Il video hot di Starmer con Lord Alli: lo scandalo che rischia di far saltare il governo inglese

21/04/2025

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di Cesare Sacchetti

Su X, un tempo Twitter, se ne sta parlando molto come avrebbe dovuto avvenire su degli organi di stampa che non fossero nelle mani degli oligarchi, ma, si sa, questi hanno sempre l’interesse a nascondere le storie scomode per determinati potenti.

E’ lo scandalo sessuale e politico che riguarda l’attuale inquilino di Downing Street, il premier Keir Starmer.

A far esplodere il caso, seppellito dai media, è stato un comico britannico, Jim Davidson, che nei giorni scorsi ha sganciato la bomba.

Le rivelazioni di Jim Davidson

Davidson afferma che esisterebbe un video che immortala Keir Starmer mentre assume “posizioni inequivocabili” assieme ad un altro personaggio molto noto nel Regno Unito come l’imprenditore Lord Alli, membro del partito laburista e deputato appunto presso la Camera dei Lord britannica.

L’espressione “posizioni inequivocabili” è in realtà un “garbato” eufemismo dietro il quale si nasconderebbe un atto di sesso orale presumibilmente praticato da Starmer verso Alli, una circostanza che in realtà non avrebbe soltanto conseguenze di carattere personale per ciò che riguarda la vita privata del premier,ma anche soprattutto sul piano politico, considerata l’influenza di Lord Alli nel Regno Unito.

Al momento intanto, Starmer si troverebbe già a fare i conti con le conseguenze personali di questo video così compromettente.

Secondo Davidson, la scena sarebbe stata mostrata alla consorte del premier, Victoria Alexander, che dopo aver visto il marito impegnato in quegli atteggiamenti intimi con il suo collega laburista, avrebbe lasciato l’evento di beneficenza da lei presenziato per mettersi subito in contatto con degli avvocati divorzisti per chiedere una probabile separazione dal marito.

Downing Street si sta adoperando non poco per non far trapelare la storia sugli organi di stampa inglesi che sono da sempre affamati di gossip e di storie piccanti sui vari personaggi politici del Regno, fino a quando però non arrivano degli ordini molto precisi dall’alto di non toccare coloro che non vanno toccati.

Se si volessero citare i vari casi di censura praticati dalla stampa britannica, si potrebbe aprire un vero e proprio album dei ricordi, a partire dagli scandali pedofili che hanno coinvolto sia gli stessi Windsor, amici intimi del famigerato pedofilo Jimmy Savile, sia quelli che riguardavano altri politici di primo piano della politica inglese, sia nel lato dei tories, i cosiddetti conservatori, sia in quello dei laburisti, ovvero la sinistra progressista.

La pedofilia è un partito strettamente traversale e non fa distinzioni di sorta tra le varie correnti della democrazia liberale, tutte dominate alfine dal potere delle massonerie e della finanza askenazita, che esercita un fortissimo ascendente sulla corona dai tempi nei quali Nathan Rothschild accumulò una immensa fortuna attraverso il primo caso di aggiotaggio della storia, quello sulla battaglia di Waterloo del 1812.

Stavolta, si potrebbe dire che i vecchi vizi della politica inglese riaffiorano tutti per l’ennesima volta, perché ogni singolo premier che varca la soglia di Downing Street sembra avere nel proprio armadio degli ingombranti scheletri, sui quali gli organi di stampa non vanno mai a mettere il naso, data la loro complicità con il sistema di potere che governa il Paese.

Lord Alli: il benefattore di Starmer

Lord Alli, ad esempio, è un esempio perfetto di quale tipo di personaggi godono di un’altissima affluenza nel Regno Unito.

Waheed Alli è il figlio di due genitori islamici e hindu originari di Trinidad e Tobago e della Guyana, emigrati nel Regno Unito verso la fine degli anni’50.

Alli negli anni’80 inizia a fare carriera nel mondo della finanza e della City di Londra, una enclave politica roccaforte della famiglia Rothschild dove nemmeno la regina Elisabetta poteva entrare senza avere il permesso delle autorità che gestiscono quello che è a tutti gli effetti uno Stato nello Stato, tanto da far dire a qualcuno che la City, sotto un punto di vista giuridico, sarebbe una sorta di Vaticano inglese.

La regina Elisabetta nel 2012 mentre fa il suo ingresso nella City di Londra

In realtà, lo stato giuridico di questo piccolo territorio nel cuore di Londra viene definito “sui generis”, un caso a parte, e la condizione formale della City sarebbe pari a quella di una corporation che dispone persino di un suo parlamentino e di un suo sindaco, al momento Alastair King, senza il consenso del quale i sovrani inglesi non possono mettere piede in questo piccolo territorio non soggetto alle leggi inglesi.

Waheed cresce in questo mondo, si guadagna gli appoggi dei poteri bancari e finanziari che contano, su tutti quello della banca fondata da Robert Fleming, un finanziere scozzese amico dei soliti Rothschild, e socio d’affari delle varie famiglie legate ai finanzieri originari di Francoforte, su tutti Jacob Schiff e Kuhn, Loeb & C0.

Il finanziere islamico inizia così ad accumulare considerevoli fortune fino a quando inizia a lavorare per un altro uomo molto noto nel mondo ebraico, Robert Maxwell, padre di Ghislaine, editore cecoslovacco di origini ebraiche che negli anni’80 aveva costruito un suo impero mediatico attraverso la proprietà di diversi giornali, tra cui l’Express e il Daily Mirror, per poi finire travolto dagli enormi debiti che aveva accumulato.

Robert Maxwell

Maxwell non era soltanto uno spregiudicato imprenditore che aveva portato il suo impero alla bancarotta, tanto da appropriarsi persino dei soldi dei fondi pensioni dei suoi giornali, ma era un uomo molto vicino al servizio segreto israeliano, il famigerato Mossad.

Robert, di fronte alla prospettiva di vedere andare in fumo tutto il suo impero, decise di fare un gioco molto pericoloso, iniziando a ricattare i suoi vecchi sodali dei servizi israeliani pur di avere denaro liquido subito, ma, a quanto pare, le barbe finte di Tel Aviv non gradirono affatto la sua scelta.

Ancora oggi, le circostanze della morte di Maxwell non sono mai state chiarite. L’imprenditore inglese fu rinvenuto privo di vita nel novembre del 1991 nelle acque delle Canarie, non molto distante da dov’era ormeggiato il suo yacht, il Ghislaine, chiamato con il nome della sua figlia prediletta.

Secondo i giornalisti inglesi Matt Dillon e Gordon Thomas, vicini a fonti dei servizi israeliani e del MI6, Robert Maxwell aveva un appuntamento quel giorno con alcuni uomini del Mossad che avevano già ricevuto ordini molto precisi.

Il tycoon inglese andava ucciso, e i sicari giunti sul posto dopo aver eseguito le consegne, lo scaraventarono fuori dalla barca, nelle acque dell’Oceano Atlantico, dove fu in seguito ritrovato.

Wahhed Alli però continua ad accumulare ricchezze e influenza, fino ad approdare nel settore delle produzioni televisive che sfornano non pochi programmi spazzatura, tra i quali il famigerato reality Survivor.

L’imprenditore islamico decide verso la fine degli anni’90 di mettere un piede anche in politica e si unisce al partito laburista, ed entra nella Camera dei Lord nel 1998, a soli 34 anni.

Alli negli anni 2000 è vicinissimo al governo del primo ministro Tony Blair e alla direttrice delle comunicazioni del suo esecutivo, Anji Hunter, entrambi interessati a servirsi dell’influenza del giovane imprenditore per raggiungere gli elettori più giovani.

Nonostante la sua fede islamica, Waheed Alli non fa mistero della sua omosessualità.

La dichiara e la rivendica in pubblico, anche attraverso la partecipazione a diversi eventi per i cosiddetti “diritti” della lobby LGBT, a lui molto cara, che lo ha portato a perorare la causa per abbassare l’età del consenso per i rapporti omosessuali da 18 a 16 anni, come attualmente è previsto per i rapporti eterosessuali.

L’imprenditore in particolare diventa una figura ancora più decisiva del passato sotto la leadership laburista di Keir Starmer.

Starmer prende le redini del partito nel 2020, dopo gli anni di Corbyn alla guida dei Labour, e da lì inizia la sua scalata verso Downing Street.

Starmer non viene affatto dal nulla. E’ un personaggio cresciuto all’ombra dei potenti dell’establishment britannico e il pubblico inglese si ricorda molto bene di lui, già ai tempi della direzione della procura generale del Regno Unito, quando aveva tra le mani centinaia di testimonianze che potevano finalmente inchiodare il pedofilo Jimmy Savile, salvato dalla procura inglese guidata proprio dallo stesso Starmer.

Savile era semplicemente un intoccabile. Non appena i vari ufficiali investigativi della procura generale iniziarono a chiedergli conto di queste accuse ai suoi danni, il DJ amico del principe, ora re, Carlo, iniziò subito a far capire che se fosse stato toccato, le conseguenze per altri in alto sarebbero state serie, e Starmer deve aver recepito bene il messaggio, tanto da lasciarlo andare.

Starmer però oltre ad avere gli appoggi del mondo che contano della politica britannica, sembra essere stato anche spinto dagli ambienti ebraici dai quali proviene sua moglie Victoria che conduce una vita molto riservata, ed è la prima first Lady britannica di cui si ignora persino la data di nascita.

Keir Starmer assieme a sua moglie Victoria

Lady Starmer risulta essere una praticante attiva della religione giudaica così come i due figli della coppia che seguono le prescrizioni del Talmud nella sinagoga di Saint John’s Wood, un crocevia dove si incontrano potenti personaggi, su tutti Lynn de Rothschild, vedova di Evelyn de Rothschild, già proprietario dell’Economist e altra figura di spicco del Regno Unito e della finanza mondiale.

Secondo alcuni, la vera chiave del successo politico di Starmer è stata proprio sua moglie che grazie alle sue entrature nel mondo della finanza è riuscita a far diventare il marito il leader del partito laburista, nomina indispensabile per poter correre come premier alle elezioni inglesi.

Waheed Alli però è un altro di quei personaggi che si è adoperato non poco non per raccogliere i fondi a favore del partito laburista, e a versare di tasca sua la ragguardevole somma di 400mila sterline a favore della campagna elettorale di Keir Starmer.

Starmer riesce grazie a tutti questi potenti appoggi a vincere le elezioni nel 2024, ma non appena inizia il suo periodo da premier, deve subito restituire i favori ai vecchi amici, tra i quali c’è proprio Lord Alli, che diventa beneficiario di un permesso speciale per entrare e uscire da Downing Street a suo piacimento, nonostante non abbia nessun incarico governativo.

Il politico laburista omosessuale sembra agli occhi di molti uno dei veri burattinai di questo esecutivo, e la popolarità del premier inglese inizia a scemare molto rapidamente, non appena emergono chiaramente tutti i legami d’affari e lobbistici che manovrano il suo governo.

L’ultimo capitolo di questa saga che lega Starmer e Alli è quello aperto dal comico Davidson citato in precedenza.

Davidson è un personaggio che non sembra essere estraneo a sua volta lontano dagli ambienti del potere che contano, se si considera che ha avuto una lunga carriera nella TV britannica, e se si considera anche la sua appartenenza alla massoneria, alla quale è iscritto da molti anni presso la Loggia 2882 della Westminster City Council.

JIm Davidson

Il comico inglese potrebbe essere quindi soltanto un tramite di ambienti massonici inglesi che non gradiscono il governo Starmer per contrasti tutti interni alle logge, e il video stesso non può che essergli stato dato da qualcuno che aveva accesso ai palazzi frequentati da Starmer e Lord Alli, e che sapeva al tempo stesso che il primo ministro britannico coltiva una relazione omosessuale da diverso tempo con il suo principale benefattore.

Lo stato profondo britannico è attraversato evidentemente da una serie di profonde faide, ma questo non è una novità se si pensa che già 4 anni addietro i servizi segreti inglesi del MI6 facevano rinvenire rapporti riservati sulle provocazioni di Londra contro Mosca sulle banchine delle fermate degli autobus.

A Downing Street intanto le bocche sono tutte cucite. Si sta cercando di contenere la portata enorme di questo scandalo attraverso la complicità dei media che al momento sembrano reggere il gioco al premier, fino a quando non si apriranno eventuali altre fratture in seno anche agli organi di stampa inglesi.

Le similitudini tra l’affaire Brigitte e quello di Starmer

L’affaire Starmer mostra comunque delle similitudini notevoli a quello di Emmanuel Macron, il presidente francese che durante la sua infanzia fu vittima di abusi pedofili da parte di Brigitte Auziere, la falsa identità dietro la quale si nasconde Jean Michel Trogneux, che ha “cambiato” sesso verso la fine degli anni’80 grazie all’aiuto del pastore protestante e apologeta della pedofilia, Joseph Doucé.

L’eco dello scandalo non è riverberato sui media francesi, che ligi alle indicazioni dei loro proprietari, hanno fatto quadrato attorno al presidente francese, ma sulle reti sociali l’inchiesta di Natacha Rey e Xavier Poussard ha scoperchiato un mondo di bugie e di falsità sulla doppia vita di Jean Michel Trogneux e sulla sua identità fittizia di Brigitte Auziere.

Se intorno al personaggio di Starmer ci sono evidentemente le ombre della ubiqua famiglia Rothschild, una situazione praticamente identica si riscontra con Emmanuel Macron, cresciuto dal ramo francese dei banchieri di Francoforte, che lo assunsero nella loro società, la LCF Rothschild, nonostante Macron lasciasse molto a desiderare in quanto a competenze di natura finanziaria.

Starmer e Macron sono due facce della stessa medaglia, ovvero quella del potere finanziario che costruisce e prepara con anni di anticipo nel suo laboratorio i politici che un domani diventeranno presidenti e primi ministri.

Le ultime speranze del globalismo sono state consegnate a questi due personaggi, e la politica italiana, orfana ormai della protezione dell’impero americano, tra i due, dopo il patto del Quirinale del 2021 firmato da Mattarella e Macron, sembra aver scelto ora di affidarsi a Starmer e al fragile sistema politico britannico, che dopo la morte della regina Elisabetta si trova privo di figure di rilievo e investito da una crisi politica ed economica sempre più intensa.

Viene da sorridere a ripensare a tutta la servile e squallida messinscena allestita dalla politica italiana qualche settimana fa quando venne Carlo III a Roma.

I vari peones della politica italiana si erano esibiti in uno dei loro consueti baci della pantofola, stavolta inglese e non più americana, alla ricerca della protezione estera che gli ha consentito di restare in carica dal golpe di Mani Pulite in poi, e adesso Londra si trova investita da un nuovo enorme scandalo che potrebbe far finire quanto prima il regno di Starmer.

A Montecitorio hanno puntato tutte le loro fiches su un cavallo che appare già zoppo e che probabilmente non finirà nemmeno la corsa.

Stamane poi è giunta anche la notizia della morte di Jorge Mario Bergoglio, il pontefice della massoneria ebraica del B’nai B’rith sul quale tali ambienti contavano per distruggere definitivamente la Chiesa Cattolica.

Non passa giorno dunque dove non giunga una notizia dell’uscita di scena di un personaggio legato ai vari club mondialisti o alle massonerie.

Non c’è davvero più nulla da fare le vedove della farsa pandemica e del Nuovo Ordine Mondiale.

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4 Commenti

  1. Rodolfo Funari

    Ringraziamo la divina Provvidenza che lascia tutte le pentole del diavolo, ad una ad una, senza coperchio.

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  2. Alice

    Ciao Cesare,

    A pensare quante volte ti ho chiesto del papà nei commenti e vedere che proprio ora si fa la Storia non ci si crede.
    Trump verrà a Roma e noi siamo già con le antenne dritte da quando mr.pool aveva pubblicato la cartina dell’Europa con Roma al centro di tutto DI NUOVO nella Storia.

    Buon lunedì dell’Angelo e buon compleanno alla tua gloriosa città.

    Un caro abbraccio, Alice

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    • La Cruna dell'Ago

      Grazie mille, Alice. Buon Lunedì dell’Angelo anche a te. Non si sa ancora però se ci sarà un incontro a Roma. Bruxelles sembra che non voglia farlo in Italia, ma preferirebbe appunto la sede della Commissione europea.

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  3. Graziano Ganzit

    La Divina Provvidenza sa cosa fare. A noi spetta il compito di aiutarla con atti di Coraggio individuale, dal momento che quelli di gruppo sono ancora difficili da realizzare. Quanto successo nei tre anni, dal 2020 al 2022 è emblematico. Quanti si sono esposti, sono stati perseguiti e perseguitati dall’Ordine dominante, dai vari Conte e Draghi, hanno resistito alla menzogna più becera senza chinarsi o genuflettersi, a loro e solo a loro va il merito di aver contribuito spiritualmente con la testimonianza vivente a sostenere il proverbio: “Aiutati che il Cielo ti aiuta.” La Provvidenza non può agire se tu non la aiuti, gli chiedi aiuto prima di tutto “rendendo testimonianza” con la tua Fede assoluta nella Via, la Verità, la Vita.

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