di Cesare Sacchetti Ieri i media celebravano l’anniversario dell’inizio della farsa pandemica....
La testimonianza storica inedita del cardinal Giobbe:”la massoneria fece eleggere Roncalli e Montini”
di Cesare Sacchetti
Se ne era parlato in un precedente articolo dedicato alla questione del cardinal Siri, già arcivescovo di Genova.
Il porporato genovese è stato, com’è noto, la vittima di un golpe silenzioso che si è consumato dietro le Mura Vaticane, laddove purtroppo già sul finire degli anni’50 la Chiesa Cattolica era stata vittima di una infiltrazione massonica studiata a tavolino.
Questa infiltrazione non è il risultato di accadimenti casuali. E’ il risultato di una costante e interminabile guerra che i nemici della Chiesa hanno dedicato a questa istituzione, fondata da Cristo per la salvezza delle anime e per essere quella forza che resiste all’avanzate delle forze delle tenebre.
Nel secolo XIX, quando la Chiesa subiva uno degli attacchi più feroci della sua storia che misero in discussione la sua stessa esistenza si ebbe già un saggio di quale fosse il fine ultimo di queste forze.
I massoni che fondarono il movimento risorgimentale erano tutti animati da un solo fine che non era altro che quello di far sparire questa istituzione e nemmeno tanto quello di unificare l’Italia che nell’ottica di costoro era certamente meno importante che scristianizzare l’Italia.
In quell’epoca nelle cronache di monsignor Delassus già si parla della infiltrazione che la Chiesa stava subendo.
Sotto gli abiti talari e le rosse porpore dei cardinali c’erano già dei massoni sotto mentite spoglie che pazientemente spargevano il veleno del modernismo nella Chiesa.
Sul finire di quel secolo però, nonostante l’infiltrazione strisciante, i pontefici erano ancora guidati da una lungimiranza, una sapienza e una fede che oggi appaiono tesori smarriti, e che consentivano loro di denunciare prontamente la minaccia rappresentata dal mondo moderno e delle sue eresie che stavano penetrando nella Chiesa.
Lo sapeva certamente Leone XIII, pontefice che forse più di ogni altro ha saputo denunciare la natura luciferiana della massoneria e la minaccia che essa costituiva per la civiltà cristiana, così come lo sapeva certamente anche Pio X che nella sua enciclica Pascendi ha lasciato in eredità il vademecum storico più importante per contrastare il modernismo imperante.
Negli anni’50, il nemico era già purtroppo giunto sino ai vertici della Chiesa e i fatti che accaddero nei conclavi del 1958 e del 1963 non sono altro che una diretta conseguenza dell’avanzata della quinta colonna nel seno di questa istituzione.
Pio XII stesso si era già trovato ad affrontare le trame del nemico interno quando venne a sapere che Montini, il futuro Paolo VI, aveva stretto accordi con uomini del partito comunista.
Montini, già arcivescovo in Germania e in forte odore di massoneria, aveva tutto l’interesse a far sì che l’apostasia arrivasse ancora più in alto e trasformasse la Chiesa in una istituzione liberale, laica, ecumenica, pronta ad accogliere nel suo seno tutti quegli errori e quelle religioni che avevano e hanno in odio la Chiesa di Cristo.
La volta passata si era avuto modo di passare in rassegna tutte le importanti testimonianze che sono state tramandate da autorevoli fonti su quanto accadde nei nefasti giorni dei citati conclavi che segnarono la storia della Chiesa e ne cambieranno il suo destino.
Stavolta però siamo in grado di pubblicare una testimonianza inedita che nessun altro ha mai rivelato prima.
La testimonianza inedita del cardinal Giobbe sui conclavi del’58 e del’63
Si tratta degli appunti e delle confidenze lasciate dal cardinal Giobbe ad un suo stretto parente che si è messo in contatto con noi.
Il cardinal Paolo Giobbe era lungi dall’essere un tradizionalista a difesa della Chiesa Cattolica.
Paolo Giobbe
Non era certo vicino, ad esempio, al cardinal Ottaviani che soffrì molto per l’avanzata del modernismo nella Chiesa e che ebbe a dire che sperava di morire prima che il Concilio Vaticano II fosse portato a termine per “morire almeno da cattolico”.
Giobbe era uno di quegli uomini portatore dello spirito moderno e modernista, e che voleva che l’istituzione della quale lui faceva parte si aprisse al mondo per riceverne gli errori e diventare così una organizzazione molto più simile a quelle tanto care alla democrazia liberale, intrise dello spirito dei diritti umani e della rivoluzione francese del 1789.
La sua testimonianza assume quindi ancora più “autorevolezza” in un certo senso perché non viene da un prelato tradizionalista ostile al Vaticano II, ma da uno che invece approvava il processo di modernizzazione della Chiesa e appare impossibile di conseguenza tacciarlo di avere determinati “pregiudizi” nei riguardi di Roncalli e Montini poiché era vicino ad entrambi.
Si deve tornare quindi ancora una volta alla sera del 26 ottobre 1958.
I 51 cardinali sono chiusi dentro il Conclave sotto le magnifiche volte della Cappella Sistina, alcuni racchiusi forse in preghiera nella speranza che lo Spirito Santo li illumini sulla scelta da compiere, altri invece più dominati da altri spiriti profani molto più vicini ai nemici della Chiesa Cattolica.
Le votazioni iniziano. Giobbe racconta che il Conclave al principio aveva espresso alcune preferenze a favore del cardinale camerlengo, Benedetto Aloisi Masella.
Altri invece si esprimono a favore del cardinal Krikor Bedros XV Aghagianian, già vescovo della diocesi di Comana, in Armenia.
Alla terza votazione però arriva la svolta.
Vengono subite respinte le “sirene” di quella corrente modernista e progressista, o forse si dovrebbe dire direttamente massonica, che voleva porre sul soglio pontificio Angelo Roncalli, libero muratore secondo molteplici fonti e molto vicino alla nomenclatura del partito comunista sovietico.
A guidare la cosiddetta frangia liberale è il cardinale francese, Tisserant, che sin dalle prime battute vuole imporre il cardinal Roncalli, all’epoca patriarca di Venezia.
I suoi tentativi però non riuscirono.
Siri, considerato l’erede diretto del compianto Pio XII, diffamato ancora oggi da alcuni ambienti ebraici e progressisti, era stato regolarmente eletto dalla maggioranza richiesta ma in quel preciso istante si avvia una gravissima fronda ai suoi danni.
E’ proprio Eugene Tisserant a guidarla.
Eugene Tisserant
E’ lui assieme agli altri cardinali francesi Achille Liénart e Maurice Feltin a imporre un “veto” sulla elezione del cardinal Siri a pontefice tanto che questo gruppo inizia a ventilare scenari di ipotetiche guerre civili dall’altra parte della cortina di ferro fino a sostenere che i vescovi che vivevano nei vari Paesi del blocco sovietico avrebbero rischiato di essere uccisi dal PCUS qualora Siri avesse iniziato il suo pontificato.
Era soltanto una menzogna ovviamente ma questi cardinali non si sarebbero soltanto “limitati” a mentire pur di far desistere l’arcivescovo di Genova.
Il confine della bugia sarebbe approdato in quello delle minacce aperte e manifeste di morte nei confronti del porporato genovese e dei suoi famigliari.
E’ forse un evento senza precedenti nella storia della Chiesa perché forze esterne e ferocemente nemiche di questa istituzione volevano a tutti i costi dirottare il corso di una elezione già decisa e non si sono fatte alcuna remora a minacciare di assassinio coloro che invece avrebbero preservato la via della tradizione.
E’ così che allora dopo la terza votazione che aveva eletto Siri, le trame del colpo di Stato vaticano iniziano a farsi sempre più fitte.
I cardinali francesi autori della fronda contro Siri
Il segretario del conclave, monsignor Santaro, aveva già ordinato di far bruciare le schede per far uscire dal famoso comignolo della Cappella Sistina il fumo bianco che annuncia l’elezione di un nuovo papa.
Guardare più da vicino i profili dei tre cardinali francesi è sicuramente un esercizio utile perché costoro possono essere considerati in qualche modo i “vincitori” di quel conclave.
Tisserant divenne infatti negli anni a seguire il capo del consiglio di presidenza del Concilio Vaticano II, l’evento che avrebbe cambiato la storia della Chiesa Cattolica per erigerne al suo posto una falsa, come disse San Pio da Pietrelcina, che piuttosto che difendere le verità di fede si sarebbe fatta portavoce di tutte le eresie del modernismo, fino ad arrivare oggi a prelati che praticano e difendono in pubblico lo stile di vita omosessuale.
Lienart ricoprì a sua volta un ruolo decisivo nel Vaticano II, facendo parte anche lui del consiglio di presidenza guidato da Tisserant.
Feltin invece può essere considerato una sorta di sherpa della falsa chiesa modernista che aveva il compito di stabilire un dialogo con la massoneria, culminato, per così dire, in un famigerato incontro avvenuto ad Ariccia l’11 aprile del 1969, al quale presero parte l’allora Gran maestro del Grande Oriente d’Italia, Giordano Gamberini, assieme a don Vincenzo Miano, don Rosario Esposito e al gesuita don Giovanni Caprile, firma di Civiltà Cattolica, che decenni prima denunciava la massoneria e la questione ebraica, e ora invece sedeva alla tavola dei suoi nemici.
L’incontro del 1969 evidentemente appare come una sorta di spartiacque nello sdoganamento della massoneria in seno alla Chiesa Cattolica.
Dopo il convivio massonico di Ariccia, sono sempre più i porporati e i vescovi che iniziano a salutare in pubblico i massoni, e tra questi c’era proprio il cardinal Feltin.
Il cardinale Feltin
Appare evidente che il “cari fratelli massoni” pronunciato dal cardinal Ravasi qualche anno addietro altro non è che la conseguenza di un processo di infiltrazione più antico che risale almeno al Vaticano II e prima, come visto in precedenza.
La fronda dei tre francesi nel 1958 dirotta il conclave.
Roncalli non viene eletto subito.
Dalla quinta votazione in poi esce il nome del cardinal Tedeschini, come detto in precedenza, che rinuncia a causa della sua precaria salute anche se in questa circostanza appare esserci un retroscena altrettanto inquietate.
Il cardinal Giobbe confidò al suo stretto parente negli anni successivi a quel conclave che Tedeschini avvertì un malore dopo aver mangiato il cibo dato ai cardinali, e tra i porporati si sparse la voce che l’ex nunzio apostolico in Spagna fosse stato avvelenato.
Nessuno osò toccare più nulla dopo quel fatto. Il clima era denso di veleni e sospetti e le trame dei nemici della Chiesa non si fermarono lì.
Soltanto dopo ben 11 scrutini esce il nome di Angelo Roncalli anche se Giobbe rivela che la massoneria ebraica del B’nai B’rith avrebbe sin da subito preferito mettere sul soglio pontificio Giovanni Montini, candidato prediletto di quegli ambienti massonici ed ebraici che volevano attuare una rivoluzione progressista in Vaticano.
Non era però ancora possibile perché Montini non era ancora stato creato cardinale, ma a questo penserà Roncalli stesso quando una volta divenuto pontefice iniziò a creare i cardinali che poi avrebbero trasformato la Chiesa di sempre in una istituzione laica e secolarizzata.
Giovanni XXIII ha l’espresso compito di aprire quel Concilio che favorisce tale processo ed esegue le volontà della massoneria e degli ambienti ebraici del B’nai B’rith.
Il suo pontificato però è breve a causa di un grave tumore che lo affligge tanto che confessò al dottor Cesare Troili, già direttore sanitario della clinica San Pietro, che aveva dei rimpianti per aver accettato il papato a causa della malattia che lo affliggeva, ma c’erano degli ordini superiori ai quali lui stesso non poteva sottrarsi.
Si giunse così dopo la morte di Roncalli all’altro conclave, quello del giugno del 1963, dove stavolta Giobbe è cardinale elettore perché nel frattempo Giovanni XXIII gli aveva consentito di vestire la porpora cardinalizia.
Ancora una volta si assiste allo scontro avvenuto 5 anni prima, quando i francesi hanno di fatto rovesciato l’esito del conclave precedente spingendo Siri a rinunciare a suon di gravi minacce di morte.
Anche in tale occasione si attua lo stesso copione. I francesi vogliono a tutti i costi Montini, e Lienart lo fa capire subito sin dalle prime battute del conclave iniziato il 19 giugno del 1963.
Siri viene nuovamente minacciato, a conferma che è lui l”incubo” di quegli ambienti massonici che vogliono edificare una Chiesa fatta a immagine e somiglianza della libera muratoria.
L’intervento dei servizi stranieri è forte. Arrivano pressioni dalla CIA, dal KGB e dal SIFAR.
Vengono fatti circolare dossier ricattatori su vari cardinali e le loro perversioni sessuali come la pedofilia o l’omosessualità.
Montini è uno di quei cardinali che era noto essere omosessuale ed era stato già schedato come tale dal ministero dell’Interno negli anni’20 per essere stato colto in flagrante mentre praticavi atti omoerotici.
Nonostante le scottanti rivelazioni sull’ex arcivescovo di Milano, ancora una volta entra in scena la potente massoneria del B’nai B’rith che riuscirà ad imporre il nome di Montini come papa che venne eletto il 21 giugno dopo le solite manipolazioni e minacce contro il fronte dei tradizionalisti rappresentato dai cardinali Siri e Ottaviani.
Se qualcuno crede che l’influenza di B’nai B’rith in Vaticano si sia interrotta lì si illude perché ancora oggi questa massoneria ebraica esercita un potentissimo ascendente anche su Jorge Mario Bergoglio che si è premurato di ricevere e ringraziare pubblicamente i membri di tale gruppo.
Bergoglio assieme ai rappresentanti di B’nai B’rith nel giugno del 2022
E’ senza dubbio pacifico però che l’apostasia della Chiesa dopo il conclave del 1963 si rafforza ancora di più perché il pontificato di Paolo VI sarà quello che traghetterà definitivamente la Chiesa verso l’eresia modernista del Vaticano II che oggi ha stabilito, a tutti gli effetti, una nuova religione illuminista e massonica in Vaticano al posto di quella cattolica.
Giobbe lascia questa testimonianza inedita e le sue rivelazioni sono quelle di un uomo, come detto in precedenza, che non ha ostacolato la presa del potere di Montini e delle massonerie perché aveva le sue stesse posizioni moderniste.
Il problema che si trova ad affrontare la Chiesa evidentemente appare prima ancora che giuridico puramente teologico.
E’ certamente vero che da un punto di vista strettamente formale sono state violate le norme del diritto canonico in quei due conclavi attraverso le minacce di morte a pontefici già regolarmente eletti, e costretti a rinunciare, ma è altrettanto vero che, purtroppo, c’è stata un’accettazione universale da parte dei cardinali di quanto uscito dal conclave e nessuno ha mai apertamente protestato per quanto accaduto.
L’apostasia della Chiesa non può rinchiudersi nei confini del diritto ma dev’essere letta attraverso le lenti della teleologia cattolica poiché essa era stata ampiamente annunciata dalla Madonna in molteplici occasioni, Fatima e Garabandal in particolar modo, la quale aveva però anche fatto sapere che la Chiesa sarebbe stata riportata alla sua grandezza originaria.
Sono i disegni della Provvidenza che permettono che la storia vada in una certa direzione per far sì che da un male possa nascere in futuro un ben più grande, e forse è questo il senso profondo che spiega il calvario che la Chiesa sta affrontando.
L’apostasia era stata annunciata anche a Leone XIII nella famosa visione del 1884 nella quale al pontefice fu rivelato che la Chiesa sarebbe stata nelle mani di Satana per 100 anni.
Oggi, a distanza di 60 anni esatti dal Concilio e da un’infiltrazione iniziata già diversi decenni prima, forse si può pensare che si è alle ultime battute di tale agonia.
Il trionfo della massoneria sarà sempre uno effimero e temporaneo. Quello della cristianità e della Chiesa invece uno permanente e duraturo.
L’epilogo non potrà che essere questo, e l’auspicio è quello di poterlo testimoniare quanto prima.
La storia però di quanto accaduto al cardinal Siri andrà raccontata da coloro che dovranno un giorno guidare questa restaurazione.
Quest’uomo ha sofferto molto ed è stato costretto a rinunciare al soglio pontificio dopo che le massonerie avevano rivolto gravi minacce di morte a lui e alla sua famiglia.
La Chiesa dovrà un giorno rendere giustizia al cardinal Siri.
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Buongiorno Cesare . Dati preziosi per continuare ad appropriarci di quelle testimonianze che smascherano inconfutabilmente i satrapi travestiti da riformatori. Forse, in un futuro prossimo i veri restauratori saranno coloro che SMONTERANNO le IMPOSTURE dei travestiti. Grazie per il tuo costante impegno per la Verità. Da Mendoza, Argentina: un grande saluto.
Grazie mille, Isabel.
Ottimo articolo.
Le volevo fare una domanda su Trump:
Perché dice sul sito ufficiale che gli Houti sono dei nemici terroristi quando gli stessi Houti hanno lottato contro Israele colpendo l’ aereo di Netanyahu? Gli Houti classificati come nemici? Davvero strano, si riferisce proprio a loro?legga.
https://www.whitehouse.gov/fact-sheets/2025/01/fact-sheet-president-donald-j-trump-re-designates-the-houthis-as-a-foreign-terrorist-organization/
L’ho spiegato in altri contributi, Gabriele.
Il Vaticano da sempre è stato un covo di serpenti! Da Giordano Bruno ad Albino Luciani, hanno tentato di fare luce, ma hanno pagato con propria Vita!
Giordano Bruno era un eretico, negromante e spia degli inglesi. Il suo mito è stato costruito dalla massoneria che volle la sua statua a campo de Fiori. Il serpente era lui, non quelli che lo hanno processato.
Ci manca ancora Ippazia, l’altra eroina della massoneria. La tua è la storia riscritta da chi odia la Chiesa, quella di wikipedo, quella degli ebrei e dei massoni. Purtroppo internet ne è piena.
Volevo chiedere esiste al giorno d’oggi tra i papabili un cardinale simile a Siri, e’ forse l’africano Sarah?Ma se Bergoglio non muore entro giugno non puo’ essere eletto in quanto fa 80 anni a giugno. Cardinali che hanno meno di 80 tradizionalisti ce ne sono ancora? Italiani non credo proprio tra Zuppi e Parolin sono piu’ materialisti di Bergoglio.
Sarah difende il Vaticano II, Marco. Lasciamo fare alla Provvidenza. Se ha annunciato che la Chiesa tornerà alla sua grandezza, sarà così.
Un articolo superbo, letto d’un fiato con il cuore in gola!
Man mano che leggevo ( alcuni paragrafi li ho riletti più volte, era davvero denso di contenuto) mi sentivo sgomenta.
Per anni mi sono basata su bugie. Ed era ovvio che il risultato non poteva quadrare, visto che i presupposti erano menzogne
Grazie infinite, con stima
Sara
Grazie mille, Sara.
Però non riesco a capire cosa mai abbia potuto costringere Siri e gli altri a farsi indietro, e permettere quindi il realizzarsi dei disegni massonici. É chiaro che é facile (per me) parlare a distanza di luogo e di tempo, ma l’interrogativo rimane.
È scritto nel pezzo, Salvatore. Lo hanno minacciato di morte assieme alla sua famiglia.
Riguardo ultimo post,come fanno ancora a dire questi che la melona spedisce i migranti in Albania se e’ invece il contrario? Siamo invasi da afroamericani e gente da tutte le parti del globo che ormai si e’ preso quasi tutto….e mi vengono a dire che il governo melona li spedisce indietro? Dove di preciso? A me sembra che ce ne sono sempre di più….
Complimenti davvero per questo interessantissimo articolo. Mi piacerebbe conoscere la sua opinione su Giovanni Paolo 2°. Di Albino Luciani sappiamo tutti che è stato eliminato. Ha regnato solo 33 giorni.
Salve Giuseppina,
la ringrazio. Wojtyla era a favore del Concilio, fece mettere il Buddha sull’altare della Chiesa e andava in sinagoga a parlare di “fratelli maggiori”. Penso che questo ci dica tutto su di lui.