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Il MES serve a distruggere il cuore della vera Europa: l’Italia
di Cesare Sacchetti
Ci siamo. Tra esattamente 8 giorni, l’Eurogruppo, il consiglio dei ministri delle Finanze dell’eurozona, approverà il nuovo MES, il Meccanismo Europeo di Stabilità, l’organizzazione internazionale dei membri dell’eurozona erede del vecchio fondo salvastati.
Avevamo avuto modo già di commentare i devastanti effetti di questo strumento, pensato espressamente per colpire l’economia italiana.
Per chi si fosse perso le puntate precedenti, è sufficiente ricordare che per partecipare alla nuova versione del MES, è necessario praticare una ristrutturazione automatica del debito pubblico.
Questo equivale a dire che il valore nominale di un titolo del debito verrebbe drasticamente abbattuto.
Ad essere colpite da questo provvedimento sarebbero le banche che sono le maggiori detentrici dei titoli di Stato italiani.
Non è difficile pertanto immaginare la reazione degli istituti di credito di fronte all’approvazione di un simile meccanismo.
Le banche infatti inizierebbero a disfarsi dei titoli per evitare le perdite conseguenti ad una ristrutturazione. Questo ingenererebbe una reazione a catena che farebbe abbattere un vero e proprio armageddon sulla già debole economia italiana.
E’ utile a questo proposito citare nuovamente le parole di Giampaolo Galli sugli effetti del MES sull’economia italiana.
“In particolare, occorre considerare che l’Italia ha risparmio di massa e che il 70% del debito è detenuto da operatori residenti, tramite le banche e i fondi di investimento. In queste condizioni, una ristrutturazione sarebbe una calamità immensa, genererebbe distruzione di risparmio, fallimenti di banche e imprese, disoccupazione di massa e impoverimento della popolazione senza precedenti nel dopoguerra.”
E’ quindi l’arma finale, la bomba atomica piazzata nell’economia italiana per portare alla sua completa distruzione.
Questo non rischia di accadere tra 5 o 10 anni, ma tra 8 giorni, ma nessuno ne parla perchè l’attenzione generale ora è assorbita completamente dalla crisi del coronavirus.
Questa situazione emergenziale si sta rivelando semplicemente perfetta per permettere all’eurocrazia di sferrare il colpo di grazia all’Italia.
Ma oltre ad essere lo strumento ideale per colpire definitivamente l’Italia, il MES appare avere un’altra funzione, più di carattere culturale.
E’ indubitabile che il movente economico-finanziario sia stato quello che più ha spinto l’eurocrazia a colpire la Grecia prima nel 2010 e l’Italia negli anni successivi.
Soprattutto la seconda in quanto rappresentava la minaccia più pericolosa per la supremazia delle grandi elite mercantiliste tedesche.
L’euro in questo è stato semplicemente fondamentale per sterilizzare la forza industriale dell’Italia e l’operazione è perfettamente riuscita.
L’Italia nell’ultimo ventennio agganciandosi ad una moneta strutturata per assicurare il primato dell’industria tedesca, si è automaticamente deindustrializzata.
Il cambio fisso della moneta unica è stata l’arma più efficace per togliere all’Italia la sua arma più temibile, ovvero la vecchia lira.
Le élite vogliono distruggere l’anima della vera Europa: l’Italia
Il MES è la chiusura del cerchio, ovvero il completo annichilimento economico del Paese, ma allo stesso tempo come si accennava sopra, esso serve a raggiungere uno scopo anche più importante.
Non è un caso che Roma e Atene siano stati i centri più duramente attaccati dall’eurocrazia e dalla finanza internazionale.
Queste due capitali incarnano lo spirito della vera Europa, quella fondata sulla cultura greco-romana e sul cristianesimo.
Sono esattamente antitetiche all’altra Europa dell’UE quella che ha le sue sedi principali a Bruxelles e Strasburgo, città che non rappresentano la storia di questo continente.
E’ uno scontro quindi tra la vera Europa greco-romana culla del cristianesimo e motore culturale dell’Occidente, contro la falsa Europa dell’UE che nulla ha a che vedere con la storia europea.
La stessa Unione europea nonostante si dichiari “europea” nel nome, respinge qualsiasi accostamento con la cultura dell’Europa cristiana o greco-romana, reputandola un’operazione di carattere “fascista”.
La volontà di favorire le migrazioni di massa e di applicare lo ius soli in Italia coincide con la volontà di costruire una nuova popolazione, diversa culturalmente ed etnicamente da quella che ha popolato il continente europeo.
Gli Stati Uniti d’Europa tanto agognati dalle élite non dovranno essere popolati dai cittadini europei che sono stati qui negli ultimi 2000 anni, ma da nuovi cittadini prodotto di un meticciato tra gli europei e i nuovi migranti.
Questa nuova entità sovranazionale per poter nascere ha bisogno di un popolo artificiale del tutto diverso da quello europeo.
La Chiesa Cattolica Romana che avrebbe il compito di respingere questo processo di annientamento culturale, si è fatta invece sua portavoce.
Bergoglio stesso ha dichiarato che “il meticciato fa crescere, dà nuova vita”.
Per arrivare quindi a costruire il nuovo popolo che abiterà gli Stati Uniti d’Europa bisogna prima sradicare le radici della vera Europa, ovvero Roma e Atene.
La falsa Europa per poter nascere ha bisogno prima di uccidere la vera Europa.
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Non è un caso quindi che l’Italia sia oggetto di un feroce attacco internazionale da anni, che ha raggiunto il suo culmine in questi giorni con una diffamatoria campagna mediatica volta a dipingerla come l’untore del mondo per il coronavirus.
Così come non è un caso che la Grecia stia praticamente fronteggiando da sola un’invasione di migranti scatenata dalla Turchia di Erdogan.
Ecco perchè il MES fa parte di un disegno molto più grande. Esso è il mezzo per la demolizione definitiva dell’Italia, senza la quale è impossibile avanzare verso il progetto sovranazionale degli Stati Uniti d’Europa.
Il “sogno europeo” sta per arrivare alla sua realizzazione, ma in esso non ci sarà posto per gli europei, soprattutto per quelli italiani e greci.
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Vi seguo sempre continuate cosi!
purtroppo i nostri ministri andranno a Bruxelles e , proni a 90 gradi, firmeranno il MES: sono collusi con il sistema e quindi si guarderebbero bene da non firmare il trattato. L’unico sistema per proteggerci sarebbe quello di uscire subito dall’euro e riprenderci la nostra sovranità monetaria, fiscale, economica ma non abbiamo persone in grado di attuare tale progetto né a destra né a sinistra, quindi la parola dovrebbe averla il popolo ma anche questo pensa a tutto meno che a difendere il proprio paese. La situazione è drammatica: anche la chiesa, con Bergoglio, ha rinunciato alle sue prerogative ed è prona agli ordini del mondialismo. Quindi o si scende in piazza e si promuove una rivoluzione oppure siamo destinati a scomparire. Tertium non datur
E’ esattamente così, Marino. Ma purtroppo il popolo è stato gettato in uno stato di terrore e rinchiuso nelle proprie case, quando invece questo era il momento di scendere per le strade e manifestare. Molto presto gli italiani vedranno sulla propria pelle gli effetti del MES e forse, solo allora, scenderanno per le strade perchè non avranno più nulla da perdere.