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Cesare Sacchetti

Il ritorno ufficiale di Trump: storia di un trionfo e storia della fine del Nuovo Ordine Mondiale

06/11/2024

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di Cesare Sacchetti

Da queste parti c’è ancora sconcerto misto a profonda amarezza. Il sistema politico italiano e i suoi saltimbanchi fino all’ultimo si sono illusi che ci potesse essere una qualche competizione, un qualche equilibrio nella sfida tra Donald Trump e Kamala Harris.

Stamattina devono aver fatto i conti con la dura realtà. Dopo aver divulgato i soliti sondaggi falsi, si è appreso della vittoria a valanga di Trump.

Non c’è stata semplicemente partita. E’ stata una vera e propria ondata rossa. Mentre scriviamo, persino il New York Times, uno dei principali organi di (dis) informazione dello stato profondo, ammette che Trump ha ormai il 95% di probabilità di vittoria e che si appresa a conquistare tutti gli stati chiave decisivi.

Il numero dei collegi elettorali che dovrebbe essere assegnato a Trump è pari a 306, ben oltre i 270 minimi, con la Harris ferma ad un misero 230.

Umiliata, la vice di Biden ha subito telefonato a Trump e ha riconosciuto la sua sconfitta. Prima delle elezioni da parte di qualcuno veniva detto che c’era un serio rischio di frode elettorale, di vedere una replica di quanto visto nel 2020.

La frode del 2020 non era ripetibile

Noi, da parte nostra, non ci abbiamo mai creduto semplicemente perché quanto visto 4 anni fa è stato, sotto certi aspetti, “permesso” dal campo di Trump, e se non si comprende cosa è successo veramente nel 2020, difficilmente si può comprendere quello che è accaduto ora.

Questa è la storia di un piano ben studiato da Donald Trump e dai suoi, che già nel 2018 aveva già firmato degli ordini esecutivi, si ricordi il celebre ordine 13848, nel quale era scritto chiaramente come gli Stati Uniti dovessero adottare delle misure emergenziali per contrastare tentativi stranieri di ingerenze nelle sue elezioni.

L’ordine esecutivo firmato da Trump nel 2018

Non ovviamente le bufale delle ingerenze russe diffuse dai media italiani e americani, ma quelle reali, quelle, ad esempio, della Germania, della Svizzera e soprattutto dell’Italia che già nel 2016 si diede da fare attraverso lo Spygate per spiare illegalmente Trump in una operazione congiunta che avrebbe visto la partecipazione dell’ex presidente Obama e di Renzi, che in quei giorni cercava un sostegno per far passare il suo referendum costituzionale, poi fragorosamente fallito.

Il capitolo successivo a questo primo tentativo di golpe ai danni di Trump è stato l’Italiagate nel quale ci sarebbe stata una massiccia partecipazione di tutto l’establishment italiano corso in soccorso di quello americano nel tentativo di ribaltare l’esito del voto e di ristabilire il precedente status quo alla Casa Bianca.

Ogni cosa dipendeva dalla sopravvivenza dell’impero americano. Era questo conglomerato governato da multinazionali, finanza ebraica, lobby sioniste quali Chabad, e industria militare che aveva scelto la superpotenza americana come garante e indispensabile esecutore del piano della governance globale, oppure nella sua accezione classica del Nuovo Ordine Mondiale.

Se questo conglomerato fosse passato nelle mani di un presidente che non era stato scelto da tali poteri, allora qualsiasi possibilità di costruire un impero mondiale si sarebbe sciolta come neve al sole.

La ragione per la quale è stata scatenata una guerra senza quartiere a Trump è solo e soltanto questa. Costoro non potevano permettersi di perdere l’America, il motore vitale del mondialismo e hanno cospirato sin dal primo istante contro Trump.

Lo hanno fatto con le tentate frodi elettorali, e lo hanno fatto anche con diversi tentativi di omicidio, di cui gli ultimi due soltanto quest’anno, e il più clamoroso, è stato quello di Butler, in Pennsylvania, nel quale sembrava esserci veramente stata la mano della Provvidenza che ha salvato Trump da morte certa.

Tutto è stato vano, e la frode elettorale di 4 anni fa non ha portato l’esito previsto. E’ del tutto evidente. Se Joe Biden avesse veramente eseguito le volontà dei democratici e dei signori del mondialismo, a quest’ora racconteremmo una storia molto diversa.

A quest’ora forse nemmeno saremmo qui a scrivere, poiché il mondo sarebbe in condizioni molto differenti con una farsa pandemica probabilmente riuscita e con l’avvento del Grande Reset di Davos.

Uno degli esponenti di questi ambienti, John Kerry, ex segretario di Stato USA e membro di Skulls & Bones, la famigerata società segreta massonica, affermò che con Biden alla Casa Bianca il Grande Reset avrebbe subito un’accelerazione impressionante.

Ed erano in molti a pensare che fosse finita, ma noi invece no, e lo dicemmo già tre anni orsono quando vedemmo un insolito dispiegamento di forze armate a Washington su diretto ordine di Trump che aveva deciso di far intervenire la Guardia Nazionale dopo la frode ai suoi danni e dopo i disordini del 6 gennaio, provocati in larga parte da infiltrati della CIA e dell’FBI.

Biden e il mancato ritorno dell’impero americano

Biden, per dirla ancora in termini più espliciti, non ha fatto il Biden.

Anziché spingere verso una prosecuzione della farsa pandemica e su un prolungamento delle restrizioni, ha lasciato che gli stati togliessero a poco a poco tutte le vessazioni delle direttive Covid, e non ha nemmeno invertito la rotta della politica estera di Trump, attraverso il ritiro delle truppe dall’Afghanistan e negando ai nazisti ucraini tutto il supporto che gli Stati Uniti avrebbero potuto dare.

L’impero ha continuato a sgretolarsi, ed è quindi evidente che la frode non è riuscita a raggiungere l’esito che si era preposta.

Non c’è stato il ritorno al vecchio status quo, ma piuttosto una continuazione delle precedenti politiche di Trump.

Gli osservatori del mainstream, tra i quali il Financial Times,  reagivano furenti. Si chiedevano cosa mai stesse succedendo e perché Joe Biden non facesse ciò che avrebbe dovuto sulla carta fare, tanto che il presidente democratico nei mesi scorsi decise persino di imporre nuovi dazi esattamente come Trump.

Il Financial Times si lamenta della continuità tra Trump e Biden

La frode non ha avuto successo perché con ogni probabilità il passaggio di consegne da Trump a Biden non è mai stato reale e definitivo.

Non c’è stato un vero e proprio trasferimento di poteri, ma una sorta di commissariamento della cosiddetta amministrazione Biden che si è ritrovata ad essere irreggimentata e pilotata sin dal principio dagli alti vertici delle forze armate americane.

Diverse fonti militari rivelarono infatti come nel 2021, prima di lasciare la Casa Bianca, Trump firmò l’atto contro le insurrezioni, una legge speciale che consente al presidente di ricorrere all’uso delle forze armate qualora ci fosse il rischio di un colpo di Stato o disordini generalizzati che mettono a rischio la sicurezza pubblica, come si stava effettivamente verificando attraverso la massiccia frode elettorale ai danni del presidente.

Il presidente degli Stati Uniti non è nemmeno tenuto a rendere noto di aver preso questa decisione, e i suoi poteri possono estendersi anche molto oltre, attraverso i cosiddetti PEAD, acronimo che identifica i poteri presidenziali di emergenza, che estendono i poteri del presidente americano per gestire situazioni di crisi.

I PEAD furono concepiti al tempo della guerra fredda, ma fanno ancora parte a pieno titolo della legislazione americana e non sono mai stati abrogati.

Il presidente ha ancora oggi piena facoltà di invocare poteri straordinari per far fronte a situazioni di potenziale instabilità per la sicurezza nazionale.

Soltanto la storia darà un giorno la risposta definitiva a questo interrogativo, ovvero quello se Donald Trump ha effettivamente firmato la legge contro le insurrezioni oppure utilizzato i PEAD, ma, ad ogni modo, è del tutto evidente che il presidente non è mai uscito davvero di scena in questi ultimi 4 anni, e che la sua linea politica non è mai stata disapplicata da Biden, il quale attraverso una interminabile sequela di gaffe e strafalcioni non faceva altro che aumentare i consensi di Trump.

La frode, quindi, non è stata una sorpresa per il presidente americano che sembra aver giocato una tremenda beffa ai suoi avversari, che, vistisi perduti, hanno prima provato ad uccidere Trump a Mar-a-Lago nel gennaio del 2021 attraverso un drone che ha sparato contro la finestra della sua camera da letto, e poi ci hanno provato nelle due citate occasioni di quest’anno, senza contare gli altri eventuali tentativi di cui non abbiamo notizia.

E’ stata una guerra senza sosta a quest’uomo.

Il potere dell’alta finanza ha giocato tutte le sue carte e ha persino fatto una chiamata d’emergenza su Zoom, nella quale la vedova di Evelyn de Rothschild, Lynn, dava istruzioni ai vari membri delle più grosse corporation americane per impedire, senza successo, di cambiare le leggi sul voto postale che consentirono la frode nel 2020.

La famiglia Rothschild sapeva molto bene che Trump non gli avrebbe più concesso di fare quanto visto nel 2020.

Non ci sarebbe stata un’altra Dominion. Non ci sarebbe stato un altro Italiagate, e non ci sarebbe stato un altro diluvio di voti postali falsi attraverso i quali si ribalta l’esito elettorale già deciso.

E’ stata una trappola per topi quella che il presidente ha teso ai suoi nemici che si sono ritrovati disarmati negli ultimi 4 anni, privi del controllo della Casa Bianca, e che, oggi, vedono il ritorno ufficiale di Trump, in quello che potrebbe essere considerato un suo terzo mandato che chiude il cerchio di un piano iniziato almeno 8 anni prima.

Trump però non nasce per caso. Aveva già deciso qualche anno prima del 2016 che avrebbe dovuto scendere in campo e provare a fermare la corsa di quegli uomini che volevano distruggere la sovranità degli Stati Uniti per portarla in dote al moloch globale.

Adesso sono tutti spaesati, smarriti, terrorizzati. Non sanno cosa fare da questa parte dell’Europa perché è venuto meno definitivamente meno l’assetto stabilito a Yalta a Bretton Woods nel 1945, e l’anglosfera con tutto ciò che c’è dentro si avvia verso la sua definitiva liquidazione.

L’UE in tale inedita situazione si ritrova schiacciata da due lati.

A Ovest, non c’è più il vecchio garante dell’Unione che metteva fondi illimitati per creare il mostro di Maastricht nel 1992.

Ad Est, c’è la Russia di Putin e il mondo multipolare dei BRICS che oggi è la più vasta organizzazione geopolitica al mondo, con la partecipazione di larga parte dei Paesi africani, asiatici, e dell’America Latina.

Il futuro non è più globale, ma multipolare, e questo porta inevitabilmente alla certa fine dell’Unione europea che si ritrova priva del fondamentale appoggio dell’impero americano, e sempre più divisa al suo interno, con alcuni Paesi, tra i quali persino la multiculturale Svezia, che stanno già  iniziando a rispedire indietro gli immigrati clandestini.

La storia, evidentemente, ha svoltato in una direzione imprevista per costoro. D’Alema in un momento di fredda lucidità, forse dettato dalla sua disperazione, lo ammise senza mezzi termini.

Non è più questo il tempo del Nuovo Ordine Mondiale. Non è più il tempo della fine delle sovranità nazionali, ma del loro ritorno.

Il cambiamento in questione è epocale e non potrà non toccare la piccola e misera classe politica della Seconda Repubblica che negli ultimi 30 anni ha assolto alla funzione di passacarte dell’impero americano e dello stato ebraico.

Adesso quel mondo sta tramontando e la piena della storia si sta portando via tutto quello che trova sulla sua strada.

I vari peones dello stato profondo italiano lo sanno molto bene. E’ per questo che stamane i loro volti sono terrei e cupi.

Sanno che è finita, e sanno che la piena si porterà via anche loro.

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25 Commenti

  1. Gustavo

    Eccellente sintesi come al solito, con qualche riserva..Il vero attore è la finanza globale, che accortasi che la strada dei DEM era senza via d usicit a ha gradatamente tolto il gas . Non tutti. Non sempre. Cosi come I Re e i pretendenti avevano detrattori e sostenitori. Siamo tutti soddisfatti della vittoria di Trump. la storia ci fornirà ulteriori dettagli che non ci sono noti al momento. Ora chiediamoci come verra risolto il problema dei problemi: Il debito pubblico dei paesi occidentali. Trump , in seguito al riassetto politico , taglierà alcune spese militari. In europa probabilmente. Ma forse l Italia sarà un paese ancora cruciale. Vedremo cosa succederà a Taiwan . Vedremo se la NOSTRA spesa pubblica ne soffrirà o meno. Ora mettiamoci comodi a osservare. Non durerà molto. Tra un po ci dovremo rimboccare le maniche

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    • La Cruna dell'Ago

      Grazie Gustavo, la finanza globale era quella che a luglio scommetteva sulla morte di Trump. Non hanno mai mollato la presa. Il debito pubblico non rappresenta un problema purché garantito in valute nazionali.

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  2. Topaz

    Sono letteralmente commosso dopo aver letto questo articolo. Li ho già visti questa mattina in TV, i propagandisti disperati e increduli, e anche i falsi controinformatori stanno reagendo allo stesso modo. Sono felice del fatto che questa vittoria porterà cambiamenti anche nella nostra Italia. Complimenti ancora per l’articolo!

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Ti ringrazio, Topaz. I falsi controinformatori sono altrettanto disperati.

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      • Alice

        Caro Cesare, oggi siamo in paradiso…

        Un grandissimo abbraccio. Un brindisi a tutti noi

        Alice

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  3. Marco

    Fanno ridere i media Italiani, il Sole 24 ore con il Wisconsis con il 97 % schede scrutinate e Trump con il 3.5 % di vantaggio ancora non assegna lo stato, credono che 3.5-3 e’ inferiore a 0?

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  4. Giuseppe

    Articolo come sempre perfetto. Grazie Cesare e speriamo che adesso, tolta di mezzo questa indecente classe politica, l’Italia torni ad occupare il posto che merita.

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Ti ringrazio, Giuseppe. Gli eventi stanno andando nella direzione ideale per farlo.

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      • Massimo

        Ciao Cesare.Quasi 5 anni e passa che ti seguo e finalmente il cerchio si è chiuso come avevi previsto.Sei sempre stato ottimista ed è stata la marcia in più per screditare i contro informatori.Ora ti chiedo: quanto tempo servirà in quel cerchio chiuso affinché Renzi and Company vengano indagati ?

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        • La Cruna dell'Ago

          Grazie Massimo, ma non sono stato ottimista. Semplicemente mi sono limitato a osservare quanto stava accadendo. I falsi controinformatori invece hanno il compito di depistare sempre e comunque. Direi che il tempo a disposizione per quei personaggi è molto poco.

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  5. nuccioviglietti

    Intrepidi giornalisti giapponesizzati continuano ostinati gloriose battaglie in jungla Filippina… La Stampa Repubblica Corriere della sera… forse causa esasperato uso sostanze… vedono da tempo Ucraina sbaragliare Russia… Israele invadere Iran… Biden risolvere equazioni ad otto incognite… vaccini che stroncano pandemie… e no intendono arrendersi finché arresto di laute prebende no sopravvenga!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

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  6. Carmine andrea Caruso

    Ora senza pietà tutti in Antartide, in alternativa al muro. Non dimentichiamoci degli arresti domiciliari e nemmeno se non ti vaccini muori e fai morire.

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  7. Sara

    Splendido articolo, che Dio ti ascolti e sono contenta abbia vinto Donald J Trump!

    Con stima, Sara

    Rispondi
    • Gabriele

      Abbiamo vinto. E’ stato uno spasso vedere le facce atterrite di tutti i personaggi del sistema😁
      Secondo me sono talmente sotto shock che tra poco leggeremo articoli dove diranno che Trump ha vinto per finta🤣
      Credo che abbiano fatto scorta di pannolini.

      Rispondi
  8. Sara

    Aggiungo che concordo con il lettore che suggerisce l’Antartide.
    Per chi come me non ha preso il siero erano infatti previsti i campi FEMA da questi delinquenti.

    Rispondi
  9. Michele

    Sembra che davvero la svolta sia arrivata. I segni c’erano davvero tutti. A me sembrava impossibile che il mainstream continuasse a negare evidenze così gigantesche. Ma invece lo ha fatto comunque, alla faccia di ogni ragionevolezza, in modo inesorabile. E lo ha fatto specialmente contro se stessa. Un vero tragico suicidio di cui è e sarà comunque difficile capacitarsi completamente! C’è rimasto però almeno un gigante! Cesare sei tu! Anche se su alcune cose non sono d’accordo con te. Sei stato davvero grande! Secondo me ci sarà presto un gran lavoro da fare molto impegnativo!

    Rispondi
  10. Mariella Cannarozzo

    Bravo Cesare,
    una sintesi perfetta, chiara e inequivocabile.
    Abbiamo atteso tanto e visto così tante bruttezze che eravamo stremati.
    Attendiamo quell’onda di luce che dovrà dare forza ed energia ai patrioti del nostro Paese affinchè si possa rinascere in un mondo sano e pulito.
    Grazie come sempre per l’infaticabile lavoro che fai e per portare ancora una volta ‘luce’ nella melma in cui ci volevano affogare.
    Ognuno di noi dovrà fare la sua parte istancabilmente, in Trump avremo un valido Condottiero.
    Buona lavoro

    Rispondi
  11. Lucia

    SALVE CESARE, HO SPERATO TANTO IN UN SUO ARTICOLO IN QUESTO GIORNO FELICE PER L’UMANITA’
    VORREI CHIEDERTLE SE LA PRESIDENZA DI TRUMP POTREBBE BLOCCARE PROVVEDIMENTI COME IL PRTAFOGLIO DIGITALE E IL TRATTATO PANDEMICO DELL’OMS
    GRAZIE IN ANTICIPO

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Salve Lucia, il trattato pandemico non è mai decollato. È soltanto uno spauracchio della falsa controinformazione. Lo stesso vale per IT Wallet.

      Rispondi
  12. Carlo

    La vittoria di Trump mi solleva perplessita. Indubbiamento e stato eletto, ma e stato anche selezionato. I temutissimi brogli nn ci son stati perche` cosi han deciso i padroni delle macchine elettorali, K Harris era un candidato debolissimo che s`e ritirato subito all`inizio dello spoglio come se sapesse che la sua recita era finita e i suoi padroni appagati, e stato appoggiato da Musk, e Musk dove ha trovato tutti i suoi soldi? Trump terminera la guerra in Ua per portare piu risorse a Israele, essendo gli ebrei i veri padroni degi Usa, e preparare la guerra alla Cina, il vero avversario per l`egemonia americana. Vedremo come si muovera, perche dietro all Iran c`e la potenza militare russa e dietro alla Cina, col trattato tra Russia e DPKR, pure. Spero che Trump abbia intascato i miliardi ebrei ma poi faccia tutt`altro, come fece Mussolini con la massoneria, in tal caso pero potrebbe attenderlo piazzale Loreto.

    Rispondi
    • La Cruna dell'Ago

      Molte imprecisioni qui. Trump non ha fatto la sua campagna elettorale con i fondi sionisti nè Mussolini con i fondi della massoneria. I “padroni delle macchine elettorali” sono stati estromessi perché Trump ha cambiato le leggi elettorali. L’ho scritto nel pezzo ma non mi sembra che tu lo abbia nemmeno notato…

      Rispondi

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