di Cesare Sacchetti

L’accusa è di quelle pesanti che colpisce alla bocca dello stomaco. La Pfizer in Ucraina starebbe attuando una serie di test per i vaccini sui bambini in violazione di qualsiasi protocollo di sicurezza farmaceutico.

A consentire che i bambini ucraini siano utilizzati come cavie da laboratorio sarebbe stato il presidente ucraino in persona, Zelensky.

A fare queste sconvolgenti rivelazioni è stata una dipendente della Pfizer di Kiev, Anna Sakhno, che ha condiviso un video molto accurato e dettagliato sulla rete sociale di Tik Tok.

Non è certo che la Sakhno abbia utilizzato il suo vero nome per fare questa denuncia per ragioni di sicurezza personale, ma quanto mostrato nel corso della sua esposizione di questi gravi crimini corrobora fortemente le sue dichiarazioni.

L’inizio della sperimentazione del vaccino C6160B

La Sakhno spiega che dallo scorso novembre è iniziata in Ucraina la sperimentazione di un vaccino della Pfizer al quale è stata assegnata la sigla C6160B.

Questo vaccino non è altro che un siero Covid, afferma la scienziata ucraina, che “viene descritto ai genitori dei bambini come un vaccino anti-influenzale.”

Quando è iniziata la sperimentazione, il farmaco è stato somministrato nei vari ospedali pediatrici di Kiev e i dati della distribuzione sono stati poi raccolti in virtù di un accordo tra il ministero della Salute ucraino e la casa farmaceutica americana.

I risultati hanno soddisfatto i vari dirigenti della Pfizer anche se la Sakhno ha subito espresso le sue perplessità poiché il campione preso in esame era troppo piccolo per poter essere considerato attendibile.

Ai capi del colosso farmaceutico non interessava molto fermarsi e sono andati avanti con la sperimentazione illegale approdando alla seconda fase dei test.

La ricercatrice della Pfizer rivela che non è appena iniziata questa fase, si è manifestato quello che lei definisce un vero e proprio “orrore” poiché i risultati dei test sono stati semplicemente disastrosi.

I bambini ai quali è stato somministrato il siero hanno iniziato a manifestare una serie di reazioni avverse quali dolori al petto, febbre e ipertensione.

I risultati delle somministrazioni sono a dir poco sconvolgenti. A poche settimane di distanza dall’inizio dei test, il tasso di mortalità è arrivato ad uno sconvolgente 4% con le ospedalizzazioni che invece hanno raggiunto una percentuale del 20%.

I bambini si stavano ammalando e stavano morendo. La Sakhno mostra dei documenti della Pfizer nel corso della sua denuncia che sembrano assolutamente autentici.

Nei fogli dai lei condivisi si possono vedere come i grafici documentino l’altissimo picco della mortalità dei bambini dopo la somministrazione del siero, e subito dopo questo documento viene mostrata una lista della Pfizer con i nomi dei piccoli che hanno partecipato alla sperimentazione, diversi dei quali sono purtroppo già deceduti.

I precedenti casi di corruzione della Pfizer

Nonostante quella che si può definire come una strage di bambini, il governo ucraino non ha interrotto questa sperimentazione illegale.

I test sarebbero stati autorizzati ai massimi livelli governativi dallo stesso Zelensky che non si è posto nessun problema a far utilizzare i bambini ucraini come cavie da laboratorio per la Pfizer.

Non è certo se ci sia stato qualche accordo sottobanco tra Zelensky e il colosso farmaceutico in questione, ma considerato il rifiuto di Washington di inviare fondi al regime nazista di Kiev, non sorprenderebbe sapere che questi test illegali sono il frutto di una enorme tangente versata a Zelensky dalla Pfizer per consentire a questa di avere a disposizione delle ignare cavie per i suoi farmaci.

In tale caso, Zelensky avrebbe venduto i bambini dell’Ucraina ad una multinazionale straniera ma ciò non deve purtroppo destare troppo stupore, visti i gravi crimini, finanziari e di guerra, dei quali si è macchiato il presidente ucraino nel corso del conflitto contro l’Ucraina e anche prima.

La Pfizer, da par suo, ha anch’essa una lunga storia di corruzione internazionale che risale già agli anni 90 quando fu condannata dal dipartimento della Giustizia americano ad una multa di 15 milioni di dollari per aver corrotto ufficiali governativi di Bulgaria, Croazia, Russia e Kazakistan in cambio della distribuzione dei suoi farmaci.

Chi ha qualche famigliarità con i bilanci delle case farmaceutiche sa che queste cifre sono l’equivalente per esse di poche migliaia di euro, poiché i fatturati di queste multinazionali si aggirano sulle centinaia di miliardi di euro.

Pfizer è molto di più di una casa farmaceutica. E’ un enorme conglomerato finanziario nel cui azionariato ci sono gli onnipresenti fondi di investimento di BlackRock e Vanguard, che sono in pratica i veri padroni dell’economia mondiale, in quanto in ogni grande banca  e corporation globale troviamo la loro presenza in un infinito gioco di società e scatole cinesi nelle quali ci sono i fondi di famiglie quali i Dupont, i Rockefeller, i Morgan e gli immancabili Rothschild.

Quello dell’Ucraina sarebbe purtroppo soltanto un ennesimo capitolo della lunga storia di malaffare che riguarda questa multinazionale e che coinvolge un governo senza scrupoli come quello di Volodymyr Zelensky.

La scienziata della Pfizer ha provato recentemente a lanciare un nuovo allarme ai suoi dirigenti invitando ad interrompere i test, ma i suoi appelli sono caduti nel vuoto.

La Sakhno sconsolata afferma che questi test “non avrebbero dovuto essere iniziati per uccidere o menomare i bambini, ma per aiutarli.”

Adesso, secondo quanto riferito dalla ricercatrice, molti bambini sarebbero sotto osservazione all’istituto di cardiochirurgia vascolare di Kiev che si trova al civico 12 della via di Mykoly Amosova a pochi passi dalla sede della Pfizer che si trova invece al numero 6, un altro elemento che corrobora quanto affermato dalla donna.

La Russia confermò il ruolo di Pfizer nei laboratori illegali ucraini

Queste sconvolgenti rivelazioni sembrano coincidere perfettamente con quanto rivelò nel 2022 Igor Kirillov, il capo della forza di protezione biologica in Russia.

Kirillov spiegò all’epoca che sul territorio ucraino erano presenti da anni dei laboratori illegali, per quanto riguarda le procedure farmacologiche internazionali, gestiti da Pfizer e Moderna nei quali erano in corsa dei programmi di ricerca per sviluppare armi biologiche, in particolare contro le popolazioni di origine russa o slava.

A mettere a disposizione i fondi necessari per aprire queste strutture furono le amministrazioni presidenziali americane, in particolar modo quella di Barack Obama che è stato alla Casa Bianca dal 2008 al 2016.

La Russia chiamò anche in causa altri nomi di spicco del partito democratico americano quali l’attuale “presidente” Joe Biden e suo figlio Hunter, già coinvolto in un altro caso di corruzione sempre legato all’Ucraina attraverso la partecipazione di Hunter Biden agli affari della società ucraina del gas Burisma, dalla quale ha ricevuto almeno 400mila dollari.

Il procuratore ucraino Victor Shokin era molto vicino all’incriminazione di Hunter Biden quando intervenne personalmente l’allora presidente Poroshenko che ordinò la rimozione del magistrato su pressione dell’allora vicepresidente Joe Biden che minacciò la sospensione dei finanziamenti a Kiev se la testa di Shokin non fosse rotolata quanto prima.

L’Ucraina è stata, e purtroppo ancora lo è, il cortile della corruzione dello stato profondo di Washington e degli esperimenti illegali della Pfizer che ricordano molto quelli praticati dal famigerato dottor Mengele ai tempi del nazismo.

Del resto, non è un segreto che il governo ucraino si ispiri a Stephan Bandera e all’ideologia nazista che vanta uno stretto legame con il sionismo sin dagli anni 30, come si era approfondito in un precedente contributo.

Questo è comunque il governo al quale Mario Draghi prima e il governo di Giorgia Meloni e Salvini poi stanno dando il loro sostegno.

E’ il governo delle svastiche. E’ il governo che consegna i bambini agli esperimenti nazisti delle case farmaceutiche.

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