di Cesare Sacchetti Qualche mese fa si ebbe ancora una volta una prova tangibile della vera natura...
La rivoluzione sessuale del’68 e lo scandalo pedofilo del Forteto
di Cesare Sacchetti
Dopo la infausta rivoluzione liberal-marxista del 1968, in Italia hanno iniziato a moltiplicarsi tutta una serie di comuni e comunità ispirate molto alla filosofia dei cosiddetti hippie, i famosi “capelloni” che praticavano l”amore libero” negli anni’60 e ‘70.
Erano gli anni di Woodstock, e gli anni nei quali si stava affermando in tutto il mondo Occidentale uno stile di vita molto diverso dalle generazioni del passato.
Si credeva che la vita valesse la pena essere vissuta soltanto in nome delle passioni più sfrenate tanto è vero che in quel tempo a dominare la cosiddetta cultura della generazione beat era lo slogan “sesso, droga e rock & roll”.
Non era quella una sorta di moda passeggera dovuta ad uno spontaneo senso di ribellione delle giovani generazioni dell’epoca, ma il risultato di un qualcosa di molto più raffinato e sofisticato.
Era in realtà un processo di ingegneria sociale studiato da menti molto raffinate, per citare il compianto Giovanni Falcone, che voleva seminare il germe della rivolta nelle teste dei giovani e portarli a odiare tutta la civiltà tradizionale cristiana degli anni passati.
Era la guerra al patriarcato, la guerra alla famiglia, la guerra alla patria, e la guerra soprattutto a Dio poiché il pensiero primo di quei filosofi che hanno partorito questa impalcatura ribelle era dominato dall’odio verso la cristianità e la tradizione.
Sono gli uomini della scuola di Francoforte i veri padrini del 1968 e sono loro, filosofi tedeschi ebraici, nelle loro opere a scrivere che occorreva disfarsi di tutti i precedenti costumi e tradizioni di un tempo per far nascere una società nella quale la famiglia per come la si era conosciuta in passato non dovesse esistere più.
Max Horkheimer, a sinistra, e Thedor Adorno, a destra, tra i fondatori della scuola di Francoforte
La famiglia è da sempre il grande spauracchio di tutti quegli ambienti massonici e talmudici che da lungo tempo ambiscono alla scristianizzazione della società, dato che essa è il caposaldo sul quale poggia il mondo cattolico e cristiano sul quale si fonda l’esistenza stessa dello Stato nazionale.
Una patria senza famiglia è un albero senza radici, ed è del tutto evidente che se si perdono le seconde nulla resterà del mondo di un tempo e la stessa identità nazionale, etnica e religiosa di una patria sarà destinata a soccombere nel mare della tanto esaltata diversità.
Il’68 è il padre delle comuni perché queste collettività sono il laboratorio di scomposizione della famiglia da sostituire invece con una società liquida, nella quale i bambini sono figli di tutti e di nessuno, e dove anche il tabù della pedofilia non solo viene rimosso, ma anzi praticato fino alle sue più estreme conseguenze perché il cosiddetto “amore” dev’essere “libero” e senza freni, anche se ciò significa consegnare il fanciullo agli orchi.
In fondo i filosofi marxisti e freudiani di Francoforte non sono altro che apologeti di un ritorno al paganesimo, forse ancora più perverso e malvagio di quello visto ai tempi delle antiche civiltà babilonesi e israelitiche che in nome del satanico dio Moloch non avevano alcuna difficoltà a sacrificare e uccidere innocenti bambini.
Il presente neopaganesimo è però, se possibile, ancora più corrotto perché esso non ha nemmeno l’attenuante, per così dire, di non aver conosciuto il messaggio evangelico cristiano a differenza dell’epoca pre-cristiana, ma anzi si fa fregio e vanto di ripudiare e oltraggiare qualsiasi retaggio cristiano.
La storia del Forteto e dei pedofili che lo fondarono
E’ così che iniziano a spuntare in tutta Europa e negli Stati Uniti queste comuni del sesso libero ed è così che nasce la storia del Forteto, questa piccola comunità che nasce nel lontano 1977, nel Mugello, tra le verdeggianti campagne toscane che sotto la loro innocente bellezza hanno spesso nascosto inquietanti segreti e tremendi omicidi rituali massonici quali quelli del mostro di Firenze.
A quel tempo, iniziano a sorgere queste comunità dove c’è un leader carismatico che altro non è che il guru di una setta che attraverso metodi repressivi e di lavaggio del cervello spinge gli iniziati ad eseguire tutto ciò che il “maestro” dice, compresi abusi sessuali e punizioni corporali.
Il Forteto si presenta come una cooperativa agricola di stampo cattolico e invece assomiglia più ad una setta satanica nella quale si praticano programmi di lavaggio del cervello e violenze che ricordano molto quelle dei famigerati programmi della CIA, Monarch e MK Ultra.
Nelle campagne fiorentine, il guru di questa comunità, Rodolfo Fiesoli, non è certo al cattolicesimo tradizionalista che si ispira, ma piuttosto a quello liberale e progressista che attinge molto dagli “insegnamenti” della citata scuola di Francoforte e del medico tedesco ebreo Magnus Hirschfeld, anch’egli famigerato pedofilo ai tempi della repubblica di Weimar in Germania negli anni’20.
Coloro che entravano nell’istituto di sessuologia di Hirschfeld venivano iniziati all’omosessualità e la stessa iniziazione avveniva nel Forteto, nel quale si veniva costretti al sesso gay.
Fiesoli faceva di tutto per scoraggiare le famiglie e gli adolescenti che venivano mandati da lui a essere normali.
La devianza era il caposaldo di tutta la comune.
Inizia una storia di abusi che attraversa i decenni e che vede Fiesoli difeso da un sistema giudiziario e politico.
Le denunce infatti non mancavano certo già all’epoca.
Sin da quando la comunità del guru pedofilo ha mosso i suoi primi passi, le autorità furono messe al corrente di quanto avveniva al Forteto.
A farlo, tra gli altri, è stato proprio uno dei primi ad essere finito in quel luogo di perversione, ovvero Edoardo Martinelli che nel 2014 raccontò così la sua esperienza iniziata nel 1977 e durata pochi mesi dopo la sua fuga dalla Toscana.
“Lo scontro con Rodolfo fu sulla sua idea di comunità rigida e sulla terapia selvaggia basata sulle confessioni pubbliche. Attuarono quella terapia selvaggia con una mia amica, disperata perché da bambina suo padre aveva abusato di lei. Cercarono di applicarla anche a me. Rodolfo mi guardava negli occhi, mi voleva far dire che ero un abusato, addirittura che anche Don Milani era un abusante, era come se mi volesse ipnotizzare. Erano pressioni disumane. Tutto un gruppo faceva coercizione. Siccome credo di non aver mai perso del tutto la lucidità, dissi a Rodolfo [Fiesoli]: “Si va io e te da Don Bensi, il mio confessore” (…) Non si fa a tempo a entrare che Rodolfo gli fa il suo sorriso e gli mette la mano sui genitali (era un suo vezzo). Don Bensi gli sferrò uno sganassone e lo cacciò a calci nel sedere. Poi mi disse: “Questo è pazzo, è uno psicotico attivo”. Quel giorno capii che ero finito in un bordello»”
La comune “cattolica” di Fiesoli era un luogo sorto non per aiutare famiglie e bambini in difficoltà, ma, come si vede, per disgregare le famiglie e darsi ai vari abusi pedofili e omosessuali.
Se c’era una qualche verità in quanto detto dal “profeta”, così si faceva chiamare Fiesoli, era proprio quella su don Milani, il sacerdote di origini ebraiche, che non nascondeva le sue inclinazioni pedofile e omosessuali persino nella sua corrispondenza, e questo aiuta a comprendere meglio perché questo prete fosse il “modello” del guru toscano.
Don Milani
Le confessioni pubbliche sembrano comunque essere una pratica costante di queste sette, e se ne è già avuto un esempio quando si trattò il caso di un’altra setta, quella dei neocatecumenali, fondata da un altro guru, Kiko Arguello Wirtz, un pittore spagnolo che ha avuto tantissima fortuna dopo l’avvento del Concilio Vaticano II.
Il silenzio della Chiesa post-conciliare sulla rete pedofila
La nuova chiesa post-conciliare non ha certo alcuna intenzione di sbarrare le porte a quelle comunità o a quei movimenti che cercano di erodere dall’interno il cattolicesimo tradizionalista, ma si premura invece di dargli non pochi ringraziamenti e riconoscimenti pubblici come avvenuto proprio per i citati neocatecumenali.
Il Forteto nonostante le diverse denunce e condanne del suo guru, Fiesoli, non viene sfiorato a sua volta né dalla condanna della curia toscana né da quella della curia romana che non aprì nemmeno un’inchiesta per appurare quanto stava accadendo nella cooperativa toscana.
Il Tribunale dei Minori di Firenze presieduto allora da Giampaolo Meucci, amico proprio “casualmente” del pederasta don Milani, affidava a questa comunità pedofila bambini senza colpo ferire, e i vari sacerdoti del Mugello anziché denunciare quanto accadeva in quel posto, arrivavano a raccomandare gli affidi all’orco Fiesoli.
Nessun pontefice risulta che si interessò mai alla questione.
Né Giovanni Paolo II che è stato il papa nel periodo nel quale continuarono a verificarsi indisturbati gli abusi pedofili nella comunità né risulta che fecero alcunché i suoi successori, Benedetto XVI e Francesco, che anzi sembra avere una particolare predilezione per quei luoghi nei quali la pedofilia è di casa, e la famiglia invece è il “nemico” da sradicare.
Gli uomini di Chiesa che vanno in visita al Forteto sembrano invece esserne entusiasti come lo era, tra gli altri, padre Alex Zanotelli – il missionario comboniano che ama indossare più degli sgargianti abiti a fiori che l’abito talare – che si recò nel 2003 in quella comunità e disse che lì “più famiglie alla luce del Vangelo vivono controcorrente attraverso il lavoro di diverse cooperative e la comunione dei beni.”
Padre Zanotelli
Eppure sarebbe bastato chiedere qualcosa, ad esempio, anche a Sergio Pietracita entrato nel 1978 nella comunità ed uscito nel 1990 per capire che il Forteto non era un luogo nel quale si praticavano gli insegnamenti del Vangelo, ma bensì un luogo dedito alla depravazione e alla distruzione delle menti.
Sergio racconta che ogni sera ci si doveva radunare per dare sfogo alle perversioni di natura sessuale, e queste adunate servivano quasi a creare una catarsi erotica dove i vari iniziati a poco a poco dovevano emanciparsi e accettare le varie depravazioni dei leader della comune.
Pietracita racconta che i bambini venivano picchiati, stuprati e ogni contatto con i genitori era proibito perché il bambino doveva essere dissociato dai suoi genitori e seguire invece i dettami dello stile di vita “emancipato”, nel quale il minore diventa l’oggetto sessuale degli orchi.
A Firenze, la magistratura sapeva, ma questo non dissuade il tribunale dei minori dal mandare in affido i bambini al Forteto, che non solo godeva della stima del citato Meucci ma anche di un altro magistrato come Piero Tony che chiamava Fiesoli con il vezzeggiativo di “Foffino”.
In circostanze normali una simile comune avrebbe dovuto chiudere e i suoi capi messi al fresco dietro le sbarre, ma nulla di tutto questo accade.
Il Forteto resta in piedi e diventa persino più influente di prima e il CSM, secondo alcuni magistrati governato da logge massoniche, ovviamente nemmeno pensa di aprire una inchiesta disciplinare su quei giudici che consegnavano con molta leggerezza i bambini ai loro stupratori.
Nonostante la pesante condanna penale, Fiesoli continua ad essere l’idolo della sinistra progressista e soprattutto di quel serpentone comunista che ha mutato pelle nel corso dei decenni, passando dai panni del PCI, a quelli del PDS, fino a quelli recenti del PD.
Ogni figura di rilievo dell’universo politico progressista passa da lì.
Ci vanno personaggi del “calibro” di Piero Fassino, Antonio Di Pietro, Rosy Bindi, Livia Turco e Tina Anselmi.
Nessuno sembra provare imbarazzo, e anzi “l’eroe” di Mani Pulite arriva persino a descrivere quel posto come una sorta di eden tanto da scrivere persino la prefazione al libro del guru pedofilo Fiesoli, Fili e nodi..
Gli abusi intanto proseguono nel corso del tempo.
Fiesoli sa di essere protetto dai vertici di un sistema politico e giudiziario che appare chiaramente schierato con questa rete pedofila che vanta quasi certamente appoggi massonici di altissimo livello, pena l’impossibilità a poter proseguire indisturbati per così tanto tempo.
Nel 2011, nulla è cambiato nelle campagne del Mugello.
Gli abusi continuano senza sosta, fino a quando un figlio ormai divenuto maggiorenne al quale era stato negato di vedere la madre per molti anni dopo essere stato dato in affido al Forteto, nonostante la condanna definitiva del 1985 a Fiesoli, sporge denuncia contro il “profeta” toscano.
Le culle nella comune toscana sono intanto rimaste vuote per tutto questo lungo arco di tempo perché non si voleva assolutamente che si facessero bambini.
Si voleva soltanto convertire all’omosessualità i bambini e gli adolescenti alla ricerca continua e instancabile della distruzione del patriarcato, della denatalità e di qualsiasi cosa che possa favorire la nascita di una famiglia.
Fiesoli non si è mai fermato in tutto questo lungo lasso di tempo.
Per quasi 40 anni gli è stato consentito di violentare bambini e persino animali da perfetto discepolo dei filosofi di Francoforte, poiché i vari pensatori di questa “corrente” di pensiero non esitavano anche a promuovere tali aberranti perversioni, e persino peggio, se si pensa che costoro elogiavano persino la necrofilia, ovvero il sesso con i morti.
Il guru finisce nuovamente alla sbarra nel 2015 e si apre un nuovo album di abusi pedofili, persino nei confronti di un ragazzo dawn, sottoposto a violenza sessuale per poterlo liberare dalla “materialità” come amava ripetere il fondatore della comune toscana.
Non c’è stato verso di fermare prima questa interminabile catena di orrori e anche oggi, nonostante un’altra condanna definitiva di 14 anni per abusi ai minori giunta nel 2019, l’orco del Forteto non è in carcere, scarcerato nel 2023 e consegnato ai domiciliari dal tribunale di sorveglianza per presunti motivi di salute.
Nessuno ha protestato, almeno nei media mainstream dove le notizie sul Forteto sono sempre state tenute nascoste per molti anni fino a quando lo scandalo è riemerso nel 2011, e nessuno tra i vari politici nazionali si è indignato per questa decisione.
La vicenda pedofila di questa comune ha attraversato quasi 35 anni di storia italiana e gli orchi sono sempre riusciti a sopravvivere fino a quando le denunce ormai erano divenute impossibili da ignorare, ma i pedofili alla fine non hanno pagato nulla.
Fiesoli ha scontato a malapena 4 anni di prigione e alcuni dei suoi sodali come l’ideologo della comune, Luigi Goffredi, se la sono cavata con la prescrizione anche se poi è sopraggiunta la morte nel 2020 a portarselo via.
Questa rete pedofila è potuta esistere soltanto perché, come detto in precedenza, c’è stato un sistema che l’ha protetta in tutto questo lasso di tempo.
Alla fine si vede che dopo l’avvento della società atea sessantottina non solo si è assistito ad una progressiva secolarizzazione e scristianizzazione della società italiana iniziata dopo l’avvento del divorzio e dell’aborto, ma a poco a poco, tutti coloro che prima erano relegati ai margini della società sono diventati i veri padroni del sistema, e le loro perversioni piuttosto che essere condannate venivano persino elogiate e pubblicamente difese.
La pedofilia è arrivata al vertice del potere politico e giudiziario per una sola ragione.
I vari adepti delle logge massoniche che hanno in mano la democrazia liberale sono dei seguaci e degli apologeti di tale perversione e ormai c’è una vasta “letteratura” al riguardo.
Il Concilio Vaticano II e il’68 esaltato da sacerdoti progressisti e liberali hanno fatto passare l’Italia dall’essere la culla della cristianità mondiale al laboratorio pedofilo della scuola di Francoforte.
Il Forteto di Fiesoli può essere considerato in fin dei conti il figlio malato di tale scellerata unione.
La lezione che si può trarre da questa storia sembra essere soprattutto una.
La pedofilia non si sradica se prima non si sanano i mali della secolarizzazione e della scristianizzazione che da più di 50 anni affliggono l’Italia.
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Buongiorno, Cesare. Una realtà tremenda a cui sono state sottoposte diverse generazioni. Solo coloro che hanno un ALTO SENSO DI DIGNITÀ possono liberarsi da questi ATTACCHI degli PERVERSI INGEGNERI SOCIALI. Mantenere la LUCIDITÀ in mezzo al CAOS che i malvagi cercano di naturalizzare è un DONO e quasi una GRAZIA. Il tuo spazio ci permette di realizzare come ci ATTACCANO da decenni. Credo che questi ATTACCHI devono essere COMBATTITI e SBATTITI con fermezza in tutto il continente. Grazie per condividere la tua visione sempre lucida e illuminata. Un grande saluto da Mendoza, Argentina.
Grazie mille, Isabel. Un saluto.
La soluzione in un mondo normale sarebbe la pena di morte, fucilazione, impiccagione, sedia elettrica, però prima di questo bisognerebbe legare mani e piedi ad un lampione il carnefice e dopo che migliaia di persone gli sono passate vicino ognuna scagliando una pietra addosso, allora poi dopo aver ricevuto 3000 colpi di pietra , successivamente vicino allo sfinimento come parte finale una bella condanna a morte. Tutto ovviamente in pubblico.
Schifosi di merda 🤮
Articolo ottimo.
Visto che si tratta di un argomento che riguarda il mondo intero e che parte dal vertice di sappiano chi, le volevo chiedere una cosa;
E’ chiaro ciò che sta accadendo da quando Trump e’ ritornato ufficialmente in carica, e’ palese, ma ci sono due cosette che non riesco a capire: perché Trump ha intenzione di edificare Gaza?
( sempre che questo sia lo scopo) e perché sempre lo stesso ha intenzione di acquistare ettari delle terre rare “Ucraine”? A cosa servirebbe? A cosa gli serve all’ America?
Non sarebbe più urgente risolvere una volta per tutte la questione del catturare e togliere di mezzo proprio quei vertici che comandano il piano inferiore della pedofilia di cui lei ha parlato in questo articolo?
Lei ha una chiave di lettura e una spiegazione a queste due mosse di Trump di cui sopra? Se si, quale?
Sono a conoscenza del fatto che le elite attuali praticano sacrifici rituali che sono le stesse pratiche che c’erano migliaia di anni fa ai tempi dei babilonesi e fenici, tra l altro le attuali elite globalista hanno anche una discendenza genealogica proprio con queste stirpi ed e’ da lì che provengono questi orribili pratiche ma non e’ una questione di religione poiché o con religione o senza religione queste cose non le farebbe mai nessuno, intendo persone normali che hanno un anima.
Questi praticano riti perché sono semplicemente dei “mostri travestiti” da umani.
saluti
Ottimo e meritorio articoloche invierò a tutti i miei conoscenti econtatti. Un piccolo appunto. Mipare che una decina di anni, o giuù di lì, ci sia stat un’iniziativa da parte di un esponente politico per portare all’attenzi0one nazionale eparlamentare la vicenda, ma non mi ricordo nome e data precisa
Grazie Mario, credo che fosse Donzelli di Fdi, ma veramente poca cosa. Nessun partito ha denunciato seriamente e con insistenza questa storia. Nessuno ha chiesto, ad esempio, di indagare sulle protezioni giudiziarie del guru del Forteto.
Cesare ho fatto il ’68 e non rinnego il passato….avevo16 anni!Ora ne ho 70 e. ragiono differentemente come spesso accade. Benedetts la severità di mio padre,comprensibile la mia ingenuità.
Ciao, è più che comprensibile che a quell’età si possa essere ingannati. L’importante è poi averlo capito da adulti.