di Cesare Sacchetti Il corpo di una giovane ragazza viene notato l'11 aprile del 1953 sulla...
Quei carichi di Midazolam giunti dalla Germania all’Italia: la verità sulla strage di Bergamo si avvicina?
di Cesare Sacchetti
Un’intervista passata completamente sotto traccia, e adesso persino rimossa dal sito originale nel quale era stata pubblicata.
E’ quella fatta lo scorso novembre a Gabriele Ceratti, dirigente in Italia per conto della B.Braun AG, una casa farmaceutica tedesca che vanta un fatturato di diversi miliardi di euro, sui farmaci che arrivarono in Italia per “curare” il Covid.
Occorre però prima di commentarla tornare un istante ai primi mesi della farsa pandemica, e per la precisione in quel marzo del 2020 che ha cambiato la storia d’Italia e, si potrebbe dire, del mondo intero.
Erano i mesi della paura coscientemente seminata dai vari media mainstream che avevano soltanto una missione, ovvero quella di far credere che l’Italia fosse diventata improvvisamente l’epicentro della cosiddetta “pandemia”.
La genesi è nota per chi ha letto i contributi precedenti e tutto parte dai quei due misteriosi cinesi, emissari con ogni probabilità dei servizi segreti del partito comunista cinese, che il governo Conte aveva gentilmente lasciato entrare per poi poter consentire di avviare il meccanismo della falsa emergenza sanitaria.
A marzo si era già entrati nel vivo della crisi artificiale, e a Bergamo iniziavano già a sfilare quei camion militari che non avevano altro scopo che eseguire quella oscena passerella, parte integrante di una sofisticata operazione di terrorismo psicologico partorita e gestita da ambienti di intelligence e militari.
Ci sono documenti al riguardo che dimostrano come fin dai primi istanti della farsa pandemica a dirigere l’operazione in corso era la NATO che inviava i suoi ufficiali, quali il generale Bonfiglio, e ordinava all’allora governo Conte di riferire al Patto Atlantico ogni singola mossa che l’esecutivo avesse voluto fare per ciò che riguarda lo svolgimento della “pandemia”.
Le anomalie statistiche delle morti “Covid”
A Bergamo le persone stavano morendo così come stavano morendo in altri comuni del Nord – Italia.
Soltanto nel bergamasco, secondo l’ISTAT, si sarebbe giunti ad un +146% di morti nel 2020 , superato soltanto da Lodi con +168% e Piacenza con un +158%.
Nel resto d’Italia però non risultava un’anomalia statistica.
In Calabria, Sicilia, Sardegna, Lazio e Puglie, non c’era alcun aumento improvviso e inspiegabile delle morti come c’era appunto in quei comuni della Lombardia.
Le statistiche ISTAT suila distribuzione dei morti del 2020 in Italia
Il cosiddetto “Covid-19” secondo la pseudoscienza rappresentata dai medici a contratto delle case farmaceutiche era, a quanto pare, un virus “regionalizzato”.
Non è certo questo il modus operandi di una cosiddetta “pandemia” che se fosse stata davvero tale avrebbe dovuto certamente colpire più persone su tutto il territorio italiano e non concentrarsi soltanto in un manipolo di comuni, nei quali i pazienti degli ospedali hanno iniziato a morire improvvisamente, senza una spiegazione logica.
La verità allora va cercata non nel “problema” ma nella “soluzione” che il governo Conte avrebbe apparentemente autorizzato, a partire dalla somministrazione di determinate terapie per pazienti che non avrebbero mai avuto bisogno.
Il Midazolam: il farmaco letale usato per i pazienti Covid
La questione riguarda il famigerato Midazolam, una benzodiazepina che viene utilizzata per sedare malati terminali e che viene persino data ai condannati a morte negli Stati Uniti ai quali viene somministrata una iniezione letale per portarli alla morte.
Alcuni lo chiamano il farmaco della “dolce morte” in quanto esso è uno degli sistemi “ideali” per procurare l’eutanasia a quelle persone che vogliono decidere di mettere fine alla propria vita.
Ceratti nella sua intervista a B. Braun parla proprio nel dettaglio del Midazolam.
Il dirigente della casa farmaceutica tedesca rivela come nel mese di marzo del 2020, nel cuore appunto della cosiddetta “emergenza”, ci fosse un “disperato” bisogno di procurarsi questi farmaci per far fronte alla “crisi” Covid.
Il farmaco Midazolam
Ceratti ricostruisce le fasi dell’accaduto e spiega come soltanto grazie al “contributo” di alcuni manager della B. Braun si è arrivati a consegnare dalla Germania all’Italia migliaia di dosi di questi farmaci in pochi giorni, quando in circostanze normali ci sarebbero volute settimane.
A risolvere l’impasse sarebbe stato il ministero della Salute presieduto da Roberto Speranza che avrebbe rilasciato il nulla osta necessario per autorizzare la distribuzione di questi farmaci in Italia nonostante l’etichetta del farmaco in questione fosse in inglese o in tedesco, e non in italiano come prevede la normativa italiana.
Non sarebbe stata questa la prima volta nella quale la B. Braun si sarebbe mossa per far arrivare farmaci del genere, secondo Ceratti.
Sarebbe stato seguito lo stesso percorso per il Propofol, un altro sedativo come il Midazolam.
Il manager italiano della impresa tedesca poi non si sofferma nemmeno – e non gli viene ovviamente chiesto – a precisare perché i pazienti positivi al Covid avrebbero dovuto avere bisogno di questo farmaco che viene utilizzato per casi ben lontani dalla influenza stagionale.
Le influenze, da sempre, non si sono mai curate con delle benzodiazepine che hanno, come accennato in precedenza, delle prescrizioni terapeutiche del tutto diverse.
Qualcuno però evidentemente doveva aver dato quell’ordine e non è possibile pensare che gli ospedali in Lombardia e nelle altre regioni italiane abbiano tutti deciso autonomamente di somministrare quel farmaco a coloro che risultassero positivi al Sars-Cov2.
Se si legge, ad esempio, il protocollo scritto dal servizio sanitario della regione Emilia-Romagna, si apprende che ai pazienti Covid si somministrava un cocktail di farmaci sedanti a base di morfina e del citato Midazolam.
Le indicazioni trasmesse dal Servizio Sanitario dell’Emlia-Romagna
Non si era mai visto nulla del genere prima d’ora per il trattamento della influenza stagionale che, va ricordato, è letale in casi molto rari e quando la persona è già affetta da altre gravi patologie che hanno già indebolito il suo sistema immunitario.
Negli stessi dati che l’Istituto Superiore di Sanità pubblicava in quell’orribile marzo del 2020, si può trovare riscontro che non c’è mai stata alcuna vera e autentica emergenza sanitaria.
I bollettini dell’epoca parlavano soltanto di pochissimi casi di morti con Covid, ma nonostante questo i mezzi di comunicazione procedevano a infondere il terrorismo psicologico nella popolazione che in quel periodo ha dato, purtroppo, il peggio di sé tanto da arrivare a scansarsi quando incontrava qualcuno per la strada oppure a invocare l’intervento della polizia se qualcuno tossiva.
Rinchiudere le menti in uno stato di terrore permanente diffuso su ogni singolo mezzo di comunicazione di massa era alla base del “successo” dell’operazione e la massa doveva essere portata a tutti i costi a credere che si moriva a Bergamo e altrove perché il virus stava implacabilmente mietendo le sue vittime.
Bugie su bugie.
A Bergamo le persone non possono essere morte per il cosiddetto Sars-Cov-2 perché il virus in questione non era stato, tra l’altro, nemmeno isolato e le persone che risultavano positive al test diagnostico del tampone, noto per produrre tonnellate di falsi positivi, erano del tutto asintomatiche o nel “peggiore” dei casi avevano soltanto la classica influenza stagionale o altre patologie del tutto differenti dal Covid.
Il meccanismo che si era messo in moto nulla aveva di sanitario e tutto invece di politico.
I governi internazionali eseguivano gli stessi ordini
Se ne ha una ulteriore conferma se si guarda a quello che veniva fatto in quel periodo da altri Paesi.
Il protocollo prescritto in Emilia-Romagna è del tutto identico a quello, ad esempio, che aveva stabilito la commissione medica dell’ospedale di Hull, nel Regno Unito.
Nelle raccomandazioni dei sanitari britannici per i pazienti Covid si legge lo stesso tipo di farmaci indicati nella regione amministrata da Bonaccini: morfina assieme al Midazolam.
Non sono assolutamente protocolli che possono essere raccomandati, come detto, per pazienti con sintomi influenzali e qualche coraggioso sanitario ha chiaramente denunciato come questi farmaci se somministrati nei quantitativi indicati dalle varie commissioni governative possono portare soltanto alla morte del paziente.
E’ il caso dell’infermiera scozzese Lesley Roberts.
Lesley sta portando avanti da diverso tempo una battaglia per far emergere la verità su quanto realmente accaduto nel 2020 e su ciò che ha veramente causato la strage in alcuni province del Regno Unito, come si è verificato anche in alcuni comuni della Lombardia.
La Roberts fa riferimento ad un protocollo di “fine vita” del governo britannico denominato “NG163”.
Il protocollo NG163 viene stabilito il 3 aprile del 2020, un mese appena dopo la strage di Bergamo, e resterà in piedi fino a marzo del 2021.
L’infermiera scozzese spiega che queste indicazioni sono quelle che hanno causato le morti di quei pazienti e non certo il cosiddetto Covid.
“Non avrebbe mai dovuto essere preso in considerazione. Le persone che non erano alla fine della loro vita lo sono state portate a causa di quei farmaci. Se avevano difficoltà respiratorie, allora la loro respirazione è stata ulteriormente soppressa da quei farmaci e sono questi quelli che le hanno uccise, e non il Covid.”
Lesley Roberts sta dicendo semplicemente che non c’è mai stata alcuna emergenza.
C’è stato un protocollo “medico” scritto da persone che sapevano benissimo che quei farmaci avrebbero portato alla morte delle persone perché si tratta di farmaci che vengono somministrati a malati terminali o a chi, come detto in precedenza, sceglie di praticare l’eutanasia.
In Spagna, ad esempio, il ministero della Salute aveva elaborato qualche tempo fa alcune indicazioni mediche per condurre i pazienti ad una morte più “dolce”, ovviamente sempre in omaggio ai principi della società neoliberale dello scarto dove ci si deve prodigare non per curare le persone, ma piuttosto per farle morire il prima possibile.
Nei protocolli scritti dal ministero dalla Sanità spagnolo si prevede espressamente che vengano somministrati ai pazienti che scelgano la strada del “suicidio assistito” farmaci proprio come il Midazolam e il Propofol.
Sono lo stesso tipo di “terapie” somministrate ai pazienti Covid e gli effetti non potevano che essere quelli della rapida morte che è stata poi attribuita all’influenza denominata “Covid” sempre ovviamente per agitare lo spauracchio di una falsa emergenza che ha sempre avuto sin dal principio fini politici.
Nessuno però si è chiesto chi abbia mai autorizzato e trasmesso queste indicazioni in Italia.
Soltanto il governo centrale poteva aver dato queste istruzioni che altrimenti difficilmente avrebbero potuto essere eseguite dai vari ospedali sul territorio italiano, e soprattutto nelle regioni del Nord – Italia.
Anche se si volesse restare per un istante nella falsa narrazione della farsa pandemica, non c’è nulla che potesse giustificare una simile decisione.
Il Sars-Cov2 aveva ufficialmente fatto la sua “comparsa” attraverso l’arrivo orchestrato dei due cinesi di Wuhan, ai quali ha fatto seguito il famoso paziente uno di Codogno, Mattia Maestri, che ha la seconda degenza ospedaliera più lunga in Italia per “Covid” dopo la coppia venuta dalla Cina.
Sulla carta ci sarebbe voluto molto più tempo per studiare il presunto nuovo coronavirus influenzale e gli effetti che esso comportava, e non era certo possibile elaborare dei protocolli così precisi nel giro di poco più di un mese, dopo quel 29 gennaio, giorno nel quale i due cinesi giunti a Roma vennero portati allo Spallanzani.
Nonostante il brevissimo tempo trascorso, a marzo gli ospedali italiani avevano già ben chiaro quello che dovevano fare.
Qualcuno aveva detto loro che il farmaco da somministrare ai pazienti Covid era quello che prevedeva l’impiego di Midazolam e la prova, oltre che nel citato documento della regione Emilia, è anche nell’intervista di Ceratti che afferma esplicitamente che gli ospedali avevano bisogno di quella benzodiazepina per curare i “positivi” al coronavirus.
Erano stati dati chiaramente degli ordini. Nessuno poteva improvvisarsi da solo su quali scelte adottare e soltanto il ministero della Salute allora presieduto da Roberto Speranza poteva fornire le indicazioni “necessarie”.
Non appena si è conclusa la macabra sfilata di Bergamo, il governo Conte adotta un’altra decisione “anomala”.
In teoria, le esigenze mediche e sanitarie avrebbero richiesto uno studio medico approfondito delle cause delle morti di quei pazienti, e invece dal ministero della Sanità esce fuori una circolare alquanto “singolare”.
Si “raccomanda” di non fare le autopsie e di distruggere quei cadaveri attraverso la cremazione, una richiesta che sarebbe stata l’ultima cosa da fare se si voleva veramente studiare il funzionamento del presunto virus, ma evidentemente il governo di Giuseppe Conte aveva altre “esigenze” così come ce le aveva la magistratura che mai ha guardato da vicino i corpi di quelle persone morte in quel mese.
Evidentemente si voleva impedire che restasse qualche traccia.
Si voleva impedire probabilmente che le autopsie potessero svelare l’orrenda verità che quei pazienti erano stati uccisi in seguito ad un letale mix di farmaci che li ha portati ad una morte rapida e improvvisa.
La verità sembra sempre ripetere la stessa cosa. Il colpevole di quelle morti non è da ricercarsi nel cosiddetto Sars-Cov2.
I colpevoli sono coloro che hanno ordinato di somministrare a quelle persone un mix di farmaci letali.
Le menti che hanno ordinato la farsa pandemica sono i veri responsabili della strage di Bergamo.
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Buongiorn, Cesare. Ottima e inconfutabile la tua spiegazione sulla farsa della pseudo pandemia dal quinquennio 2020/2024. Ciò che è accaduto a Bergamo è stato terribile, quasi INAUGURALE nel senso che ha APERTO LA MESSA IN SCENA di questa ABIETA INFETTATURA con cui i cittadini tele-credenti di tutto il mondo sono stati CHIUSI, IMBAVAGLIATI, CONFINATI , VIOLENTATI e FORZATAMENTE INIETTATI e VACCINATI per dare inizio al GENOCIDIO. In Argentina, grazie alle enormi distanze che esistono su tutto il territorio nazionale, molti di noi abbiamo avuto l’opportunità di sfuggire a questo assalto genocida, ma molte persone sono comunque morte per PAURA e perché NON SONO STATE ASSISTITI in ospedale con il pretesto che i pazienti con Covid avevano l’esclusiva, quando in realtà era tutto una bugia, dato che gli ospedali erano vuoti e le persone che avevano solo un raffreddore stagionale venivano mandate a essere intubate e uccise all’interno degli stessi ospedali, negando loro l’assistenza familiare e proibendo le autopsie. È stato tutto un COLPO DI STATO CONTRO L’UMANITÀ e, grazie a Dio, spazi come il tuo stanno contribuendo a chiarire questa ABIETA IMPOSTURA. In questa lotta è coinvolta anche la Dottoressa spagnola Natalia Prego Cancelo, il cui obiettivo è SMASCHERARE i COSPIRATORI che hanno ideato questa FAVOLA CINESE e che hanno avuto la sfacciataggine di chiamarci COMPLOTTISTI coloro tra noi che abbiamo dubitato delle loro SCRITTURE GENOCIDA. Anche nel mio paese, Argentina, i fondatori di MEDICOS POR LA VERDAD, i dottori MARIANO ARRIAGA e CHINDA BRANDOLINO, denunciano dal 2020 questa BUGIA SANITARIA camuffata da VERITÀ SCIENTIFICA . Un grande saluto da Mendoza, Argentina. Grande il Il tuo impegno per la Verità e la Giustizia!!!!!!
Grazie mille, Isabel. Hai visto l’articolo su Natacha Jaitt?
Non ancora. Lo vedrò questo fine settimana. Credo che questa donna, nonostante abbia condotto una vita emarginata, abbia detto la verità quando ha mosso le sue accuse.
Carenza MIDAZOLAM IBI® (midazolam) – modalità di richiesta d’importazione dall’estero
L’Agenzia Italiana del Farmaco rende disponibili aggiornamenti relativi al medicinale “MIDAZOLAM® 5 MG/ML SOLUZIONE INIETTABILE” 5 FIALE DA 3 ML (AIC 035569060)”, non reperibile sul territorio nazionale per il quale è stata autorizzata l’importazione dall’estero del medicinale “SEDOZOLAM® (midazolam)” su richiesta dell’azienda.
Published on: 17 April 2020 https://www.aifa.gov.it/documents/20142/1098435/2020.04.17_Det-124_MIDAZOLAM.pdf
Ti ringrazio. Molto importante.
Tutti sappiamo chi sono i responsabili ma nessuno inizia a dare loro quello che si meritano. Io invece ho stretto una corda intorno ai testicoli di un presidente di un ordine dei medici e l’ho portato al guinzaglio per tutta la struttura dei suoi uffici e non ho ubbidito ne alla chiusura e ne tanto meno alle siringhe al braccio dietro mio consenso.
Una precisazione: il midazolam e il propofol sono sedativi usati comunemente anche nelle anestesie.
Non ho detto che non lo sono, Irene. Ho scritto infatti che sono sedativi.
E l’abitudine di usarli per ammazzare i malati, perfino a casa, continua. Mi hanno raccontato due storie di questo genere. Anche il “protocollo” dell’Emilia Romagna che hai pubblicato è terrificante. Si parla di aumentare la dose in caso di inefficacia, di somministrarla senza sosta…Un vero e proprio invito ad uccidere.
Queste informazioni che più volte ha scritto sono verità ormai conosciute da tanto tempo e sono così ovvie che solo un ipnotizzato non ha ancora compreso.
Ma la domanda che sorge e’: perché allora i russi ai tempi del 2020 hanno “retto” la pantomina della farsa venendo in Italia per dare “aiuto e soccorsi per il COVID” tempestivi con aereo e con un Di maio che era pure entusiasta? Questo particolare non mi e’ stato mai chiaro….
Saluti.
I russi possono essere venuti per molte ragioni, su tutte quella di raccogliere informazioni.
Il motivo reale non si sa ma se il vero motivo era quello di raccogliere informazioni e prove su quello che stava succedendo veramente allora avrebbero usato quelle prove per incastrare il governo Italiano e tutti e invece ancora non succede nulla, quindi forse e’ ipotesi da scartare.
Putin recentemente ha mandato un messaggio molto chiaro al riguardo.
Quale? mi scusi,Questa non la sapevo, potrebbe aggiornarmi? Grazie
Ciao Cesare.Posso essere di aiuto perché ho vissuto in primissima persona cosa è successo essendo di Nembro (BG) .Oltre ai farmaci somministrati in modo errato, la gente è morta perché gli ospedali bergamaschi e bresciani hanno deciso di sparare ossigeno tramite i famosi caschi.Molti sono morti dopo l’ uscita dalla terapia intensiva per complicanze cardio circolatorie dovute anche a polmoni completamente bruciati.Sull’arrivo dei russi ricordo che vennero con attrezzature volte a disinfestare tutte le RSA e le scuole.Fecero un lavoro certosino locale su locale in molti paesi e venivano pure applauditi come salvatori da questo inesistente virus mortale.Ho la sensazione che vennero a capire se ci fosse un collegamento con i bio laboratori ucraini per il rilascio di armi chimiche.
Il colpo finale a questi criminali sarà quando, verrà detto che è stata aviodispersa un arma biologica tra Piacenza e la Valle Seriana (Bg), ovviamente come “AIUTINO” alla psicominchiapandemia. La pistola fumante: l’invio in un paese Nato ( ITALIA) per circa due mesi di 120 militari russi (tecnici in ambito radiologico/batteriologico/chimico) comandati dal generale Kirillov (nel frattempo ucciso in un attentato) e 20 aereo cargo in attrezzature. Il cui rapporto finale non è mai stato reso pubblico, uno dei motivi dell’ intervento russo in Ucraina. Quindi in conclusione ricordiamoci sempre che il vero SarsCov2 (ARMA BIOLOGICA MAI ISOLATA) e influenza stagionale sono state per cosi’ dire ” mescolate”, il cui prodotto è stata la psicominchiapandemia.
Non c’è mai stata nessuna “arma biologica”. C’è stata soltanto una massiccia campagna di terrorismo psicologico.
In Valle Seriana (BG) molte persone la sera andavano a dormire e la mattina venivano trovate morte, la valle è piccola, vivo vicino a questa zona. Guarda le percentuali di morte fuori dalla norma nei comuni della valle, non si muore nel giro di poche ore per terrorismo psicologico.Periodo marzo/aprile 2020. So quello che dico, ti ho dato le prove. Arma Biologica.
P.S. I BIOLABS SPARSI PER IL MONDO, SECONDO TE SONO OPERE A CARATTERE CARITATEVOLE?
Non mi hai dato nessuna “prova”. Mi hai solo detto quello che già so. I russi sono venuti per capire cosa stava accadendo. Morivano perché gli somministravano i farmaci citati nel pezzo. Le prove te le ho date io ma nemmeno le hai lette..
I veri responsabili nn pagheranno mai
E la magistratura è impegnata a difendere gli immigrati spediti in Albania…dove sono le indagini su Speranza, Conte, gli alti rappresentanti del ministero della salute e dell’esercito?
Buonasera, ottimo articolo con verità che fanno venire la solita rabbia…..
Ma Putin a chi l ha mandato il messaggio di cui parlava di sopra? Non mi risulta che Putin abbia detto qualcosa che parli di prove che verranno esposte per inchiodare questo criminali, c’e’ una fonte di tale avviso putiniano?grazie
Buonasera dott Sacchetti,
la dottoressa Barbara Balanzoni che ha subito un sacco di guai dall’ordine per averli dichiarati criminali durante la ” cosidetta pandemia” e che si trova sulle sue posizioni per quanto riguarda i morti in apparenza covid avvenuti in terapia intensiva, punta parecchio il dito contro l’ossigeno insufflato ai pazienti. A concentrazioni di molto superiori a quello atmosferico, somministrato in bombole, l’ossigeno è tossico e causa danni ai polmoni. Ne deduco che pazienti anziani in cui l’influenza degenera in polmonite, se trattati con potenti ansiolitici e ossigeno non potevano che finire nella tomba.
Al riguardo ricordo che nei primissimi mesi della pandemia (2020) ascoltando un conversazione di terzi sul sagrato di una chiesa, udiì chiaramente che se si rovistava fra i dati ISTAT si poteva dedurre che mediamente in tutti gli anni pre-covid più di trentamila italiani all’anno morivano di polmonite. Colui che riferiva ciò sosteneva che non c’era ancora una grande differenza fra la media delle polmoniti pre covid e quella che si andava creando. Da lì e da altri fatti cominciai ad avere il tarlo del dubbio su quello che ci raccontavano.
Un caro saluto
Salve Davide,
grazie ma io non c’entro nulla con la Balanzoni che sosteneva la farsa pandemica nel marzo del 2020 invitando a restare a casa, insultava i non vaccinati a fine 2020 e prima della farsa pandemica rt Burioni.