di Cesare Sacchetti Su X, un tempo Twitter, se ne sta parlando molto come avrebbe dovuto avvenire...
Il rifiuto dei sacramenti di Bergoglio e il conclave: è la fine della falsa chiesa profetizzata da padre Pio?
di Cesare Sacchetti
Alla fine l’annuncio è giunto nella maniera più inaspettata e più sorprendente, una di quelle che fa veramente pensare all’intervento della Divina Provvidenza.
Dopo mesi di incertezze e di ambiguità, e dopo un lungo periodo ospedaliero nel quale Santa Marta non aveva mostrato nemmeno una immagine di Bergoglio, il giorno del Lunedì dell’Angelo, viene dato l’annuncio della morte di papa Francesco.
Secondo il bollettino del Vaticano, il pontefice sarebbe morto alle 7:35 del mattino in seguito ad un ictus, ad uno stato di coma e infine ad un collasso cardiaco, e quando il cardinale camerlengo, l’irlandese Farrell, fa il suo annuncio con voce greve, già emerge una prima contraddizione.
Nel comunicato del cardinale decano, Giovanni Battista Re, dove viene convocato il collegio cardinalizio la mattina successiva alla morte, viene scritto che Francesco sarebbe morto invece alle 7:45, una discrepanza che non è stata ovviamente nemmeno evidenziata dai media, i quali in queste ore si stanno esibendo in un diluvio di celebrazioni del loro pontefice preferito.
Il cardinale Parolin vicino alla salma di Bergoglio
Non stanno ovviamente raccontando il fatto forse che da solo demolisce in un colpo solo l’immagine del papa “degli ultimi” che i media stanno cercando di cucire addosso a Bergoglio.
Secondo fonti vaticane, nelle ultime ore della sua vita terrena, Francesco sarebbe persino arrivato a rifiutare i sacramenti arrivando anche a negare l’accesso nella sua stanza al penitenziere maggiore.
Un rifiuto che sarebbe stato opposto da parte di Francesco anche durante il ricovero ospedaliero presso il policlinico Gemelli, quando il papa versava già in gravi condizioni di salute.
Tanto era l’odio contro Dio che albergava nel cuore di quest’uomo, da arrivare persino a commettere il più blasfemo degli atti.
Nulla però può disturbare il flusso di menzogne della narrazione mediatica che in queste ore non sembra che stiano raccontando la morte del pontefice di Santa Romana Chiesa, quanto quelle di un’icona pop, condita da tutta una serie di aneddoti sulla sua passione per il calcio e le empanadas fatte dai trans.
E’ pur vero che non si è giunti a tale punto in un giorno.
Dal Concilio Vaticano II in poi, la regalità del papa si è progressivamente dissipata già da quando, ad esempio, Paolo VI, al secolo Giovanni Montini, si spogliò della tiara papale nel 1964 che fu poi venduta ad un mercante di origini ebraiche di New York.
Paolo VI
Bergoglio però rappresenta in tal senso il completamento della definitiva laicizzazione del pontificato.
Non c’è difatti più alcuna parvenza del papato per come lo si è inteso nei secoli scorsi, tanto che il papa con Francesco è diventato più simile ad un divo dello spettacolo che si ferma per la strada a fermare autografi, che si fa vedere con la Panda per trasmettere un falso messaggio pauperistico, e che organizza a favore di telecamera quel suo ingresso in un ottico del centro storico di Roma sempre per trasmettere la demagogica immagine che il papa è un “uomo del popolo”, quando in realtà egli dovrebbe essere prima di tutto un uomo di Dio, e non andare alla ricerca del consenso o dell’acclamazione popolare, venuti comunque drasticamente meno negli ultimi 6-7 anni.
Francesco però non è certo “venuto dalla fine del mondo” per far sì che il papato custodisse i dogmi della fede cattolica e per pascere le anime verso il paradiso e salvarle dall’inferno, la cui esistenza è stata da lui stesso di fatto negata tanto da definirlo “vuoto” assieme al suo amico ateo, e in forte odore di massoneria, Eugenio Scalfari, fondatore del quotidiano La Repubblica, house organ della sinistra progressista italiana.
Bergoglio è con tali personaggi che si sentiva perfettamente a suo agio. Rifiutava la compagnia di veri uomini di fede, da lui perseguitati per la loro volontà di praticare il rito antico della messa tridentina, caposaldo liturgico della Chiesa per secoli, e si recava in casa degli abortisti e dei propalatori del mondo moderno come Emma Bonino, che in queste ore piange la sua perdita dopo aver rivelato che Francesco aveva chiesto a lei di “proseguire le nostre battaglie”.
Francesco raggiante assieme ad Emma Bonino
Non serve molto altro per avere la nitida certezza che Jorge Mario Bergoglio era una quinta colonna piantata nel seno della Chiesa.
Nel suo pontificato c’era tutto quello che non avrebbe dovuto sulla carta esserci.
C’erano i trans, a lui cari, e ricevuti con tutti gli onori in Vaticano, c’erano i pedofili da lui protetti sin dai tempi del suo arcivescovado in Argentina, c’erano i massoni, chiamati “cari fratelli”, c’era il Rotary, la paramassoneria della quale Francesco era membro, c’era la Pachamama adorata sui giardini del Vaticano, c’ere la difesa e la promozione dei letali vaccini delle case farmaceutiche, e c’erano financo sacerdoti che praticavano alla luce del giorno la convivenza omosessuale.
La massoneria ecclesiastica e la preparazione del pontificato di Bergoglio
L’eresia però non è stata costruita in un giorno.
E’ stato un pontificato preparato con molta cura e attenzione dai vari adepti della massoneria che probabilmente fecero un accurato studio sulla personalità di quest’uomo, estremamente narcisista, iracondo e con una spiccata attitudine al turpiloquio, molto nota ai dipendenti vaticani.
I massoni devono aver giudicato queste caratteristiche ideali per porre sul soglio pontificio un uomo con il deliberato intento di distruggere definitivamente la Chiesa di Cristo.
Si illude però chi pensa, come si diceva prima, che il pontificato bergogliano sia stata una sorta di “svista” dei recenti anni della Chiesa, poiché se quest’uomo è arrivato dove è arrivato, non è certo perché si è nominato da solo pontefice, ma evidentemente perché nel corpo della Chiesa c’erano quei nemici che si sono infiltrati pazientemente in essa nel corso dei decenni e si potrebbe dire anche dei secoli.
Negli scritti della massoneria dell’Alta Vendita, una delle più potenti, di fatto c’è scritto tutto.
I vari massoni che appartenevano a questo piano superiore delle logge non facevano mistero della loro volontà di infiltrare la Chiesa Cattolica e di fare sì che il papa in futuro sarebbe stato uno strumento e non più un avversario della libera muratoria, che sin dalla sua esistenza si propone di distruggere la Chiesa.
Ancora più oltre andò un ex sacerdote, Canon Roca, passato poi tra le fila della massoneria, che verso la fine del XIX secolo fece una inquietante profezia e descrisse la venuta di un pontefice che avrebbe fatto suo il falso verbo materialista del massone di origini ebraiche, Karl Marx, al secolo Mordecai Levy.
Roca descrisse un papa che avrebbe predicato le teorie del collettivismo che già si stavano facendo strada nel secolo dei lumi, e che altro scopo non avevano se non quello di mettere fine alla proprietà privata per instaurare una società simile ad una comune, nella quale la famiglia come tale non esiste più e dove non c’è ovviamente nemmeno più il concetto di patria, poiché i confini sono evaporati per lasciare il posto a questa repubblica universale vagheggiata dai vari massoni.
Cos’altro è stato Jorge Mario Bergoglio se non la perfetta incarnazione vivente di quanto predisse Canon Roca con quasi un secolo e mezzo di anticipo?
Cos’altro non è stato quest’uomo se non appunto il risultato di un lungo processo di apostasia che ha ridotto in tali pietose condizioni questa istituzione bi-millenaria?
L’apostasia c’è stata certamente perché il nemico, come si è visto, con grande pazienza e costanza si è infiltrato tra i ranghi della Chiesa per dare vita ad un’altra istituzione ormai desacralizzata e del tutto simile ad una qualsiasi ONG che piuttosto che avere come fondamento la verità del cattolicesimo ha fatto proprio il verbo illuminista dei diritti umani partorito dai vari massoni francesi quali Voltaire, Rousseau e Montesquieu.
L’apostasia annunciata nel corso del tempo
Va ricordato però che la Chiesa non è una istituzione terrena. Non appartiene agli uomini nonostante questi si siano dati tanto da fare per mandarla in rovina.
E’ stata fondata da Cristo per la salvezza delle anime, e la promessa stessa di Gesù ai suoi apostoli è stata che essa sarebbe esistita fino alla fine dei tempi.
La prova che essa sta attraversando non può che essere stata “concessa” dalla Provvidenza che si è premurata di far sapere più volte nel corso del tempo di quali oscenità ed eresie la Chiesa si sarebbe fatta portavoce.
Uno dei primi avvertimenti della venuta dell’apostasia è stato quello avvenuto nel 1846, quando la Madonna apparve ai due bambini francesi, Maximin Giraud e Melanie Calvat, ai quali venne annunciato che la Chiesa sarebbe diventata la sede dell’Anticristo.
I due bambini di La Salette, Maximin Giraud e Melanie Calvat
La Chiesa di allora era molto diversa da quella presente. Era una Chiesa che non aveva timore alcuno a dire che fu il sinedrio, e non certo Roma, ad uccidere Gesù, come hanno provato a far credere alcuni giuristi israeliani ospitati sugli schermi della RAI, ed era una Chiesa che sulle pagine di Civiltà Cattolica parlava della questione ebraica, mentre oggi su questa rivista si può trovare la cristizzazione dell’immigrato clandestino, uno dei perni del pontificato di Bergoglio.
Tale apparizione fu approvata dalla Chiesa che anche negli anni successivi ricevette altri segnali che un simile scenario si sarebbe purtroppo verificato, quando, ad esempio, il grande pontefice Leone XIII ebbe nel 1884 la nota visione della Chiesa caduta nelle mani di Satana per 100 anni.
Non sono mancati anche altri avvertimenti nel secolo scorso, a partire da Fatima, anche se qui la macchina della massoneria ecclesiastica si è adoperata per nascondere ai fedeli la terza parte del segreto di Fatima, nella quale appunto si parlava di come i vertici della Chiesa sarebbero divenuti i portavoce dell’apostasia.
La Madonna aveva dato esplicite istruzioni. Aveva ordinato alla Chiesa di rivelare entro il 1960 la terza parte del segreto, ma il pontefice dell’epoca, Giovanni XXIII, Angelo Roncalli, già iniziato alla massoneria ed eletto dopo che il cardinal Siri, minacciato, fu costretto a rinunciare, nascose il segreto, come rivelò padre Malachi Martin che scappò negli Stati Uniti dopo aver assistito a questa scena.
Il vicario di Cristo che censura la Madonna. Un tempo mai si sarebbe pensato di raccontare un simile fatto, ma questo era il male che era penetrato nelle mura Vaticane e che ha portato anche gli altri pontefici dopo Roncalli a nascondere ai fedeli la verità sulla infezione della Chiesa.
A vederla, tra gli altri, c’era stato già padre Pio. Il santo di Pietrelcina aveva già rivelato al suo amico, padre Amorth, che si sarebbe instaurata questa falsa chiesa che sarebbe arrivata dove appunto era arrivato Jorge Mario Bergoglio.
Francesco può essere considerato a tutti gli effetti lo zenit di tale infiltrazione, e la domanda che molti si stanno ponendo da un po’ di tempo a questa parte, e se tale calvario di questa istituzione è finalmente giunto al termine, o se ci sarà un’altra stazione della via Crucis.
Impossibile rispondere a questa domanda senza provare ad appoggiarsi sulle spalle di chi ha avuto quelle visioni e di chi, come la madre di Dio, è apparsa in altre occasioni dopo Fatima, come a Garabandal e Akita, per mettere in guardia l’umanità sui pericoli che incorrevano per il loro rifiuto di Dio e per annunciare al tempo stesso il Trionfo del suo Cuore Immacolato.
Non è infatti una ipotesi che la Chiesa verrà risanata, ma una certezza perché è stata la Vergine stesso a dirlo.
Non può quindi sussistere il minimo dubbio sulla vittoria finale.
Il conclave e le spaccature in seno alla massoneria ecclesiastica
Ciò nonostante, molti nutrono scetticismi perché guardano il conclave e vedono gli 80 porporati nominati da Bergoglio e si aspettano una facile prosecuzione della “eredità” bergogliana, ma il cammino per la massoneria ecclesiastica sembra essere tutt’altro che in discesa.
I candidati della corrente modernista sono infatti molteplici e, secondo gli ambienti vaticani, alquanto divisi tra di loro se si pensa che un pezzo vorrebbe il cardinale Parolin, profondamente detestato però dalla parte di Bergoglio che lo ha estromesso dalle celebrazioni pasquali, sulle quali l’ex segretario di Stato contava per iniziare a farsi conoscere un po’ di più tra i fedeli cattolici.
C’è sul tavolo l’altra carta del cardinale Zuppi, graditissimo ad un altro pezzo della massoneria, che però al momento non sembra intenzionata a trovare una quadra con Parolin.
Tra i vari candidati del mondo LGBT ecclesiastico c’è invece la carta più scabrosa svelata dal film Conclave, che annuncia l’elezione di un cardinale trans a prossimo pontefice, uno scenario che non è soltanto il parto della fantasia letteraria dello scrittore britannico, Robert Harris, ma un riferimento ad un porporato queer che esiste per davvero.
Il cardinale trans del film Conclave
In un precedente contributo su questo blog venne svelato che il porporato queer esiste realmente, viene dall’America Latina ed è, nemmeno a dirlo, un entusiasta della teologia LGBT.
Harris evidentemente ai tempi dell’uscita del suo libro nel 2016 deve essere stato edotto dai suoi informatori vaticani, con ogni probabilità massonici, che Bergoglio aveva messo tra le fila dei principi della Chiesa un impostore, una donna trans, che ha camuffato la sua vera identità sessuale.
In mezzo a queste brutture della massoneria e della lobby LGBT infiltratasi in Vaticano, non appare però al momento esserci alcuna armonia e unità di intenti, e questo certamente rappresenta un vantaggio per quei porporati di buona volontà che vogliono provare a rimettere insieme le macerie degli ultimi anni e ricostruire la Chiesa.
Sulla carta, non ci sono cardinali vicini alla Tradizione, perché nessuno di loro osa toccare il falso dogma del Concilio Vaticano II, che ha aperto le porte a questa chiesa ecumenica dei “fratelli maggiori” che a Gaza massacrano ogni giorno centinaia di palestinesi.
Forse proprio a Gerusalemme potrebbe esserci un uomo se non vicino, quantomeno non ostile, alla Tradizione come il cardinal Pizzaballa che quando gli è stato chiesto della necessità del dialogo in una intervista di qualche mese fa, ha freddato il suo interlocutore al festival francescano del 2024 affermando che il “dialogo ha un po’ stufato”, contraddicendo uno dei falsi dogmi del Vaticano II.
Per un attimo, si è avuta l’impressione di sentire le parole ferme che i vescovi di una volta pronunciavano, intenti a custodire la fede, e non a cercare di liquefarla nella religione teosofica globale.
Chi ad ogni modo crede che sarà un conclave rapido e semplice, commette, a parer nostro, un errore.
Sarà probabilmente un conclave dove emergeranno i contrasti profondi in seno alla Chiesa e sarà un conclave che indubbiamente deciderà il destino di questa istituzione per molti anni a venire.
Sarà, in altre parole, uno dei conclavi più importanti della storia.
A giudicare da come si disperano le vedove inconsolabili di Bergoglio sui vari organi di stampa, i primi ad essere consapevoli che un’epoca è finita, e che probabilmente non tornerà mai più, sono proprio loro, i fautori della falsa chiesa del dialogo.
Se le profezie mariane del passato lasciano ben sperare per il prossimo futuro, allo stesso modo i segni presenti sembrano essere altrettanto significativi.
Jorge Mario Bergoglio è uscito di scena il giorno dopo la Pasqua di Resurrezione, in un anno nel quale la Pasqua cattolica ricorre assieme a quella ortodossa ed ebraica, circostanza alquanto rara.
Non appena è giunta la notizia della sua morte, gli addetti della basilica di San Pietro hanno provato a suonare la campana, ma ciò non è stato possibile perché la catena si è spezzata.
Non si ricordano precedenti del genere, almeno certamente negli ultimi decenni.
E’ certo che il Nuovo Ordine Mondiale è stato sconfitto sotto ogni punto di vista dopo il fallimento della farsa pandemica, l’evento pensato per instaurare un governo globale.
Adesso non resta che aspettare che sia lo Spirito Santo a decidere se è arrivato il momento di liberare l’istituzione che la massoneria ha occupato per poter instaurare la sua falsa religione teosofica globale.
Certamente il fatto che l’annuncio della morte dell’uomo che era venuto con l’intento di distruggere la Chiesa sia arrivato il giorno dopo la Resurrezione di Cristo lascia sperare che anche per la Chiesa sia finalmente, dopo una lunga passione, giunto il tempo della sua Resurrezione.
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“Jorge Mario Bergoglio è uscito di scena il giorno dopo la Pasqua di Resurrezione, in un anno nel quale la Pasqua cattolica ricorre assieme a quella ortodossa ed ebraica, circostanza alquanto rara”
Il giorno del Natale di Roma, in un anno giubilare…
Assolutamente. Veramente tanti segni. Difficile liquidarli come “banali coincidenze”.
se i sionisti vogliono proseguire nel loro progetto secolare di un nuovo regno d’Israele, il candidato migliore è Schonborn, 80enne, con pochi anni di papato davanti a sè, ideale per continuare la linea di secolarizzazione e di sincretismo religioso della derelitta chiesa cattolica romana. Spirito Santo permettendo
Non puo’ essere eletto ha gia’ piu’ di 80 anni, casomai per la tua teoria andrebbe bene il cardinale Sarah(africano e di colore) che fa 80 anni a giugno….
non è più un cardinale elettore ma può diventare papa; è la terza volta che è tra i candidati papabili
Se il Conclave si svolgerà ( se non erro, secondo la profezia di Garabandal, l’ultimo Papa sarebbe dovuto essere Benedetto) sarà già interessante vedere quale nome vorrà assumere il nuovo Pontefice, un nome che richiami quello di Petrus Romanus,l’ultimo secondo l’elenco di Malachia prima della Fine e della venuta del Terribile Giudice.
Buongiorno, Cesare. Questo satrapo era argentino come me, ma mi vergogno di condividere con lui la cittadinanza argentina perché non è mai stato un difensore dei poveri, bensì dei progressisti o dei woke. Speriamo che, dopo il Conclave, non venga eletto un ALTRO pseudo Papa travestito da VERO (quando in realtà era FALSO) e che, ancora una volta, ci ESORTI a VACCINARCI come “ATTO D’AMORE” (Amore verso i LABORATORI e le AZIENDE FARMACEUTICHE che PRODUCONO e COMMERCIALIZZANO l’INOCULO) Un grande saluto da Mendoza, Argentina.
Ciao Isabel, ti ringrazio. Un saluto.
Gentile Dott. Sacchetti, ora che ho letto anche del rifiuto dei sacramenti, non riesco proprio a provare compassione per questa anima perduta, che di certo sarà giudicata dal nostro Padre. Mi ha colpito molto l’episodio della catena della campana spezzata, quasi un segno del Cielo. Grazie per questo articolo, Dott. Sacchetti, spero che questo conclave segni una svolta nella storia, il ritorno alla Fede per i credenti e la vittoria del Cristianesimo, da sempre calpestato, ma mai vinto. Buona Pasqua a tutti.
Con immutata stima.
Cesare forse e’ una questione di lana caprina, ma la teoria di Andrea Cionci che dice che dal punto di vista canonico elezione del nuovo Papa e’ valida solo se il conclave e’ svolto dai 27 cardinali di Wojtila e Raztinger? Poi certo sono tutti comunque cardinali che hanno comunque accettato il Vaticano 2….
Guarda Marco, ti rimando alla risposta che ti ha dato un lettore al riguardo in un altro articolo. E’ tutto ciarpame. Dal punto di vista del diritto canonico, il papa era Bergoglio. Se il collegio cardinalizio non contesta l’elezione di un pontefice, allora questo è tale. Successe in maniera persino più clamorosa con Siri che fu minacciato di morte per farlo rinunciare al pontificato. I cardinali sapevano, ma non dissero nulla e il pontefice divenne Roncalli.
Confido nella Madonna e nello Spirito Santo. Ci siamo allontanati veramente troppo
Buongiorno Cesare, è da giorni che mi dico “appena scrive un articolo sul Papa gli faccio una domanda”, ma vedo che mi ha risposto già all’interno dell’articolo, e la ringrazio tanto.
Per confermare: per capire se lo Spirito Santo ha deciso che quest’intermezzo satanico è concluso, quali sono i nomi a cui stare attenti? Pizzaballa sarebbe un segno verso la nostra direzione mentre Parolin e Zuppi sarebbero una conferma (chiaramente temporanea) dell’influenza del Maligno? Giusto per sapere se, al momento della fumata bianca, ci sarà da stappare uno spumante o un lassativo.
Grazie ancora per la chiarezza.
Grazie Mirela. Pizzaballa non sembra ostile, ma abbiamo bisogno certamente di più informazioni per inquadrarlo meglio. Sugli altri due, siamo in pieno modernismo e nel territorio della massoneria ecclesiastica. Bisogna aspettare che il pontefice si affacci sulla loggia di San Pietro per capire chi sarà, perché nemmeno quando si vedrà la fumata bianca, a meno che non trapeli prima, si saprà chi è.