Di Cesare Sacchetti La storia dell’Ucraina non è soltanto la storia di un barbaro regime nazista...
Il piano di Trump in 3 mosse: uscita degli Stati Uniti dall’OMS, uscita dalla NATO e dazi contro l’UE
di Cesare Sacchetti
Le anticipazioni sulle prime intenzioni della futura amministrazione Trump stanno rimbalzando molto sui media mainstream, e alcune già trovano conferma da parte dello stesso Trump.
Il presidente degli Stati Uniti sembra avere in mente un piano molto preciso per quello che riguarda i primi 100 giorni del suo mandato e vuole colpire al cuore ciò che resta ancora dell’architrave del mondialismo e delle sue istituzioni politiche.
In cima alla lista delle priorità sembra esserci la ferma intenzione di lasciare l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la famigerata OMS, che in realtà con la salute pubblica ha molto poco a che fare e persegue obiettivi di carattere meramente politico.
L’OMS: il cuore della farsa pandemica e delle vaccinazioni
L’OMS è stata infatti al centro della farsa pandemica del 2020 e si può dire che senza l’apporto di questa istituzione difficilmente la falsa pandemia avrebbe mai potuto avere luogo.
Questa organizzazione internazionale da sempre presiede gli interessi del cartello farmaceutico e del magnate dei vaccini, Bill Gates, che è al secondo posto dei donatori di questa istituzione, superato soltanto dagli Stati Uniti.
La fondazione di Bill e Melinda Gates porta avanti sin dalla sua esistenza il piano per estendere ovunque le vaccinazioni che in realtà sono ben lontane dall’essere lo strumento di “guarigione” che uomini come il fondatore di Microsoft e le corrotte case farmaceutiche vogliono far credere.
I vaccini hanno una lunga storia di effetti avversi e di morti e tra questi ci sono proprio quelli che Bill Gates ha distribuito in Africa e in Asia, dove migliaia di persone sono morte dopo la somministrazione del vaccino contro la polio, e milioni di donne keniote sono divenute sterili in seguito alla somministrazione di questi sieri.
Bill Gates assieme al direttore dell’OMS, Tedros Ghebreyesus
Questo senza contare tutta la lunga lista di gravi effetti avversi che vanno dalle convulsioni, alla paralisi e alla meningite.
I vaccini sono, come si vede, ben lungi dall’essere la panacea della salute che i media mainstream vogliono far credere .
Sono in realtà uno strumento di morte, e forse il primo a mettere in evidenza che il vero fine della distribuzione dei sieri era quello di ridurre la popolazione mondiale è stato il ricercatore canadese, Serge Monast, che già nel 1993 denunciò i veri scopi della vaccinazione di massa.
La vaccinazione compie il depopolamento desiderato, e Bill Gates stesso lo confessò in una delle sue conferenze Ted, anche se poi i soliti imbarazzanti e sedicenti “revisori dei fatti” hanno provato persino a negare l’evidenza delle parole uscite dalla bocca dello stesso Gates.
Gates è una sorta di messaggero.
Un rappresentante degli interessi di quegli istituti ed esclusivi club privati come il Club di Roma e Davos che si propongono sin dalla loro nascita, nei primi anni’70, di ridurre la popolazione terrestre, in omaggio alla falsa dottrina antiscientifica del malthusianesimo che asserisce che ci sono troppe persone sul pianeta, anche se ovviamente i troppi sono sempre coloro che sono al di fuori di questi ristretti gruppi di potere e mai coloro che ne fanno parte.
L’OMS segue perfettamente il solco tracciato da questi gruppi di potere ed è per tale ragione che essa quando annunciò l’inizio della cosiddetta “pandemia” nel marzo del 2020 ha avuto un ruolo assolutamente privilegiato nella gestione di questa falsa emergenza, tanto dal trasmettere le indicazioni da eseguire ai vari governi nazionali occupati dai soliti presidenti e primi ministri selezionati nelle stanze del Bilderberg e che si limitavano soltanto ad eseguire gli ordini trasmessi.
Ad avere uno scontro frontale con l’OMS è stato, per primo, proprio il presidente Trump che già nel febbraio del 2020 aveva intuito perfettamente quale infernale meccanismo si stava mettendo in moto.
In quel periodo, le immagini che passavano davanti agli occhi del pubblico di tutto il mondo erano quelle dei cinesi che “svenivano” in strada per l’effetto del cosiddetto Sars-Cov-2, ad oggi ancora non isolato.
Se già allora si nutrivano delle perplessità sull’autenticità di quelle immagini, oggi ci sono delle certezze che esse facevano parte di un violento programma di terrorismo psicologico che non aveva altro scopo che quello di far credere che per le strade cinesi si respirasse una sorta di morbo pestilenziale in grado di stordire nel giro di poco tempo le persone.
Nulla di vero e di autentico c’era in realtà, se non l’operazione politica eseguita da apparati del partito comunista cinese che poi sembra essersi discostato dall’esecuzione della farsa pandemica per via di probabili contrasti sorti tra il presidente cinese Xi Jinping e la vecchia guardia comunista del partito rappresentata da Hu Jintao, tanto che questo conflitto sembra avere avuto il suo culmine quando proprio Hu Jintao fu scortato fuori dalla riunione del partito comunista cinese nell’ottobre del 2022.
Hu Jintao portato fuori dalla riunione del partito comunista cinese
In Cina si è probabilmente combattuta una guerra civile sotterranea i cui esiti hanno portato al disallineamento da Davos del Dragone, che negli ultimi 30 anni è stato il motore indiscusso della globalizzazione fino ad avvicinarsi negli ultimi anni alla Russia di Putin e mettere così definitivamente da parte i propositi di cedere la sovranità cinese alla struttura globocratica auspicata da Davos.
Si è consumato un divorzio, per così dire, tra Cina e Nuovo Ordine Mondiale che ha portato Pechino a diventare inevitabilmente un avversario del mondialismo e questo aiuta anche a comprendere perché Soros che eleggeva la Cina a “modello” per l’Occidente liberale, abbia finito poi per metterla sulla lista nera fino a chiedere la rimozione aperta di Xi Jinping, giudicato troppo nazionalista agli occhi di quei poteri globali che aspirano a creare una governance mondiale.
Trump non nutre infatti ostilità tanto per Xi Jinping ma più che altro nei riguardi di quella nomenclatura del partito comunista cinese che è fedele a Soros, e che sotto la presidenza di Xi ha perduto tutto il potere conquistato dopo il crollo del muro di Berlino e dopo l’ingresso nell’Organizzazione Mondiale del Commercio, voluto fortemente da Bill Clinton, altro discepolo del gruppo Bilderberg.
All’inizio della farsa pandemica i campi apparivano ben delineati e Trump aveva già compreso durante l’ultimo anno della sua amministrazione che se non si fosse colpita l’OMS, Bill Gates, la famiglia Rockefeller e i Rothschild avrebbero sempre avuto potenzialmente nel cassetto gli strumenti per provare ad orchestrare false emergenze sanitarie, i cui veri scopi sono scritti nelle pubblicazioni dei Rockefeller stessi, i quali, non nascondendosi, dicono apertamente di aspirare ad un governo mondiale.
E’ per tale ragione che il presidente americano aveva iniziato le procedure per separare gli Stati Uniti dall’OMS e nel 2025 questa potrà essere la sua prima mossa ufficiale da presidente degli Stati Uniti.
Non però nella prima settimana o nel primo mese. Nel primo giorno, stando a quanto è trapelato su alcuni media, ed è evidente che questa scelta assume una forte valenza simbolica e pratica al tempo stesso.
Trump infatti vuole mandare un messaggio a coloro che gestiscono il cartello farmaceutico e Bill Gates.
Vuole far comprendere loro che il tempo della indulgenza nei confronti di queste istituzioni mondialiste è giunto al termine, e che gli Stati Uniti non hanno più intenzione di far affluire nemmeno un centesimo a quelle organizzazioni che si propongono di asservire gli scopi dei signori del mondialismo.
Occorre, in altre parole, tagliare la testa “sanitaria” del serpente per impedire a questo un domani di rimettersi in piedi e di creare altre false emergenze, e allora ecco la decisione di uscire dall’OMS e di far mancare a questa organizzazione il contributo decisivo di Washington.
E’ un vuoto che non sarà possibile colmare in nessun modo e i primi ad esserne consapevoli sono gli stessi appartenenti al braccio sanitario dell’OMS che sono ben consapevoli che senza i fondi americani questa istituzione è destinata a morire, come con ogni probabilità accadrà.
Il secondo obiettivo di Trump: la NATO
Il presidente americano una volta portata a termine l’estinzione dell’istituzione responsabile della farsa pandemica, sembra volersi dedicare all’altro grande braccio del Nuovo Ordine Mondiale, quello militare della NATO.
La NATO, da lungo tempo, appare difficilmente classificabile come una organizzazione militare difensiva perché la sua storia è lì ad indicare una vocazione prettamente imperialista dell’organizzazione atlantica.
Se la NATO fosse stata realmente una organizzazione dedita alla difesa da minacce esterne, su tutti l’URSS, allora essa si sarebbe dovuta sciogliere nel lontano 1989, all’indomani della caduta del muro di Berlino, propiziato da Mikhail Gorbachev, che attraverso le sue riforme liberali della Perestrojka e della Glasnost si rivelò essere una perfetta quinta colonna che aveva soltanto uno scopo molto chiaro; quello di liquidare l’URSS, la creatura della finanza ebraica, ormai non più utile agli scopi dell’impero mondialista.
Non solo la NATO non fu accantonata come ebbe a sostenere l’ex presidente del Consiglio, Giulio Andreotti, ma iniziò ad espandersi in tutta l’Europa Orientale, nell’esecuzione di una vera e propria strategia di accerchiamento della Russia, all’epoca nelle mani dei vari oligarchi askenaziti che telecomandavano il loro fantoccio al Cremlino, Boris Eltsin.
Coloro che venivano giudicati un intralcio per l’agenda di questi poteri venivano bombardati come accaduto a Slobodan Milosevic nel 1999, sottoposto ad una gogna mediatica internazionale che lo descrisse come il “macellaio dei Balcani” per poi essere assolto da morto dalla stessa corte, la CPI, che lo aveva illegalmente processato dal 2002 al 2006, anno della sua morte in circostanze poco chiare.
Stessa sorte toccò ai talebani nel 2001 che avevano avuto il torto di non voler trasformare il loro Paese nel narcostato che Washington e Londra volevano per consentire di far prosperare il traffico di eroina internazionale.
L’Afghanistan era infatti il crocevia della produzione di oppio mondiale, indispensabile per la raffinazione dell’eroina, e la sua perdita avrebbe causato grossi danni economici ai veri signori della droga che non sono i vari capi dei cartelli messicani o i padrini di cosa nostra, ma i detentori del vero potere finanziario e bancario, il piano superiore del traffico di stupefacenti in mano a famiglie come i Sassoon e i Rothschild.
La filmografia italiana e internazionale offre una immagine quasi folkloristica del traffico di droga tra innumerevoli fiction spazzatura nelle quali si vedono i vari capetti delle mafie locali raffigurati come signori onnipotenti del crimine, quando questi sono solamente la manovalanza nelle mani di poteri ben più forti e ben più in alto di loro.
La NATO non poteva permettersi di perdere un così importante punto di riferimento per il traffico mondiale di droga e allora si decise di attivare l’art. 5 delll’alleanza contro l’Afghanistan nonostante questo non avesse alcun legame con gli attentati dell’11 settembre e nonostante non ci fosse nessuna seria prova sul presunto colpevole, bin Laden, mentre le prove, vere, degli attentati rimandavano tutte allo stato ebraico e al Mossad.
L’alleanza atlantica assolse ancora una volta alla sua vera funzione.
Quella di colpire e punire i dissidenti che non volevano finire tra le fauci del tiranno globale, come accadde 10 anni dopo a Gheddafi, ucciso barbaramente ancora una volta dalla NATO che non poteva tollerare che la Libia restasse nelle mani di un leader sovrano inviso allo stato ebraico e ai propositi imperialisti di quest’ultimo.
Il braccio militare della NATO è però quello americano. Non esiste difatti una NATO senza Stati Uniti perché nessun altro Paese ha a disposizione l’ingente potenza bellica americana, in grado di colpire qualunque Stato e rovesciare il suo governo nel giro di pochi mesi.
Washington, dopo Londra, ha raccolto a pieno il testimone di centrale del caos mondiale e ha scatenato guerre in ogni angolo del pianeta per far avanzare l’agenda di quegli ambienti che vogliono distruggere le sovranità nazionali e accentrare ogni potere nelle sue mani.
L’era Trump è la fine di questa condizione di centrale di destabilizzazione mondiale.
Trump viene con uno scopo preciso. Separare gli Stati Uniti dall’apparato globalista e ciò non può avvenire senza togliere alla NATO il supporto americano.
Questo spiega il gioco al rialzo di Trump sui contributi da versare alla NATO.
Trump di recente ha detto agli stati membri che ora la soglia da versare non è più il 2% del PIL, ma il 5%, quando ancora la maggioranza dei Paesi membri non è arrivata nemmeno a portare aventi l’impegno precedente.
La strategia del presidente appare sin troppo chiara. Sa perfettamente che nessun Paese è in grado di onorare l’impegno soprattutto di fronte alle crescenti crisi economiche dei Paesi dell’eurozona, invischiati in una permanente recessione economica per via della moneta unica.
Trump in questo modo però avrà intelligentemente il pretesto per dire che gli Stati Uniti lasceranno l’alleanza atlantica perché i termini non sono più convenienti a Washington e potrà persino addossare la colpa all’Europa.
Il terzo obbiettivo da colpire: l’Unione europea
La strategia di Trump per completarsi deve però colpire, dopo il braccio sanitario e militare, quello geopolitico del mondialismo, ovvero l’UE.
L’Unione europea c’entra molto poco con il suo nome. Non è una “unione” e non è “europea”.
Essa è una creazione di vari istituti mondialisti e bancari che l’hanno concepita per costruire un archetipo di falsa Europa, fondata su “valori” anticristiani che si propone di sostituire gli europei con i popoli afro-asiatici per poi trasferire le residue sovranità nazionali nelle mani di questo centro del potere transnazionale.
Kalergi quando scrisse nel 1925 il suo saggio, Idealismo Pratico, aveva già ricevuto una missione per conto delle famiglie Warburg e Rothschild che vedevano in lui un novello Adam Weishaupt, in grado di portare avanti gli interessi di coloro che volevano costruire la governance europea e mondiale.
Gli Stati Uniti sono stati però il forziere economico che ha consentito all’integrazione europea di andare avanti e sono stati indubbiamente i loro contributi finanziari a permettere la nascita della CEE e della sua successiva evoluzione nell’UE di Maastricht nel 1992.
L’UE, come la NATO, è chiaramente l’altro perno fondamentale della politica Euro-Atlantica.
Washington ne ha voluto la creazione perché essa serviva ad annullare le sovranità nazionali a permettere così l’avanzamento del Nuovo Ordine Mondiale che dopo la caduta del muro di Berlino subì una fortissima accelerazione.
L’amministrazione Trump vuole attuare il processo inverso e mettere fine a 80 anni di Euro-Atlantismo.
Si propone per questo di recidere ogni legame con Bruxelles tanto da aver già pronto un piano per seppellire di dazi l’UE, i cui Paesi, su tutti Germania, Francia e Italia, sono già pesantemente infiacchiti da crisi politiche ed economiche interne.
Bruxelles non ce la farà con ogni probabilità a tollerare lo shock, soprattutto a fronte della ormai chiara insostenibilità economica e sociale dell’euro e delle politiche di austerità che esso comporta.
La disgregazione dell’Unione appare dunque inevitabile.
Il 2025 presenta evidentemente tutte le caratteristiche per essere l’anno della tempesta perfetta, ed è questa tempesta perfetta che Trump farà abbattere sulle tre restanti braccia del mondialismo: l’OMS, la NATO e l’Unione europea.
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Buongiorno Cesare.Innanzitutto buon Natale! Oltre a quello che hai elencato , noto che Trump sta accelerando su tre argomenti :
1) Il canale di Panama che deve tornare di proprietà degli Stati Uniti.
2) L’ “acquisto” della Groenlandia.
3) L’ annessione del Canada come 51esimo stato americano.
Il motivo principale di questi 3 punti quale è?
Buon Natale anche a te, Massimo. Il primo potrebbe essere il tentativo di mettere un freno ai traffici che passano da Panama, droga e altro. Il terzo appare essere una proposta tra il serio e il faceto per liberarsi di uno Stato in mano alla monarca britannica e a globalisti vari. Il secondo, a dire il vero, non mi è chiaro.
Ciao Cesare, mi inserisco sulla Groenlandia.
Potrebbe essere un riedizione della dottrina Monroe per il Nord America. Dato che l’intenzione chiara è deratizzare il Canada, tenersi come vicini di casa un territorio fuori dal proprio controllo diretto o indiretto è una strategia debole. Inoltre, potrebbe essere una seconda Alaska. Quello che ci si potrebbe trovare sotto, potrebbe essere già noto a Trumpone.
Articolo eccellente, un grande e stimato abbraccio.
Alice
Ti ringrazio, Alice. La tua lettura mi sembra verosimile con la necessaria precisazione che la dottrina Monroe si proponeva di ingerire nella sovranità degli altri Paesi mentre qui servirebbe a bonificare il continente dalla presenza di quinte colonne globaliste.
Grazie per questo grande articolo.
Appare tutto chiaro e limpido questo piano descritto in questo modo.
Ma anche ovviamente l’ ONU dovrà per forza capitolare visto che fa parte degli ingranaggi dell’ OMS e del mondialismo??
Nel frattempo auguro buona vigilia e buon Natale.
Saluti.
Grazie Gabriele. Se escono dalle Nazioni Unite certamente anche quelle sono destinate ad avere vita breve. Tanti auguri anche a te!
Buongiorno a tutti e auguri di un sereno Natale. Il piano del presidente Trump è perfetto per svincolarsi dagli artigli malefici del globalismo, anche se non ho molta fiducia in Musk, persona opportunista e ambigua, e molto vicina al presidente. Dott. Sacchetti, lei crede che cercheranno di ostacolare questo piano, e se sì, in che modo potrebbero farlo? E comunque, sotto la pressione dei dazi, la nostra amata Italia non finirà per crollare definitivamente, per non parlare dell’invasione di stranieri che ci odiano in quanto cristiani e ci stanno sterminando? Non saremo abbandonati a noi stessi? Sono davvero preoccupata per la sorte del nostro Paese. Forse esagero? Un augurio di un felice Natale. Con immutata stima.
Salve Maria, i dazi servono per accelerare la fine dell’euro e dell’UE. L’Italia ha solo da guadagnarci in prospettiva. Non hanno armi per fermare Trump.
Benissimo, allora via dall’UE e dall’euro. Aspettiamo fiduciosi il 2025 e il cambiamento desiderato. Grazie per la risposta.
Ottimo articolo e buon Natale.
Ma se già in questo primo anno, anzi primo trimestre partirà da queste cose importantissime allora successivamente negli altri tre anni rimanenti cosa aspettarsi in aggiunta di grandioso? Pensa che già dal 2025 si possa partire con le rivelazioni di ciò che viene fatto nelle logge o nei vari boschi da parte di questi con la rivelazione dei vari nomi dei membri? Vedi il caso Epstein e altri che riguardano pure la famiglia reale inglese eccetera…. Insomma quegli argomenti scottanti di cui le scrive spesso.
Grazie.
Grazie Veronica, auguri anche a te.
Mi riempie una RINFRESCANTE SPERANZA pensando che quanto hai riassunto oggi nel tuo magistrale articolo potrà diventare realtà. Riuscire a LIBERARSI dalla DITTATURA di quegli ORGANISMI NEFASTICI che DISUNISCONO e DISGREGANO l’amata Europa sarà un SALTO verso la LIBERTÀ che questi SATRAPI hanno RAPITO. Celebro sempre le tue parole impegnate nella VERITÀ, quella stessa VERITÀ che è stata ATTACCATA dagli architetti delle BUGIE. Ogni volta che ti leggo e condivido i tuoi articoli, ti applaudo in piedi ( soprattutto quando sottolinei che si trattava di una TRUFFA GLOBALE ) Colgo l’occasione per augurare a te e ai tuoi cari un sereno Natale. SPERO che il nostro DIO BAMBINO assista tutta l’Italia, la terra dei miei amati e indimenticabili nonni. Da Mendoza, Argentina: un grande saluto e la mia rinnovata ammirazione per questo Blog d’eccellenza.
Grazie mille Isabel, e buon Natale anche a te.
Buongiorno e un sereno Natale a tutti. Splendido ariticolo come sempre. Facciamo il tifo perchè tutto questo accada e aspettiamo con ansia di vedere cosa succederà nel 2025. Nel frattempo le auguro un Natale di pace!
Grazie mille Night, e buon Natale anche a te.
Avanti così. Buon Natale ai loro signori e ai loro cari.
Auguri anche a te, Carmine.
Tanti Cari Auguri e grazie per questo meraviglioso articolo!
Con stima, Sara
Grazie mille, Sara, e auguri anche a te.
Buona vigilia di Natale Cesare,
Cosa ne pensa di Gesara-Nesara-QFS-Redemption Centers?
Sono fandonie o possono essere io futuro economico di un mondo post-mondialista/Globalista?
SERENE FESTIVITA’ E GRAZIE INFINITE PER TUTTO IL SUO IMPEGNO PER DIFFONDERE VERITA’ E SPERANZA
Grazie mille, Lucia. Auguri anche a te.
Il 2025 sara’ l’anno …….
A meno che non gli fanno la pelle ( pericolo sempre in agguato )
A prop. sentito le accuse infamanti di Zelenski a Fico , questi son capaci di fare ancora il bis ….spudoratamente .
Buone feste e buona salute a tutti .