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Cesare Sacchetti

Il tribunale di Roma sospende l’elezione di Seminario come Gran Maestro del GOI: la massoneria italiana verso lo scisma?

31/10/2024

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di Cesare Sacchetti

C’eravamo tanto odiati. E’ questa la condizione attuale, passata e forse futura della massoneria italiana sulla quale gravano per la prima volte delle minacciose nubi che fanno pensare ad un avvenire estremamente incerto.

Alla fine, la corrente del massone Luca Taroni non si è data per vinta e dopo aver depositato vari ricorsi presso varie sezioni del tribunale civile di Roma, è riuscito a spuntarla.

L’elezione dell’altro candidato, Antonio Seminario, delfino del precedente Gran Maestro Stefano Bisi, non è stata fatta seguendo le regole della stessa massoneria riguardo le procedure elettorali.

Tutto era partito dal fatto che una commissione elettorale della massoneria del Grande Oriente aveva deciso di escludere dallo scrutinio elettorale quelle schede che erano prive del talloncino antifrode, nonostante non ci fosse nessuna norma precisa al riguardo nella stessa libera muratoria di considerare nulli tali voti.

Il ribaltone che aveva portato alla guida della più grande massoneria italiana Seminario attraverso tale stratagemma aveva fatto infuriare l’altra parte esclusa di Taroni che aveva annunciato battaglia tanto da violare persino, a sua volta, le stesse procedure previste dalla libera muratoria.

Sì, perché ormai i lettori che frequentano più assiduamente il nostro blog già sanno probabilmente che nella massoneria non è previsto in alcun modo il ricorso alla giustizia civile, poiché tutto dev’essere tenuto al chiuso delle logge e qualsiasi controversia interna sorga tra i grembiulini dovrebbe essere sempre risolta da questi, e mai dalle autorità civili che, nell’ottica massonica, devono stare fuori dagli affari dei “fratelli” muratori.

Tale separazione, o meglio contrapposizione diremmo noi, tra Stato e massoneria arriva persino al punto che le direttive interne della libera muratoria sono persino superiore alle leggi dello Stato, e se queste violano in qualche modo gli ordini disposti dai massoni, sono i secondi che prevalgono, e non i primi.

A spiegarlo, tra gli altri, è stato anche l’ex massone del Grande Oriente d’Italia, Claudio Bonvecchi, che spiegò qualche tempo fa come esista in seno alla massoneria di palazzo Giustiniani  “una circolare, firmata dal Gran Segretario e avvalorata però dalla Giunta, in cui si ribadisce che le leggi interne della massoneria hanno la prevalenza sulle leggi dello Stato. Nemmeno la P2 aveva osato fare tanto. Io mi meraviglio che la magistratura, che in Italia è così attenta anche al minimo frusciare di foglia, non si sia preoccupata di un attentato che non è solo alla normativa ma anche alla Costituzione della Repubblica.”

A noi invece non sorprende affatto che la magistratura non sia intervenuta, anzi tutt’altro, ci pare perfettamente coerente con la natura di questo organismo che dopo la tanto esaltata Costituzione del 1948 è diventata una vera e propria mina vagante che non risponde mai delle sue azioni, riafferma e protegge gli interessi della massoneria, poiché molti togati sono iscritti a questa associazione eversiva e quindi, di conseguenza, è inevitabile che la magistratura non intervenga mai contro i grembiulini, dato che la prima dipende dai secondi.

L’essenza della democrazia liberale è tutta in tale infernale meccanismo. La liberal-democrazia è stata concepita proprio per favorire il governo di questa associazione occulta che dietro le quinte controlla l’offerta politica e si assicura che i fondi necessari per intraprendere la carriera politica giungano solamente a quegli uomini che sono al servizio della massoneria.

La P2 della quale si è parlato molto è soltanto una piccola punta dell’iceberg poiché il problema non risiede soltanto nelle cosiddette logge clandestine, ma nel Grande Oriente d’Italia stesso in quanto la sua natura è sempre quella di porsi al di sopra dello Stato, di infiltrarlo e di trasformarlo in una sua appendice.

La legge Anselmi appare quindi soltanto come uno specchietto per le allodole perché la Repubblica di Cassibile non poteva e non voleva andare al cuore del problema, poiché, se lo avesse fatto, non avrebbe fatto altro che agire contro quel piano superiore e segreto che controlla l’Italia dal 1943, e contro il quale gli uomini che hanno provato a mettersi contro hanno finito per pagare un prezzo molto alto, quali Moro, Craxi, Andreotti, Falcone e Borsellino, soltanto per citarne alcuni.

Si è fermi al punto di partenza del 1948, quello che ha consentito alla massoneria di tornare ad esistere dopo lo scioglimento disposto invece dal governo fascista nel 1925, il quale invece aveva ben compreso che se non si fossero sciolte le massonerie, non ci sarebbe stata nessuna vera possibilità di sovranità e autonomia per l’Italia, dato che essa sarebbe sempre rimasta suo malgrado al laccio delle società segrete.

I precedenti più simili: le faide storiche dei massoni

Adesso non sono in pochi a chiedersi, considerata l’attuale situazione, cosa ne sarà della massoneria italiana?

E’ una situazione, come si accennava in precedenza, che non ha precedenti specifici se non quello, forse il più simile, che si verificò nel 1872, dopo la morte di Giuseppe Mazzini, che aveva ricevuto da Albert Pike, vero e proprio leader della massoneria mondiale e luciferiano dichiarato, l’incarico di capo del sovrano direttorio esecutivo del rito palladiano.

Il rito palladiano era, ed è, in quanto sembra esistere ancora, una vera e proprio superstruttura internazionale della massoneria accessibile solamente a pochissimi eletti.

La massoneria ha infatti una struttura cosiddetta ufficiale, quella dei vari Grande Oriente che vediamo, ad esempio, in Italia, Francia e Germania, e una segreta, occulta, la cui esistenza è nota soltanto a pochissime persone ed è in tale superlogge che vengono prese le vere decisioni che ogni parte della massoneria esegue, poiché, si deve ricordare che questa associazione eversiva è universale e le differenze ritualistiche e filosofiche sono soltanto il risultato di una precisa strategia scelta dai massoni.

A spiegarlo nella sua opera, Il mistero della massoneria, è stato, anche, l’ex arcivescovo di Santiago del Cile, Caro y Rodriguez, che precisò come la caratteristica dei grembiulini sia quella di indossare una maschera per potersi meglio adattare al Paese nel quale operano, ma nulla cambia sulla natura universalistica della loro missione e nulla cambia sullo scopo ultimo che è quello di instaurare il cosiddetto Nuovo Ordine Mondiale.

Albert Pike era uno di quegli uomini che apparteneva al cosiddetto piano segreto e “privilegiato” della massoneria, quello che, ancora oggi, dirige le varie succursali massoniche, i cui capi, in Italia come in altre parti del mondo, sono soltanto i leader di facciata della libera muratoria, e non i veri sovrani che si trovano nelle cosiddette superlogge.

Albert Pike, capo del rito palladiano fino alla sua morte nel 1891

Mazzini era stato scelto da Pike per far parte di questo rito segreto fondato a Parigi nel 1737, la cui sede poi venne spostata a Charleston, negli Stati Uniti, poiché questa città si trova sul 33° parallelo, numero simbolicamente caro ai massoni perché il 33° è il massimo grado delle libera muratoria.

Questo luogo rimase a lungo il centro della massoneria mondiale.

Alla morte di Giuseppe Mazzini nel 1872, fu proprio quest’ultimo a indicare a Pike di nominare al suo posto il suo braccio destro, Adriano Lemmi, di origini ebraiche, altro famigerato e orgoglioso satanista, già cospiratore di numerosi omicidi di sovrani che si trovavano sulla strada del piano risorgimentale di unire l’Italia non certo per spirito di patria, ma per costruire uno Stato liberale che rifiutava le radici cattoliche italiane e si proponeva invece di perseguitare con ogni mezzo la grande nemica dei massoni, la Chiesa Cattolica.

La carriera di Lemmi fu folgorante. L’ex banchiere di Livorno che prestava soldi a tassi di usura folli comprese che quella era la sua occasione per diventare il leader della massoneria italiana e successivamente di quella universale.

A narrare bene la sua storia fu nella sua opera intitolata “Adriano Lemmi, capo della massoneria universale” un ex massone, Domenico Margiotta, che aveva lasciato l’associazione disgustato dalla sua vera natura e anche da quella del malfattore Adriano Lemmi, da lui conosciuto molto bene.

Lemmi così si mise subito all’opera. Si iscrisse segretamente al rito ordinario del Grande Oriente d’Italia nel 1877 fino a quando non rivelò nel 1883 che era divenuto Gran maestro assieme a Giuseppe Mazzoni.

Adriano Lemmi

Il passo successivo era quello di estromettere, attraverso l’autorità segreta che gli era stata conferita da Pike nel 1872,  la loggia massonica che, all’epoca, era l’unica formalmente riconosciuta dalla convenzione dei Riti Scozzesi Universali di Losanna, ovvero il consiglio supremo di Torino presieduto dal massone Timoteo Riboli.

Lemmi, che non era certo nuovo ad adottare pratiche illegali, non si perse d’animo e liquidò il medico di Colorno attraverso una congrua tangente di 30mila franchi.

Non c’era più alcun ostacolo al dominio di Lemmi sulla massoneria italiana, ma l’usuraio di Livorno coltivava un’ambizione sfrenata, tanto da voler prendere egli stesso il posto di Pike e diventare lui il capo della massoneria universale, un proposito che gli riuscì in pieno tanto da far spostare, dopo la morte di Pike nel 1891, la sede del rito palladiano da Charleston a Roma, attraverso una serie di inganni e di artifici non dissimili da quelli che gli avevano consentito di diventare maestro indiscusso della libera muratoria universale e anche soprattutto grazie all’appoggio della massoneria riservata esclusivamente agli ebrei, la B’nai B’rith, con la quale Pike aveva firmato un trattato nel 1875.

La “pace” massonica non ebbe grande durata, poiché già un anno prima della morte della sua morte, nel 1895, era iniziata una durissima faida interna tra quelli che non accettavano il suo regno, e quelli invece come il suo successore, Ernesto Nathan, il famigerato sindaco di Roma di origini ebraiche e figlio illegittimo di Mazzini, che volevano tenere salda la sua “eredità”.

Gli equilibri, già fragili, non durarono ancora a lungo tanto che nel 1908 si arrivò allo scisma tra il Grande Oriente d’Italia e il Rito Scozzese Antico e Accettato, separazione che durò fino agli anni’60, quando avvenne la riconciliazione.

Come si vede, i massoni non sono nuovi a guerre di potere interne, ma stavolta appare più difficile prevedere il futuro della massoneria italiana perché, la magistratura, è scesa in campo nella competizione e ha sospeso l’elezione di Seminario, la cui corrente è difficile pensare che resti con le mani in mano.

Taroni, dal canto suo, difficilmente farà marcia indietro proprio che ora ha avuto un primo riscontro favorevole ma intanto nelle segrete stanze delle logge si sente già la parola che atterrisce tutti quanti: scisma.

Le due fazioni appaiono troppe divise e troppo mosse dalla bramosia di mettere le mani sul patrimonio del GOI che ammonta a 300 milioni di euro.

La faida con ogni probabilità si farà ancora più violenta e non ci si dovrà nemmeno sorprendere se ci saranno strane morti come avvenuto nei mesi scorsi, quando è iniziata una sequela di “suicidi” alquanto anomali, come quello del generale Graziano, già accusato di aver partecipato all’Italiagate, o come quello del rettore della Cattolica, Franco Anelli.

Non sembrano esserci molto possibilità anche per un intervento sovranazionale che possa risolvere la questione, poiché in questo momento storico è tutta la massoneria ad attraversare una crisi profonda che coinvolge sia l’obbedienza di Londra, quella al quale ora risponde il GOI, sia le varie succursali.

E’ fuori di dubbio che la massoneria sia stata creata come una struttura segreta per favorire gli scopi del governo mondiale.

Solo e soltanto questa è la sua missione. Se viene meno la possibilità di erigere il Nuovo Ordine Mondiale, come accaduto, la ratio stessa della libera muratoria appare in discussione dato che viene meno la forza o la spinta propulsiva che la anima dal 1717.

L’atmosfera, una volta che i massoni si sono resi conto che il piano per costruire la cosiddetta Repubblica universale è andato in fumo, è quella del tutto contro tutti.

Siamo alla guerra tra bande massoniche sempre più feroce, e tale guerra si riverbera anche nelle inchieste della magistratura che colpiscono, dopo anni di sonnolenza, apparati di spionaggio che esistevano da molto tempo.

Questa faida appare destinata a crescere di intensità e di violenza, ed ecco perché ci attendiamo nei prossimi mesi, soprattutto dopo le elezioni americane, un prosieguo della scia di “suicidi” anomali dei mesi scorsi.

I massoni, com’è noto, non sono nuovi nel risolvere le loro questioni nel sangue.

Quello che differenzia questa crisi della massoneria italiana da quelle passate, è proprio l’elemento di crisi generale del mondialismo e dei suoi apparati, libera muratoria compresa ovviamente.

Questo è quello che turba molti grembiulini. Per la prima dopo il 1925, quando venne decretato il suo sciogimento, la massoneria italiana non ha certezze che esisterà ancora in futuro.

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17 Commenti

  1. Carmine andrea Caruso

    Loggia: Parte di tetto aperto su uno o più lati, sostenuti da pilastri o colonne.
    Grembiule: Pezzo di stoffa portato davanti per evitare di sporcarsi durante le faccende di casa e i loro vestiti scuri perché in vestiti chiari si sarebbe notato il colore giallo dell’infiammazione prostatico dei vecchi oramai in fin di vita.
    In poche parole, meglio è suicidarsi per le male fatte anzichè far parte indossando quel grembiule e dare fastidio all’umanità attraverso i loro tramiti corrotti.

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    • Topaz

      Complimenti come sempre per questo articolo! Oltre all’intensificarsi della lotta tra bande, è scontato che si verificherà anche una serie di enormi passi indietro riguardo le varie agende, fino alla totale scomparsa.

      Rispondi
      • La Cruna dell'Ago

        Grazie Topaz. Non sono mai stati così deboli come lo sono ora. È una occasione unica.

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  2. Gabriele

    Ottimo articolo, spero che questa congrega internazionale maledetta venga rasa al suolo e gettata negli abissi….

    Ha saputo su Truth Social?”Trump afferma che lo stato cruciale della Pennsylvania “sta imbrogliando” a un livello senza precedenti.”

    Stanno facendo come il 2020? Stavolta spero li appendino cadaveri a testa in giù per le strade di Washington, hanno rotto le p***e….
    Saluti

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    • La Cruna dell'Ago

      Grazie Gabriele. No, non credo come il 2020 perché al momento Trump ha parlato solo di Pennsylvania.

      Rispondi
  3. Sara

    Grazie per questo articolo.

    Lei getta luce sulle ombre e questo le fa onore

    Con stima, Sara

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    • Veronica

      Articolo che porta buone notizie……
      Sulle presidenziali USA come la vede? Si parla già di brogli e quei parassiti servi del sistema come attori holliwodiani ( tra cui quelli che hanno frequentato il boehmian Grove) stanno buttando veleno su Trump per convincere gli americani ad ignorarlo……. E’ veramente un continuo avversare da parte di tutti questi attori, cantanti, politici che ovviamente fanno tutti parte del sistema e del traffico di bambini.

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      • La Cruna dell'Ago

        Trump ha segnalato solo irregolarità in Pennsylvania, Veronica. Per il momento, il problema sembra circoscritto lì.

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  4. radiantc2a9ff2e4c

    Purtroppo, questo tipo di ricostruzioni non prendono in nessuna considerazione la sola parte importante che dà un senso all’esistenza della massoneria e che è la ricerca spirituale basata sull’iniziazione. Queste ricostruzioni attirano in massoneria i peggiori opportunisti e hanno lo scopo di minarne le fondamenta facendo prevalere gli aspetti profani su quelli iniziatici. Comunque, questo lato materialistico è moolto meno pericoloso, per i potenti, di quello iniziatico-spirituale e quando questo si manifesterà, il nuovo ordine mondiale sarà completamente diverso da quello a cui vi riferite.

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    • La Cruna dell'Ago

      La cosiddetta “iniziazione” in massoneria è esoterica e il candidato deve pronunciare un giuramento di segretezza che, se violato, costa la vita al candidato. Man mano che si sale di grado poi si apprende che il Grande Architetti dell’universo non è altri che Lucifero. Non è una mia “ricostruzione”, ma quanto dimostrato da immunenerevoli prove documentali e testimoniali.

      Rispondi
    • Gabriele

      Sacchetti ha letto cosa ha scritto questo lettore? Non crede che forse bisognerebbe rispondergli? Forse ha le idee un po’ confuse,saluti.

      Rispondi
  5. Carmine andrea Caruso

    Noto che si ha timore( non perché lo voglio) di mettere “mi piace” al mio post, ricordo che è stata finora la paura che ha dato tanto potere a chi crede di averlo, però non sa che il potere è solo un’illusione. Eran 300 e parean 3000 eran giovani e forti e sono morti, di vecchiaia e nel proprio letto. Non come ci hanno fatto studiare.

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  6. Graziano Ganzit

    A suo tempo ho sentito in trasmissione un tale che, essendo io un po sordo, credo venisse chiamato Checco Pavone, o giù di lì, pavoneggiarsi di essere massone al 33° grado. Non mi intendo di massoneria ma credo che con 33 gradi uno arrivi all’etilismo senza accorgersene. Ed è così che prendevo le sue sfuriate in tv per gli sproloqui vanagloriosi che sparava come il risultato di essere arrivato, avvinazzato, al 33° grado di tale scala gerarchica. Ovvio allora il suo articolo, dott. Sacchetti, che pronostica l’autodistruzione per via dell’ego diabolico che hanno come ripieno le animacce nere di tali figuri di fronte alla dissoluzione dell’oggetto del desiderio supremo di tale istituzione. Spero nella vittoria in USA di Trump e seguirò con attenzione le comparsate di questo Pavone al fine solo di goderne del conseguente martirio mediatico.

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      La ringrazio Graziano, mi sa che il Pavone avrà un brutto risveglio 😄

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