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Gli eurodeputati di Lega e M5S chiedono fondi per uscire dall’euro
di Cesare Sacchetti
Il governo gialloverde non fa in tempo a vedere la luce che già da Bruxelles arriva una notizia esplosiva. Secondo quanto riportato da Cyprus Mail, i 6 eurodeputati della Lega e i 14 del M5S, tranne uno, hanno votato lo scorso mercoledì un emendamento al budget stanziato dall’UE per l’arco temporale che va dal 2021 al 2027, che prevede un finanziamento a sostegno “per quegli stati membri che pianificano di negoziare la loro uscita dall’eurozona.”
Il giornale cipriota riporta che l’emendamento è stato presentato da 90 eurodeputati ed è stato rifiutato da una maggioranza di 750 eurodeputati.
Nonostante i due partiti che hanno dato vita la nuovo governo Conte abbiano in più occasioni ripetutamente smentito di voler uscire dall’euro, i loro membri al Parlamento Europeo dimostrano di prendere seriamente in considerazione questa eventualità tanto da appoggiare una richiesta di sostegno finanziario a quei paesi che potrebbero decidere di dire addio all’unione monetaria.
Si prepara dunque in pubblico quello che si nega in privato? E’ ancora presto per dirlo, ma gli osservatori più attenti non hanno mancato di far notare come lo spostamento di Savona dal ministero dell’Economia verso il dicastero che si occupa di curare i rapporti con l’UE, non abbia affatto allontanato l’influenza del professore da via XX settembre.
L’uomo che ha preso il suo posto, il professor Giovanni Tria, ha condiviso nei suoi scritti le tesi dell’ex ministro dell’Industria del governo Ciampi, che in passato ha più volte sostenuto la necessità di preparare un piano B che prevedesse l’uscita dall’euro.
La notizia trapelata in questi istanti ha fatto risalire i rendimenti dei btp biennali, dopo la calma mattutina nella quale lo spread stava scendendo.
Il governo gialloverde ha un solo giorno di vita, ma la prospettiva che l’Italia possa uscire dall’euro non sembra così remota.
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