di Cesare Sacchetti Questa storia si può definire senza timore di smentita come uno dei più grossi...
Il complotto internazionale contro Donald Trump: perché lo scandalo dell’Italiagate è fondamentale
di Cesare Sacchetti
Se qualcuno dicesse che quanto accaduto nel 2020 negli Stati Uniti è stata la più grossa cospirazione mai vista contro un presidente degli USA in carica, difficilmente si potrebbe contraddirlo.
Nella storia delle tanto decantate, non da noi, democrazie liberali Occidentali non si era mai vista una macchinazione così massiccia per rovesciare il presidente degli Stati Uniti, ovvero Donald Trump.
Molti probabilmente ricorderanno quei drammatici attimi. La notte del 3 novembre la vittoria per Trump sembrava essere assicurata fino a quando la macchina della sovversione non si mise in moto.
Iniziarono a sparire i voti di Trump e a comparire dal nulla centinaia di migliaia di voti postali che stranamente venivano tutti assegnati al candidato democratico, Joe Biden.
Mentre ciò accadeva, avveniva al tempo stesso un altro tipo di attacco alle elezioni americane sotto forma di assalto cibernetico.
Numerosi attori stranieri iniziarono a prendere parte al tentativo di rovesciare l’allora presidente degli Stati Uniti.
Noi ne demmo notizia già allora. Secondo il generale americano Thomas McInerney, a Francoforte, in una stazione della CIA, ci sarebbe stato un feroce scontro a fuoco tra militari americani fedeli a Trump e mercenari reclutati dall’agenzia di intelligence americana per impedire che i server della società americana Dominion che aveva conteggiato i voti passassero nelle mani dell’allora presidente.
La Germania non è stato l’unico Paese coinvolto tuttavia. La Svizzera sembrò avere a sua volta un ruolo molto determinante perché in base alle rivelazioni fatte dal cittadino svizzero-americano Neal Sutz, fu utilizzato per perpetrare il broglio il codice Scytl che avevano a disposizione le poste svizzere.
Il Paese però che sembra aver giocato il ruolo più decisivo di tutti in questa vasta cospirazione internazionale fu proprio l’Italia.
Noi fummo i primi a parlare del ruolo dello stato profondo italiano nella cospirazione ai danni di Donald Trump.
Probabilmente alcuni lettori ricordano i passaggi della storia ma per poter approfondire la vicenda e i suoi recenti sviluppi è necessario ricostruire quanto ci fu rivelato allora.
Le origini dell’Italiagate
Il primo a parlare ufficialmente di questa storia fu l’ex agente della CIA, Bradley Johnson, quando registrò un video nel quale rivelava che l’Italia aveva partecipato alla frode elettorale ai danni di Trump.
Il broglio sarebbe avvenuto attraverso la partecipazione della nota società leader nel settore aerospaziale, Leonardo, ex Finmeccanica.
Secondo Johnson, Leonardo avrebbe messo a disposizione uno dei suoi satelliti militari per spostare i voti da Donald Trump a Joe Biden, dal momento che il presidente americano stava raccogliendo così tanti voti che era necessario un broglio persino maggiore di quello che era già in corso con i voti postali che venivano tutti assegnati a Biden.
La cospirazione avrebbe avuto il suo epicentro a via Veneto nella lussuosa residenza dell’ambasciata americana.
In tale sede, sarebbe stato presente il generale Claudio Graziano, all’epoca comandante militare dell’UE, che avrebbe supervisionato l’operazione.
Una operazione che se fosse avvenuta veramente a via Veneto non potrebbe aver avuto luogo senza l’indispensabile avvallo dell’allora ambasciatore americano, Lewis Eisenberg, considerato molto vicino agli ambienti sionisti e neocon non affatto amici di Trump.
Questo elemento vedrebbe quindi un uomo del dipartimento di Stato americano direttamente coinvolto in una trama eversiva ai danni del suo presidente, e forse questo potrebbe spiegare l’assenza di nomine di ambasciatori USA a Roma per più di due anni.
Secondo questa versione dei fatti, avrebbe avuto un ruolo chiave anche Arturo D’Elia, una sorta di genio informatico che vanta numerose collaborazioni con la NATO e proprio con la stessa Leonardo.
D’Elia ufficialmente ha negato il suo coinvolgimento in questa storia in una intervista rilasciata a Repubblica nel novembre del 2021.
L’hacker si trovava nel carcere di Fuorni perché stava scontando una misura di custodia cautelare emessa dalla procura di Napoli nel dicembre del 2020.
D’Elia è stato arrestato per un furto dati perpetrato proprio ai danni di Leonardo e ciò che colpisce è certamente la tempistica del suo arresto.
I reati contestati infatti risalivano al 2017 e la procura di Napoli ha deciso di arrestare D’Elia solamente a distanza di tre anni e dopo appena un mese dalla frode elettorale attuata contro Trump.
Appare quantomeno singolare questa tempistica e l’impressione che si è avuta è stata quella che certi ambienti dell’establishment italiano volessero essere sicuri di poter tenere sotto controllo D’Elia ed evitare che potesse fare dichiarazioni scomode.
Alcune fonti vicine al caso ci hanno riferito che l’informatico di Eboli avrebbe fatto cenno agli inquirenti di Napoli del caso Italiagate anche se poi, come già detto sopra, D’Elia ha negato il suo coinvolgimento ma lo ha fatto solo a distanza di quasi un anno dai fatti.
Nell’estate del 2021 ha chiuso un accordo e patteggiato per una pena ridotta con la procura di Napoli per l’altro reato contestatogli contro Leonardo.
L’intera operazione, secondo le fonti citate, sarebbe avvenuta con il consenso dell’allora governo PD-M5S presieduto da Giuseppe Conte, senza il quale sarebbe stato semplicemente impossibile pensare di coinvolgere Leonardo.
Nonostante le sciagurate privatizzazioni fatte e gli smobilizzi delle partecipazioni statali che hanno permesso la quotazione in borsa delle aziende di Stato, Leonardo è ancora controllata al 30% dal ministero dell’Economia ed è impossibile che abbia partecipato a qualcosa del genere senza un avallo ai massimi livelli del governo italiano e della sua intelligence.
La ex partecipata statale è rimasta in silenzio su questa faccenda. Non ha emesso nessuna smentita ufficiale né ha minacciato ipotetiche azioni legali nei confronti di coloro che hanno fatto queste rivelazioni nel dicembre del 2020.
La strana apparizione di Maria Zack
Il silenzio appunto è stata la risposta di Leonardo. Nel mese di gennaio del 2021, spunta un altro personaggio del quale prima nessuno mai aveva sentito parlare e che oggi è tornato di nuovo al centro delle cronache, ovvero la signora americana Maria Zack, presidente di un comitato chiamato “Nations in Action”.
Maria Zack nei primi giorni di gennaio rilasciò un audio nel quale affermava che le rivelazioni di Johnson erano corrette ma ciò che ci ha colpito sin dal primo momento sono le anomalie della sua storia.
La Zack afferma di aver saputo dello scandalo già nel mese di novembre e di aver informato Trump a dicembre durante una visita nella sua residenza in Florida a Mar-a-Lago.
A noi questa versione è sembrata semplicemente assurda perché il presidente degli Stati Uniti non può non sapere che c’è stato un attacco cibernetico ai suoi danni e non può non sapere gli attori coinvolti nel piano eversivo.
Appare assurdo che una privata cittadina senza nessun incarico governativo sapesse cosa fosse accaduto e invece uno degli uomini più potenti e informati del pianeta, no.
Ancora più strana e assurda appare l’affermazione della Zack relativamente al fatto che lei avrebbe dal novembre del 2020 stabilito una sorta di collaborazione con i servizi segreti italiani per fare luce sullo scandalo dell’Italiagate.
A noi non risulta nessuna traccia di questa collaborazione e non si comprende perché una parte dell’intelligence italiana apparentemente desiderosa di indagare sui responsabili dell’Italiagate debba rivolgersi a Maria Zack, emerita sconosciuta che non rappresenta il governo americano, piuttosto che andare direttamente da Donald Trump e dalla sua amministrazione per iniziare un’investigazione congiunta.
E ancora più anomalo ci è sembrato il fatto che la Zack nella sua prima registrazione abbia citato Daniele Capezzone, allora giornalista de “La Verità”, considerato vicino alla Lega e che non ha mai scritto nulla sul caso dell’Italiagate e non ha mai citato i nomi dei presunti protagonisti dello scandalo.
Adesso il presidente di Nations in Action ha tenuto un’audizione di fronte al Senato del Kansas, davanti al quale ha rimesso in circoli alcuni depistaggi da noi già smontati.
Ad esempio, quello della dichiarazione giurata di Alfio D’Urso, singolare professore di diritto privato dell’università di Catania, che nella sua dichiarazione riferisce che D’Elia avrebbe ammesso davanti a lui, a Roma, di aver confessato il suo ruolo nell’Italiagate.
La dichiarazione giurata di D’Urso
Non si comprende però come abbia fatto D’Elia a rilasciare a Roma il 6 gennaio 2021 tale dichiarazione, visto che si trovava in carcere già da un mese in Campania e D’Urso non risultava nemmeno essere il suo legale.
Ancora più strano il fatto che D’Urso sia vicino agli ambienti della Link Campus, l’ateneo del professor Joseph Mifsud, che avrebbe avuto un ruolo chiave in un altro complotto ai danni di Trump, quello dello Spygate.
Tutto questo porta a pensare che la dichiarazione giurata sia un falso e un probabile depistaggio per screditare la storia dell’Italiagate.
Lo stesso può dirsi per un’altra lettera stavolta firmata da Carlo Goria, manager della società americana Aerospace Partners.
In questa lettera indirizzata a Trump, Goria confermerebbe l’intera faccenda ma nel testo ci sono dei vistosi errori quali Pesara invece che Pescara, la città nella quale si ritiene che D’Elia abbia operato, ed è errato persino l’indirizzo della società in questione, scritto come “Viole di Val Frorita” piuttosto che “Viale di Val Fiorita”.
Appare a prima vista come una maldestra falsificazione attuata probabilmente da qualche servizio segreto straniero sempre per cercare di seminare false piste e confondere le acque.
C’è poi un’altra dichiarazione della Zack ancora più clamorosamente falsa ed è quella da lei fatta nel 2021 quando disse che il governo Draghi stava collaborando con Trump per fare luce sull’Italiagate.
Nel governo Draghi c’erano i presunti responsabili dell’Italiagate e l’ex governatore della BCE non ha mai mosso un dito per fare luce su questo caso.
Draghi era impegnato all’epoca nell’attuare le restrizioni che attuò Conte prima di lui e poi, per assolvere al mandato che potenti ambienti tecnocratici e finanziari internazionali gli avevano dato, iniziò ad attuare delle durissime e criminali discriminazioni nei confronti dei non vaccinati.
Quando Maria Zack ha iniziato a dire che Draghi era passato dalla parte di Trump ai nostri occhi è apparso chiaro chi poteva esserci dietro questa donna spuntata dal nulla.
All’epoca, e probabilmente molti lettori se ne ricorderanno, era in corso una massiccia campagna di disinformazione da parte di alcuni ambienti di una certa falsa informazione alternativa che erano tutti impegnati a far credere che Draghi fosse diventato un redento “patriota”.
I primi a portare avanti tale mistificazione erano stati dei personaggi vicini alla Lega che per giustificare il suo appoggio al sicario del Britannia ebbe l’ardire di dire che Draghi era divenuto “sovranista”.
La regia di tale campagna si deve probabilmente individuare nei soliti ambienti dei servizi e della massoneria che hanno partorito questo ridicolo depistaggio.
La nostra impressione generale riguardo allo scandalo resta la stessa. Altre fonti di livello vicine alle istituzioni ci hanno confermato che lo stato profondo italiano e la sua intelligence hanno partecipato al tentativo di rovesciare illegalmente Donald Trump nel 2020.
La ragione per la quale l’Italia ha giocato un ruolo decisivo nel 2020 come nel 2016 quando altre fonti parlarono di come Renzi aiutò Obama nello spionaggio illegale nei confronti di Donald Trump è la stessa che ci era capitato di spiegare in altre occasioni.
L’Italia è divenuta suo malgrado un’appendice di Washington e delle sue lobby dal famigerato armistizio di Cassibile.
La sovranità del Paese da quel momento in poi è divenuta limitata e tale perimetro si è ristretto ancora di più quando nel 1992 venne spazzata via tramite il golpe di Mani Pulite la vecchia classe dirigente della Prima Repubblica, sostituita da un’altra, composta da passacarte che eseguono qualsiasi ordine arrivi dai loro referenti a Washington.
È questa la matrice dei due scandali dello Spygate e dell’Italiagate. L’establishment politico italiano non è altro che una succursale di quello che c’è a Washington che ha fatto di tutto per sbarrare a Trump la strada della Casa Bianca.
La cospirazione internazionale del 2020 ha diversi fili ma quello più importante sembra condurre proprio a Roma.
E il primo ad esserne consapevole appare essere proprio lui: Donald Trump.
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Salve, ottimo articolo come sempre, io modestamente credo che l unico vero contro informatore e giornalista in Italia sia lei Sig. Sacchetti, complimenti. Esprimo mio parere personale:
Pare evidente che succedera’ la stessa cosa con le elezioni 2024, crede davvero che permetteranno il ritorno di Trump? Tanto come vede sono passati 3 anni dalla frode elettorale eppure nessuno ha fatto giustizia, nessuno ha messo le cose a posto, i responsabili sono a piede libero. Credo che bisogna pensare alla propria vita e non continuare a crogiolarsi del perche’ le cose non si mettono per il verso giusto a livello politico. C’ e’ chi dice che Biden sia un attore e che il vero Biden sia stato giustiziato e che il vero presidente sia ancora Trump, forse e’ vero ma di tutto questo cosa ce ne viene a noi? Saprebbe spiegarmelo? Cos’ e’ cambiato per noi italiani quanto Trump era presidente per esempio? Grazie mille
A noi italiani come a tutti gli altri cittadini di qualsiasi Stato cambia moltissimo se il presidente degli Stati Uniti è fedele al piano globalista o invece gli è contrario. Se hanno cercato di rimuoverlo per ben due volte evidentemente un motivo c’è. Per il resto, la cosiddetta amministrazione Biden viene snobbata dai vari leader internazionali. Tutti sembrano consapevoli che Biden è un fantoccio.
Mi scusi Gabriele se mi intrometto: innanzittutto, sono d’accordo che ruberanno pure nel 2024. Hanno rubato martedi’ in tutti gli stati e secondo me e’ stata una prova generale per cio’ che vedremo nel 2024. Ma quando Lei chiede cosa cambia per gli italiani: secondo Lei, tutte queste cose, il Covid, il disastro economico che vive l’Italia e il mondo industrializzato intero, il prezzo della benzina e del gas, il prezzo di tutto, la vita che diventa impossibile, la guerra nell’Ucraina con lo sterminio degli uomini ucraini, gli sbarchi continui, e ora la guerra nel medioriente che sembra voler diventare una guerra mondiale, tutte queste cose “succedono” cosi’ a puro caso? Il punto di questo blog, se ho capito bene, e’ che niente di tutto cio’ e’ successo o succede a caso. Io e Lei e 8 miliardi di persone siamo burattini che balliamo sui fili di una manciata di burattinai. L’errore che fanno in molti e’ di vedere il loro paese come se fosse una cosa speciale e separata da tutti gli altri paesi. Ho un caro amico brasiliano che l’ha preso malissimo quando Lula ha fregato le elezioni a Bolsonaro ma continua questo mio amico a credere che Trump sia cattivo in quanto arancione e votera’ il finto Biden nel 2024. Trump ha sfidato ai burattinai che controllano non solo l’america ma il mondo intero. Ha voluto spezzare i fili dei burattinai, non solo per l’America, ma per il mondo intero. E avrebbe avuto un effetto profondo e positivo anche sulla vita degli italiani anche se ancora la maggior parte crede che Trump sia un mostro perche’ hanno sentito dire cosi’ su Raiuno.
Mi scuso anch’io Gabriele…. vorrei fare una riflessione puramente personale sulla sua affermazione “Credo che bisogna pensare alla propria vita……….”.
Fino a 4 anni fa ero proprio intento a pensare alla mia vita e completamente a digiuno di tutti gli intrighi internazionali ben descritti dal sig. Sacchetti. Poi è successo quello che sappiamo… e infine la mia vita è peggiorata con le restrizioni e l’odiatissimo obbligo vaccinale over50 a cui ho resistito assieme a tutta la famiglia. Ho visto mio padre vaccinato ammalarsi dopo la seconda dose ed ora soffre di una patologia neurologica grave. E questo lo devo sopportare e supportare io.
Quindi mi risulta difficile fare la mia vita e stare tranquillo…. ecco perchè nel nostro piccolo dobbiamo informarci e lottare con tutte le nostre forze per impedire qualsiasi nefandezza che verrà attuata in futuro. Sia chiaro, non è una critica nei suoi confronti ma è anche questo che vuole lo stato profondo…. che non si pensi… che non si faccia pensiero comune e ci si divida anche nelle idee…… come hanno fatto tra va e novax….. Un cordiale saluto
Salve, io sono 10 anni che studio questi argomenti e nefandezze e credo in Trump ma proprio non riesco a comprendere come possano cambiare le cose visto che sembra sempre piu’ difficile, si dice sempre che siamo vicini, prima era il 2022, poi 2023, poi 2024, dove andremo a finire? Io mi fido solo dell’ informazione di Sacchetti, proprio per questo lo seguo, spero sia vera la profezia dell’ apocalisse tra il 2024/2025. Buona giornata
Che profezia?sono interessate perché ho degli imput a riguardo..
Concordo. Ieri avevo cominciato ad ascoltare la registrazione della Zack e non mi ha convinto neanche un po’. Lei Sacchetti parla di tempistica, qui negli States va avanti il processo contro Trump (veramente vari, ma parlo del processo della Georgia dove Trump deve rispondere addirittura per l’associazione a delinquere ecc.) e si prevede che la risposta di Trump sara’ di mostrare le prove di frode. E quindi questo personaggio assolutamente non convincente, la Zack, come dice Lei giustamente, arriva azzeccata per distrarre l’attenzione americana che non e’ difficile in quanto noi americani siamo un popolo di imbecilli, la maggior parte dei quali ancora crede che quel pupazzo sia il vero Biden e che abbia veramente vinto nel 2020 con 81 milioni di voti e che Dr. Fauci sia un eroe. Un popolo cosi’ merita tutto cio’ che gli succede, peccato che noialtri dobbiamo soffrire insieme a loro.
Deborah, se dovesse interessare ai lettori americani ho scritto una versione in inglese del pezzo.
https://www.theyeoftheneedle.com/the-international-2020-conspiracy-against-trump-why-italygate-still-matters/
Pagheranno caro tutto quello che hanno fatto e mi auguro che prima delle elezioni del 2024 Donald Trump li faccia arrestare tutti per evitare che la storia si ripeta.
Sappiamo tutti che ad ogni azione ci deve essere una reazione, ma in questo caso specifico deve essere proprio uguale occhio per occhio cioè morte per morte altrimenti i popoli saranno sempre perdenti. La storia vissuta insegna vedi Gennarino nelle 4 giornate.
signor Sacchetti , vorrei portare alla sua attenzione la storia del,arca di Gabriele che probabilmente lei conosce
i fatti parlano da solo il 12 e 24 settembre 2015 durante gli scavi a La Mecca succedono le 2 catastrofi con migliaia di morti
interviene il patriarca Kirill da Mosca e con l,aiuto di Putin che mette a disposizione una flotta militare-religiosa (come da comunicato del Cremlino)
rimuovono dai sotterranei questo oggetto misterioso e sembra che sia stato portato in Antardide
durante il tragitto, nel febbraio 2016 all,aereoporto di L,Avana il patriarca Kirill ha un,incontro con lo pseudo papa Francesco, cosa mai successa
nei precedenti mille anni e anche dopo
papa Francesco regala a Kirill un misterioso libro, Questi i fatti
ora,da quel settembre 2015 tutti i fatti geopolitici mondiali sono cambiati a cominciare dall,entrata in guerra della russia in siria al 1 ottobre2015
e dall,Arabia Saudita che si è smarcata dal sostenere i tagliagole che imperversano in siria
chiaramente è stato un,accordo russia-arabia, poi di seguito la fine della guerra yemenita e tutta una serie di riappacificazioni del mondo
mussulmano, esempio iran,siria ect.
Trump è arrivato 16 mesi dopo i fatti della Mecca
secondo il mio modesto modo di vedere, Trump ha capito che il mondo si stava risvegliando grazie alla Russia e intelligentemente non ha fatto altro
che cercare di abbandonare il viale diabolico su cui era indirizzato ed è tuttora indirizzato il mondo occidentale
grazie
Ha dato degli spunti molto interessanti ma in realtà Trump già prima del 2016 aveva espresso posizioni sovraniste.
Vorrei saperne di più. Dove trovare notizie su ciò di cui lei parla? Cosa consultare? L’arca sarebbe stata ritrovata e portata in Antartide? Perché? E gli incidenti e le morti come e perché sono avvenuti? Dove documentarmi? Grazie se e quando risponderà a queste mie domande.