suo annuncio pubblico. Il pomeriggio dell’8 settembre 1943 alle ore 17:30 (18:30 per l’Italia), Radio Algeri trasmise il proclama in lingua inglese per bocca del generale statunitense Dwight Eisenhower. Solo alle 19:42 il popolo italiano venne informato della firma grazie al proclama del primo ministro Generale Pietro Badoglio Maresciallo d’Italia trasmesso dai microfoni dell’EIAR

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  13. nuccioviglietti

    Complimenti vivissimi e sinceri a lacrunadellago per questo suo tenue lume acceso su buia notte di informazione in tempi di Impero della Menzogna. Quanto a Meloni premier per caso… ci piace pensarla segretamente languidamente sdraiata su tolda di qualche panfilo in una di mille italiche calette… biondi capelli scomposti da mediterranee brezze… magari a pensare come a due anni ormai da sua elezione a capo governo… ancora no abbia provveduto ad eliminare esecrando obbligo vaccinale imposto da varano infernale!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

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  14. Giovanni

    questo Governo è numericamente l’espressione di chi nel Popolo Italiano vuole una indipendenza,un’autonomia da ogni ingerenza.Questo purtroppo non è possibile e Meloni nella realtà sta facendo i conti con i poteri “occulti” che tirano i fili del potere internazionale.Tuttavia un cambiamento di governo,cioè un’alternativa quale sarebbe?Un ritorno a governi targati PD,M5S ,Renzi,Draghi,Salamelle e simili,apertamente contro il Popolo Italiano e dichiaratamente schiavi della dittatura targata UE e globalismo anglo americano.
    Vogliamo questo? io no.

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    • La Cruna dell'Ago

      Meloni non sta facendo i conti con nessuno. Sta lasciando fare ai poteri in declino dell’anglosfera quello che vogliono, con l’aggravante che non si prende nessuna responsabilità di governo.

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  15. Maria Luisa

    Ma se il disastro del Bauesan é un colpo del fronte nemico all’anglosfera come si sostiene, come mai gli inquirenti, che bem si immagina eseguano gli ordini dei servizi segreti inglesi, hanno lasciato che il comandante del Bayesan e gli altri indagati lasciassero placidamente il paese invece di imporre il fermo?

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    • La Cruna dell'Ago

      Perché non hanno nulla in mano contro di loro. Su quali basi potevano fare un fermo? Inoltre, il comandante lavorava per uomini del MI6 e del Mossad. Non è esattamente un marinaio qualunque.

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