Di Cesare Sacchetti La storia dell’Ucraina non è soltanto la storia di un barbaro regime nazista...
BlackRock e la bancarotta dell’Ucraina: i Rothschild rischiano di non vedere un soldo
di Cesare Sacchetti
Sono tornati a bussare alle porte del governo ucraino in questi giorni, ammesso che ancora esista un governo a Kiev per gli eventi di cui si dirà a breve.
Sono gli investitori internazionali nei panni del famigerato fondo di investimenti BlackRock che è riconosciuto universalmente come il fondo finanziario più grande al mondo poiché nel suo ventre c’è praticamente tutto.
BlackRock è proprietaria di una quantità sterminata di innumerevoli colossi dell’economia mondiale, e soltanto per toccare un tema particolarmente caldo negli ultimi anni dopo la fine della farsa pandemica, basti pensare che questo fondo, assieme a Vanguard, risulta il proprietario di colossi farmaceutici quali Pfizer, Moderna ed Astrazeneca.
E’ un infinito dedalo di scatole cinesi quello della economia mondiale. Non appena se ne apre una, si trova dentro BlackRock e non appena si apre una scatola che contiene il fondo di New York se ne trova un’altra che contiene l’altro fondo citato, Vanguard, in un interminabile successione il cui filo porta alla famiglie più potenti e influenti del pianeta.
Sono i nomi dei Rothschild, dei Rockefeller, dei Morgan, dei Warburg, dei DuPont e degli Astor e sono coloro che sono stati i proprietari indiscussi della economia mondiale.
Sono gli stessi nomi che si leggevano nel corso della farsa pandemica poiché erano queste famiglie che già in passato vagheggiavano di una crisi artificiale così vasta ed estesa che avrebbe consentito di erigere la tanto, da loro, agognata governance mondiale.
Adesso si presenta però un grave problema per i signori della finanza, ed è quello dell’Ucraina.
Definire l’Ucraina uno Stato sarebbe avventato da parte nostra in quanto l’Ucraina non ha per nulla le caratteristiche di uno Stato dotato di una sua sovranità e indipendenza.
A comandare a Kiev è il capitale da molto tempo, e già negli anni prima della guerra, i veri signori dell’economia nazionale erano quegli oligarchi di origine askenazita che avevano in pugno la presidenza di Zelensky e che usavano quest’ultimo anche come prestanome per riciclare soldi in America Latina, come avvenuto in Costa Rica, dove nella banca Dresdner c’è un conto intestato a nome del presidente ucraino ma la cui proprietà è dei citati miliardari ucraini.
La guerra non ha fatto eccezione a questa regola. Il presidente ucraino non appena è iniziato il conflitto con Mosca non ha esitato a invitare al banchetto della spartizione del suo Paese la finanza anglosionista di New York che come un rapace avvoltoio si è subito precipitata sulle spoglie dell’Ucraina.
Zelensky ha iniziato a contrarre dei prestiti con BlackRock che sono stati concessi sotto forma di titoli emessi non nella valuta locale ucraina, la grivna, ma in dollari.
Il Tesoro ucraino si è indebitato con questi capitalisti con una valuta straniera e quando questo avviene si è nelle condizioni di una colonia che non è in grado di stampare la sua moneta per poter garantire il pagamento dei suoi titoli di Stato.
Si è nella stessa condizione nei quali si trovano i Paesi dell’eurozona che si ritrovano ad emettere titoli di Stato in euro, non avendo però la disponibilità della sua emissione a differenza invece di quello che avviene per altri Paesi fuori dalla moneta unica che hanno la loro valuta emessa dalla loro banca centrale.
Questa evidenza susciterà probabilmente delle riflessioni nei lettori che si chiedono quale sia il problema principale dell’avere l’euro in tasca, e non è altro che questo.
E’ quello di essere privi non solo della sovranità monetaria, ma anche di quella economica. Non si può costruire una scuola, un ospedale o bandire dei concorsi senza prima indebitarsi con i mercati di capitali.
Non si hanno in mano le leve della propria politica economica.
L’Ucraina è in condizioni similari perché i proprietari di questa nazione sono degli emissari della finanza e sono i primi a trarre profitto dalle disgrazie del “proprio” Paese.
Ora però c’è un problema. Lo spauracchio del fallimento è sempre più imminente. L’Ucraina attualmente detiene circa 20 miliardi di dollari di debiti in titoli e il 20% di questi sono nelle mani del citato fondo BlackRock.
I dirigenti del fondo americano dopo aver concesso un periodo di tolleranza per la restituzione dei tassi di interessi su questi bond, hanno deciso di non attendere oltre e hanno dato mandato allo studio legale Weil Gotshal & Manges di trovare un accordo con Kiev.
La soluzione allo studio sarebbe questa. Il governo ucraino dovrebbe riprendere il pagamento degli interessi maturati sui propri titoli, e BlackRock, in cambio, potrebbe abbuonare a Kiev una parte dei prestiti contratti.
La trattativa sarebbe già partita nei giorni passati ma non c’è certezza alcuna che questa vada effettivamente in porto.
A Kiev la situazione è a dir poco incerta. Soltanto ieri, è caduta Kharkov ad una rapidità sconcertante.
I russi sono entrati nella città ucraina senza incontrare resistenza alcuna. Le guardie di frontiera preposte al controllo della città si sono arrese immediatamente senza sparare un colpo.
Nessuno ha più voglia di farsi massacrare da un governo che considera i propri cittadini come carne da macello da mandare al fronte dove da tempo ormai non ci sono più vere e proprie ostilità in quanto i russi controllano stabilmente le zone conquistate.
La fantomatica “controffensiva” così tanto annunciata lo scorso anno dai media Occidentali è stata un disastro assoluto e il conteggio delle perdite ucraine ha raggiunto la spaventevole cifra di quasi mezzo milione di vite lasciate sul campo di battaglia.
Zelensky ha preso il “suo” popolo e lo ha messo in un tritacarne pur di compiacere la volontà della NATO e di quei poteri che parlavano esplicitamente di “Nuovo Ordine Mondiale” come avvenne quando, a guerra iniziata, su La7 veniva trasmesso un programma dal titolo alquanto esplicito come “ A Kiev si lotta per il Nuovo Ordine Mondiale”.
Questi erano i fini e i padroni per i quali combatteva Zelensky ma adesso dell’Ucraina ci sono soltanto macerie ed è forse su queste che BlackRock pensava di poter trarre un profitto.
L’anno passato infatti il presidente dell’Ucraina aveva firmato un altro accordo con il fondo in questione che prevedeva l’esclusiva del business della ricostruzione per il Paese a guerra finita.
La ricostruzione però, per poter avere luogo, deve tenere conto di determinate situazioni politiche. Occorre essere sicuri che al governo ci sia un referente che garantisca il contratto precedentemente firmato e questo appare tutt’altro che certo in Ucraina, dove il futuro appare nebuloso e nel quale non si intravede di certo una presidenza di Zelensky.
Non va dimenticato che il mandato di Zelensky è già scaduto dal 31 marzo. L’ex comico non ha più giuridicamente alcun diritto di esercitare le funzioni presidenziali e una parte delle forze armate ucraine sembrano essere stufe della sua politica che ha portato sul lastrico il Paese.
A marzo di quest’anno, c’è stata già una prima manifestazione di questo malessere quando ci fu un attentato contro di lui ad Odessa che non fu opera dei russi ma di generali ucraini, e nessuno, tranne questo blog, rivelò esattamente quanto accaduto quel giorno in Ucraina.
Adesso è di recente la notizia che sarebbero stati arrestati altri due colonnelli ucraini che pianificavano un altro attentato contro Zelensky, e il regime nazista di Kiev ha pensato bene di dare la colpa a Mosca nel tentativo maldestro di nascondere la fronda che c’è al suo interno.
Non c’è solo quindi una sconfitta militare e geopolitica ma ce n’è anche una finanziaria poiché se non si risolve presto la situazione, e non si vede bene come, BlackRock rischia di perdere tutto in Ucraina che sarebbe costretta a dichiarare il default finanziario sui propri titoli.
Il mondialismo aveva puntato tutte le proprie fiches sull’Ucraina e ora rischia di perderle tutte quante.
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Che l’Ucraina cadrà è solo questione di tempo. Per quanto riguarda la conseguente rovina di Blackrock altrettanto, infatti il figlio del recentemente defunto Rotshield disse testualmente: “Se cade l’Ucraina siamo fottuti”. Ecco perché fanno di tutto per salvarla, coinvolgendo tutti i Paesi da loro ricattati grazie ai prestiti del dopoguerra e del signoraggio.
Bell’ articolo. Grazie.
Quando la Russia dichiarera’ ufficialmente di aver vinto in Ucraina, cosa potrà succedere visto che si stanno reggendo tutti sotto questo conflitto? Crolleranno improvvisamente o gradualmente?
Grazie Gabriele, sono loro stessi a parlare di crollo inevitabile dell’ordine liberale internazionale.
come sempre riesce a scrivere pezzi che possono capire anche chi non ha la conoscenza dei particolari dell’ importante situazione geopolitica in cui stiamo vivendo
Ti ringrazio, Monica.
Bellissimo articolo che, come giustamente scrive l’utente Monicacontin, riesce a far capire anche a me, che non ho particolare conoscenze geo-politiche, l’intera situazione attuale.
Grazie!
Sara
Ti ringrazio, Sara.
Spero vivamente che sia così;
dico “spero”, perchè mi sembra troppo bello per essere vero. L’idra ha sette teste, bisogna reciderle tutte, a che punto siamo?
Direi molto buono, Giuseppe. L’Economist ha lanciato un nuovo allarme.
Sono felice del fatto che Black Rock possa andare in malora, ma mi pare che il 20 per cento di 20 miliardi sia una cifra un po’ bassina, per fare fallire i Rot.
Si parlava della bancarotta ucraina. Per ciò che riguarda i Rothschild, hanno già iniziato a vendersi le loro opere d’arte.
“BlackRock è proprietaria di una quantità sterminata di innumerevoli colossi dell’economia mondiale, e soltanto per toccare un tema particolarmente caldo negli ultimi anni dopo la fine della farsa pandemica, basti pensare che questo fondo, assieme a Vanguard, risulta il proprietario di colossi farmaceutici quali Pfizer, Moderna ed Astrazeneca”: ho appena letto con attenzione il tuo articolo e, al di là del fatto che mi fornisci dati a me sconosciuti, sono piacevolmente INFORMATA di ciò che la mia intuizione di cittadina comune mi HA AVVERTITO il 14 marzo 2020. Grazie per il tuo lavoro di eccellenza e per non DIMENTICARE che SIAMO STATI considerati come cavie in un esperimento ATROCE. Un caro saluto da Mendoza, Argentina.
Ti ringrazio, Isabel.
La ringrazio per questo suo ennesimo articolo che mette in evidenza cose che altri
” controinformatori” non sfiorano nemmeno…
Volevo chiedere:
Che fine ha fatto Durham?
Quando verranno rese pubbliche le prove della frode elettorale del 2020 visto che la fazione del bene sta vincendo?
Perché dell’ Italiagate ” se così” si chiama, non ha più avuto un proseguimento nel punire i responsabili che hanno complottato contro Trump?
Ci sono molte situazioni in sospeso che non hanno più avuto un proseguimento…..
Grazie Veronica, Durham ha fatto il suo rapporto e poi sembra uscito dalla scena pubblica. Ci sono stati moltissimi depistaggi; vedasi Maria Zack e dintorni.
Forse la presa di possesso dell Ucraina era pianificato. Quello che ne resterà diverrà possesso delle entità finanziarie che ne faranno cio che vorranno. Sterminati gli uomini porteranno immigrati. Genocidio di massa paragonabile a quello che operò Stalin a danno degli ucraini .
La Russia si impossesserà dell area russofona e Russofila. Chi è Blackrock ( & Trinity & Vanguard) ? Satana? No sono i nostri risparmi e di tutto il pianeta che direttamente e indirettamente vengono investiti con frazioni di guadagno per i gestori del fondo consistenti. Il dramma è proprio questo.
Gustavo, le possibilità di prendersi l’Ucraina senza avere la certezza che ci sia un governante fedele a BlackRock sono molto basse..
il problema è un tantino diverso. si tratta di rompere definitivamente il meccanismo del $ come riserva mondiale. la perdita finanziaria, ma soprattutto di credibilità della valuta riserva, avrà ripercussioni in occidente (EU in particolare) dirompenti: considera che la leva finanziaria mondiale denominata in $ è 1/40 circa…. ti lascio immaginare cosa possa comportare. se la russia vince, e vincerà, prenderà tutta l’Ucraina sotto controllo diretto ed indiretto, i cocci e le fatture resteranno a noi da pagare.
Buongiorno Dott Sacchetti,
Cosa può significare la recentissima notizia proveniente da Mosca in cui Shoigù è spostato ad altro incarico, il ministero della Difesa passa ad un economista e l’eminenza grigia e falco Patrushev è ancora più vicino a Putin con l’incarico di assistente personale?
Un caro saluto
Il rimpasto potrebbe essere legato all’arresto di quel generale.
Grazie Sig. Sacchetti per il suo lavoro e per l’ennesimo articolo. Sono tanti anni che la seguo ed è la prima volta che scrivo. Ogni tanto la sostengo e mi auguro che possa continuare a scrivere. Con riferimento ai tanti articoli; Il male è stato sempre funzionale al bene e a breve la “nuova umanità” di questo piccolo e disgraziato pianeta risorgerà dalle ceneri dal periodo meglio coniato dagli industuisti come “Kali Yuga”. Il come e in quanti risorgeranno sta nel libero arbitrio che ciascuno di noi ha, (scelta di come vuol vivere questa breve esperienza terrena) e dal rispetto delle Leggi universali volutamente occultate.
Salve Giovanni,
grazie per la stima. Il male però non è affatto funzionale al bene. Questa è una idea che viene appunto dalle false religioni orientali dalle quali la massoneria ha non poco attinto. Ad esempio, la filosofia dello yin e dello yang.
Quà ci sarebbe molto da dire, mi limito a dire che stiamo entrando in una nuova era (Giovanni Lei ha scritto a breve…. quantifichi) che ciclicamente e matematicamente avviene! Per la conoscenza bisogna andare oltre il bene e il male che è un albero…
Questo pianeta poi non è ne piccolo ne disgraziato è giovane anche in evoluzione davanti a noi esistono ancora due ERE… Non risorgerà chi ha libero arbitrio ma chi lavora su se stesso costruendo i corpi solari…. (non molti)…bisogna lavorare…lavorare…
Ottimo articolo come sempre. Pero’ per la precisazione la citta’ di Kharkiv non e’ caduta. Le truppe russe avanzano da nord e prendono un villaggio dopo l’altro ma Kharkiv e’ ancora “lontana”. Direi almeno un 20-30 km. E’ una grande citta’ (la seconda dopo Kiev) ultrafortificata e ci vorra’ ancora almeno qualche settimana prima che i russi riescano a conquistarla.
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Grazie Jacopo, ma risultano informazioni diverse. Non risulta esserci nessuna truppa a difesa di Kharkov e i russi sono già entrati.
Io spero che abbia ragione, ma i canali russi non lo dicono. Perché?
Scusa, cosa non direbbero i canali russi?
Non dicono che le truppe russe hanno preso Harkov. Dicono che sono a una ventina di km e che Putin ha detto “oggi Harkov non ci interessa”. Sicuramente ci sono degli agenti infiltrati, ma la città è ancora nelle mani della NATO purtroppo. Bisogna anche dire che sono improvvisamente molto vaghi, da un paio di giorni.
Veramente su Intelslava e altri canali filorussi si parlava proprio di questo.
Intelslava non è male, lo guardo tutti i giorni. Consiglio anche DDGeopolitics. Probabilmente parlavano di Volchansk, che è una specie di porta verso Lipsky (o come si scrive), che permetterà di bersagliare Harkov. Purtroppo deve morire ancora molta gente prima dell’esito, che è scontato.